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Autore: gio91bsk    11/12/2013    1 recensioni
Questa storia parla di Mya e Shannon, del loro amore..di quelli che nascono per caso e che diventano indispensabili. Bhè che altro dire? Questa mia prima FF nasce dal puro e sviscerato amore che provo per i 30STM. La trama di questa storia è stata imbastita tutta d'un fiato..All'improvviso ho preso un quaderno, una penna e ho semplicemente cominciato a scrivere. Era nella mia mente già da un po' cimentarmi nella stesura di una storia del genere, ma poi d'un tratto ho sentito l'esigenza di metterlo, in un certo senso, nero su bianco. Ho sentito l'esigenza di cimentarmi in un qualcosa di completamente nuovo per me stessa. Metterò l'anima in quello che scriverò e spero davvero possa piacere.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti voi! Perdonatemi per aver abbandonato questa storia, ma prima di oggi mi era sembrato impossibile continuarla. Tengo a questa storia in modo particolare perché molti spunti, molti nomignoli, molti tratti dei caratteri dei personaggi appartengono alla mia vita e ad una persona che è stata come si suol dire “la mia vita”. Bhè questa persona non fa più parte della mia vita e quasi mi faceva male ricominciare a scrivere questa storia, ma mi sono fatta la promessa di non lasciare mai più niente di incompiuto nella mia vita ed ecco perché sto trovando il “coraggio” di continuare. Non voglio deprimervi oltre e spero che questo capitolo vi piaccia.
Volevo inoltre dirvi che conto di iniziarne anche un’altra di storia… Fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo e se avete idee o spunti o suggerimenti sarò più che felice di leggerli!! MARShugs to all of you!


[29 dicembre, Malibù]

Mya

Il patio che dava sulla spiaggia era da sempre stato per lei un luogo sicuro dove potersi sedere e osservare la vita delle altre persone e, nel frattempo, riflettere sulla sua, ma oggi, nonostante fosse passato poco tempo, quella casa, quel patio, quella spiaggia non sembravano più appartenerle.

Mya aveva passato l’intera mattinata a dormire, ma di un sonno irrequieto nella quale si alternavano immagini e momenti vissuti con Shannon a flashback della festa di Jared e da lì tutto cominciava di nuovo ad essere tutto confuso e per questo, alla fine, anche se di malavoglia decise di alzarsi.

Nel corridoio che l’avrebbe poi condotta alle scale che, a loro volta, univano il piano terra e il primo della sua casa vide aperta la porta del suo studio e altre emozioni, altre immagini e ricordi di Shannon la invasero e così, con un suono sordo, sbattette quella porta sperando di rinchiudervi dentro anche tutti i suoi sentimenti e le sue emozioni, ma mai come in quei giorni sentiva Shannon dentro di sé. Lo sentiva come un pugno, come una presenza costante, in alcuni momenti le sembrava quasi di poter sentire il suo profumo, la sua presenza.

<< ‘Fanculo >> urlò nonostante fosse consapevole di essere sola in casa.

Una volta chiusa la porta di casa di Shannon, la sera precedente, chiamò le ragazze per chiedere di lasciarle casa, quindi più sola di così si moriva. Era tutto nella sua mente, dentro di lei.

Erano ore che il suo cellulare era spento e poteva solo immaginare le decine di messaggi e chiamate che avrebbe trovato appena lo avrebbe riacceso, ma non fece nemmeno in tempo a pensare tutto ciò che sentì il campanello della porta suonare.

<< Shannon! >> disse quasi senza fiato aprendo la porta.
<< No, fratello sbagliato… >> rispose impassibile Jared.
<< Oh Jared, scusami… Entra >> disse Mya spostandosi dalla porta e lasciando lo spazio per far entrare quell’ospite assolutamente inatteso.
<< Grazie >> fece il cantante posandole un bacio sulla guancia e porgendole finalmente un sorriso.
<< Posso offrirti qualcosa? >> Chiese la rossa più per rompere il ghiaccio che per vera cortesia.
<< No, dubito che qualsiasi cosa tu possa offrirmi mi faccia stare meglio o mi aiuti a dirti quello che devo >> rispose lui ritornando serio e abbandonando di nuovo il sorriso.
<< Che succede? >> chiese Mya in modo random, giusto per capire il motivo di quella visita.
Era convinta che Shannon non avesse ancora perdonato il fratello, ma probabilmente si sbagliava o forse, cosa ancora più probabile, Jared era andato da lui e inevitabilmente e fortunatamente avevano fatto pace.
<< Che succede?!? >> le fece eco il minore dei fratelli, con voce stizzita. << Dimmelo tu che succede. Te ne vai lasciando un bigliettino nemmeno fossi una ladra o un’estranea e per di più gli lasci l’anello accanto quella pseudo lettera? >> continuò urlando un po’ più del solito.
Mya sentì avvamparsi, ma non disse nulla.
<< Che ti prende? Sei impazzita? Nella nostra famiglia siamo abituati ad affrontarle le cose, non a scappare. >> Disse Jared tutto d’un fiato rosso in viso non dalla rabbia, ma dal dispiacere.
<< Famiglia.. >> sussurrò Mya con un sorriso amaro.
<< Si, Mya. FAMIGLIA, perché è questo quello che siamo ed lì il tuo posto, è proprio di questo che noi crediamo tu faccia parte: della nostra famiglia! >> la interruppe il cantante con voce più calma, ma, allo stesso tempo, seria e decisa.

Quello fu troppo, quelle parole furono la goccia che fece traboccare il vaso, un vaso pieno di lacrime e così Mya si buttò sul petto di Jared iniziando a piangere, di un pianto misto a nervosismo e dispiacere.
Jared dal canto suo non se lo fece dire due volte e prese ad abbracciarla circondandole le spalle con le sue forti braccia, ma l’idillio durò poco..

<< Oddio, scusa >> disse Mya staccandosi dal suo abbraccio e cominciando a correre verso il bagno, dove nel giro di un battito di ciglia la raggiunse il cantante.
<< Ehi, stai bene? >> Disse lui dopo che lei ebbe vomitato.
<< …Una meraviglia >> rispose la rossa ironicamente facendo per la prima volta un flebile sorriso.
Una volta lavati i denti si diressero nel soggiorno della ragazza dove c’era un grande divano bianco.
<< Mi fai compagnia? >> chiese lei.
<< Certo stellina, ma non abbiamo finito di parlare… Ti dirò queste ultime cose e poi non toccherò più l’argomento. Chiama Shannon, non è arrabbiato, ha solo paura, paura di perderti e… di perdersi. Ognuno di voi si sta dando colpe che non ha. Non voglio riprendere il tour con voi due che vi amate a distanza e che soffrite. >> fece Jared che una volta seduto lasciò che la ragazza gli si accucciasse accanto.
<< Non ci sarà nessun tour per me, Jar. >> disse lei rivolgendogli uno sguardo triste.
<< Davvero, e chi te lo dice? No perché se ti stai riferendo alla lettera che hai lasciato da Shannon, bhè ti posso dire che l’unico che al momento è senza lavoro è quello schifoso. Credeva che solo lui conosceva bene il capo, bhè anche io lo conosco bene. Non mi piace vantarmi né tantomeno sfruttare le mie amicizie, ma questo era un caso particolare e quindi ho deciso di parlargli e spiegare la situazione e voilà!! >> disse Jared con un tono quasi trionfale.
Mya lo guardava allibita, come se Jared stesse parlando una lingua sconosciuta e che non riusciva a decifrare.
<< Grazie >> questa fu l’unica cosa che riuscì a dire prima di scoppiare in lacrime, di nuovo.
<< Signorina stai piangendo troppo e non mi è piaciuto che prima non ti sia sentita bene… sarai mica incinta?!?! >> disse il cantante scherzando e cercando di scacciare quell’aria di tristezza che si avvertiva in casa. << Non sono pronto a fare il padre, ma a fare lo zio mi ci vedrei... Shannon sì che sarebbe un gran papà, infondo lo è stato già con me >> disse a bassa voce, sorridendo.
Mya si rese conto che in realtà quelle ultime frasi erano un pensiero di Jared che gli era uscito semplicemente ad alta voce e quindi decise di interrompere quel flusso di coscienza con un finto colpo di tosse.
<< Bhe io ora devo andare, si sta facendo tardi... Ho un altro disperato a cui pensare >> fece il cantante avviandosi verso la porta.
<< Ehi, Jar >> disse Mya catturando il suo sguardo.
<< Dimmi >> fece lui che si bloccò vicino la porta.
<< Come sta? >> Chiese lei, quasi come se si vergognasse.
Un risolino amaro sfuggì dalle labbra del cantante. << Tu? Tu, come stai? >> chiese sebbene conoscesse già la risposta.
<< Bhe non si vede? >> fece lei retoricamente.
<< Ecco, appunto. Siete due corpi, ma un cuore e un anima sola. Fai un po’ te... >> disse lui << Ah e prima che mi dimentichi questo lo poggio qua... Lui non lo ha visto… l’anello e la lettera li ho visti prima io…già la lettera mi sembrava un colpo abbastanza duro, anche l’anello sarebbe stato troppo e quindi l’ho preso io.. dovevo lasciargli una speranza..>> disse infine chiudendosi la porta alle spalle.
<< Grazie >> disse Mya nonostante fosse consapevole che non l’avesse sentita.


[29 Dicembre, Los Angeles]

Shannon

<< Grazie, bro. Ci vediamo domani e ci organizziamo. >> fece Shannon salutando il fratello che stava appena andando via da casa sua.

Avevano mangiato e Jared pur di farlo stare meglio si era addirittura sacrificato giocando a qualche videogioco con lui.
Avevano riso e scherzato, come sempre, ma questa volta anche ridere gli sembrava uno sforzo e, ora, nel silenzio di casa sua, era quasi contento di essere solo, contento di non dover più fingere con Jared nonostante fosse più che certo che suo fratello minore avesse capito quanto gli fosse costato mettere in scena quella finta allegria.

Un’altra cosa positiva dello stare solo? Poteva finalmente fumarsi una sigaretta.
Di conseguenza prese il suo giubbotto di pelle, lo indossò e si diresse verso la porta scorrevole che dava alla piscina. Una volta fuori estrasse il pacchetto di sigarette e l’accendino dalla tasca e se ne accese una.
Solo dopo alcuni minuti si rese conto del fatto che di quella sigaretta non avesse fatto nemmeno un tiro tanto che era assorto dai suoi pensieri e proprio mentre decise di riaccendersene un’altra dato che la prima era andata sprecata sentì una fitta al cuore, all’anima: quella era la sua suoneria.

Ricordava bene quando avessero registrato quella suoneria.
Era un pomeriggio di pausa dal lavoro e come al solito tra un gioco e un altro erano finti a far l’amore.
…………………………….

<< Signorina, la prego: mi rilasci un’intervista. >> fece Shannon attivando il registratore sul suo iPhone.
<< Ma che sei scemo? >> continuò Mya ridendo.
<< No, assolutamente no. Anzi mi dica: è tutto vero quello che si dice del Signor Leto Senior? >> fece Shannon cercando di darsi un tono da intervistatore professionista.
<< Scusi, non la seguo. Cosa si dice del Signor Leto? >> disse lei decidendo di tenergli il gioco.
<< Si dice che a letto sia formidabile >> lui incalzò.
<< Si bhè, non posso di certo lamentarmi sebbene, effettivamente, ci sono persone che se la cavano molto meglio >> disse la rossa stuzzicandolo.
<< Tipo? >> Chiese lui non proprio certo di voler sentire la risposta.
<< Bhe tipo… ME! >> rispose infine Mya facendo nascere un bel sorriso sul volto del suo uomo.
<< Di questo ne sono certo, allora signorina la ringrazio di questa esclusiva! >> concluse infine il batterista ancora nel ruolo di intervistatore.
<< No scusi >> interruppe Mya all’improvviso << mi lasci dire un’ultima cosa, anzi le chiedo gentilmente di registrare questa parte: una cosa posso dire di Shannon Leto: lui è la parte migliore di me, è la parte più sincera della mia vita, lo amo. E’ la mia vita. Ora, sempre e per sempre. >>
……………………………….

“E’ la mia vita” quella voce registrata e che aveva impostato come suoneria di ogni suo messaggio gli rimbombava nelle orecchie. Il cuore cominciò ad andare ad un ritmo tutto suo, al ritmo al quale andava ogni qualvolta lei gli dicesse che lo amava e che era la sua vita.

“ Dobbiamo parlare, è importante. – M ”

Tutto intorno a lui si bloccò o forse era, al contrario, proprio lui che percepiva il mondo che gli era attorno in slow motion. Doveva vederla, subito.

 
Bhèèèè, allora? Che ne dite tesori miei? Spero di aggiornare più spesso e soprattutto spero che questo ritorno vi sia piaciuto.
  
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