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Autore: xmeinwonderland    02/02/2014    0 recensioni
3069
Salve a tutti,il mio nome è Charlotte McDylan e questa è la mia vita.
Sono nata il 7 gennaio del 3051 a New York.
La mia nascita è stata programmata.
Proprio così,diciamo che tutto il mondo sapeva che sarei nata.
Gli Stati Uniti sono sempre stati al primo posto in fatto di tecnologia. Infatti durante il secolo 2900/3000 hanno inventato delle navicelle spaziali in grado di andare dalla Via Lattea ad un’altra galassia in,non poco tempo,ma neanche tanto.
Ed ecco che,nel 3050, entra in gioco Henry Hassel. Lui è il proprietario,se così si può chiamare,della più grande e tecnologica azienda astronauta a New York.
Al signor Hassel serviva un bambino nato tra gli anni 3050/3060 che avesse abbastanza fegato per viaggiare nello spazio per minimo due anni.
I miei genitori mandarono me.
Siamo nel 3071 e ho scoperto un nuovo pianeta con vita.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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             In pizzeria


L’orologio a cucù appeso al muro segnò le 20.00.
Il mio turno per quel giorno era terminato.
Corsi dietro al bancone e aprii una porta. Slacciai il grembiulino e lo appesi all’attaccapanni.
Steven e Piple stavano parlando e con loro c’era anche una ragazza. Mi avvicinai, per ascoltare la conversazione.
<< Oh, Charlotte. Eccoti finalmente. >> Mi sorrise Piple.
<< Stavo parlando con Steven del fatto che domani è sabato e c’è molta più gente qui. Mi chiedevo se potevate lavorare fino alle 24.00. Verrete pagati di più. >> Aggiunse. Guardai Steven. Il nostro turno normale già ci prendeva tanto tempo, fino alle 24.00 era il colmo.
Steven scrollò le spalle, poi annuì. << D’accordo, a domani. >> Salutammo Piple e uscimmo dal bar.
<< Quindi domani lavoreremo tutto il giorno. Sarà così anche il prossimo sabato, e il prossimo ancora, e anche quello dopo. >> Dissi una volta arrivata a casa.
<< E noi, tutti i sabato che verranno, lavoreremo fino alle 24.00. >> Mi avvisò Steven.
<< Cosa? No! >> Scossi la testa.
<< Si, Charlie. Comunque, c’è una sottospecie di pizzeria qui vicino, vai a comprare la pizza. >> Sbuffai, prendendo i soldi e avviandomi.
Spinsi la porta, e subito fui invasa dal caldo del locale.
Mi avvicinai alle teglie della pizza e ne ordinai due con il pomodoro.
Un ragazzo alto, occhi verdi e capelli ricci le mise in due scatole di cartone e me le porse.
Pagai e uscii.
A metà strada mi sentii chiamare, quando mi voltai vidi il ragazzo riccio porgermi dei soldi.
Spalancai la bocca, non capendo.
<< Hai dimenticato il resto >> Trattenne una risata, sbuffai e presi i soldi.
<< Grazie. >> Abbozzai un sorriso e continuai per la mia strada.
Arrivata a casa, uno Steven sorridente mi prese le pizze, portandole poi in cucina.
<< La vicina ci ha portato una torta. >> Disse.
<< Una... torta? >> Domandai incredula... Allora esisteva ancora la gentilezza in una parte dell’ Universo.
Steven annuì, sedendosi e iniziando a mangiare.
Lo seguii, ma appena presi la pizza, dovetti lasciarla bruscamente nel piatto.
<< Cazzo, scotta. >> Mi soffiai sulle dita e bevvi un sorso d’acqua.
Finito di mangiare, Steven prese la torta. Era con la panna e il cioccolato ed era veramente buona.
<< Non mangiavo una torta così da... non ho mai mangiato torte così, io >>
Mi corressi subito, perché in effetti era vero. Sulla Terra le torte le facevano nelle fabbriche e solo Dio poteva sapere cosa ci mettevano dentro.
Salii nella mia stanza, e mi sdraiai sul letto guardando il soffitto.
Pensai al nuovo pianeta.
Alle strade ben asfaltate e pulite che aveva quella cittadina.
Alle persone gentili che lì vivevano.
Al cielo strano che aveva.
Mi piaceva quel posto.
Era così tanto diverso dalla Terra.
Così tanto diverso da New York.
Dal quartiere dove abitavo.
Dalle persone in generale.
Avrei potuto farci l’abitudine a viverci.
Ma... prima o poi anche i sogni finiscono, soprattutto quelli che amiamo.
Mi addormentati, svegliandomi solo la mattina dopo per colpa della sveglia. Mi alzai dal letto, scendendo in cucina per la colazione. Il latte con i cerali era già pronto sul tavolo. Lo bevvi e quando finii, mi avviai in bagno per lavarmi. Mi truccai, pettinai, indossai un paio di jeans, una maglietta e le converse e fui pronta per lavorare.
Uscii di casa, dove mi aspettava alla fine del vialetto Steven con la sua auto.
Salii e partimmo per il bar.
<< Ci aspetta un’intensa giornata. >> Steven sorrise. Certo, lui basta che vedeva le puttanelle di turno nel locale. 



Ciao a tutti, belli e brutti!
Scherzavo, volevo solo fare rima. lol
E dopo... quanto tempo? Tre-quattro mesi?
... Sono riuscita ad aggiornare. Applausi, yeeee
Scusate gli eventuali errori.
E scusate per il ritardo):
Se avete tempo, e soprattutto voglia, passate in un'altra delle mie FF((:


OS originale ----> Witch
FF su Harry Styles e una ragazza ---> Iniziò tutto da qui
OS originale ---> I can't change. 
FF su Zayn Malik e Avril Lavigne ---> She's not afraid


RECENSITE, please.

Sayonara!
  
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