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Autore: Paradichlorobenzene_    03/01/2014    3 recensioni
Angel e Devil si scontrano da secoli per custodire o tentare le anime dei terreni a loro affidati. Ma com'è davvero la vita di questi poveri stagisti? Cosa dovranno affrontare alla Golden School, prima di diventare Guardiani? Certamente, la prospettiva di vivere in eterno non è per loro una cosa allettante ... Almeno per ora.
Tratto dal Prologo:
3#
Lui, che non se n’era accorto, guardò lo strappo all’altezza del ginocchio con orrore. I suoi eleganti pantaloni ottocenteschi erano stati irrimediabilmente rovinati, era un affronto quasi peggiore del mignolino.
Lysandre si schiarì la voce per vocalizzare con precisione e, sorridendo, scandì bene le seguenti parole:
“Vaffanculo, Castiel”.
Genere: Demenziale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Questioni di cuore! - E l'amore divenne cattiveria ...
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#1
Nel buio del corridoio, le due figure si distinguevano a malapena, come ombre quasi senza respiro.
La mano di Castiel, sulla maniglia, aveva assegnato per pochissimo la vittoria al rosso.
Alexiel, tra la porta e il ragazzo, lo guardava fisso, così come lui guardava fisso lei. Era come se la vedesse in quel momento per la prima volta. Aveva sempre creduto che i suoi occhi fossero grigi e basta, invece erano di un grigio penetrante, piatto e profondo al contempo, sfaccetato di luce come il colore delle perle, piegato dal tempo e dalla sofferenza che si poteva avere a quindici anni, nove mesi e ventisette giorni, perché anche lui li contava con lei. Erano avvolti da lunghissime ciglia nere, e avevano lo stesso taglio di quelli dei gatti, solo più grande. Se qualcuno gli avesse chiesto di che colore fossero i capelli di Alexiel, lui avrebbe risposto semplicemente “biondi”. A qualche centimetro di distanza da lei, si era accorto che biondi lo erano solo in parte.  Erano dello stesso colore della luce che sfiorava l’argento, che a sua volta sfociava nel bianco più splendente, anche di notte. Aveva le labbra disegnate, dipinte dello stesso colore roseo delle pesche. Era bella, al di là del fatto che c’era buio, che fuori aveva iniziato a piovere e che un fulmine aveva squarciato il silenzio creatosi inondando, per una frazione di secondo, il corridoio di luce.
«Ah, ehm … Castiel …» Il ragazzo sembrò ridestarsi da un sonno profondissimo. «Cosa c’è? … » Le rispose.
«Non è che adesso potresti levare la mano dal mio seno? Grazie».
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#2
 
Nel salotto, tutti si erano seduti a gambe incrociate, a cerchio, aspettando che Castiel scegliesse la penitenza per Alexiel. C’era chi vaneggiava su cose sporche, chi pensava a cose idiote, Lysandre che guardava Castiel con occhi assassini e Alexiel che, ormai, era seriamente spaventata. Il rosso, intanto, sembrava pensare seriamente a qualcosa per la prima volta in vita sua.
Esatto, Castiel pensa.
Gli serviva qualcosa di cattivo, qualcosa che potesse ferire Lysandre e far pentire amaramente  Alexiel di aver scelto un altro al posto suo. Castiel, da buon devil qual era, sapeva essere veramente cattivo.  Così guardò prima Lysandre, con gli occhi di chi odia ardentemente una persona e vuole solo la sua sofferenze, e poi Alexiel, con la bocca serrata e le parole che uscivano in un sibilo, in un soffio tra le sue labbra.
« Dimmi perché hai scelto proprio Lysandre. Dimmi cos’è che ti piace così tanto di lui, al punto da decidere di starci assieme, nonostante tu sia un Angelo e lui un Demone.»
Alexiel sembrò pietrificarsi, così come il resto delle persone nella stanza. Pallida come la morte, non sapeva trovare una risposta a quell’ordine impartitole in modo così diretto da farle male, da ferire lei al posto del ragazzo al suo fianco.  Dopo qualche minuto, gli rispose.
«… Che spiegazioni devo darti, Castiel? Io lo amo. L’amore non ha bisogno di spiegazioni. »
«Parli proprio come l’Angel che sei. »
Magari perché s’era fatto tardi, perché dovevano approfittare del fatto che la pioggia si fosse calmata, gli altri decisero di tornare a casa. Anche se tutti s’erano accorti che quella di Alexiel era solo un’enorme bugia.
O meglio, lo era solo per metà. Alexiel era davvero convinta che l’amore non avesse bisogno di spiegazioni, ma questa era solo una frase che le serviva per non far sembrare l’altra una scusa in modo troppo evidente.
A quel punto, mentre Claire che s’era fermata a dire qualcosa all’orecchio di Alexiel usciva dalla porta, Lysandre, che era rimasto solo nella stanza con Alexiel e Castiel, fece qualcosa di veramente cattivo.
Afferrò Alexiel per il polso, la tirò verso di se e, stringendola, la baciò.
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#3
 
Lysandre guardò Castiel con l’aria di chi ha vinto tutto e se ne andò, lasciando Alexiel sola con l’amico abbattuto. Di quel che avrebbero fatto da quel momento in poi, non gli importava. Alexiel, da Angel, non l’avrebbe mai tradito, e Castiel aveva avuto la vendetta che si meritava. Di Alexiel, Castiel vedeva solo i lunghi capelli sfiorarle le spalle e scendere lievi lungo la schiena, perché la ragazza era girata verso la porta, ormai chiusa. «Adesso però potresti rispondermi, Alexiel. » «Se ti riferisci a poco fa, ti ho già risposto.» «Voglio la verità. Voglio sapere cosa ami di lui, cosa ti piace di una persona opportunista, calcolatrice, vendicativa, menefreghista e falsa come Lysandre. Dimmelo Alexiel, dimmi perché hai scelto lui e non me!»
Alexiel, rimasta immobile a guardare Castiel, ci mise qualche secondo per metabolizzare tutto il discorso. Il ragazzo la fissava con i pugni chiusi e le labbra ridotte a una bianca linea sottile, gli occhi spalancati che brillavano di una luce intensa, Il confine tra l’amore e la rabbia. La linea sottile che t’impedisce di prendere il muro a pugni fino a romperlo ogni volta che lo vorresti.  Non stava per mettersi a piangere, non aveva nemmeno intenzione di dichiararsi. Castiel era semplicemente ferito, arrabiato, e forse anche deluso. Voleva bene a Lysandre tanto quanto amava Alexiel, e tutto questo lo faceva stare male.
« Ah, va bene. Fa’ come vuoi, non rispondermi!» Il ragazzo se ne andò, sbattendo la porta. Alexiel però, che per tutto il tempo non aveva fatto altro che pensarci, la risposta gliel’avrebbe data, la conosceva già da tempo ma, a quanto pare, l’avrebbe tenuta per lei ancora per un po’, il suo segreto personale.
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#4
 
Claire stava camminando per le strade della città con Charlie, in modo da non percorrere la strada verso casa da sola.  I due si conoscevano da poco, ma entrambi sapevano bene che Alexiel non amava Lysandre, ma allora chi? Si chiedeva Charlie.
« Non lo so, anche se conosco Alexiel da anni, non so che tipo di persona possa piacerle. Ha un carattere particolare, non è molto esigente, ma ci sono caratteristiche di una persona che gliela faranno amare oltre ogni dire oppure odiare profondamente. Per lei ci vuole qualcuno di romantico e anche un po’ folle perché, sotto la sua faccia forte, è pur sempre una Angel, e in quanto tale romantica e sognatrice. S’intristisce per nulla e crede troppo in tutto, si fida ciecamente delle persone sbagliate. In base a questo, posso affermare che Castiel non è assolutamente il suo tipo», gli disse Claire, pensandoci su.


- L'angolo della Neutra - 
Hello dears! Ed eccomi qui con il nono, romantico e cattivissimo capitolo della storia. Si, a quest'ora non ragiono più e inzio a scrivere queste cose dolci a manetta. Come avrete notato, la storia a decisamente preso un'altra piega: Lysandre ha un certo interesse verso Alexiel, della quale però è innamorato Castiel. Lei, invece, si direbbe non provi nulla se non comunissimo affetto verso Lysandre e qualcosa di indefinito per Castiel, che Claire giura e spergiura non sia il tipo di Alexiel. Si direbbe che qui si entra nella figura geometrica intrecciata amorosa!
Mi stupisco di me stessa e della mia mente contorta. Prima di lasciarvi con la domanda di routine, ringrazio Gozaru alias BerryChou per avermi dato l'idea della penitenza da chiedere ad Alexiel. Grazie piccolo muffin al cioccolato che mangerò domattina a colazione! Adesso, la domanda: Cos'ha detto Alexiel a Claire, prima che quest'ultima se ne andasse?


P.S. Scusatemi se non rispondo a tutte le recensioni ma, vuoi per mancanza di tempo, vuoi perché spesso non so nemmeno cosa rispondere per non sembrare banale, finisce che rispondo a poche persone o non rispondo affatto. Comunque sappiate che mi fa molto piacere riceverle e che vi ringrazio tutte/i per i complimenti ricevuti fin'ora! *si fa piccola piccola girando gli indicini delle sue manine piccole piccole*
   
 
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