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Autore: Irene Adler    05/05/2008    6 recensioni
Durante una tempesta giunge a Konoha una bambina, dal passato sconosciuto e avvolto dal mistero, con un'inquietante messaggio per l'hokage: Il Villaggio della Foglia è in pericolo.
AGGIUNTO CAPITOLO 38
Avvertenze: più avanti è spoiler!
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Kakashi Hatake, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 39: All’attacco!

 

-Non ci voleva….-

Itachi socchiuse gli occhi.

-Se è forte come si dice nella leggenda, potrebbe finire fuori controllo prima che riesca ad impossessarmene-

Mirari scomparve.

L’Uciha fece appena in tempo ad avvertire un movimento d’aria alle sue spalle, che la ragazza comparve dietro di lui.

Riuscì all’ultimo a voltarsi e ad afferrare il calcio della sorella, pervaso dal chakra, prima che quest’ultimo lo colpisse.

I due Uciha si separarono di colpo, finendo ai capi opposti del tetto.

Scattarono nuovamente, nello stesso istante, cominciando una lotta senza esclusione di colpi.

Sasuke fissò entrambi combattere, con gli occhi spalancati.

 

-Non hai detto che sei una Uciha….nee-san?-

 

-No, non è vero….-

 

-La mia famiglia è stata sterminata tutta tempo fa…..posso capire quello che provi….-

 

-Non può essere…..-

 

-PERCHE’ IO SONO MIRARI UCIHA!-

 

-Non può…..?-

Sasuke si prese il capo fra le mani.

Come poteva essere sua sorella?!

Eppure sapeva in cuor suo, che quella era la verità; in un certo senso l’aveva sempre sospettato.

Mirari si era sempre comportato con lui in maniera particolare, leggermente diversa a come si rapportava con Naruto o Sakura, era sempre gentile, senza contare l’enorme somiglianza che aveva con sua madre: stessi capelli scuri, stesso viso, stesso sorriso e modo di agire, solo gli occhi avevano un taglio diverso, come quello di Itachi e il colore era blu. Si spiegava tutto: Il suo comportamento più adulto e responsabile, l’abilità in battaglia, i rapporti con i sensei di Konoha e con alcuni adulti.

Ogni cosa era al suo posto.

Sasuke però non voleva ammettere la verità.

Non ci riusciva.

Non poteva.

-Io non ci posso credere!!-

-Perché no, sciocco di un Uciha?-

-Non può essere!!!!-

Il segno maledetto prese a bruciare incontrollabilmente.

Rabbia.

Rancore.

“Sas’ke…”

Il ragazzino socchiuse gli occhi, rossi per lo sharingan.

“Sasuke!”

La mano del suo maestro gli si posò sulla spalla e il giovane Uciha lo fulminò con un’occhiata tremenda.

“Lei lo sapeva!”

L’occhio di Hatake Kakashi si socchiuse.

“Mantieni il controllo Sasuke”

“Lei sapeva tutto!!!”

Il chunin si allontanò violentemente dai compagni e dal suo maestro.

Era confuso, terribilmente confuso.

Mirari e Itachi combattevano poco lontano.

La ragazza atterrò senza sforzo, fissando il fratello.

Le loro capacità erano perfettamente pari.

Gli occhi di Mirari si ridussero a fessure, mentre il chakra la circondava ancora più intensamente.

Nell’iride blu dell’erede di Madara comparve un terzo simbolo scuro: lo sharingan si era fatto ancora più forte.

Un ghigno innaturale si fece strada sul viso di Mirari.

Sakura trattenne il fiato dallo spavento: la ragazza aveva la stessa espressione di Sasuke la prima volta che il segno di Orocimaru si impossessasse di lui.

Le mani della ragazza vennero circondati dal chakra, rendendo ogni suo probabile attacco molto pericoloso.

Kakashi aveva un’espressione preoccupata, Naruto la fissava con occhi sbarrati.

“Cosa le sta succedendo?!Mirari….Mirari-chan non è così….”

“E’ il potere del leggendario sharingan blu”

Il biondino fissò il maestro.

“Si narra che Madara stesso faticava a contenere l’enorme potere del leggendario sharingan, tanto che lo utilizzava come arma definitiva, per pochissimo tempo, temendo che il potere potesse sopraffarlo. Mirari non è abbastanza forte per contenere quell’energia…..è letteralmente posseduta”

Sakura non staccando gli occhi dalla compagna si rivolse al jonin.

“Kakashi sensei, cosa potrebbe capitare a Mirari se rimane sotto lo sharingan blu?”

Il ninja-copia fissò la ragazza dai capelli scuri.

“L’energia la consumerebbe, facendole perdere ogni ragionamento razionale. Sarebbe in grado di distruggere ogni cosa e chiunque si presentasse sulla sua strada”

“D-distruggerebbe Konoha?”

“E’ una possibilità da tenere purtroppo in considerazione, sarebbe in grado di fare qualunque cosa”

Proprio in quell’istante Mirari scattò verso Itachi.

Si muoveva ad una velocità strabiliante, talmente elevata che perfino il ninja avversario stentava a seguirla.

La ragazza scomparve del tutto per ricomparire alle spalle del maggiore degli Uciha, che fece appena in tempo a voltarsi che ricevette un pugno allo stomaco talmente forte che lo gettò in aria, neanche il tempo di salire di un paio di metri che la ragazza era già apparsa dietro di lui e l’aveva colpito nuovamente.Era diventata talmente forte che Itachi era letteralmente in balia dei suoi attacchi.

“E’ incredibile…”gemette Rock Lee.

“Ha una potenza impensabile…..”soffiò cupo Neji, mentre Gai rimaneva al suo fianco.

In quell’istante Kisame, Hidan e Tobi partirono all’attacco.

“Mirari-chan, attenta!!”

La giovane Uciha fissò i tre shinobi traditori con un ghigno sul volto.

“Avrete anche voi la vostra parte”

Si diede una spinta con le gambe, per comparire a cinque metri da terra.

Kisame eseguì una rapida sequenza di sigilli.

“Arte dell’acqua.Drago acquatico!”

Il jitsu si diressa verso la ragazza ad una velocità elevatissima.

“Arte del ghiaccio. Congelamento!”

La mano della ragazza venne circondata da una pallida luce azzurra e appena questa toccò la creatura acquatica si congelò all’istante, lo stesso accadde per tutto il tetto dell’edificio, che divenne una landa ghiacciata.

“Questo non è un jistu normale!”gemette Tomoaki, cercando debolmente di mettersi seduto con l’aiuto di Sakura.

“Dannazione, il potere dello sharingan potenzia ogni suo colpo!”disse Kakashi, guardando verso l’alto.

Mirari iniziò a correre sopra alla lastra di ghiaccio, avvicinandosi a Kisame.

Scomparve all’ultimo secondo, riapparendo proprio sopra il ninja.

Lo colpì con un violento calcio allo stomaco che lo scagliò quasi oltre il tetto.

Hidan apparve alle spalle dell’erede di Madara e la colpì con la sua falce a tre lame.

La ragazza parò il colpo con l’avambraccio, il sangue sgorgò dalla ferita, ma lei non parve accorgersene.

Una impercettibile brina iniziò a formarsi sulla lama del ninja.

“Arte del ghiaccio. Prigione gelida!”

Del ghiaccio si formò sull’arma del membro dell’Akastuki che si diffuse sul braccio ed infine sul busto di Hidan, imprigionando la parte inferiore del suo corpo.

Il pugno di Mirari scattò all’indietro, pronto a colpire il membro ALBA, rimasto indifeso.

“Addio, Hidan!”

Il pugno si fermò a qualche centimetro del viso del ninja.

Una mano robusta le stringeva l’avambraccio, in una presa dolorosa.

“Tu!” disse con tutto lo sprezzo possibile la giovane, fissando il ninja mascherato.

Tobi la strattonò violentemente e lei scattò contro di lui colpendolo con un pugno violento al viso.

Questi venne gettato a terra poco lontano, dove rimase accasciato, la maschera ormai del tutto distrutta.

“Vuoi morire per primo?”disse in tono innaturale Mirari, avvicinandosi a lui.

 Lo sharingan blu incrementò maggiormente il suo livello, ora nell’iride della ragazza comparivano cinque segni dello sharingan.

Proprio in quel mentre arrivò una squadra di ANBU, fra i quali una ragazza dai lunghi capelli castani.

Sasuke era impietrito, immobile.

“Oh, no! Mirari-chan…”soffiò Sakura, terrorizzata.

“Okaa-san!!”

Un fulmine biondo si frappose fra la ragazza e il membro dell’Akastuki.

“Mirari-chan…ti prego, smettila!”

Gli occhi imploranti del ragazzino fissarono quelli freddi della ragazza.

Quegli occhi gelidi non videro il volto stravolto e atterrito del chunin, non videro le ferite alle braccia e i tagli sul giovane volto, non videro i suoi occhi azzurri, così incredibilmente belli, fissarla supplichevoli.

“Devi ritrovare il controllo!!Ti prego!!”

Non videro le lacrime scendere per quelle gote arrossate.

“TI PREGO MIRARI-CHAN!!!”

Non videro i profondi sentimenti che brillavano in quelle iridi innocenti.

“TI PREGO, SMETTILA!!”

La mano di lei si avvicinò al volto del ragazzino.

“Naruto…”
Si soffermò sulla guancia e scivolò più in basso.

“….sta zitto!”

In giovane avvertì quella carezza divenire un presa ferrea sul suo collo.

Venne sollevato da terra.

I ninja di Konoha fissarono atterriti la scena.

“Dobbiamo fare qualcosa!”gemette Lee.

“Siamo troppo deboli…”sussurrò Shikamaru.

“Oh, no…Naruto!”squittì Hinata, bloccata dalla paura, mentre suo cugino le rimaneva accanto.

“M-Mirari-chan…”soffiò il biondo, tentando di allentare quella presa che lo stava strangolando.

“Mirari-chan...lo sharingan…”

Strinse di più.

“Reagisci…”

“Mirari-chan!”

 

La ragazza avvertì appena l’eco della sua memoria.

 

“Ne, Okaa-san!”

 

Sempre più forte.

“Ora basta!”

La lama di un kunai premette con forza contro la gola della ragazza, mentre un’alta figura si frapponeva fra Naruto e lei, costringendola a lasciare la presa sul giovane possessore del Kyuubi, che cadde a terra.

“Mirari-chan…”

Gli occhi azzurri per la sharingan leggendario fissarono l’occhio scuro del ninja-copia.

“Non ti permetterò di far del male a Naruto”

Kakashi sollevò il coprifronte mostrando lo sharingan.

“Cosa pensi di fare?”domandò fredda lei.

“Combatterò contro di te. Non ho intenzione di permetterti di far del male alle persone alle quali tengo di più…compresa te stessa”





  
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