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Autore: Directioner DB1D    16/01/2014    1 recensioni
Okkay ... premetto che questa è la mia prima storia su Larry quindi non sono molto pratica nell'argomento e la scrivo anche per provare qualcosa di nuovo ... Directioner DB1D.
*PROLOGO*
Due bambini.
Un passato che li accomuna ... quello di essere orfani.
Quelli del primo uccisi. Quelli del secondo chissà dove.
Per il resto sono due ragazzi normali.
Amici per la pelle ... fino al giorno della separazione forzata.
Si rincontreranno dopo tanti anni ma qualcosa forse cambierà fra di loro
E' sbagliato.
Non è giusto.
Loro sono degli errori.
Non va bene ...
ma ... ci sarà mai un lieto fine per loro? ... Grazie a LEI ... forse
*FINE*
Spero di avervi incuriosito ;)
[IT'S LARRY]
Genere: Dark, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6: LA VOCE GIRA


POV. HARRY


Camminai velocemente per i corridoi popolati della scuola. Quel viso adulto, quello sguardo gelido ... mi torturavano la mente ... era famigliare ma non riuscivo a collegare i pezzi ... era tutto come un puzzle di cui manca l'ultima tessera per poter inquadrare meglio l'immagine.
Giunsi, dopo interminabili errori tra gli infiniti corridoi uguali, all'armadietto ... il classico armadietto verde scuro in acciaio.
Girai la manopola nera componendo la "password" per poi aprirne l'anta e poggiarci lo zaino. Buttai un occhio sull'orario ... mmm ... Prima ora: algebra.
Presi il libro della materia, lo strinsi al petto e mi diressi verso la mia classe pronto per la giornata fatta di presentazioni e noiose domande.

POV LOUIS


Mi ero presentato a scuola solo perchè la puzza d'alcool del mio appartamento periferico mi stava soffocando.
Mi ero diretto in segreteria per prendere l'orario ... non mi interessavano le materie sia chiaro! Avrei bruciato come al solito, non mi allettava imparare, per imparare bisognava affidarsi alla propria testa e non a nozioni superficiali di stupidi libri che costano più di una macchina.
Stavo aspettando che quella donna che si poteva considerare una palla mi desse quel fottuto pezzo di carta quando un ragazzo poco più alto di me non mi affiancò: capelli ricci e occhi quasi neri ... mi guardò sorpreso ... gnignai prima di prendere il sacro santissimo orario e andarmene mentre sentivo la sua confusione sulla pelle del mio giubotto.
Sicuramente era quello nuovo ... la voce girava già da una settimana ... ma nessuno ne conosceva il nome.
Mi diressi verso il retro di questa struttura che fin da piccolo avevo sempre odiato.
Passai una mano tra i capelli scompigliandoli ancora di più di quanto non fossero già.
Per strada incontrai Nicole Payne ... anche lei era nuova ... ma le informazioni su di lei erano girate in poco tempo a differenza del ragazzino del secondo anno.
Camminava a passo svelto con i libri sotto braccio.
Mi guardò di sfuggita senza darmi troppo peso prima di superarmi e sparire e io ne aproffittai per guardarle il culo, stretto nei jeans aderenti.
Ghignai malizioso prima di riprendere la mia trasferta verso il retro.
Uscì e l'aria umida di un inverno alle porte mi investì, il mio respiro scivolava fuori dalle labbra in piccole nuvolette dense.
Affondai una mano nella tasca dei jeans estraendone un pacchetto di Marlboro e dal tascino del giubotto l'accendino.
Portai la paglia tra le labbra e l'accesi riparando la fiamma con una mano per mantenerla finchè un rivolo si fumo grigio non si alzò verso il cielo appannato da uno strato di nuvole.
Rimisi l'accendino in tasca appoggiandomi con la schiena al muro leggermente crepato del retro, appoggiai un piede sul muro dietro di me e aspirai la nicotina riempendo i polmoni mentre il suo gusto aspriva la mia bocca
- Ehi Tomlinson!- mi richiamò una voce roca, sorrisi voltando di poco il capo nella direzione della voce
- Malik- salutai disinteressato il corvino che mi si avvicinò a passo cadenzato con anche lui una paglia in bocca, quasi del tutto finita
- Novità?- chiesi curioso scrutandone gli occhi scuri, sollevò un angolo della bocca appoggiandosi al muro a fianco a me con le braccia incrociate
- Ho scoperto di più sui nuovi...- disse svogliatamente osservandomi di sfuggita mentre si rigirava tra le dita la cicca per poi buttarla a terra e spegnerla con la suola delle blazer rosse ... annuì permettendogli di continuare
- A proposito della ragazza sappiamo già tutto ... ma del ragazzo nada ... si chiama ... HARRY STYLES-mi bloccai socchiudendo appena le labbra
- Ti voglio bene Lou
- Staremo sempre insieme.

Scossi la testa.
- Ecco il nostro prossimo obbiettivo- sussurai con voce bassa, Zayn rise
- Perchè?- chiese osservandomi ... si vedeva che non gliene fregava ... voleva solo fare il pettegolo
- Abbiamo ... un conto in sospeso- scandì prima di entrare di nuovo nell'istituto quando la campanella di fine della prima ora risuonò nell'edificio seguito dalle chiacchere degli studenti
- Armadietto?- chiesi a Zayn dietro di me
- 98- rispose prima di scomparire nella folla di studenti che affrettati si dirigevano agli armadietti per il cambio d'ora.
Una testa riccia attirò la mia attenzione. Stirai sulle labbra l'ennesimo ghigno seguendolo da lontano.
Il passo lento e tranquillo ... non mi aveva riconosciuto quello stronzo.
Lo vidi aprire l'armadietto e cambiare i libri, mi avvicinai e glielo chiusi bruscamente facendolo sussultare mentre il suo sguardo impaurito si posava su di me
- Ciao ...- dissi in un modo che di cortese non aveva nemmeno quei tre puntini di sospensione con qui strascicai il saluto.
Lo vidi innervosirsi mentre si guardava disperato intorno ... mi spiace piccolo ... sono tutti in classe.
- C-ciao- balbettò abbassando lo sguardo sulle sue scarpe consumate.
Lo spinsi contro l'armadietto bloccandolo con le braccia tese ai suoi fianchi e le mani sulla superfice verniciata dell'armadietto.
- Guardami quando ti parlo HARRY STYLES- Calcai sul suo nome soffiandogli nell'orecchio con cattiverai.
Lo sentì il tremolio del suo corpo mentre i suoi occhi si alzavano sui miei ... confusi ... vedevo confusione in quell'oscurità
- C-come c-c-conosci il mio ... n-nome?- balbettò agitato.
Sorrisi.
- Devi sapere STYLES ... LE VOCI GIRANO- dissi prima di lasciarlo e allontanarmi ... era immobile, ancora shoccato per le mie parole
Ohh Styles ... preparati ... ti farò passare l'inferno che mi hai fatto passare tu.



ANGOLO AUTRICE!!!

Ok ragazze, scusate tantissimo il ritardo ma la scuola è ripresa e con lei le rotture di palle! ... So ... l'importante è che sono qui no? Come vedete oggi ho fatto parlare praticamente solo Louis e ... non è molto felice. Cosa succederà al nostro piccolo Harrey? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Ringrazio molto di ha recensito lo scorso capitolo e se volete potete anche esporre le vostre idee su cosa succederà nei prossimi capitoli, chissà che non li usi u.u 
Ora scusate se scappo ma ho una cena e sono scappata senza salutare solo per aggiornare quindi perdonate gli errori :) CIAOOOOOO!!!
  
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