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Autore: JunJun    25/12/2013    4 recensioni
Castiel è un essere umano; vive nel bunker con Dean, Sam!Zeke e Kevin, e caccia con loro.
La mattina del 25 dicembre, entra nella stanza di Dean con in mano uno strano barattolino...
Genere: Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione, Nel futuro
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Titolo: I’m no angel (Christmas version) #2
Personaggi: Dean, Castiel, Zeke!Sam
Parole: 557
Note: Anche il seguito ha superato le 500 parole, per cui lo aggiungo qui!
Di nuovo auguri!


**


Era successo.

Dean non riusciva a ancora a credere che quel fulmine a ciel sereno gli fosse piombato in testa proprio il giorno di Natale, ma era successo.

“Castiel deve andare via,” gli aveva detto Ezekiel, gelido. “Se lui rimane qui, temo che non avrò altra scelta se non andare via io.”

“Perché?!” gli aveva chiesto il cacciatore, a metà fra il panico e l’irritazione.
“Fate troppo rumore durante la notte,” aveva dichiarato l’angelo.

Se Ezekiel non fosse stato tremendamente serio, Dean avrebbe trovato quella situazione quasi divertente.
“Tu… tu hai origliato...?!” gli chiese invece, incredulo e leggermente imbarazzato, stringendo le coperte del letto su cui era seduto.
“Io non origlio... io ascolto, in virtu' della mia essenza celestiale,” fu la risposta piatta.
Dean si passò una mano sulla bocca, cercando di recuperare il controllo. “Okay, Sylar, mi stai dicendo che tu, invece di guarire Sam, passi le giornate a eccitarti in questo modo?”
Ezekiel si voltò dall’altra parte. “No, io... vi sento solo quando Sam dorme.”
“Ma poco fa Sam non stava dormendo,” gli fece notare Dean.
Ezekiel rimase in silenzio per qualche secondo. “Non importa. Il problema è che quello che fate è immorale,” dichiarò alla fine.
“Come, ‘non importa’?!”
“Sono serio."
"No, tu-"
"Dean, quello che fate è contro natura. La città di Sodoma...”

“Senti prova solo a cercare di convincermi che hai ragione vomitando queste stronzate e, corpo di Sam o meno, giuro che ti prendo a calci in culo!” lo interruppe Dean.
“Allora vomiterò solo che è immorale.”
"Sei uno stronzo, lo sai, vero?!”
“Castiel deve andare via. Adesso,” proferì Ezekiel, troncando la discussione. “Ah, e per cena voglio mangiare quel… Pad Thai che avete comprato per Kevin.”
Dean non riusciva a credere alle sue orecchie.
“Vuoi che guarisca Sam o no?" lo punzecchiò l'angelo.
“Ascolta, amico, non puoi-“
“Sì. Posso.”
“Oh, certo,” sbottò Dean, sollevando le braccia sarcastico. “E sentiamo, vuoi anche altro?!”
Ezekiel lo fissò intensamente. “Beh…” mormorò infine allusivo, squadrandolo da capo a piedi.
Un brivido freddo percorse la schiena Dean. “Oh, no. Oh, non pensarci neanche!”
“…”
“Maledizione, hai appena detto che è immorale!”
“Che cosa è immorale?” chiese Castiel.
Dean si accorse in quel momento che era sull’uscio della stanza, e il suo cuore perse un battito.
“Dean, c’è qualche problema?” gli chiese l’ex-angelo.
“Solo…solo uno Cas, ma sto per risolverlo,” si affrettò a rispondere.
Ezekiel gli lanciò un’occhiata eloquente e scomparve.
“Hai fatto presto, Cas!” osservò Sam, sorpreso.  
“Mi sono ricordato di avere degli antidolorifici nella mia stanza,” spiegò lui, lanciando a Dean un barattolino di pillole.
“Perfetto. Allora io torno di là,” disse Sam. 
Ezekiel lanciò un ultimo sguardo intimidatorio a Dean prima di chiudere la porta della stanza alle sue spalle.

Il cacciatore, rimasto solo nella stanza con Castiel, si concentrò sugli antidolorifici, perché non aveva il coraggio di guardarlo in faccia. Ma avvertì delle mani poggiarsi sulle sue ginocchia e, sollevando appena il mento, incrociò due occhi blu mare.
“Che cosa è successo?” gli chiese l’ex-angelo, preoccupato.
“Cas, dobbiamo parlare.”
“Ma certo,” rispose lui, andando a sederglisi accanto. “Lo sai che ho sempre apprezzato le nostre conversazioni… oltre al tempo che trascorriamo insieme.”
“Cas,” cominciò Dean, con voce appena tremante. “Senti, amico mio… dobbiamo insonorizzare tutto il bunker.”
Castiel sbatté le palpebre. “Tutto?” mormorò, dopo qualche secondo.
“Tutto,” annuì Dean.
“Anche l’Impala?”
Soprattutto l’Impala.”

  
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