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Autore: darkangel98    21/01/2014    1 recensioni
Prima dei Settantacinquesimi Hunger Games, prima della ribellione, c’è stato un tempo in cui una tredicenne di nome Enobaria Harondale si offrì volontaria come tributo. Questa è la storia di come quella ragazzina diventò assassina passando attraverso tutto ciò che l’arena porta, il dolore, il sangue e il terrore, i brividi di adrenalina della lotta, e forse l’amore.
È la storia di una Favorita che entrò nell’arena con la gioia negli occhi e ne uscì felice di non doverci tornare mai più. O almeno così avrebbe dovuto essere.
Genere: Angst, Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brutus, Enobaria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Può andare, signorina Harondale.- mi congeda uno stratega in tono gentile. Mi alzo, lasciando l'addestratore- cavia che sto tenendo bloccato per il collo con un laccio delle sue stesse scarpe. Faccio un piccolo inchino rispettoso, come me mi ha detto Ginger, ed esco dalla stanza, lasciando passare il ragazzino del 3.                                                                                                           
Nikoel mi aspetta vicino all'ascensore e mi salta praticamente addosso appena mi vede. - Come è andata?- mi domanda, mentre ci abbracciamo esultanti.            
- Penso molto bene. Ho fatto la simulazione dell' Agguato nel canyon con la cerbottana e il veleno me lo sono fatto da sola. Poi corpo a corpo. Credo abbiano apprezzato.- 
- Oh, anche io.- replica lui mentre entriamo in ascensore.                                   
- Anche tu la simulazione del canyon?- domando, infastidita. Agli strateghi non piace molto quando i due tributi di un Distretto fanno la stessa prova. Inoltre ha le spalle larghe ed è piuttosto alto per i suoi quattordici anni, mentre quella prova si basa essenzialmente sul nascondersi in spazi minuscoli e attaccare a distanza: non può essere andato molto bene.                                                                          - No, ho fatto anche io una simulazione. Non quella però, non la farei nemmeno morto. In quei buchi non c'è  lo spazio per tirare e se rimani scoperto per un secondo di troppo muori e hai il quattro assicurato, non mi andava.-                                                  
Annuisco, sollevata. - Infatti è stato abbastanza difficile, credo che tecnicamente mi sia pure presa una freccia di striscio, ma tutto sommato mi è venuto bene. Tu sei soddisfatto?-                                      
- Anche meglio di quanto sperassi.-                                                                          
Aspettarmi che mi dica anche cosa ha fatto sarebbe un utopia, quindi mi accontento di questa risposta.
Entriamo nell'appartamento e Ginger e Brutus ci salutano con un applauso di trionfo.                   
- Dov'è Oleander? - chiedo.                                                                                        
- E' uscita a comprare un regalo per la sua nipotina più piccola, Clove. Compie quattro anni tra qualche giorno. Torna tra poco, intanto potete parlare con me. Com'è andata la sessione privata?-
Brutus ha l'aria concentrata e interessata, per la prima volta.                                                           Sembra che voglia dimostrare di essere un vero mentore.                      
All'improvviso realizzo che è il suo primo anno, quello da cui dipende tutta la sua reputazione, e i suoi tributi sono poco più che bambini. Credo di capire come si senta.                                                        
- Siete stati educati, vero? Se penso a quel ragazzino di due anni fa che si è messo a lanciare coltelli alle lampade...- gli fa eco Ginger, ansiosa.                       
- Il ragazzino di due anni fa ha vinto, Ginger, quindi puoi fare a meno di preoccuparti. Ora vatti a ritoccare il trucco e lasciaci a parlare di cose serie.-                     
Ha l'aria davvero responsabile e dimostra molto più dei suoi diciannove anni: c'è un abisso tra com'è adesso e l'adolescente annoiato del viaggio in treno. Oleander deve avergli fatto un bel discorso su come si fa il mentore.                                                          
- Che avete combinato, ragazzi?- ci domanda quando Ginger è uscita borbottando offesa. Rispondiamo più o meno le stesse cose che abbiamo detto tra noi. Poi lui inizia a bersagliarci di domande sull'allenamento, sulla strategia e su quel che abbiamo imparato, e quando arriva a "Com'è la situazione con il gruppo dei favoriti?" io e Nikoel ci scambiamo uno sguardo preoccupato. Non ci piace mentire a chi che può salvarci la vita, ma se dicessimo che abbiamo deciso di agire noi da soli ci ucciderebbe, quindi mentiamo spudoratamente.                                                                                          
Oleander entra nella stanza poco prima che accendiamo la televisione punteggi.    
-Che hai comprato a tua nipote?- le chiede Nikoel con la massima disinvoltura, giocando con un coltello.
- Barbie Favorita. O almeno mi hanno detto che si chiama così.- tira fuori dalla borsa una di quelle patetiche bamboline con cui giocano nelle pubblicità le bambine di Capitol, solo che questa ha una divisa da tributo, i capelli biondi raccolti nella tipica coda a sfere del 2 e una cintura con dei coltelli e altre armi. Da piccola avrei ucciso per una cosa del genere.           
Brutus accende il televisore e ci stringiamo sui divanetti.                                       
- Quelli del Distretto 1 sono sempre tutto fumo e niente arrosto.- commenta sprezzante Oleander mentre i visi di Valentine e Anthea, con due nove, scompaiono dallo schermo. A me sembrano bravi, ma non la contraddico.                                                  
Poi Ceasar annuncia il nome di Nikoel, con un punteggio di undici.                   
- Eh?- è l'unico commento che mi viene.                                                               
- Come accidenti hai fatto, ragazzo?- chiede Brutus piacevolmente sorpreso, ma lui sembra più incredulo di noi.                                                                                                                                 
- Mi avevi detto che avevi fatto solo una simulazione.- mormoro, sbalordita. Non lo raggiungerò mai.  
- Quale simulazione, esattamente?-                                                                                      
- Io... l'Attacco in branco. Quello ventitrè contro uno. -                                              
- Ma l'ho fatto anche io, alla perfezione, e ho avuto dieci!- continua Brutus. So cosa pensano, che abbia combinato qualche disastro con gli strateghi che gli hanno alzato il voto per rendergli la vita difficile. Ma Nikoel è furbo, quell'undici viene esclusivamente dalla sua abilità.                       
- Con che arma?- lo incalza.                                                                                    
-Non ho usato un’arma.- sussurra, facendoci cadere nel silenzio di tomba.                               
- Quindi hai combattuto contro quelli che sono potenzialmente tutti i tuoi avversari, senza un arma. E hai vinto. Secondo questa sessione saresti il vincitore in automatico. Tesoro, l'unica cosa di cui stupirsi è che sia undici e non dodici.- Oleander lo avvolge in un abbraccio materno, mentre lui si stringe nelle spalle.              -
Non è stato difficile. L'ho già fatto, al Distretto, non erano ventitrè, ma il concetto è quello.-                                                                                                                                                                                Non sono troppo delusa quando accanto al mio viso compare un dieci. Mi concedo anche di esultare, ho pur sempre battuto Anthea e Valentine che hanno cinque e tre anni più di me. I mentori mi assicurano che è un punteggio altissimo, anche senza considerare che sono molto giovane, e Oleander mi ricorda che lei aveva sette ma ha vinto lo stesso. Mi posso considerare pienamente soddisfatta, sì.  
I ragazzi del 3 hanno i soliti punteggi nella media: sette per Clay e cinque per Amity. Hank ha preso dieci, come me, mentre Tameris distrugge completamente l'autostima a tutti e quattro con un maledetto dodici.                                                             
- Per carità, non mettetevi contro quella ragazza. La vedo molto molto male.- sospira Oleander quando ci riprendiamo dalla sorpresa. Mi viene da piangere. Credo che non sia il momento adatto per dire che ci siamo quasi scannate. Probabilmente non lo sarà mai.                                          
Seguono un po' di punteggi normali: nel Distretto 5 il tre di Malvin e il cinque di Chastity, nel 6 due quattro per Amos e Isabelle, nel 7 cinque per il ragazzo, Ross, e un inaspettato sette per la ragazza, Josie. Camillia prende otto, il suo compagno Lab tre: deve essere stata davvero brava perchè gli strateghi sorvolassero sul suo Distretto non favorito. Mako e Jared del 9 hanno una coppia di sei, anche questa parecchio inaspettata, mentre nel 10 i due fidanzatini vanno più o meno come pensavo: sei per Jamie, non molto agguerrito ma sveglio e forte, e quattro per Agnes, la frignona. Darnel e Flor dell'11 invece vanno piuttosto bene, con due sette, la ragazzina del 12 prende un sei e il maschio addirittura due.                                                                                                                           
Dopodichè iniziamo a parlare dell’intervista.                                                                            
– Non ho la minima idea di cosa dire.- ammetto rannicchiandomi sulla sedia. Avrò anche dieci, ma non sono così stupida da illudermi di vincere solo così, e nemmeno l’orgoglio può nascondermi il fatto che non sono brava a raccontare me stessa.                                     
Nikoel reprime una risatina sotto i baffi e io lo guardo terribilmente male. Non sarà un problema per lui raccontare sé stesso, dal momento che so già che non ha intenzione di raccontare un beneamato cazzo a nessuno, e con il suo undici non ne ha nemmeno bisogno, ma per me non è così e non ce la faccio più ad avere quella sua aura irritante sempre dietro le spalle, la pressione dei giochi è già abbastanza.    E la cosa peggiore è che è coraggioso, è sicuro, ha un sacco di qualità che mi piacciono e potrebbe essermi simpatico come alleato, se solo evitasse di fare perennemente l’idiota.                  
Tiro un sospiro e con tutta la forza che ho spingo le emozioni in dentro, dove devono rimanere in attesa di scatenarle tutte nella furia omicida dell’arena.                 
Oleander inizia a guardarci sovrappensiero. – Se vi può essere d’aiuto, siete molto interessanti. Nikoel, tu hai una personalità da vincente, sei sicuro e anche divertente. Puoi parlare di quanto sia un onore per te stesso e per la tua famiglia essere qui, di tutto l’impegno che hai messo per passare da semplice ragazzino delle miniere a guerriero favorito.-                         
Devo riconoscere che Oleander ha un talento straordinario per queste cose, è perfetto per lui ed è ciò che i Capitolini amano.                        
I suoi occhi scuri si soffermano di più su di me, poi afferma con calma: - Per te, Enobaria, credo che la carta della bambola assassina vada sempre bene.                                                              
E mi piace.

###


Apro gli occhi nel buio totale e sgattaiolo fuori dal letto, silenziosa come un gatto.          
Mi guardo un attimo intorno per assicurarmi che Ginger, Brutus e Oleander non siano nei paraggi e saluto Nikoel, che sta ancora maltrattando la fodera elegante della sedia con il coltello del pane. Ginger lo ucciderà. - Ehi.- sussurro. - Mi daresti una mano per una cosa?-                              
Lui sbadiglia. - Se è per cose femminili chiedilo a Oleander, anche se sinceramente aspetterei domattina. Sai, ho sentito che tutti i vincitori dormono con un coltello in mano.-             
- Oh, non è una cosa femminile. Mi serve una mano per una, diciamo, missione di spionaggio.-   
La luce svogliata dei suoi occhi diventa all'istante elettrizzata e so che siamo già un'alleanza, e ne sono felice. Nelle poche ore che ho passato a letto ho fatto pace con me stessa e ho deciso che mi piace e ho bisogno di almeno un alleato, e se deve essere irritante ci sarà comunque il tempo di liberarmi di lui. E infondo ognuno ha i suoi difetti.                                                                               
Dieci minuti dopo siamo in mezzo al mucchio di sessantuno videocassette che stanno vicino al proiettore, in un angolo della sala.                                                                                              
- Pensavo a qualcosa di un po' più eccitante quando hai detto "missione di spionaggio".- dichiara Nikoel in tono vagamente deluso, rovistando tra le cassette. - Allora, ha detto che quell'anno ha vinto uno del nostro Distretto. Solo che abbiamo circa una fottuta valanga di vincitori. Potrebbe essere "Trentunesima edizione, vinta da Albert Harondale"...-                                                                                                  
- No.- lo interrompo mentra legge la copertina di una cassetta. - Devono essere più recenti, massimo quindici anni fa. Tameris ha detto che ha visto morire suo fratello in diretta, ricordi? E poi è mio padre adottivo. è morto quando ero piccola, ma quella cassetta l'ho vista un centinaio di volte e non c'è nessun Kewell.-                  
- Giusto. Allora posso offrirti Sessantunesima edizione, vinta da Brutus Carrow, Cinquantonovesima edizione, vinta da Nightshade McLee, oppure...- aggiunge con un tono scherzosamente professionale, tirando fuori un mucchio di tre cassette incollate insieme. - Uh, Sessantesima edizione, vinta da un tizio di nome Ismael di cui non c'è nemmeno il cognome ?-        
Mi stringo nelle spalle e iniziamo a vederci le cassette.                                       
Interrompiamo la Sessantunesima e la Cinquantanovesima edizione all'altezza delle mietiture, ma finalmente nella Sessantesima il diciottenne Aleyius Kewell si offre volontario come tributo per la gloria del Distretto 4. Non assomiglia affatto a Tameris, è muscoloso, abbronzato e ha ribelli capelli castano miele, solo gli occhioni blu sono gli stessi della sorella.                   
All'inizio non c'è assolutamente nulla di particolare: l'edizione è molto recente e l'ho già vista in diretta, mi ricordo bene del nostro vincitore, un ragazzo vivace con la pelle nocciola e gli occhi dorati. Ora dovrebbe avere diciassette anni e pagherei per avere lui anzichè Brutus.        
Nikoel continua a ripetere che gli sembra familiare, gli ricorda qualcuno che conosce, ma credo sia solo perchè l'abbiamo visto in televisione due anni fa.                                                                 
Poi arriva il bagno di sangue. Gravità zero, i tributi fluttuano in aria. Molti vengono risucchiati dai vortici sul fondo dell'arena. Aleyius si ritrova contro una tredicenne, e già questo tende a rammollire i tributi con fratelli minori, ma c'è di più. Ha due codini rossi e riccioli, la pelle candida appena spruzzata di lentiggini sul naso, il viso tondo e gli occhi color cielo. Piagnucola, una cosa che non credo la ragazza del 4 abbia mai fatto da quando stava nella culla, ma a parte questo la somiglianza è impressionante.                                                            
Quasi leggo il labiale del ragazzo che sussurra "Dio, è identica a Tammy".  Ritira il coltello e la lascia scappare.       
Ma appena Aleyius si volta la ragazzina si tira fuori un dardo dalla tasca e glielo lancia dietro il collo.  
Muore all'istante. Il ragazzo che l'ha lasciata andare per non impressionare la sua sorellina.  Quasi mi viene da vomitare per lo schifo che mi ispira la tredicenne.                                                                   
Vorrei finire di vedere l'edizione, ma è tardi. Spengo, controvoglia. - Quindi è per questo che ha problemi con le tredicenni, il Distretto 2 e me in generale? Che cosa strappalacrime.- borbotto.          
Poi mi sento in colpa, perchè so come ci si sente, ma effettivamente è una cosa un po' stupida. Non è colpa mia se mi sono offerta a tredici anni. Beh, in realtà sì, ma il punto è che non ho niente contro di lei.  
Divento rossa, rendendomi conto di aver espresso questi pensieri a voce alta, perchè perdere il controllo è la cosa che detesto più al mondo.                                                                   
Nikoel fortunatamente ha ricominciato a giocare con il coltello e sembra assorto in tutti i problemi del mondo tranne quel che sto dicendo io.           
No, ascoltare non è esattamente il suo forte. - Ehi, buonanotte.- lo saluto, ma lui nemmeno se ne accorge.
Mentre esco dalla stanza lo sento bisbigliare - Io quel ragazzo sono sicuro di averlo visto da qualche parte.-


Sclerotime                                                                                             
Boh, non ho niente da dire, è solo un orroroso capitolo di passaggio, fortunatamente nel prossimo ci sono le interviste. Per il fatto delle simulazioni mi sono ispirata al film di Catching fire, perdonate la licenza poetica ma non volevo fare la solita ragazzina minuta del 2 che lanciai coltelli, tra Myrtle e Clove ormai i coltelli mi danno la nausea.
Penso che se non fosse troppo piccino per me mi stuprerei Niko in tutte le posizioni e così il nostro piccolo ha preso undici: lungi da me fare di lui una sottospecie di Katniss, è un favorito e ha i suoi buoni motivi per un voto così alto. E sì, ha subito più di un pestaggio di gruppo da bambino, ma su questo forse si scoprirà più avanti, come anche il fatto del ragazzino vincitore.                                                                                       
Bao, quack, peace and knives by darky <3                                                                

  
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