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Autore: Ranyadel    18/12/2013    2 recensioni
Sette ragazzi. Un concorso. Una villa. Un anno. Segreti e malattie. Problemi mentali e non, che possono essere risolti solo da una cosa. Un inganno, scoperto troppo tardi. Amore.
***
"Ti prego... aiutami ad uscirne. Non voglio più essere malata." Implorò Elyse piangendo. Zayn la cullò fra le braccia. "Ne uscirai, te lo prometto." Sussurrò dolce prima di darle un bacio sulla fronte.
***
"Perchè lo fai? Perchè sei arrivato a farti pestare? Perchè continui a starmi vicino, ad aiutarmi, nonostante sia una persona orribile? Nonostante abbia sempre rifiutato il tuo aiuto?" chiese lei con le lacrime agli occhi. Lui le alzò il mento con un dito. "Lo sai perchè." sussurrò prima di baciarla dolcemente.
***
"Abby, non sono più sicuro di niente, so solo che ti amo."
***
Harry sorrise, mostrando le irresistibili fossette. “Quindi è vero? Disturbo della quiete pubblica, non va bene!” disse poi con tono di sussiego. “Oh, ma smettila, tanto siamo fuori servizio!” disse Liam ridendo prima di portare una mano dietro al collo di Harry e avvicinando i loro visi fino a lasciargli un lieve bacio sulle labbra.
***
Spero di avervi incuriositi!!!!
(Copyright)
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Calma. Calma. Calma!

 

“Hey Hope! Anche tu hai trovato un passaggio, vedo!” esclamò Felicity con un gran sorriso. “Ma vi siete dati appuntamento? Adesso spunta Niall dal bagagliaio?” chiese Hope ridendo. I tre risero a loro volta. “No, nel bagagliaio non c’è nessuno. Solo una tonnellata di valigie, borse, borsette e pacchettini, di cui due terzi sono di Felicity.” Disse Louis. “Ho le mie esigenze!” esclamò Felicity sporgendo il labbro all’infuori. Hope ridacchiò. Felicity le stava particolarmente simpatica: era solare e divertente. Si ritrovò ad osservarla senza pensarci troppo: aveva un caschetto biondo chiarissimo e corto, sembrava bianco da tanto era chiaro. Era attraversato da molte ciocche color verde acqua, che si intonavano perfettamente con gli occhi azzurri striati di verde. Era lo stesso identico colore. Indossava una maglietta con una spalla abbassata rigorosamente verde acqua sopra la canotta bianca e degli shorts di jeans, il tutto completato da delle zeppe sempre verde acqua, la borsa bianca e verde acqua scozzese, gli orecchini ad anello bianchi e le unghie verde acqua. “Che fantasia di colori.” Commentò poi. Felicity ridacchiò. “Ho sempre adorato questo abbinamento. Volevo presentarmi a voi per come sono veramente.” Disse poi. Hope sorrise prima di notare un particolare: Felicity era anoressica. Rimase basita. Nella foto non si notava così tanto. “Sei viva?” chiese Felicity schioccandole le dita davanti agli occhi. Hope si riscosse. “Sì, sì, scusa.”

“Non te l’aspettavi, eh?”

“Cosa?”

“Anoressia.”

“No… a dire il vero no.”

“Tranquilla, non sono una di quelle che si vedono grasse e arrivano a essere pelle e ossa. È un problema mio…”

“Ti capisco.”

“Non credo. A meno che tu non abbia provato quello che ho provato io.”

“Beh, nemmeno io sono una normalissima ragazza. Ve lo dico in anticipo prima che mi mandiate in un manicomio: sono bipolare.”

“Oh.” Sussurrò Felicity. “Non sembri.” Disse invece Louis. “È per tutto quello che prendo. In poche parole mi hanno imbottita di farmaci da quando sono nata.”

“Mi dispiace.” Disse Felicity stringendole una mano. “Nessun problema. Sarebbe stato preoccupante se fossi stata una pazza assassina, ma sono solo una depressa.” Sussurrò intristita Hope. “Hey, non pensiamoci adesso, altrimenti quando arriva Niall ci vede con dei musi lunghi fino a terra. Pensate questo: stasera pizza gratis!!” esclamò Zayn senza distogliere lo sguardo dalla strada. “Nessuno resiste al fascino di una pizza.” Rispose Felicity sorridendo. “Mancano due chilometri, dolcezza.” Disse Zayn. “Ti ho detto di non chiamarmi dolcezza! Ma tu no, continui!” esclamò Felicity ridendo. Hope si ricordò una cosa. “Ma tu mica avevi detto che eri appena partita?” chiese rivolta a Felicity. “Certo. Era per disorientarvi.” Rispose Felicity ridacchiando. “Niente male. Uno a zero per lei.” Disse Zayn. Felicity sorrise soddisfatta. “Dubbio atroce. Se l’hai fatto tu chi lo impedisce a Niall, Dream e Infinity?” chiese Louis. I quattro sgranarono gli occhi, allarmati. “Vai più veloce, Zayn!! Non voglio pagare io per tutti!” esclamò Felicity ridendo.

* * *

Tempo stimato per raggiungere la villa: cinque minuti. Tempo realmente impiegato: due minuti. La macchina sembrava volare sull’asfalto. “Rallenta! Ci fermano!” esclamava Louis aggrappato al sedile e bianco in volto. Felicity e Hope erano terrorizzate. “Quando mai ti ho detto di andare più veloce!” urlò Felicity. “Zayn, rallenta immediatamente!” esclamò Hope. “Siamo arrivati, tranquille!” disse lui ridacchiando e inchiodando. I quattro vennero sbalzati in avanti, trattenuti solo dalle cinture di sicurezza. “Questa me la paghi, ma tanto tanto cara. Hai capito?” chiese Felicity con un filo di voce e gli occhi come due braci. Zayn sorrise. “Mi farò perdonare in qualche modo. Ora però entriamo.” Disse poi. I quattro uscirono dall’auto nera, osservando a bocca aperta la villa davanti a loro. “È così bianca che mi servono gli occhiali da sole.” Commentò Hope, prendendo i Ray-ban rosa fluo che usava come cerchietto e inforcandoli. Felicity ridacchiò. “Dai, entriamo. Poi pensiamo ai bagagli. Così scongiuriamo l’evento paga-pizza-a-tutti.” Suggerì Louis. Zayn aprì la porta bianca immacolata e rimase di sasso. “Ben arrivati, ultimi arrivati!” dissero Niall e Dream in coro. Infinity se la rideva. “Nooo. Non è possibile!!!” esclamò Hope battendo un piede a terra. La zeppa alta attutì il rumore. “Dobbiamo giostrarcela. Chi entra?” chiese Zayn. Felicity non rispose e fece finta, al rallentatore, di superare la porta, imitando la musica dei film rallenty. “Eh no, cara! Torna qui!” esclamò Zayn prendendola per i fianchi e sollevandola senza fatica. “Lasciami!” urlò lei ridendo e dibattendosi. Zayn perse l’equilibrio e entrambi superarono la porta. “Ops.” Sussurrò Felicity. Hope la guardò malissimo prima di mettersi a ridere. “Vai prima tu.” Le disse Louis. “No, non preoccuparti. Entra, pago io per tutti.” Ribatté Hope. “Se entriamo insieme?”

“Ok, mi sembra sensato.”

“Al tre, allora.”

“Uno…”

“Due…”

“Tre!” Hope superò la porta con un piccolo balzo, prima di accorgersi che Louis era ancora fermo sulla soglia. “Animo nobile ma bugiardo.” Fece notare Dream. “Avevamo detto insieme!” esclamò Hope sentendo un improvviso e esagerato attacco di rabbia. Frugò in fretta e furia nella sua borsa fino a trovare il contenitore che cercava. Lo aprì e ingoiò una delle pastiglie che conteneva. “Ma guarda te se devo prendere questo coso terribile perché volevi pagare una pizza!” disse poi. Louis entrò chiudendosi dietro la porta. “Cos’è?” chiese Niall. “Una specie di sedativo istantaneo per gli sbalzi violenti d’umore. Me l’ha consigliato Elsa.” Rispose con noncuranza.

* * *

POV Louis

Louis era incapace di pensare lucidamente. Da quando Hope era entrata in macchina aveva perso il controllo. Era bellissima. I capelli corvini le ricadevano in morbide onde attorno al viso, lucenti e perfettamente ordinati. Le punte erano colorate di rosa come se fosse una pop-star. Il viso affilato era niveo e gli occhi sembravano ametiste incastonate in esso. Erano magnetici e grandi, circondati da lunghe ciglia folte e nere. Le labbra carnose sbucavano sotto il naso a punta. Era un incanto. Le zeppe la rendevano ancora più alta di quanto non fosse in realtà, ma anche così gli arrivava all’altezza della fronte. Louis era rapito anche dal suo coraggio: il coraggio con cui aveva parlato loro di essere malata, il coraggio di cercare di essere una ragazza normale nonostante i suoi problemi. Non poteva esistere veramente.

Venne riscosso dalle parole di Zayn: “Louis? Ci sei, amico?” chiedeva. “Terra chiama Louis!” diceva con voce robotica Niall. “Niall avere fame!” aggiunse poi. Hope ridacchiò. “Sono le cinque!” esclamò stupita. “Hope, ti avverto che Niall è un pozzo senza fondo. Insaziabile.” Sussurrò Zayn. “Eh, già. Ne sappiamo qualcosa, vero?” chiese Louis. “Nel senso che…?” stavolta era stata Felicity a parlare. “Nel senso che ci conosciamo da anni e anni e ogni volta avevamo paura a uscire a mangiare con lui.” Rispose Zayn sorridendo. Si scatenò una risata generale. “Andiamo a prendere i bagagli, che è meglio.” Esclamò Hope. Louis se la vide sfilare di fianco come una modella. “Ah, comunque ci dividiamo il conto.” Disse lei indicandolo. “Non se ne parla nemmeno! Ho perso leal… ho perso io!” esclamò Louis. “E allora? Mi hai fregato!” rispose Hope. “E dai, per favore!” disse Louis sporgendo il labbro all’infuori.

* * *

POV Hope

Eh no, adesso stava giocando proprio sporco. Hope non poteva opporsi davanti a quella faccia da cucciolo che era apparsa sul viso di Louis. La guardava col labbro inferiore sporgente e occhi imploranti. Era irresistibile. Perse l’uso della parola. Iniziò a ripetersi mentalmente delle frasi: Hope, stai calmina, non puoi stare qui a sbavare davanti a lui, quindi chiudi la bocca che sennò fai il lago di Como sotto i tuoi piedi,  cancella quella faccia da ebete, ricorda che non devi farti le storielle mentali tenerose, calma calma calma….

Dopo un minuto buono, si arrese. Era troppo tenero. “La passi solo questa volta, chiaro?” lo ammonì. Louis sorrise smagliante, mostrando i denti bianchissimi. Da sciogliersi in quel preciso istante. Hope distolse a malincuore lo sguardo e si diresse verso l’auto di Zayn, aprendo il bagagliaio e iniziando a scaricare.

Venti minuti dopo, portò la sua ultima valigia in quella che sarebbe stata la sua camera per un anno intero. “Stanza dolce stanza.” Si disse sconsolata osservando la monotonia della camera. “Urge rinnovo.” Decise poi prima di iniziare a disfare la valigia più grande.

 

  
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