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Autore: DeanHudson5    17/11/2013    0 recensioni
Questa è una FF Seblaine, amo questa coppia anche se purtroppo in glee non la vedrò mai.
Ho così immaginato un finale alternativo dopo l'incontro di Blaine e Sebastian alla Dalton, dopo che Hunter e i suoi avevano rubato il trofeo del Mckinley..
Tutto parte da lì..
Spero che vi piaccia, recensite
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E così ci fù una prima uscita, e poi una seconda, una terza e una quarta;  erano passati tre mesi ormai, tutto andava per il meglio tra Blaine e Sebastian e non avrebbero potuto essere più felici.
Era una sera di novembre, l'orologio della stanza segnava le sette ormai da troppo tempo, Blaine si alzò dal letto disfatto di Sebastian, e cercò con lo sguardo la sua camicia, nella penombra della stanza.
Cercò di fare meno rumore possibile, non voleva svegliare Sebastian, d'altrocanto si era addormentato da poco e aveva passato una nottata insonne, non aveva intenzione di svegliarlo per uscire, si meritava un po' di riposo.
Scavalcò le sue scarpe e a tentoni riuscì ad arrivare alla finestra, scostò le tendine e si voltò ad osservare la fioca luce della luna che inondava la stanza da letto.
Un fruscìo di coperte lo fece voltare verso Sebastian, e a quella visione non potè fare altro che trattenere il respiro.
Il suo cuore placò i battiti per un attimo e tutti i rumori circostanti si formarono, era come se il tempo si fosse fermato per un istante, tutto e tutti erano in silenzio, immobili , a godersi quella scena paradisiaca.
Sebastian, steso a letto, inerme e immerso nel sonno più profondo, il suo petto era semi-coperto dal lenzuolo candido come la sua pelle; la luce della luna lo illuminava con delicatezza, quasi accarezzandolo, rendendo tutta la scena surreale, quasi divina.
Blaine si avvicinò delicatamente e non riuscì a resistere, posò un delicato bacio sulle labbra del ragazzo, che, smettendo di fingere di dormire, lo tirò a sè, facendolo crollare sul letto.
L'usignolo si avvinghiò al corpo del ricciolino, sorridendogli e osservando il suo viso illuminato dalla luna, era bellissimo ai suoi occhi, lo era sempre stato ai suoi occhi, e non poteva nemmeno immaginare come qualcuno potesse mai tradire un ragazzo tanto perfetto.
Scostò un ricciolo dalla fronte di Blaine e posò un delicato bacio sulle sue labbra, accarezzandole poi con la punta del pollice, contemplandole per qualche minuto.
Non appena ebbe finito di baciare Blaine, scattò in piedi e indossò i pantaloni della divisa, raccogliendo poi la camicia da  terra e rimanendo ad osservare il ricciolino ancora steso a letto.
Sfoggiò immediatamente un sorriso beffardo per stuzzicarlo e solo dopo parlò.

-Beh?
Cosa fai ancora a letto, Bella Addormentata?
Dobbiamo uscire, siamo nel periodo natalizio e al Lima Bean fanno delle ottime cioccolate in questo periodo, non vorrai perdertele davvero.-

Disse Sebastian con sarcasmo.
Iniziò ad abbottonarsi la camicia e si sistemò la cravatta e il colletto, osservando Blaine mentre si rivestiva, non riuscendo ad evitare di fare pensieri impuri.
Si, avevano fatto l'amore solo poche ore, ma non Blaine gli bastava mai, aveva paura ad ammetterlo a sè stesso ma ormai lui era diventata la sua droga; e pensare che prima di incontrarlo era sempre stato il tipico playboy spaccone e senza cuore, che cambiava letto ogni notte, senza riguardi.
Blaine lo aveva decisamente cambiato, e in meglio, non se lo aspettava per nulla, il sè stesso di anni prima non lo avrebbe nemmeno riconosciuto in quel momento, Sebastian Smythe innamorato.
Probabilmente se avesse avuto una conversazione con il vecchio sè stesso, si sarebbero detti cose interessanti ma coincise, del tipo:

-E così, sei innamorato?
Ora sei un cagnolino Smythe?
Non ti facevo tipo da guinzaglio, non dirmi che sei anche diventato passivo..mm ahi, deve far male.-

-Ehi!
Io non sono passivo e non ho il guinzaglio, Blaine mi fa decid..non sono affari tuoi comunque!
Tu sei il passato e io ora sono felice, non mi servi più.
Adieu.-

Si, sarebbe decisamente andata più o meno in quel modo.
Blaine si alzò dal letto e si ''immerse'' nell'armadio alla ricerca del suo papillon preferito, ma quando riemerse rimase a fissare la buffa scenetta che gli si presentava davanti; Sebastian stava bofonchiando a bassa voce davanti allo specchio, rimanendo ogni tanto in silenzio, con il dito puntato verso la sua immagine riflessa.
Si rivestì e a passi lenti si avvicinò a lui, trattenendo una risata e poggiando la mano sulla sua spalla.

-B-Bas?
Tutto bene?
Mi sembri un po' turbato, è per colpa dell'insonnia?.-

Sebastian si accorse che il suo ''discorso mentale'' non era rimasto nella sua mente e subitò si irrigidì, cercando il più possibile di non arrossire.
Si voltò verso Blaine e afferrò la giacca senza dire un parola.

-Su andiamo, o lo troveremo chiuso.-

Disse notando il suo rossore sulle gote e accelerando il passo.
Blaine gli corse dietro, incespicando quasi nel sistemarsi giacca e pantaloni tra i corridoi, fortunatamente non c'era nessuno a vederlo.
Riuscì a raggiungere Sebastian e gli strinse la mano, cercando il suo sguardo per poter posare un bacio fuggente sulle sue labbra.
Salirono in auto e nel giro di qualche minuto arrivarono a Lima, entrati al Lima Bean furono sommersi da un'ondata di profumi e decorazioni natalizie.
C'era rosso ovunque, ghirlande infiochettate alle pareti, rametti di vischio che pendevano dal soffitto, e odore di mosto e pan di zenzero nell'aria, tutto faceva pensare al natale, rendeva immediatamente felici.
Sebastian e Blaine si guardarono intorno, estasiati da quella trasformazione, era incredibile quanto potesse cambiare il Lima Bean sotto le feste, per un attimo Sebastian si stupì del fatto che all'entrata non ci fossero dei nani vestiti da elfi di babbo natale a distribuire dolcetti e berretti natalizi.
Subito entrambi sorrisero e presero posto al tavolino più vicino, le feste mettevano Blaine di buon umore ma rattristavano Sebastian.
Non lo avrebbe mai ammesso, ma durante le feste, quando era piccolo, era sempre stato da solo, i suoi genitori erano sempre troppo occupati con il lavoro, e lo lasciavano nella loro bella casa parigina, a scartare una miriade di regali con i domestici, la sua unica vera famiglia.
Gli occhi del ragazzo si rabbuiarono per un secondo, e si posarono sulla sua mano, nel giro di qualche secondo però, Blaine accortosi dell'accaduto, si affrettò a rimediare.
Sorrise dolcemente e i suoi occhi si illuminarono in un luccichio effervescente.

-Dammi un attimo, torno subito.-

Gli baciò la guancia e scattò in piedi, sgattaiolando al bancone e lasciando solo Sebastian per qualche minuto, giusto il tempo di rimediare qualcosa.
Tornò dopo poco e si sedette in braccio a lui, tenendo le mani dietro la schiena e continuando a sorridere entusiasta.

-Mm, facciamo un gioco adesso, indovina cos'ho dietro la schiena.-

Disse entusiasta come un bambino che scarta il proprio regalo la mattina di natale; osservò la faccia confusa di Sebastian e non potè fare altro che scoppiare in una sonora risata.

-Tranquillo non sono bombe a mano, sono sciocchezze.
Ecco qui un bel cappello di babbo natale per te, e del vischio per noi, Buon quasi natale Sebastian, ti amo..-

Sussurrò il ragazzo, avvicinandosi al viso dell'altro e tenendo il vischio proprio sopra di loro.
Si baciarono delicatamente, un bacio dolce e casto, nulla di troppo appariscente, ormai Sebastian non aveva più bisogno di esserlo.
Sorrise osservando Blaine e in quel momento capì che grazie a lui non sarebbe stato mai più solo a natale.

-Ora capisco dove sei sparito.
Hai per caso trattato con uno dei camerieri per farti regalare questo cappello?
Sei incorreggibile, glielo hai rubato non è così?.
Oh Blaine, sei cattivo ora, sei diventato decisamente un monello ed è colpa mia.-

Scoppiò a ridere ed iniziò a solleticare il ricciolino, riempiendosi gli occhi di gioia nel vederlo così felice.
Si alzò controvoglia e lo fece sedere al suo posto.

-La natura chiama, prometto che rispondo e poi torno subito, tu non muoverti di qui, intesi?.-

Corse in bagno il più velocemente possibile, tutto era perfetto in quel momento, lui non era mai stato così felice ma sapeva che gli mancava una cosina, un cosa che poteva sembrare talmente piccola, ma che ai suoi occhi era immensa.
Voleva avere Blaine con sè, per tutta la vita, non avrebbe permesso a nessuno di rubargli la felicità, di prendergli Blaine, avrebbe lottato con le unghie e con i denti, quello era poco ma sicuro.
Sorrise tra sè al pensiero delle sue dolci labbra candide e si soffermò a guardarsi allo specchio del lavandino, era davvero pronto?
La risposta era chiaramente si, ma Blaine lo era?
Infilò prontamente una mano nella tasca della giacca e ne tirò fuori una scatolina nera, la aprì e osservò l'anello, era ancora lì, splendido e luccicante come sempre, dello stesso colore degli occhi di Blaine al sole, oro pregiato come lui.
Sorrise nuovamente e fece per riporlo in tasca ed uscire, ma non appena aprì la porta si paralizzò.
Lì, al Lima Bean, a tre tavoli da dove si trovava lui in quel momento, Kurt Hummel stava parlando, anzi importunando, Blaine.
Notò in lontananza la difficoltà nei suoi occhi, il timore che aveva di Kurt, e anche la paura innata di ferirlo nonostante non lo avesse mai amato; Sebastian sentì la rabbia crescergli dentro e non capì più nulla.
Hulk in confronto a lui in quel momento, era Madre Teresa di Calcutta.
Si avvicinò a grandi passi al loro tavolo e prese dal colletto Kurt, sbattendolo contro il muro.

-Sentimi bene, faccia da checca, non ho intenzione di rovinarmi fegato e serata solo perchè tu vuoi fare un'apparizione da Houdini e spaventare il mio ragazzo, si perchè quello è il MIO ragazzo.
Tu non sei nulla per lui, non vali nulla, ma quello non solo per lui, in generale.
Ora prendi il tuo culo da marchetta e vattene da qui.-

Disse fuori di sè dalla gelosia.
Era stufo delle continue interruzioni di Hummel nella loro storia, era stato lui ad allontanare Blaine e a ferirlo, e non voleva vedere Blaine ferito di nuovo, non avrebbe sopportato di vedere il ragazzo che amava, triste e depresso, non di nuovo e non per colpa sua, non quella volta.
Guardò Kurt uscire dal locale, terrorizzato e senza riuscire a spiccicare parola.
Sorrise soddisfatto e poi si voltò verso Blaine, sistemandosi il berretto natalizio.

-Oh oh oh, questo si che è spirito natalizio.-

Disse sarcastico prima di avvicinarsi a Blaine e stringerlo forte.

-Come ti senti?
Tutto a posto?.-

Blaine rimase immobile tra le sue braccia per qualche secondo, prima di riuscire a proferire parola.

-S-Si..
Si io mi sento benissimo.
Per tutto questo tempo sono stato succube di Kurt, una sorta di schiavetto-trofeo, da mostrare agli amici solo per fare bella figura, ma ora non più, ora grazie a te so cosa vuol dire sentirsi amati, oltre che donare amore.
Io davo amore e basta, senza ricevere nulla in cambio, ma da quando sei arrivato tu la mia vita è cambiata, mi sento migliore, l'amore rende migliori..tu mi rendi migliore.-

Quelle erano le parole più belle che qualcuno gli avesse mai detto, Sebastian trattenne a stento le lacrime e lo guardò con gli occhi lucidi, accarezzandogli la fronte con il pollice.
In quel momento era più bello del solito, tutto era perfetto, avrebbe solo voluto che tutto si fermasse, e così accadde, nella sua mente, per qualche minuto.
   
 
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