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Autore: aznlolienvazn    12/02/2014    0 recensioni
Hinata si sposerà nel giro di due settimane, confusa tra quel che vuole e quel che ci si aspetta da lei. Un biondo a caso non l'aiutava di certo a decidersi finché proprio lui non deciderà di passare un po' di tempo con lei. Allora, ci arriverà al matrimonio?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Hinata sospirò, grata che fosse finalmente fine giornata.

Era andata ancora una volta a un appuntamento con uno dei suoi pretendenti e aveva finito per rifiutarlo.

Doveva essere almeno la diciannovesima volta che compiva questa routine.

Per il fatto che tempo qualche settimana avrebbe compiuto 18 anni, suo padre s'era messo in testa di cacciarla fuori di casa il giorno del suo compleanno.

Appena Hiashi aveva apertamente annunciato che stava dando via sua figlia, una manciata di corteggiatori s'era precipitata a Konoha e stava tentando di far colpo sulla giovane donna.

Hinata detestava tutto questo. Si sentiva come se fosse un oggetto messo all'asta di fronte a uomini dagli occhi affamati e lussuriosi, finché non sarebbe finita nelle mani di un vincitore a lei estraneo.

Sospirò nuovamente mentre si trascinava verso la sua zona. Sapeva che avrebbe dovuto scegliere un candidato, ma sapeva anche di non poter accettare nessuna delle loro offerte.

C'era un'unica persona che sarebbe stata disposta ad accettare.

Ma non era nell'infinita lista dei suoi spasimanti.

Sentì il cuore pulsare non appena i ricordi le si riversarono addosso. Erano già passati due anni da quando aveva preso coraggio e aveva pronunciato parole tanto cariche d'affetto prima di lanciarsi verso il nemico.

E lui non l'aveva ancora affrontata da allora.

Non una volta aveva tentato di trovare un modo per vederla.

Quando gli 11 Ninja divennero un gruppo, lui non guardò mai verso di lei o diede segno di riconoscere la sua esistenza.

Si strinse al proprio cuore volendo fermare il dolore che la lacerava nel profondo.

Ha avuto le sue ragioni. Diceva tra sé e sé. Aveva un intero mondo di cui preoccuparsi; è semplicemente troppo occupato per venire da te. Ma chi voleva prendere in giro.

Insinuare un rifiuto era praticamente come uno schiaffo in pieno viso.

Ma doveva farsene una ragione.

Doveva andare avanti.

Allora perché si sentiva come se non potesse resistere oltre?

Non era quello il suo nindo? Il nindo ninja di non mollare mai? Il suo stesso nindo?

Per quanto lo potesse desiderare, sapeva di non aver nessun diritto di far suo quel nindo. Non aveva né fegato né spina dorsale.

Mai arrendersi?

Pffft!

Che scemenza!

Molto meglio 'arrenditi non appena puoi!'

Sospirò di nuovo quando raggiunse la porta della camera. Era esausta e prosciugata mentalmente, avrebbe lasciato la porta spalancata, si sarebbe sdraiata sul proprio letto, sulla morbida seta e si sarebbe appisolata.

Mentre avvolgeva le dita sul pomello della porta, dei passi attirarono la sua attenzione non appena aumentarono d'intensità avvicinandosi.

Alzò lo sguardo e vide Hanabi, aveva una faccia da funerale. Ella incrociò le braccia e fissò il pavimento. "Nostro padre desidera vederti."

Hinata avrebbe voluto strapparsi i capelli dalla frustrazione.

Continuò pronunciando ogni parola lentamente, come se non potessero scioccarla ugualmente. "Ha preso una decisione."

Hinata respirò a fatica.

Le sue parole uscirono strozzate. "Co-cosa?"

Hanabi sorpassò la sorella. "Sbrigati, sai bene che nostro padre non la prende bene quando testi la sua pazienza."

Hinata squittì in segno di protesta, ma sapeva che non avrebbe risolto nulla. Tutto era inutile, così forzò le proprie gambe a muoversi verso lo studio del padre.

Bussò alla porta, aprendola solo quando pensò d'aver sentito uno smorzato "Entra."

"Mi avete chiamata, padre?" Hinata si bloccò sulla porta, pronta a correre via se le cose non fossero andate secondo i suoi piani, ma visto che il fato sembrava non voler stare proprio dalla sua parte, venne chiamata a sedersi a pochi passi dal proprio padre.

"Sì, vieni, siediti."

Non appena si fu seduta, Hiashi cominciò a parlare. "Immagino che Hanabi te l'abbia già detto, ma ho già deciso chi sposerai."

Il cuore le sprofondò nello stomaco.

"P-potrei chiedere chi è?"

Hiashi si accigliò leggermente. "Non deve interessarti. Io e lui siamo arrivati alla decisione che vi vedrete direttamente di fronte all'Hokage il giorno della cerimonia per scambiarvi le promesse. Giusto per precauzione."

"Capisco." Hinata abbassò lo sguardò sulle gambe piegate sotto di lei.

Sapeva cosa voleva dire con quello.

Pareva proprio che il pretendente fosse intelligente e l'avesse gabbata. L'aveva osservata e aveva visto che aveva rifiutato tutti i pretendenti con cui aveva avuto un appuntamento.

"Il matrimonio è fissato tra due settimane, un giorno prima del tuo compleanno. È stato deciso così visto che il clan ha pianificato di lasciarti tra le braccia di un uomo proprio il giorno della tua nascita."

Aveva un groppo in gola che le rendeva difficile respirare.

Il futuro che aveva sempre sognato fin da quando era bambina stava ora scivolando nello scarico.

"Non deludermi, Hinata." Sentì il solito avvertimento paterno.

"S-sì, padre." Riuscì a trattenersi nonostante le lacrime stessero premendo per sgorgare. Dovette mordersi la lingua pur di non farle uscire di fronte a suo padre.

"Mi scuso per la frettolosa decisione, ma ti assicuro—no—ti garantisco che quest'uomo ti piacerà." il tono di Hiashi si fece delicato.

"Molto bene, padre." Hinata sapeva di non poter trattenere le lacrime ancora per molto. "Potete scusarmi?"

Hiashi annuì solamente, voltandosi dall'altra parte, incapace di guardare ancora il viso di sua figlia.

Hinata si drizzò e calma, lentamente, uscì fuori dalla porta, con qualcosa come un mantra impresso nella mente.

Perché?

Si morse il labbro mentre sorpassava la sua camera, il desiderio di stendersi e dormire era improvvisamente sparito. Si incamminò fuori dal cancello della residenza Hyuuga, l'esatto opposto di quel che aveva fatto pochi minuti prima.

Perché?

Le si sfocò la vista e sentì qualcosa di caldo correrle giù per il viso. Le lacrime si destreggiavano dove lei invece aveva difficoltà.

Perché?

Alzò lo sguardo, controllando dove si trovasse quando i suoi piedi avevano smesso di muoversi. Era ferma di fronte all'albero dove si trovava quando era svenuta dopo aver visto Naruto dopo due anni e mezzo di allenamento con Jiraiya.

Perché?

S'incamminò verso l'albero e vi si sedette ai piedi, appoggiando la schiena al tronco robusto, nello stesso modo in cui s'era sorretta un paio d'anni prima.

Perché?

Perché cosa?

Cosa si aspettava?

Che Naruto la traesse in salvo da quella situazione complicata?

Rise aspramente.

Dipendo troppo da lui.

Reclinò la testa all'indietro, poggiandola al tronco e guardando al cielo azzurro che si intravedeva tra le fronde dell'albero.

Chissà cosa sta facendo.

Chiuse gli occhi.

Chissà cosa farà lui a riguardo.

Rise di nuovo con amarezza.

Rendiamoci conto. Ma a cosa sto pensando? Quanto sono egoista.

Una voce dentro di lei parlò. Questo è il motivo per cui lui non vede niente in te. Sei patetica. E ti definisci una kunoichi? Non ti meriti nemmeno questo titolo.

Prima che la voce potesse insultarla ulteriormente, udì dei passi, diretti verso di lei.

Si preparò ad attaccare, ma rimase con gli occhi chiusi.

Non percepì chakra, doveva essere un semplice civile.

I passi si fermarono per un breve lasso di tempo prima di riprendere verso dove si trovava.

Udì il fruscio dei vestiti, probabilmente perché chiunque fosse s'era accucciato.

Sentì un colpetto sulla propria spalla.

"Hey, Hinata, tutto okay?"

Quella voce.

"Non dovresti addormentarti dove capita."

Lasciò gli occhi aprirsi lentamente, svelando l'identità della persona di fronte a lei, poco a poco.

Pelle abbronzata.

Denti appuntiti mascherati da un leggero disappunto.

Guance baffute.

Fieri occhi azzurri.

Sopracciglia aggrottate.

Capelli del colore del sole.

Naruto.




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Di NaruHina non ce n'é mai abbastanza!

Per questo ho deciso di tradurre una storia tranquilla e un po' vecchietta ma piena di sano NaruHina! :D

Qui l'originale. :)

Spero vi piaccia :)

  
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