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Autore: _volpettina_    06/02/2014    3 recensioni
10 ex concorrenti del reality
10 ragazzini che custodiscono un segreto
5 strane creature
5 strani oggetti
1 nemico disposto a tutto per eliminarli
dal capitolo 1
"-allora, è tutto pronto?
-sì, i digivice sono stati spediti via internet, troveranno sicuramente di chi abbiamo bisogno
-ne sei sicura? Sai che non abbiamo un’altra alternativa
-tranquillo, piuttosto, te hai rintracciato gli altri?
-sì, ci raggiungeranno appena potranno
-allora la sfida sta per cominciare... e se non accetteranno?
-non hanno scelta, o accettano, oppure verranno annientati e con loro anche il loro mondo"
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Courtney, Duncan, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Cody/Sierra, Duncan/Courtney
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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- allora, quanto manca?
Tsukaimon volava affianco a Heather, alquanto scocciata di quell’essere che le stava sempre intorno. Alejandro era davanti di lei, ma prestava attenzione a tutto quello che la ragazza diceva o faceva. Per finire Sora (con Pyomon) e Takuya chiudevano il gruppo.
-Non lo so Tsuk, ed non è continuando a chiedermelo che arriveremo prima
- Uno, non mi chiamo Tsuk ma Tsukaimon, secondo, sai almeno dove dobbiamo andare?
Heather sbuffò per l’ennesima volta
- dobbiamo andare dove ci porterà quella specie di palestrato davanti a noi!
Si portò velocemente le mani davanti alla bocca. Cavolo, cosa andava a dire!
Per fortuna sembrava che Alejandro non avesse sentito...
Sembrava, appunto. Perché il latino aveva sorriso alla frase di lei, evitando accuratamente di controbattere, perché sapeva già come lei si fosse pentita di averlo detto, e per il momento preferì evitare di farle fare brutta figura... per il momento.
Alejandro alzò i suoi occhi smeraldini su nel cielo, a osservare quel cielo che sapeva essere finto, virtuale. E lui? Era finto anche lui? Era solo un programma?
Sentì qualcosa muoversi nel profondo, sentiva che non era così, che sotto tutti quei muscoli c’era un cuore che batte, che era un nonnulla in confronto a tutto il resto, ma dal quale dipendeva la sua vita.
Non si era mai sentito così. Prima che quel computer lo risucchiasse, non si era mai fermato a pensare che in fondo anche lui era come gli altri. Anche lui aveva un cuore. Certo, poi magari era più bello e grande di tutti, però in fondo tutti dipendevano da quel piccolo muscolo che batteva disperatamente sotto il suo petto.
“ ma che pensieri faccio? Cosa mi sta succedendo?”
Avvertì qualcosa muoversi intorno a sé, e vide uno splendido uccello dalle ali infuocate prendere il volo, mentre spariva nel cielo così infinitamente e falsamente azzurro.
- Alejandro, ti sei imbambolato o cosa? Devo forse ricordarti che ci devi condurre te?
Heather lo aveva superato, e teneva in braccio uno stancante Tsukaimon.
- no chica, mi ero solo fermato a riflettere un attimo...
Osservò il digivice verde smeraldino che teneva in mano, e poi si voltò a guardare Sora e Takuya.
- come devo fare? Non funziona!
- vuoi dire che fino ad ora ci hai guidati a vuoto!
- no, avevo percepito qualcosa in questa direzione, ma ora è scomparso!
- ha sì? E perché?
- non ne ho idea Heather!
- ho, il grande Alejandro che non sa qualcosa!
- avete finito di bisticciare voi due? Continuando così non andrete da nessuna parte
-STAI ZITTO TU!
Risposero i due contemporaneamente a uno spavaldo Takuya
Pyomon fece cenno a Sora di accucciarci
- Sora, hai visto come stanno bene insieme quei due? Sono una coppia perfetta! Non pensi anche te?
- l’ho notato anche io Pyomon, sono proprio fatti l’uno per l’altra!
Sfortunatamente per le due, Alejandro e Heather avevano sentito tutto
- cosa avete detto?
- provate a ripeterlo!
- NOI NON SIAMO UNA COPPIA!
Sora dovette portarsi una mano al viso, per trattenere una risata
- fidatevi, se lo dice lei è vero
Si intromise a quel punto Takuya, tenendosi sempre però a distanza di sicurezza
- Tsukaimon, falli rimangiare subito quello che hanno appena detto!
- sicuro Heather!
Il digimon viola si posizionò davanti alla sua protetta, pronto ad attaccare.
- Pyomon, a quanto pare vogliono combattere, e noi non ci tireremo indietro vero?
- certo che no Sora!
Alejandro fece per intromettersi anche lui, ma Takuya lo fermò
- No, lasciale combattere tra di loro
I suoi occhi passarono dal verde acceso al rosso infuocato
- lasciarle combattere? Mi dispiace, ma io non ho ancora avuto il motivo di mostrare la mia forza, e non mi lascio sfuggire una occasione del genere!
- allora combatti contro di me!
Alejandro lo squadrò sorpreso
Non sembrava pericoloso, aveva a mala pena dai muscoli deboli sulle braccia, e quei buffi occhiali non incutevano per niente paura. Uno come lui, anche  se digievolveva, non poteva essere molto pericoloso.
- bene, allora tu sarai il mio avversario.
- sei sicuro di voler combattere contro di me?
- sicurissimo, e comunque vincerò io. Mercurymon è in assoluto il più forte di tutti i digimon!
- su questo devo darti ragione, Mercurymon non è stato affatto un avversario facile, ma alla fine il sotto scritto è riuscito a sconfiggerlo definitivamente!
- sconfiggerlo? E quando sarebbe successo questo?
- te lo spiegherò più tardi, ora combattiamo!
Entrambi presero mano ai digivice, e si trasformarono
- digievoluzione spirit!
- Mercurymon!
- Agunimon!
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La digievoluzione di Takuya lasciò il suo avversario a bocca aperta. Indossava una resistenza corazza color rosso fuoco, lo stesso colore della maschera che gli nascondeva il viso, lasciandone intravedere solo la parte inferiore e gli occhi azzurrissimi. Dietro, si muoveva una massa di capelli biondi e crespi, che gli arrivavano fino alla vita. Lì, una doppia cintura era unita da un fermaglio, con sopra impresso uno strano simbolo, mentre più sopra si poteva vedere un pettorale scolpito in quello che sembrava ferro. Ai piedi indossava invece delle strane calzature, con sole tre dita ciascuno.
Mercurymon indietreggiò leggermente alla vista di un digimon tanto imponente.
- lascia che mi presenti, sono Agunimon, il padrone del fuoco, e tuo futuro avversario!
Si preparò in posizione d’attacco, e lo stesso fece Mercurymon, gli specchi sul corpo che riflettevano il rosso delle fiamme del suo avversario.
Poco distanti da loro, le ragazze avevano già cominciato a combattere. Le loro digimon però, sembravano essere in parità.
- NUBE DI FUMO!
Pyomon schivò l’attacco con un deciso battito di ali
-FUOCO MAGICO!
Davanti a lei apparve un cerchio verde, che avanzò a spirale verso Tsukaimon, che schivò con altrettanta facilità.
-NUBE DI FUMO
Pyomon, ormai esausta, non riuscì a schivare
-PYOMON!
Sora si gettò verso il digimon, che si alzò immediatamente
- visto? Siamo noi le più forti! Non avete speranze!
- Sora, non ho intenzione di lasciare vincere queste presuntuose.
- ben detto Pyomon, allora sai cosa fare no?Ma ricorda, vacci piano, non vogliamo certo che ci rimettano le penne no?
Sora strinse quindi il digivice, e il corpo di Pyomon si illuminò
Pyomon digievolve… Birdramon
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Lo stesso uccello che Alejandro aveva visto innalzarsi poco prima, ora si ereggeva al posto del piccolo uccello rosa.
Sora guardava il suo digimon soddisfatta.
- bene, e ora vediamo di dare una lezione a queste presuntuose
Heather e Tsukaimon strabuzzarono gli occhi.
- e quello? Da dove è sbucato fuori?
- è la digievoluzione al livello campione di Pyomon
- non è leale!
- come?! In fondo è sempre il mio digimon no? Anche te puoi far digievolvere il tuo liberamente
La fronte di Heather si corrugò.
Il problema era che non sapeva minimamente come fare a far digievolvere Tsukaimon.
- e come dovrei fare scusa?
- ve lo abbiamo detto, la digievoluzione al livello campione è possibile quando il legame digimon -umano è forte, e a volte quando il suo digiprescelto è in pericolo. Pyomon ad esempio è digievoluta per la prima volta quando un digimon aveva attaccato un villaggio di digimon indifesi, e io stavo per essere colpita mentre cercavo di difenderli.
- vuoi dire che io dovrei essere in pericolo perché ciò sia possibile?
- non per forza. Il fatto è che nessuno sa esattamente come la digievoluzione sia possibile, l’unica cosa che sappiamo per certo è che il legame tra i due deve essere molto forte, altrimenti è impossibile.
Tsukaimon si voltò verso Heather.
Lei aveva dato tutta se stessa per legare con quella ragazza, ma niente. Il suo cuore si era rivelato inaccessibile. Certo, erano riuscite a stare insieme, ma lei aveva capito subito che era per finta, che Heather non la voleva davvero come amica.
- hanno ragione Heather
Tsukaimon atterrò.
- come dici scusa?
- hanno ragione, non puoi pretendere che io digievolva finché tu non credi in me, finché tu fingi solo di volermi come amica.
- n-non è vero! io non fingo!
- e allora perché non riesco a digievolvere? Heather è inutile che menti con me, io ti conosco, ti leggo nel cuore quello che pensi e che provi. I digimon sono in grado di farlo con i loro partner. Non puoi fingere con me, gli altri magari  ci cascano, ma io no.
Heather la guardò stupita. Davvero era in grado di fare questo?
 
-SPECCHI RIFLETTENTI!
L’attacco di Agunimon venne rimandato indietro al mittente.
- tutto qui quello che sai fare? Mi aspettavo molto di più da come ti vantavi prima! Dicevi di potermi sconfiggere, ma sei soltanto uno sciocco!
Nonostante stesse perdendo, Agunimon non smetteva di sorridere.
- e infatti è quello che farò. Voglio solo vedere la tua forza prima, e devo ammettere che ti sei rammollito, prima eri molto più potente!
- rammollito?! A chi hai dato del rammollito sottospecie di fiamma vivente?!
Agunimon sghignazzò. Mercurymon era sì un osso duro ma aveva un grande difetto... anzi due. Uno era che i suoi attacchi comprendevano sempre il riflettere l’attacco dell’avversario, secondo che aveva tanta, anzi troppa fiducia in se stesso. E questo era un punto a suo favore.
- beh, mi sembra intanto che io sia ancora in piedi, e pensa che non ho ancora usato la mia mossa segreta...
- mossa segrete? E di cosa si tratta?
- haha
 E fece di no con la mano
- questo è un segreto, la scoprirai al momento più opportuno.
Davvero? E allora vediamo come la prendi con questo!
Mercurymon si lanciò verso Agunimon con il braccio alzato.
-TORNADO INFUOCATO!
Cominciò a roteare ad alta velocità, e quando Mercurymon fu abbastanza vicino, il suo pugno venne facilmente bloccato dalla sua gamba avvolta dalle fiamme.
Stava per colpire quando si accorse che qualcosa non andava con le ragazze.
 
-E quindi cosa vorresti fare?
Tsukaimon si alzò lentamente in volo, senza fermarsi.
- andrò a cercare qualcuno che mi meriti!
Ed accelerò, sparendo in mezzo alla boscaglia
- No! Tsukaimon torna indietro! Non intendevo fare questo!
Sora si lanciò alla rincorsa di Tsukaimon ma Heather la bloccò.
- no, lasciala andare. Non voglio persone così deboli come compagne
- ma ti senti quando parli? Lei è il tuo digimon! Non puoi abbandonarla! Ha bisogno di te e tu hai bisogno di lei!
- io? Bisogno di quella li? Ma quando mai! Non ho bisogno di nessuno io!
Sora la guardò con gli occhi color ambra pieni di stupore e rabbia.
Come si permetteva di insultare così il legame con i digimon? I digimon sono creature meravigliose, con cui sei in grado di vivere emozioni fantastiche! Lei era la digiprescelta dell’amore, e non poteva permettere che Heather insultasse così l’amore che lega i digimon ai propri compagni.
- non te ne rendi ancora conto, ma stai facendo un grosso errore lasciandola andare
- davvero? Io non lo vedo
- ha ragione chica, non puoi lasciar andare Tsukaimon così
Alejandro le mise una mano sulla spalla.
-Tu e lei...lo sento, siete speciali, siete fatte per stare insieme!
- e chi saresti te per fare questi discorsi? Un esperto in materia per caso?
- si da il caso che io contengo dentro di me sia l’essere umano che un digimon, quindi posso permettermi di giudicare
Heather sbuffò e si arrese.
- e va bene allora! Andrò a cercarla! Ma è solo per farvi stare zitti!
In cuor suo non voleva ammettere che in realtà voleva ritrovarla perché aveva capito quando le volesse bene. Ma il suo stupido orgoglio non le avrebbe mai permesso di dimostrarlo apertamente, e quindi aveva dovuto lasciarla andare per non apparire debole.
Sora si rilassò
- bene, vuoi che ti aiutiamo nella ricerca?
- no, mi arrangio io
E detto questo la sua figura magra sparì nel folto della foresta.
 
Tsukaimon volava disperata, senza sapere dove andare. Voleva solo allontanarsi il più possibile da lei.
Dovette fermarsi solo quando il boscò finì e si trovò davanti una parete di roccia.
Per lei non sarebbe stato un problema superarla volando, ma sentì qualcosa muoversi dietro di lei, e si voltò di scatto.
Per qualche istante sperò si trattasse di Heather, che fosse venuta a cercarla e a chiederle scusa.
Stava già per chiamarla e correrle incontro, quando una figura uscì dalla foresta
- ho ho, cosa abbiamo qui... un Tsukaimon tutto solo soletto... cosa ci fai in giro nel mio territorio?
- i-io non sapevo fosse il tuo territorio
Tsukaimon batte velocemente le ali, doveva svignarsela al più presto
- no, tu non andrai proprio da nessuna parte
Sorrideva, ma il suo non era un sorriso caldo. Era un sorriso freddo, di chi ha appena trovato la sua preda, di chi aveva previsto ogni cosa
-Ti aspettavo sai? Mi chiedevo quando ti saresti deciso a lasciare quella stupida mocciosa...
Tsukaimon cercava una via di fuga disperatamente
- cosa vuoi farmi?
- per il momento assolutamente niente, prometto. Per il momento sarai sano e salvo. Poi... si vedrà
- sono una femmina
Cominciò a ghignare
- e ora devo andare
Cercò di scappare il più velocemente possibile, ma fu inutile. Il digimon dal sorriso freddo la raggiunse immediatamente
- no, non so se hai capito la tua situazione, ma ora tu verrai con me. Che lo voglia o no.
Poi Tsukaimon vide solo il buio
 
- Tsukaimon! Tsuk! Forza dai, basta giocare a nascondino!
Era ormai mezzora che Heather camminava nel bosco, e della digimon neanche l’ombra
- gli altri ci stanno aspettando! Dai vieni fuori!
Nell’aria si disperse uno strano odore, di rose e di petali, un odore fin troppo dolce. Heather non si accorse neppure di cadere atterra, ma si accorse dell’ombra apparentemente femminile che la sovrastava. Poi più nulla
 
- ma cosa...
Heather aprì debolmente gli occhi, e provò ad alzarsi ma sentì un dolore tremendo ai polsi. Questo la fece svegliare del tutto e strabuzzo gli occhi. Si trovava appesa a una parete, e delle catene appuntite le stringevano i polsi. A ogni movimento sentiva forti scariche di dolore invaderle tutto il corpo. Si trovava in una stanza scura, con un’unica luce che penetrava dalla finestra davanti a lei, e una porta socchiusa lì vicino. Non riusciva a vedere molto, vista l’ombra che regnava, ma la finestra, era sbarrata da delle pesante sbarre di ferro, e, come se non bastasse, era chiusa in una gabbia nera, e accovacciata ai suoi piedi si trovava una piccola palla viola, che la ragazza riconobbe subito.
- Tsuk! Ti ho trovata finalmente!
Il digimon non si mosse.
- Tsuk? Tsukaimon...?
Niente
Allora Heather cominciò a preoccuparsi sul serio
- Tsukaimon! Svegliati! Ti prego!
- Non urlare così Heather... stavo facendo un sogno bellissimo...
Heather si sentì immensamente sollevata. Aveva pensato il peggio.
- non è il momento di dormire Tsuk! Aiutami a liberarmi!
- non posso, ci ho provato per tutta la notte ma niente, le tue catene resistono ai miei attacchi
- vi siete svegliati vedo...
Tsukaimon si alzò di scatto e si posizionò davanti ad Heather
- cosa vuoi ancora?
- ho ho, e questo il modo per ringraziarmi? Dopo che vi ho riuniti...
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Una figura apparve dall’oscurità davanti a loro: sembrava una donna, con un vestito elegante pieno di pizzi. La gonna si apriva sul davanti, rivelando le calza viola a rete e due scarpe coi tacchi alti. Sulle spalle il vestito si apriva ancora, come a formare delle spalliere di tessuto bianco, mentre si richiudevano appena sui gomiti per poi aprirsi come un fiore sulle mani, che tenevano strette una uno scettro dorato che aveva due serpenti, uno nero e l’altro bianco, che si attorcigliavano sul bastone, fino a terminare con un’aquila dalle ali aperte. L’altra mano teneva anch’essa uno scettro, ma più delicato, col bastone d’argento e terminava con una fiore, dai petali di mille colori.
Il volto era nascosto da una maschero viola, lo stesso colore che il vestito assumeva sul petto, e lasciava intravedere solo la parte inferiore, mentre i capelli biondi erano pettinati in una acconciatura molto particolare.
Ma appena Heather poté vederla meglio, ricominciò a parlare
- non mi intaressa, liberaci subito!
- Bah, su questo devo darvi ragione, quelle catene potrebbero compromettere qualcosa...
E con un gesto della mano i polsi di Heather si liberarono e la ragazza cadde a terra, sfinita.
- Cosa vuoi farci?
-Per il momento rimarrete qui, poi si vedrà...
- ma chi sei tu?
- io sono il digimon più forte ed astuto di tutti i tempi. Io sono Lotosmon
- Lotosmon? Mai sentito
Lotosmon sghignazzò
- mi avevano detto che eri molto astuta ragazza, e speravo di riuscire a trovare una degna avversaria... ma niente, ti sei rivelata un totale fallimento. Come lui del resto
E con un gesto indicò un oggetto lì affianco.
Si trattava di uno strano cilindro pieno di un liquido che sembrava acqua, solo più denso e di un colore giallo – verde
All’interno si potevano vedere un ragazzino, poco più di un bambino, dai capelli biondi, con un casco verde in testa, e una tuta dello stesso colore. Era accovacciato in posizione fatale, e teneva gli occhi chiusi. Il viso era sereno. Sembrava stesse dormendo. Davanti a lui, si trovava un digimon in tutto e per tutto uguale a Tsukaimon, solo che invece di avere il pelo violo, il digimon ce lo aveva di un bel colore arancio acceso. Si trovava nella stessa posizione del bambino, con le ali richiuse dietro la schiena e gli occhi chiusi.
- ma... chi sono?
-uno stupido digiprescelto come te, che ha provato a sfidarmi. Ed ora sono miei prigionieri
- ma.. cosa gli hai fatto?
- ti aspetti che ti racconti tutto? Neanche per sogno. E comunque lo scoprirete fra non molto, perché farete la loro stessa patetica fine
Lotosmon alzò le braccia e lo scettro che impugnava cominciò a sfavillare
- Heather! Nasconditi!
Tsukaimon, con le ultime forze che le rimanevano, si posizionò davanti alla ragazza, in un disperato tentativo di proteggerla con il proprio corpo
Heather rimase molto sorpresa e scossa di questo gesto. Cosa stava cercando di fare?
- che cosa vuoi fare?
- proteggerti.
Fu la risposta rapita e decisa del digimon, che lasciò Heather ancora più scossa
- ma Tsuk, io...
- magari per te io sarò solo un essere insignificante, che te non apprezzerai mai, ma per me non è così. Per me te sei unica, perché sei la mia compagna. Non potrei mai trovare un’altra persona come te. E so che in fondo anche te sei speciale, lo so perché io riesco a leggerti dentro, riesco a sentire quello che provi veramente ed è su quello che mi appoggio Heather. Ed è pensando a quello, pensando che forse un giorno riuscirai ad apprezzare le persone, che voglio proteggerti.
Una lacrima scese lungo la guancia di Heather. La prima che aveva lasciato scendere dopo tanto tempo. Anni erano passati dall’ultima volta che aveva pianto. E ora non riusciva più a trattenere le lacrime.
- Tsuk…
Si lasciò sfuggire con un sospiro. Intanto lo scettro di Lotosmon aveva cominciato ad illuminarsi ancora di più, e sulla parete si andavano a proiettare vari colori.
- io ti voglio aiutare Tsukaimon!
Lo disse tutto d’un fiato, e questo bastò.
Il digivice nella sua tasca si illuminò, ma non di una luce come quella prodotta da Lotosmon, la sua era una luce più energetica, piena di forza.
Tsukaimon digievolve... Witchmon!
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Heather tossì. Tsukaimon era digievoluta, e la loro gabbia era andata in frantumi provocando un gran polverone. Lotosmon aveva smesso di alzare lo scettro, e anche di sorridere. Fissava il nuovo digimon con un’espressione alquanto enigmatica.
Witchmon non ricordava per niente Tsukaimon, anzi, aveva assunto sembianze molto più umane: sembrava una strega dal lungo vestito rosso, che lasciava intravedere le scarpe nere, decorato con catene orizzontali e varie strisce nere. Indossava un lungo paio di guanti, sempre rossi, che terminavano con delle mani stranamente grandi, mentre si poteva scorgere sopra il guanto sinistro, un tatuaggio a forma di testa di gatto. Un lungo mantello nero le adornava le spalle, chiuso da una spilla a forma di occhi sul davanti. Sopra le spalle, come a fungere da sciarpa, c’era un gatto nero, che più che un gatto sembrava uno spirito nero dalla testa di gatto. Un cappello enorme, sempre rosso sangue, era appoggiato su una testa dai capelli a caschetto, che però erano appena visibili da quella posizione. Infatti il cappello sembrava i classici cappelli da strega, con le grande falde, appunta, terminante con un sonaglio, e sulla cinghia alla base era posizionata una banda nera, fissata da una spilla a forma di testa di gatto, simile a quella che aveva tatuata sul braccio.
Witchmon si librava a un metro dl terreno, sopra una scopa, e con un movimento fluido del braccio si scostò l’enorme cappello, rivelando così due magnifici occhi azzurri, appena truccati da dell’ombretto viola, e un sorriso sprezzante reso ancora più evidente da del pesante rossetto rosso. In poche parole, Witchmon sembrò ad Heather in quel momento, bellissima. Il suo viso era aggraziato, e non sembrava affatto una strega come quella descritta nelle favole.
Witchmon osservò per un po’ la scena, pò con fare deciso issò Heather sulla sua scopa e prese il volo abbatendo la porta.
- ma... cosa fai! Dobbiamo combattere!
- no
Anche la sua voce era diversa, più suadente.
- Lotosmon è ancora troppo forte, per il momento scappiamo.
Heather fece per ribattere, ma venne nuovamente interrotta.
- torneremo, fidati, ma non è questo il momento.
Sorrise
- una grande stratega come te dovrebbe saperlo, no? Affrontare il nemico solo al momento più opportuno...
Heather si rilassò, e osservò il paesaggio sotto di loro. Sapeva che aveva ragione. Lotosmon era immensamente potente, lo dimostrava quel bambino intrappolato che aveva sei lineamenti così familiari...
- Senti Witchmon... te sai chi erano quel bambino e quel digimon così simile a Tsukaimon?
- non esattamente, posso solo fare delle ipotesi...
Il suo viso si rabbuiò.
- il digimon era un Patamon, ma non saprei dirti nulla sul bambino.
- poverino, sembrava che dormisse...
- probabilmente è così. Lotosmon è famosa per uccidere i suoi nemici dopo lunghe analisi che ne assaggino le capacità. Non è un digimon da sottovalutare.
Hather annuì nuovamente.
- e ora? Come rintracciamo gli altri?
- bhe, penso sarà più facile del previsto!
Witchmon atterrò dolcemente davanti a Alejandro e Sora, che stavano parlando animatamente.
- chica! Sei salva per fortuna!
- hei cosa pensavi? Che non fossi in grado di arrangiarmi?
- e vedo che Tsukaimon è anche riuscita a digievolvere, brava
Witchmon arrossì per qualche secondo, poi tornò improvvisamente serie.
- siamo state catturate da Lotosmon
A quel nome Sora e Takuya sobbalzarono
- ma sono riuscita a digievolvere e a scappare, così da metterci in salvo
Sembrò indecisa su quello da dire, ma poi si decise.
- mentre eravamo lì, c’era un altro prigioniero di Lotosmon. Era poco più di un bambino, dai capelli biondi ed indossava un caschetto verde. Insieme a lui c’era un Patamon.
Sora cominciò singhiozzare, e i suoi occhi divennero lucidi
- è-è a-a-ancora v-v-vivo?
- sì, da quello che abbiamo capito per essere vivo era vivo, ma non sappiamo cosa Lotosmon abbia in progetto per lui. Ma ora noi vogliamo sapere...
Heather continuò
- chi era?
Sora si asciugò gli occhi, e alzò la testa.
- si chiama TK
I suoi occhi si fecero tristi e malinconici.
- è il fratellino minore di Matt, ed era con noi durante il nostro primo viaggio a digiworld.
 
 
Angolo Autrice
Heiiii quanto tempo *silenzio*
Ho cercato di fare il prima possibile, soprattutto per Xenja che continua a recensire, e che ha pubblicizzato la mia storia... TVB <3
Comunque tornando al capitolo... Heather ha litigato con Tsukaimon, ma poi le due hanno fatto pace e lei è riuscita a digievolvere per scappare da Lotosmon, che , piccolo Spoiler, avrà un ruolo di rilievo nei prossimi capitoli. E chi è questo TK, ancora prigioniero? Ha, tanto per chiarire, Sora si è messa a piangere perché lei, a differenza di Takuya, ha viaggiato a lungo con TK, ed è entrata in foooorrrtttteeee sintonia con suo fratello, Matt *sghignazza*
Comunque abbiamo anche visto la digievoluzione di Takuya, che è riuscito a calmare gli spiriti bollenti di Alejandro...
Per oggi è tutto cari lettori, e spero di ottenere altre recensione apparte quelle di Xenja!
Ciao a tutti
_volpettina_
ed ecco un'immagine del piccolo TK http://it.tinypic.com?ref=21b9fuc" target="_blank">Image and video hosting by TinyPic
P.S. la bambina con Tk nell'imagine più grande è Kari, e il digimon che stringe è Patamon
  
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