Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: ciastenone    15/01/2014    0 recensioni
mi risvegliai con il sole che filtrava dalla finestra e con una sveglia assordante che mi irrompeva nei timpani provocandomi un fastidio colossale. Aprii gli occhi con fatica e buttai la sveglia in terra senza curarmene e girarmi dall’altro lato del letto. «Tesoro dai alzati, è il tuo primo giorno di scuola qui a Stratford, non vorrai fare tardi? » La voce di mia madre mi fece sobbalzare, ma ero troppo pigra per alzarmi, non me ne importava più di tanto. « Samantha Montgomery, Vuoi alzarti o vuoi che ti butti un secchio di acqua gelata addosso? » La voce di mia madre cominciava ad infastidirmi e con mio dispiacere poggiai i piedi sul pavimento e mi trascinai fino in cucina come uno zombie appena uscito dalla tomba. «Ti sei decisa ad alzarti finalmente!! » Non risposi e addentai il tost che trovai nel piatto. « Se vuoi arrivare in tempo ti converrà sbrigarti o farai tardi! » La mia non curanza era formidabile nei suo confronti, dopo il trasferimento non andavamo più così d’accordo. « Ce l’avrai ancora con me per l’eternità? » Nulla, ero impassibile. « Ti deciderai a rispondermi una buona volta? E’ da quando ci siamo trasferite che ti comporti così con
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il mattino seguente non mi andava proprio di andare a scuola, ma purtroppo dovevo, e ci andavo solo per non sentire le lamentele di mamma.
Mi preparai e scesi di sotto, entrai in cucina e feci colazione. Salii di sopra, mi preparai e uscii di casa. Mentre prendevo la strada verso scuola mi soffermai a guardare il cielo grigio. Era parecchio nuvoloso, fra poco si sarebbe messo a piovere. Non mi è mai piaciuta la pioggia, mi da un senso di tristezza e solitudine. Mi fa ricordare mio padre, mi manca ogni giorno di più, come mio fratello che è partito per il college. Sono entrambi lontani da me, ma so che mio fratello verrà a stare da noi per svariate settimane, ma mio padre no, lui non può. Lui sarà sempre via, ma lo sentirò sempre vicino al mio cuore. I miei pensieri vennero interrotti da un bus che passava di li, non mi arrivo nessun messaggio da Hanna, tranne quello della buonanotte che lessi questa mattina. Di solito mi tartassa la mattina di chiamate e messaggi da quando ero qui.
 
Entrai a scuola e andai verso il mio armadietto, presi i libri ed andai in classe.
Hanna non c’era nemmeno a scuola, avevamo l’ora insieme, ma c’era Liam ad un banco infondo alla classe che sventolava una mano verso di me. Così andai da lui, avrei chiamato Hanna più tardi.
 
Finita l’ora decisi di andare a fare un giro per scuola, non mi andava di andare in mensa da sola. Hanna non c’era, Liam aveva un impegno con un professore,e l’idea di stare da sola in mezzo a tutta quella gente non mi piaceva affatto. Ci sarebbe stata la biondina ossigenata che sicuramente avrebbe trovato un modo per prendermi di mira ed infastidirmi, dato che ero sola.
 
Dopo un paio di minuti trascorsi a girare per i corridoi mi fermai a leggere una locandina appesa ad una tabella nei corridoi. La mia attenzione fu attirata da un suono di chitarra proveniente da una delle aule vicine. Ascoltai il suono della voce accompagnata dalla chitarra. Aprii di poco la porta scoprendo un ragazzo intento a suonare e cantare, conoscevo quella canzone. La adoravo. Era “Give Me Love” di Ed Sheeran. Un secondo dopo però il ragazzo si accorse di me e mi affrettai a chiudere la porta, e a passo svelto sparire per i corridoi.
 
Uscita da scuola, tornai a pensare al ragazzo di sta mattina. Cantava così bene, quella voce ce l’avevo in testa ormai. Se la mia mente poteva farla uscire fuori l’avrei ascoltata ripetutamente milioni di volte.
 
Arrivata a casa, infilai le chiavi ed entrai. Mentre mi dirigevo verso la cucina, udii dei rumori provenienti dal piano di sopra. Non poteva essere mamma, non sarebbe tornata prima delle sette, poi era venerdì, mi avrebbe avvisata. Presa un po’ dalla paura, presi il vaso su un comò all’entrata, e piano, piano salii le scale. Proveniva da camera di mamma, sentii dei passi farsi sempre più vicini. Tutto ad un tratto si apri la porta di camera di mamma e mi ritrovai mio fratello davanti spaventato dal mio urlo. Mi guardava shoccato un po’ perché avevo urlato in un modo assurdo, ed un po’ perché stavo per spaccargli in testa il vaso. Ancora con aria sorpresa, e ancora con il vaso a mezz’aria, lo guardai. Poi urlai di gioia e posai il vaso a terra saltandogli addosso.
 
- Cosa ci fai qui? Aw, sono così felice di vederti! – lo ero davvero! Mi ero soffermata a pensarlo questa mattina, è stano di come accadano le cose quando meno te lo aspetti.
- Anche io sono felice sorellina! – esclamo felice anche lui ricambiando l’abbraccio dato.
​- Come hai fatto ad entrare, come mai non hai avvisato?
Mamma lo sa, l’ho chiamata solo ieri sera, tu già dormivi. Mi ha lasciato le chiavi dentro al vaso fuori la porta. – sorrise.
- Cosa ci facevi in camera sua? Mi hai fatto prendere un colpo, pensavo fosse qualche ladro. –
- Stavo prendendo degli asciugamani, volevo approfittare della vostra assenza per fare una doccia. Il viaggio è stato lungo, ne avevo bisogno. – 
Annuii e lo stritolai ancora, poco dopo mi lascio e si andò a fare la doccia. Entrai in camera mia non facendo caso al disordine e misi una tuta. Scesi di sotto e mangiai qualcosa. Poi mi ricordai di dover chiamare Hanna. Presi il telefono e digitai il suo numero. Dopo pochi squilli rispose.
 
- Pronto? Sam?
- Hanna, tutto bene?
- Si, perché?
- Volevo sapere se stavi bene, questa mattina dato che non sei venuta a scuola mi sono preoccupata. -
- Oh che carina, si sto bene. Scusa, ma ho dimenticato di avvisarti. Non mi sentivo molto bene ieri sera e ho deciso di non venire. Mi dispiace averti lasciata da sola.
- Non preoccuparti, c’è stato Liam con me.
- Meno male. Allora, pronta per domani sera?
- Domani sera cosa?
- La festa. Quella dove Ryan e Justin ci hanno invitate! – oh già, la festa.
- Ah si, boh. Non lo so. –
- Che vuol dire non lo so? – Hanna rise per telefono.
- Non so, non so se mi va di venire. –
- Maddai, hai detto che saresti venuta l’altro giorno al bar. Ora vieni. – ci pensai su un attimo e annuii. -
- E vabbene, verrò.
- Brava, così ti voglio!! –
- Ok, allora a domani sera. –
- Vieni a prepararti a casa mia, ti scrivo l’indirizzo per messaggio così andiamo insieme!
- D’accordo, allora a domani. Ora devo attaccare che c’è mio fatello di sopra. –
- Hai un fratello?-
- Si, te lo farò conoscere presto.
- Ci conto!! Bye – Mi disse per poi riattaccare. 

Verso sera mamma torno, io e mio fratello eravamo nelle nostre camere. Ci chiamo per la cena, e dopo aver mangiato io e mio fratello decidemmo di guardare un film giusto per passare un po’ quel venerdì sera. Mi sveglia nel mio letto, fuori era buio e l’orologio segnava le quattro del mattino, mi risistemai sotto le coperte e guardai per un po’ il soffitto, non mi preoccupavo di dormire perché tanto il giorno dopo non sarei andata a scuola. Ma senza accorgermene tornai a chiudere gli occhi e mi addormentai.



 
 _____________________________________________
Hey Ciao, Scusate la mia luuunghissimaaaa assenza ma non ho avuto tempo di scrivere la storia, poi ero indecisa se continuarla o meno. Ecco a voi il quinto capitolo, spero vi piaccia, RECENSITE VI PREGO e niente, alla prossima e grazie per aver letto! :D 

Liam Payne

Zac Montgomery

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: ciastenone