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Autore: Martiz Kenway    12/12/2013    4 recensioni
Storia ambientata dopo Inheritance. Nuovi draghi e nuovi cavalieri. Nuovi nemici e nuovi pericoli. Tutto raccontato dal punto di vista di Evee, la figlia di Nasuada e Murtagh.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Eragon/Arya
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti! :) Questa è la mia prima FF su Eragon e spero vi piaccia ;) E' ambientata dopo gli eventi di Inheritance, in un periodo di pace. Murtagh è tornato da Nasuada ed insieme hanno avuto una figlia: Evee. Eragon è ritornato ad Alagaesia ed ha cominciato a distribuire uova di drago per far rinascere la stirpe dei cavalieri ed allenarli nelle nuove terre che ha scoperto! Basta non vi dico altro, scoprirete tutto leggendo ;)

 

CAPITOLO 1- LE UOVA

GLi zoccoli di Maia scalpitano sul terreno erboso seguiti da quelli di Zinco. Davanti a me si staglia una prateria verde che finisce sulle rive di un lungo fiume dalle aque cristalline, al di là di esso si innalzano i busti di grossi pini verde smeraldo. Sprono Maia a correre più veloce e lei obbedisce accellerando ancora di più, quasi senza toccare terra con gli zoccoli. Gale mi sta dietro in groppa a Zinco. Mi giro per guardare meglio la sua faccia sconfitta -Stai mangiando la polvere eh!- gli urlo

-Non cantar vittoria!- mi risponde di rimando

Ridiamo e continuo a galoppare. La gara finisce al fiume, come tutte le volte. Manca ancora un po'.

Appoggio le mani sul mantello grigio di Maia per riposare le dita ormai stanche di stringere le redini. La criniera bianca mi solletica gli avambracci. Maia è una giumenta bellissima. E' nata nella Du Weldenvarden e mio padre l'ha portata da me, come regalo. E' veloce e silenziosa. Il cavallo di Gale, Zinco, è un bellissimo baio di grossa stazza. Molto più grande e muscoloso di Maia.

Il fiume è ormai a quaranta metri di distanza. Distanziamo di un paio di metri Gale. Lui emette un grido di sconfitta quando mi vede impennare di fronte al fiume. Urlo di vittoria mentre accarezzo il collo di Maia. Smontò da cavallo e aspetto Gale sbadigliando.

-FInalmente sei arrivato!-

Lui soffia -Sempre la solita!-

-Ti ho fatto mangiare la polvere ammettilo!-

-SI sei stata brava te lo concedo..ma hai imparato dal migliore-

Mi acciglio -Oh non fare tanto il presuntuoso amico!- Scatto in avanti e gli salto sulla schiena.

Lui gira intorno facendomi rivoltare all'indietro. Mi rialzo e lo placco ma lui non si sposta nemmeno di un centimetro. Lottiamo per qualche minuto sotto lo sguardo confuso dei cavalli poi le campane di Ilirea ci fermano. Guardo verso la città bianca che risplende al sole come un diamante. Io e Gale ci guardiamo tristi -Dovremo andare..- mi dice

Scuoto la testa -Non voglio..restiamo qua-

Lui sorride -Ok..-

Ci distendiamo vicino ai cavalli, lui che mordicchia una spiga nell'angolo della bocca e io che guardo le soffici nuvole muoversi lentamente nel cielo.

-Se un uovo dovesse schiudersi..- comincio a parlare

-Non pensarci Evee..se succederà allora quello sarà il nostro destino..-

-Vorrà dire separarci per sempre..lo sai..-

-Perchè? Possiamo comuqnue vederci..-

-No Gale..se diventeremo cavalieri andremo nelle terre che ha scoperto Eragon per allenarci..-

-Ma potrei comunque venire a trovarti dopo..-

-Dopo? Cioè tra più o meno quattro o cinque anni! Le cose cambiano..-

RImaniamo in silenzio. Insomma tra tutti gli abitanti di Ilirea e i villaggi vicini proprio noi devono scegliere i draghi? No, e ce la caveremo come abbiamo fatto ogni anno. Diventare cavaliere dovrebbe essere una benedizione, è tutto ciò che si può desiderare. Ma noi non vogliamo la fama. Non vogliamo il potere. Vogliamo essere dei normali ragazzi di sedici anni. Non vogliamo lasciare casa. Non vogliamo separarci perchè la nostra amicizia è troppo profonda per farne a meno.

Poi la voce di Castigo mi rimbomba in testa e mi fa sobbalzare.

"Evee che stai facendo ancora qua?" Giro gli occhi quando lo sento avvicinarsi.

Mi rialzo seguita da Gale mentre le ali rosse di Castigo compaiono dalle nuvole e atterra conficcando gli artigli nel terreno. Mi si avvicina e mi punta il muso rosso in faccia.

-Scusa Castigo- gli dico imbronciata

"Tuo padre era in pensiero..non gli piace che frequenti questo stupido stalliere.." guarda Gale con gli occhi rossi e fa schioccare le fauci affilate "Vieni ti porto io.." si accuccia di fronte a me indicandomi la sella in cuoio che ha legata sul dorso.

-Scusa Gale..puoi portare Maia alle stalle? Io devo andare con lui..-

-Certo! CI vediamo in piazza..- mi fa l'occhiolino

-Ok, a dopo- gli sorrido e salgo in groppa a Castigo che mi aiuta con la zampa. Poi senza prendere la rincorsa spicca un balzo e apre le ali sbattendole forte in direzione di Ilirea. Mi stringo alla maniglia della sella e chiudo gli occhi ascoltando il vento che mi fischia nelle orecchie e mi scompiglia i capelli castani.

Castigo sorvola in cerchio sulla città e poi scende in picchiata sulla torre del castello fatta apposta per i draghi, in modo che possano atterrare. Smonto di sella e mi appendo alla coda di Castigo che mi cala dalla torre. Atterro sugli scalini di marmo e li scendo fino a raggiungere la porta laterale del castello. Percorro i corridoi e arrivo alla sala del trono. Mi madre è seduta sul trono con mio padre che le sta di fianco, davanti a loro in ginocchio c'è Eragon Ammazzaspettri e Saphira Squamadiluce. QUando mi vede mi raggiunge e mi abbraccia.

-SOno contento di vederti nipote- scioglie l'abbraccio e mi bacia sulla guancia

Saphira mi sfiora delicatamente la fronte con il muso "Piacere di rivederti Evee"

-Anche per me Saphira- le accarezzo le squame azzurre sotto il mento e lei sbuffa.

Poi raggiungo mio padre che mi guarda con tono di rimprovero per aver fatto tardi.

COntinuano a parlare con Eragon -Hai portato le uova Eragon?- gli chiede mia madre

-SI mia signora..il problema è che non sono tre.. ma quattro..-

Lo guardo accigliata e mio padre fa lo stesso -QUattro?- gli chiede

-SI..un uovo di un drago oscuro..io e Saphira abbiamo deciso di non metterlo in mostra..se dovesse trovare il suo cavaliere per lui sarà una meladizione..In più è discendente della stirpe di Shruikan..-

-Hai ragione..è meglio tenerlo lontano- continua mia madre.

E' vero. I draghi oscuri sono considerati maledetti e rinnegati. Proprio perchè discende dalla stirpe del drago nero di Galbatorix. Ma anche perchè i draghi neri hanno un carattere molto violento e misterioso e sono difficili da ammaestrare.

Le campane di Ilirea suonano ancora, mia madre si alza mi prende la mano -Vieni tesoro andiamo a prepararci..-

Mi alzo e la seguo, intanto Eragon e mio padre escono dal castello con Saphira che trasporta le sacche contenenti le uova di drago.

  
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