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Autore: __avatar__    02/02/2014    3 recensioni
Loki è alle prese con i suoi sette ergastoli, e il fatto che Thor passi tutto il tempo su Midgard lo irrita (chissà mai perché?)
L'aiuto di un vendicatore però riuscirà a fargli capire e ammettere quello che ha dentro
Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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 Mancava ormai una settimana al matrimonio. Inviti erano stati spediti in tutti i Nove Regni, e anche i Vendicatori erano stati invitati. Dopo aver finito di decidere le varie decorazioni, Loki si rinchiuse nella sua camera dove non fece entrare nessuno, tranne Frigga. Lei era l’unica che riusciva a farlo parlare. Infatti il giorno della festa pre matrimoniale, quella lo andò a trovare.

<< Io non ci vado. >> disse quello, alzandosi dal letto

<< Ma caro, Thor ti vuole con lui. >> gli rispose la donna, avvicinandosi a lui

<< Per cosa? Far vedere a tutti che mi ha domato, che può farmi fare quello che vuole? >> esclamò con astio

<< E’ comunque grazie a lui, se sei ancora qui. E Jane ti vuole ringrazi ere per quello che hai fatto. >> certo quello non era vero, ma la reazione fu quella giusta

<< Quella midgardiana. Ben presto Thor dovrà cercarsi qualcuno di più adatto a lui. - ringhiò il moro, con la rabbia che aumentava – Comunque madre, adesso vorrei riposare, non riesco a dormire bene. >> la donna lo abbracciò, con un mezzo sorrisino.

Anche a lei e Odino non piaceva Jane, ma Loki proprio non la sopportava. E l’unico motivo era Thor.
Quando la donna fu uscita, il moro si distese a letto. Era da quando avevano iniziato i preparativi per il matrimonio che dormiva poche ore a notte. I ricordi di lui e Thor si accavallavano nella mente e gli impedivano di prendere sonno, e quando ci riusciva tornava alla notte della sua caduta; Thor che lo pregava di non mollare la presa, che sarebbero riusciti a sistemare tutto.
Tornava a quando erano bambini, che si rifugiavano uno nella camera dell’altro. Che uscivano di nascosto dalle camere, dopo essere stati messi in punizione, e andavano a zonzo per il palazzo.

Ricordò quando Thor dovette baciare per scommessa Sif, e lui geloso e all’oscuro della scommessa, le tagliò i capelli.
L’unico modo per non partecipare alle nozze e alla festa era quello di ricevere un ordine da Odino, o comunque il suo consenso. Così, dopo l’ennesima nottata in bianco, Loki appena fu giorno uscì dalla stanza e si fece scortare nella sala del trono.

<< Loki, sei qui davanti a me. Perché? >> parlò il padre degli dei dal suo trono, al suo fianco Thor

<< Sono qui per chiedere una cosa, semplice da ottenere – parlò senza guardare il biondo – Voglio tornare nella mia cella. Ormai il mio lavoro l’ho fatto, è inutile che resto qui. >> Odino lo guardò dal suo unico occhio buono

<< Thor ha richiesto la tua presenza alla festa di questa sera, e alle nozze di domani. Non vuoi aspettare? >>

<< Io non parteciperò, a nessuna delle due. >> rispose secco, continuando a guardare Odino

<< Come vuoi. >> disse, valeva più o meno come consenso, poi il dio fece cenno a delle guardie che presero per le braccia il moro e lo portarono fuori.
Thor era li, in piedi, a guardare le porte d’oro che si chiudevano senza parole.

<< Loki, apri questa porta. –Tony era fuori dalla stanza del moro, e da almeno venti minuti continuava a bussare – E che ne hai fatto delle guardie? Non dirmi che le hai trasformate in criceti come mi avevi detto, è vero che il loro corpo sarà adeguato al cervello, però mi sembra esagerato. >> nessuna risposta.
Così attaccò l’orecchio alla porta, per sentire se si muoveva qualcosa li dentro, ma ancora niente. Provò con le minacce

<< Se non apri immediatamente, questa sera potrebbe scapparmi qualcosa di inconveniente su Thor. >> in quel preciso istante, passò li accanto Frigga

<< Signor Stark. Vuole buttare giù la porta? >> chiese sorridendo

<< Oh mi scusi immensamente. E’ che quel cocciuto di vostro figlio adottivo non vuole aprire la porta. >>

<< Loki non è più nelle sue stanze. Ha richiesto di farsi mandare in cella – poi avvicinandosi un poco all’uomo sussurrò – C’è qualcosa che dovrei sapere? Riguardo ai miei figli? Ho intuito che Loki è contro al matrimonio, ma odiare così tanto Jane mi sembra eccessivo. >>

<< Mia cara signora – iniziò il genio, prendendo sotto braccio Frigga – Il mio cervello è super sviluppato, per questo me la gioco alla pari con Loki. E molte volte capisco cose che a lui sono sfuggite, ma non a voi. >> e così il pettegolo migliore di Midgard, prese a spiattellare tutto quello che aveva intuito. Poco più tardi scese nelle prigioni, con un permesso siglato proprio dalla sua nova migliore amica.

<< Pensavo tu fossi più intelligente. Questa cosa di tornare in cella, è così noiosa. >>

<< Sei una persecuzione. >> Loki, che era sdraiato a letto a leggere, si tirò su e guardò l’uomo

<< E tu noioso. >>

<< Sei qui per cosa? Fare il bambino di due anni a darmi del noioso? Se è così puoi anche andartene, e se non è così…te ne devi andare comunque. >> rispose quello, tornando al suo libro.

<< Va bene. Come vuoi, ma sappi che – e qui un sorrisino solcò il volto di Stark – Una certa persona sentirà molto la tua mancanza domani, ma specialmente questa notte. >>

<< So che per te sono molto importante, sono l’unico che si prende la briga di ascoltarti. Ma non mi interessa venire a una stupida festa, per una stupida midgardiana e quel muscolo camminante biondo. Tanto meno al loro matrimonio. >>

<< Che hai cercato di rovinare, specialmente alla sposa, senza successo. >>

<< Cosa vorresti dire con “specialmente alla sposa” ? A Thor non importa del matrimonio? >> eccola, la voglia di sapere!

<< Hai detto che non mi volevi. Tolgo il disturbo. >> ed effettivamente, così fece.
Quindi il moro, rimase tutta la sera in cella a rimuginare sulla conversazione. Cosa voleva dire Tony? Lui era intelligente, ma quelle parole non riusciva a capirle.

Poi, ecco la rivelazione! Ma no, lui non poteva credere che quel biondo troppo stupido….no no no!!! Assolutamente no, a lui non piaceva Thor.
Certo, tutti i ricordi erano contro di lui, il fatto che vederlo insieme a quella donna, una qualsiasi donna, lo irritava (poco importava se si trattava di Jane). La gelosia scattata con il bacio a Sif.

Ma no, quelle erano idiozie. Lui non poteva essere succube quella debolezza chiamata amore!!! Lui, il dio degli inganni e delle malefatte.
Quando Tony tornò nel palazzo, raggiunse il grande salone dei ricevimenti, dove la festa stava iniziando. Si avvicinò al tavolo e prese il suo posto. Da lontano Frigga gli lanciò un veloce sguardo d’intesa, il genio annuì leggermente poi distolse lo sguardo, e prese il calice di idromele che veniva offerto.
 
Il giorno dopo, un Tony molto arzillo e divertito fece visita ad un certo moro che non aveva chiuso occhio. Ovviamente per colpa sua, e lui lo sapeva bene.

<< Allora, divertito ieri sera? >> chiese il miliardario fermandosi davanti al vetro

<< Oh no, di nuovo tu! Sei una persecuzione. >>

<< Sono venuto a portarti di sopra. – e fece vedere un foglio che dava l’autorizzazione a Loki di partecipare al matrimonio – Smettila di fare la principessina con i problemi esistenziali. >>

<< Per colpa tua, non ho chiuso occhio questa notte. E non vengo a quello stupido matrimonio. >> sbadiglio il dio, restando sdraiato a letto

<< Lo sapevo, che avevo indovinato. E anche tua madre, è una donna dalle mille risorse. Non ci sarei riuscito senza un suo aiuto. – iniziò a girarsi, per andarsene – Però se non vuoi venire, pazienza. >>

<< Aspetta! Cosa c’entra Frigga in tutto questo? >> finalmente la sua attenzione era stata catturata

<< Vieni di sopra e lo vedrai. Lascio l’autorizzazione a una delle guardie. Fai con comodo. Ora devo far uscire tuo fratello dalla sua camera, sono due ore che va avanti e indietro in pigiama. >> e detto questo se ne andò.

<< Maledetto! >> ringhiò il moro.
Cosa doveva fare? Non ci stava capendo più niente. I suoi sentimenti erano in subbuglio, già riusciva a sentire quel’oca starnazzante che gioiva mentre si metteva l’abito. E si immaginava Thor che andava su e giù per la camera. Lo faceva sempre quando era insicuro di qualcosa; e a detta di Tony, il biondo non era sicurissimo delle nozze. E se? No, non poteva averle organizzate per non farlo esiliare, questo vorrebbe dire che ha dei neuroni funzionanti, e che lui, Loki gli doveva molto. Doveva sapere.

<< Stramaledetto Stark. >> esclamò. Poi chiamò una guardia e chiese tra quanto il matrimonio sarebbe cominciato. Quello gli disse di li a venti minuti. Era troppo tardi per parlare da solo con il biondo, però si fece aprire la porta, per andare a partecipare, doveva fare qualcosa.
Così fuori dalla cella prese a correre per tutto il palazzo, quando arrivò davanti alla sala dove veniva celebrato l’evento, vi trovò fuori una persona ad aspettarlo.

<< Finalmente. Ce ne hai messo di tempo per capire tutto. >> esclamò Stark

<< Sai com’è non sai organizzare dei piani. >> rispose con astio

<< E tu saresti il fratello intelligente? Anche un bambino avrebbe capito tutto, prima di te. >>

<< Si va bene, hai ragione. Ma adesso smettila. Devo fare qualcosa. >> disse, e iniziò ad aprire la porta

<< No no. Fermo- Tony gli prese il braccio e lo allontanò – Allora, la vuoi fare bene questa cosa? Sai che stai per ammettere di amare Thor? >>

<< Si Tony, vai avanti. >>

<< Loki, lo ami quel biondo senza neuroni. >>

<< … >> il moro balbettò qualcosa

<< No, scusa. Non ho capito. >> disse Stark sorridendo. Il dio deglutì poi disse, un po’ più ad alta voce

<< S-sì >>

<< Lo vuoi abbracciare, picchiare e malmenare solo tu? >>

<< Si >>

<< Non con troppa cattiveria, vero? >>

<< Mi sembra ovvio. >>

<< E allora dacci dacci dentro con la tenerezza…. Ai biondi con poco cervello piacciono queste cose, e poi non capirà se lo farai con cattiveria o no. >> canticchiò quello.
Loki lo guardò senza parole, poi scosse la testa. Era Stark, non si aspettava altro, in quelle poche settimane lo aveva conosciuto, e capito che era completamente fuori di testa.

<< Va bene, la smetto. Allora la cerimonia è appena iniziata, però non so come funziona qui. Di solito da noi viene detta la frase “se qualcuno è a conoscenza di un motivo per cui questa coppia non debba sposarsi, parli ora o taccia per sempre” – poi vide l’espressione del moro – Si non è una cosa molto originale, anche perché di solito è inutile domandarlo. >>

<< Da quel che ha detto la Foster, voleva la nostra cerimonia. Ma con qualcosa della vostra. >>

<< Allora ci sarà. E tu, a quel punto, entrerai e dirai “Io mi oppongo” e farai il tuo discorso. >>

<< Non credo che funzionerà. Ma dai, la Foster, per quanto odi ammetterlo, non è male come umana. E’ intelligente. >>

<< Senti, sarà intelligente quanto vuoi. Ma nemmeno per i maschi midgardiani è seducente. E ti assicuro che Thor, per quanto sia imbecille, lo ha capito. Ha fatto il matrimonio per tenerti qui. >>

<< Quando verrà detta questa frase? >>

<< Ehm, non lo so. Dobbiamo controllare – poi prese il cellulare, e a bassa voce sperò che ci fosse campo – Wow, ho pieno campo qui. Allora, il numero di Cap non ce l’ho, ma ho quello del gufo. >> Loki lo guardò incredulo

<< Ehi, vuoi usare dei piccioni viaggiatori? Così è più facile. >> e finì di scrivere il messaggio.
Dopo pochi istanti il display si illuminò, e Loki si avvicinò per leggere

“Stark maledizione! Perche accidenti mi mandi un messaggio, sul matrimonio, e non sei qui invece? “

“ Si, stai calmo. Devi dirmi quando viene detta la frase. È importante. “
Solo che il display non si illuminò più. I due persero le speranze.

<< Ma non un altro numero di quei tuoi stupidi amici? >> e come se lo avesse chiamato, Clint rispose
“La sta iniziando a dire ora. Ma non capisco, da quando ti piace Thor? Pensavo fossi interessato al Capitano. “
Tony si premurò di mettere via il cellulare velocemente, ma all’altro moro non era sfuggito il messaggio, e guardò divertito il miliardario.

<< E smettila. Allora adesso tocca te. >> e spinse il dio verso le porte.
Quando le aprì, si sentiva Odino dire “parli ora o taccia per sempre”. Loki, che era stato adocchiato da alcuni vicini, si schiarì la gola e urlò

“IO MI OPPONGO”
Nella sala, che era enorme, si sentirono tutti i presenti trattenere il fiato. Il moro si guardò in torno, cercando di sorridere, e fare qualche battuta per rompere il ghiaccio. Guardando alcune decorazioni disse

<< Ho buon gusto. >> pian piano raggiunse i due sposi, madre e padre adottivi, i tre guerrieri e Sif più la delegazione midgardiana.
Anche Tony entrò in sala e raggiunse veloce il suo posto, per godersi al meglio la scena. Ricevendo anche un’occhiataccia da Burton.

<< Loki. Cosa ci fai tu qui? >> parlò il biondo

<< Mi sembra di averlo detto. Non mi va a genio questo matrimonio. >>
Frigga, era semplicemente felice di quella sua decisione.

<< E perché mai, saresti contro questa unione? >> domandò Odino

<< Ecco, non mi sembra opportuno che un dio debba sposare un semplice mortale. Senza offesa. >> disse rivolto alla Foster

<< E chi dovrei sposare, se mi è permesso chiedere? >> domandò il biondo, ma Loki rimase in silenzio, e dopo qualche secondo Frigga gli si avvicinò e mise una mano sulla spalla, per incoraggiarlo. Il figlio prese un respiro profondo

<< Thor, lo sapevo che eri senza neuroni. Ma fino a questo punto da non capire niente. Mi preoccupa la cosa. >>

<< Ho trovato tutte le decorazioni, centrotavola e fiori che avevi scelto. Erano orribili, e le avevi scelte per rovinare questo matrimonio. Volstagg, ha sentito alla locanda la conversazione tua e di Tony, e me l’ha riferita. Ammetto che però ancora non ho capito perché non vuoi che io mi sposi con Jane. >>

<< Il mio buon senso mi sta urlando di andarmene in questo istante. Però non è forte, se messo a confronto con il lato da idiota che ho. >> e bruciando la distanza baciò il fratello, come non aveva mai fatto. Non era più un bacio rubato di nascosto, sotto le coperte, o dietro un albero. Era vero e alla luce del sole.

Quando si staccarono, e potevano essere passati benissimo centinaia di anni, Loki aprì gli occhi e vide Jane che li fissava sbalordita, Frigga era raggiante e Thor disse la cosa più stupida di tutte

<< Cosa voleva dire? >>

<< Oh Thor, come fai ad essere così scemo anche in queste situazioni?- esclamò esasperato- E’ semplice, lei non ti merita, nessuno qui ti merita. Solo io ti posso prendere a pugni, calci e poi pretendere che tu mi chieda scusa per una cosa che non hai fatto. Me ne vado, sto perdendo tempo. >> iniziò a scendere gli scalini, ma una mano forte lo afferrò per il gomito e lo tirò indietro

<< Non credo proprio, piccoletto. Avevo bisogno di sentirtelo dire. >> e coronò la frase con un secondo bacio, più appassionato.

Si staccarono solo quando sentirono, alle loro spalle, un tonfo e Frigga che li oltrepassava veloce. Si girarono e videro Frigga, i tre guerrieri e un paio di guardie chine su Odino, il quale era svenuto. Forse il secondo bacio era stato un po’ troppo.
Thor prese in disparte Jane e le parlò, quella ovviamente non la prese bene, così si fece scortare da una guardia fino al Bifrost. Da quel giorno Thor non la rivide mai più.
Durante il banchetto, molti andarono a congratularsi con i due. Felici che quella gallina fosse andata via.

<< Sai, qui quasi tutti ti sono riconoscenti. Anche il sottoscritto. Ho capito troppo tardi che la persona che volevo accanto a me, lo era da sempre. Ma sai, sono lento a capire. >> disse Thor, dando un lieve bacio al moro, e mettendogli un braccio intorno alle spalle

<< E anche troppo sentimentale. >> commentò, scostandosi dal bacio, ma restando avvinghiato a lui
In quel momento si sentì un tintinnio di bicchieri e una persona che urlava. I due si girarono e trovarono Tony, non propriamente sobrio in piedi sul tavolo che diceva

<< Vorrei proporre una proposta – e intanto stava guardando tutta la sala in cerca di qualcuno, che alla fine trovò – Ah eccoti li Cap, che parli con due dame di corte. Belle, vedete di sloggiare. >> disse, scendendo in modo maldestro dal tavolo
Ai due dei si avvicinò Clint che chiese al moro

<< Te sai cosa vuole fare? >>

<< Perché lo domandi a me? >>

<< Perché sei l’unico con un sorriso furbo sul volto. >>

<< Non lo so, ma lo immagino. >>

<< E non lo vuoi fermare? È ubriaco, non sa quello che sta facendo. >> intervenne Thor, vedendo Tony spingere via le due donne vicine al capitano

<< Perché dovrei fermarlo. Mi sto divertendo troppo. >>

<< Perfido. >> commento ghignando Burton
La serata si concluse con Tiny che perse i sensi, e la proposta andata in fumo. Ma un certo moro gliel’avrebbe ricordata il giorno seguente. I due fratelli, ormai sposati, andarono a dormire e qui Thor disse

<< Sai vero che da oggi non ti libererai più di me? >>

<< Troverò il modo di allontanarmi. Lo sai. >>

<< Sei sempre il solito. Neanche in momenti come questo riesci ad essere. Un minimo, dolce. >> commentò il biondo sorridendo, e sicuro che l’altro non si sarebbe allontanato tanto in fretta.

<< Sei tu il sentimentale di famiglia. Perché modificare tutto ciò. >> rispose sedendosi sul bordo del letto

<< Solo una cosa mi chiedo. >>

<< Addirittura? – commentò, poi vedendo l’espressione dell’altro continuò – di che si tratta? Jane? >>

<< No, Padre. Quando pensi che si risveglierà? >> e si sedette anche lui, a fianco del compagno

<< Non mi preoccuperei al momento. >> e vedendo che il biondo aveva intenzione di continuare, lo zittì con un bacio. Che ben presto si trasformò in qualcosa di più appassionato.






Angolo autrice
Si, bene. *esce dal suo angolino*
Allora, siamo arrivati alla fine. E continuo a pensare che non sono portata per certe storie.
Quando Tony e Loki parlano fuori dalla sala, prima di interrompere il matrimonio, il discorso è preso dal film Shrek, ma modificato xD
E Tony vuole proporre il matrimonio anche a Cap (anche lui è un biondo senza neuroni, che ama la tenerezza)
Dopo questa storia, si può dire assurda, torno a nascondermi xD
Buona lettura, e un grazie immenso a tutte voi che leggete, e Roby_Lia che mi ha dato una mano per questo capitolo :)

 
  
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