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Autore: __avatar__    07/01/2014    2 recensioni
Questa storia, mi è venuta in mente così. volevo fare una cosa diversa. Dei Vendicatori al liceo, ma non volevo metterli in un liceo qualsiasi xD.
Nella storia uso i loro veri nomi (tipo Thor, Loki, Clint ecc.) per i cognomi uso quelli del film (Stronghold, Peace)
Spero vi piaccia
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Agente Phil Coulson, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Thor, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un momento prego. in questo capitolo descrivo alcuni ragazzi e i loro poteri, ho inserito la ragazza ghiaccio (Sif) che nel film si vede alla fine durante il ballo con Warren Peace. L'ho inserita qui perché poi lo vedrete nella storia. Poi alcuni poteri me li sono completamente inventati, mentri quelli "originali" li ho un po' modificati, per non seguire troppo il film. Grazie per l'attenzione :)
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L’ingresso della scuola brulicava di studenti, c’erano gruppetti dell’ultimo anno che guardavano con superiorità i nuovi arrivati, un gruppo di spalle e molti nuovi arrivati. Mentre si guardavano intorno, un paio di ragazze passarono e diedero ai due un opuscolo con scritto “Conosci la tua scuola”.
Natasha se lo rigirò tra le mani e chiese

<< Come avevano capito che siamo nuovi? >>

<< Perché ve ne state al centro dell’ingresso a bocca aperta come due cretini. >> una voce alle loro spalle li fece girare. Due ragazzi, probabilmente del terzo anno stavano entrando in quel momento.
Quello che aveva parlato era alto, almeno quanto Thor, capelli scuri tenuti su con del gel. Da come vestiva si vedeva che era benestante, aveva un’aria di superiorità che fece urtare il sistema nervoso delle rossa.
L’altro ragazzo era alto quanto l’amico, ma di corporatura era messo meglio, i muscoli si vedevano attraverso la maglietta. Aveva capelli biondo cenere più lunghi dell’altro, vestito casual. Il viso aveva dei lineamenti gentili, peccato per l’espressione identica al moro. Che rovinava tutto.

<< Io sono Tony, dolcezza- parlò il moro, notando che la rossa lo stava squadrando, fraintendendo l’espressione di quest’ultima – E lui è Clint. >>

<< Nomi e potere, matricole – parlò il biondino – Siate rapidi, i gabinetti vogliono fare al più presto amicizia con voi. >>
Ma prima che i due potessero scambiarsi più che una semplice occhiata, vennero salvati da un professore che stava arrivando da un corridoio li accanto

<< Anthony! Clint! Quante volte vi ho detto di non tartassare le matricole nei corridoi. Avrete tempo a salva il cittadino. – parlò quello autoritario. – E ora filate via. >>

<< Si, Coach Fury. >> risposero quelli senza neanche guardarlo
Prima che Tony si allontanasse però, si girò verso Natasha e con un ghigno le disse

<< Ci vediamo in giro, dolcezza. >> e poi si diresse verso un gruppo di amici, probabilmente per punzecchiare altri studenti

<< E voi due. Muovetevi, raggiungete la “Sala Inquadramento Poteri” >> e così dicendo si diresse verso l’entrata e uscì
I due si guardarono allibiti, poi presero a camminare per un corridoio alla loro destra. Per poi bloccarsi quando videro di essere arrivati alla mensa. Natasha prese l’opuscolo e disse

<< Mi sa che siamo andati dalla parte sbagliata. Qui c’è una mappa, e… >> ma si bloccò a metà della frase, guardando una zona della mappa

<< Nat? Tutto bene? >> domandò il biondo schioccando due dita davanti alla faccia dell’amica

<< Thor! C’è una palestra per Karate, Arti Marziali, Judo e Jiu-Jitso. Sto amando questa scuola >>

<< Avanti Kung Fu Panda, dobbiamo andare. >> disse Thor ridendo, e indicando sulla cartina la sala dei poteri
Durante il tragitto passarono accanto alla famosa, e li la rossa si bloccò definitivamente davanti a una delle vetrate che permettevano di guardare all’interno.

<< Per tutte la matrioske! >> esclamò, per poi dire una cosa in russo che il biondo non comprese

<< Questa è la palestra per gli eroi. Adesso fai vedere a tutti come te la cavi, e domani potrai usarla. >> rispose, trascinandosela dietro di peso.
Furono tra gli ultimi ad arrivare nella sala. C’erano una quarantina di nuovi allievi, molti con l’espressione preoccupata, altri con un sorrisetto beffardo sul viso.

<< Ma dove vi eravate cacciati? >> Steve non appena li vide corse da loro

<< Siamo stati trattenuti. >> iniziò Thor, ma l’arrivo del Coach Fury le fece smettere
L’uomo era alto, la carnagione scura. Vestito completamente di nero, e portava un cappotto lungo in pelle, anch’esso nero. Ma la cosa più strana non erano i vestiti, anche se fuori faceva un caldo atroce, ma la benda che nascondeva uno dei due occhi. Quello sano stava scrutando tutti i presenti, in modo inquietante.

<< Allora, matricole! Fate silenzio ed ascoltate. – ed effettivamente da quel momento nessuno si azzardò a fiatare – Solitamente è la preside Potts a dare il benvenuto, ma oggi è occupata ad aiutare l’infermiera con delle ustioni da congelamento e mettere nella Camera di Detenzione delle teste di rapa. >> concluse, squadrandoli con l’espressione tipo “state attenti a quello che fate, altrimenti vi scaravento giù dalla scuola.”

<< Ora, verrete a turno sulla pedana – disse indicando un punto accanto a se – Direte nome, potere e farete una dimostrazione di questo. >> finì e fece un cenno a una ragazza.
Era alta, ben fisicata, capelli lunghi neri tenuti in una coda.

<< Sif, so ghiacciare. >> e così dicendo si ricoprì interamente di brina e lancoò alcune palle di ghiaccio, le quali poi esplosero.

<< Perfetto. Eroe. >> parlò il coach, annotando tutto sulla cartelletta che teneva in mano
Venne poi il turno della ragazza dell’autobus

<< Darcy. Sono una mutaforma. >>disse piano, quasi non fosse sicura. Poi si trasformò in un gatto tigrato.

<< Un gatto? Cosa dovresti fare, graffiare i nemici? Spalla! >> urlò quello
Darcy riprese forma uman, fulminò l’uomo con lo sguardo e poi scese dalla pedana per tornare al suo posto.

Pian piano vennero chiamati quasi tutti i ragazzi. Uno poteva creare altre copie di se, e quando urlava produceva un urlo talmente acuto da frantumare tutte le finestre della sala. Dopo di lui tocco a un ragazzo che si fece spuntare delle lame dai gomiti e sputava acido. Loro due furono, ovviamente, degli Eroi. Dopo di loro toccò a una ragazza, che si trasformava in una colomba. Lei fu una spalla. Toccò poi all’amico di Darcy.

<< Phil. So trasformarmi. >> disse vago.
Di punto in bianco sparì dalla vista. Il coach si guardò in giro, poi con un sorrisino prese a scrivere sulla cartelletta.

<< Invisibilità. Perfetto. >> ma prima che potesse finire, un ragazzo lo richiamò e gli indicò una pozza ai suoi piedi. Fury la guardò

<< Cosa saresti? Ghiaccio sciolto? Spalla! >>
Dopo che Phil tornò al suo posto, venne chiamata Natasha.

<< Natasha. Manipolo le piante e gli animali. >>

<< Bene, facci vedere. >> ordinò l’uomo
Thor sapeva bene che l’amica voleva usare i suoi poteri solo in caso di pericolo e necessità, ma probabilmente l’idea della palestra la allettava molto.
Dal nulla comparvero piante d’edera su tutte le pareti, intorno a loro l’erba iniziò a crescere. Dalla finestra entrò uno stormo di gufi reali e due aquile dalla testa bianca. Ma l’unica cosa che fecero, fu posarsi a terra e fissarsi intorno.

<< Beh? Tutto qua? >>

<< Ecco, non c’è un pericolo o una situazione dove serve combattere quindi…>> iniziò a spiegare

<< Spalla!! >> tagliò corto l’uomo, chiamando poi Steve

<< Il mio potere le piacerà coach. Sono Steve e divento una stella. >>

<< Si, voglio proprio vedere. >>
Steve schioccò le dita e… basta. Non successe nulla, o almeno nulla di visibile.

<<  Ti vuoi dare una mossa superstar? Non ho tutto il giorno. >>

<< Ma lo sto facendo. Sto brillando. >>

<< Mi sa che hai scaricato le batterie. Spalla! >>
Steve scese dalla pedana e raggiunse i due amici, borbottando. Thor fece in tempo a dargli una pacca sulla spalla, quando Fury si girò verso di lui e disse

<< Tu ragazzino, tocca a te. >>
Thor ponderò l’idea di scappare dalla sala facendo girare tutti con una scusa idiota, ma col senno di poi capì che non era un buon piano. Così salì sulla pedana e rimase un attimo in silenzio, sperando nella campanella. Ormai era un’eternità che erano la dentro. Ma non era il suo giorno fortunato.

<< Io sono Thor. >>

<< Si lo sappiamo Stronghold. E il tuo potere? >>

<< Ecco non  so bene come dirlo. >>

<< Va bene. Proviamo così. >> 
Si mise in bocca un fischietto e dopo che ci soffiò dentro, un masso gigante cadde dal soffitto, proprio dove si trovava Thor. Il ragazzo riuscì a scansarsi per un pelo.

<< Ma è pazzo? Poteva uccidermi. >>

<< Ah sai volare, come tua madre. Perché non l’hai detto prima. >>
Ma prima che il ragazzo potesse analizzare la frase dell’uomo, quello fischiò una seconda volta. Una folata di vento alzò il ragazzo da terra e lo scaraventò dall’altra parte della sala, dove atterrò malamente.

<< Finiscila ragazzo. Qual è il tuo potere? >>

<< Io non ho poteri. >> urlò, rosso in faccia

<< Bene…SPALLA!! >>

Non male come prima impressione, pensò.
Fuori dalla sala, i ragazzi si diressero verso la segreteria per avere il loro orario. O meglio, segreterie. Si ce n’erano due. Eroi e Spalle.
Una volta preso il loro orario, si diressero alla lezione di  “Come non intralciare il vostro eroe”
Il loro nome non era propriamente “spalla” ma “supporto eroe”. Il loro compito era essere scelto da un eroe come aiutante, e nelle battaglie passargli quello che chiedevano. Ma il più delle vole non dovevano essere in mezzo ai piedi.
Le loro lezioni erano tenute quasi tutte da un ex supporto eroe, Erik Selvig.
Nella prima metà della giornata insegnò loro alcuni metodi per stara alla larga dai guai, e ovviamente non intralciare l’eroe con il loro nemico. Finalmente suonò la campanella del pranzo, e Thor, Natasha e Steve si diressero in mensa.

<< Dai almeno a pranzo possiamo sederci con gli eroi. >> disse Steve, cercando confortare l’amico

<< Si, e sa che cosa bella? “dite un po’ che poteri avete?” finirei nel bidone dell’immondizia. >> rispose tetro il biondo.

<< Comunque mi sa che dovremo stare con le spalle. Guardate. >> parlò Nat, entrando in mensa e indicando i tavoli.
Quelli degli eroi erano vicini ai vari distributori di bevande e al bancone del pranzo, quello delle spalle vicino ai bagni e alla spazzatura. L’unica cosa in comune era dove prendere il pranzo.

<< E’ così ingiusto. Sembriamo degli appestati noi spalle, quando invece senza di noi gli eroi sarebbero fregati. >> disse la russa, prendendo il vassoio.

<< Che bei quattro anni che ci aspettano. >> dissero in coro i due biondi imitando l’amica
Quando tutti e tre si furono riforniti, si guardarono intorno alla ricerca di una tavolo libero. Erano tutti occupati tranne uno dove c’erano Darcy e Phil. Così si avvicinarono e chiesero se potevano sedersi anche loro. I due acconsentirono entusiasti.
Quando ormai la pausa era quasi finita, una voce femminile risuonò in tutta la scuola

<< Si avvisano tutti gli studenti che sta per avere inizio la sessione settimanale di “Salva il cittadino”. Tutti gli studenti dovranno recarsi in palestra e saranno esonerati dalle lezioni. Grazie per l’attenzione. >>
I cinque si guardarono, poi Thor si alzò per andare a posare il vassoio vuoto ed essere raggiunto dagli altri. Mentre si incamminarono verso la palestra Phil non la smetteva di gioire.

<< Ma vi rendete conto? Una dimostrazione di “Salva il cittadino” il nostro primo giorno. >>

<< Io non sarei così felice. >> disse tetra Natasha fermandosi di colpo

<< E perché no? >> domandò Darcy
Si erano fermati  all’ingresso, davanti a una bacheca con gli annunci per gli studenti, da annunci per ripetizioni, o vendita di libri usati fino alla classifica della dimostrazione che stavano per vedere.
La classifica aveva pochi nomi,  e quasi sempre gli stessi

<< I vincitori degli ultimi tre anni sono Anthony Slash e Clint Speed. E che a questa esercitazione possono esse sfidati tutti gli studenti, anche le matricole con mezza giornata di lezione su come non intralciare il proprio eroe. E ci scommetto che quei due chiameranno le nuove matricole >>
Darcy e Phil, capendo il problema rimasero senza parole. Poi guardarono Thor, e capirono come potesse sentirsi il ragazzo.

<< Credo che mi darò malato. >> commentò quello

<< Magari non lo sanno che non hai poteri. >> disse, senza convinzione Darcy

<< Pensi che una voce del genere non sia circolata a scuola? Il figlio di Jetstream e Commander senza poteri, è una cosa sensazionale. >>

<< Forse la fortuna è dalla tua questa parte. >> parlò Steve, riprendendo a camminare verso la palestra.
Stranamente Steve aveva visto giusto. Arrivati in palestra, il coach Fury si sedette su un rialzo e chiamò i due campioni in carica. Slash e Speed.

<< Cosa volete essere. Supercattivi o supereroi? >>

<< Che domande. Supercattivi. >> risposero in coro ridendo

<< Si, inutile fare questa domanda. Scegliete gli sfidanti. >>
I due si guardarono in giro, alla ricerca di matricole da far fuori. Poi Tony individuò il suo sfidante. Indicò dove erano seduti Thor e gli altri. Al ragazzo venne un mezzo infarto, pensando che stesse indicando lui, poi però Tony parlò e disse

<< Dolcezza, voglio te. La rossa seduta accanto a Stronghold. >> e così Natasha si alzò

<< Io voglio lui. Loki Peace. >> parlò Clint sorridendo.
Da un angolo, un ragazzo con capelli neri lunghi fino alle spalle, un paio di jeans strappati, un maglia verde e rossa con una giacca di pelle nera si alzò. Insieme a Natasha raggiunse la postazione dove trovarono le protezioni, dopodiché entrarono nella piccola erena, dove Tony e Steve li stavano aspettando. Che i giochi abbiano inizio.




Angolo autrice
Bene, finalmente sono riuscita ad aggiornare
Sono abbastanza fiera dle capitolo, e mi è piaciuto scriverlo.
Dicono una cosa veloce su un persnaggio: Roby_Lia l'ho inserito subito per te xD
Buona lettura, spero vi piacci :)
  
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