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Autore: anevon    16/02/2014    11 recensioni
'S-scusa' balbetto.
Finalmente mi decido a guardare in faccia il mio interlocutore e oltre al fatto che sembra più grande di me, probabilmente al primo anno di università, è incredibilmente bello.
Noto immediatamente i suoi ricci morbidi castani, che gli incorniciano il viso tondo, ora umidi a causa della pioggia.
È alto, molto alto, e nonostante la sua espressione momentaneamente corrucciata, rimango estasiata dai suoi occhi color smeraldo che mi fissano incazzati.
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È passata ormai una settimana dallo 'sfortunato' incontro con quel ragazzo, e per fortuna, non l'ho ancora incontrato. 
La mia vita procede come al solito, verifiche, interrogazioni, noia, tutto normale, anche se ora, cerco di guardare davanti a me quando cammino e non i miei piedi. 
Ho il terrore di rincontrarlo, se lo rivedessi, non so cosa farei, probabilmente mi nasconderei con la faccia in qualche cassonetto. 
Per fortuna, l'occasione sfortunata non si è ancora presentata. 
Mi arriva un messaggio su whatsapp: 
'Allora domani mangiamo li vicino?' 
È Giulia, una delle mie migliori amiche..la conobbi tre anni fa, su quella metro ingiallita che portava a casa, così da cosa nacque cosa, lei è di un'altra sezione, ma siamo come sorelle.
 Ha i capelli mossi, di un rosso ramato, li porta corti perché pensa che lunghi le stiano male, ma secondo me, non è vero, è una ragazza simpatica e alla mano, solare e con una risata contagiosa, nonostante i suoi siano divorziati ormai da anni.
'Certamente (:' rispondo. 
Domani per l'appunto, andremo ad uno dei primi open day ad un università non lontano da Milano, per Medicina. 
Si puntiamo in alto, forse troppo, ma sappiamo quello che ci piacerebbe fare nella vita e questo è già qualcosa.
L'open day si terrà in una delle grandi aule dalle 15.00 alle 17.00, perciò andremo dopo scuola. 
Non vedo l'ora. Mi entusiasma sempre pensare che presto la finirò con questi compiti e interrogazioni programmate, e finalmente farò quello che mi piace davvero, solo con più indipendenza. 
Hayley è l'altra mia migliore amica, più estroversa di Giuls, ha capelli di un rosso acceso con shatush sull'arancione. Lei è una tipa tutta rock, forse per via della sua famiglia, di origine americana e appassionata di band come i Gunses Roses o gli ACDC, decisamente non il mio genere. L'ho conosciuta due anni fa ad un corso di teatro, tra noi si è creata sin da subito una grande complicità e con la sua spontaneità ha conquistato anche Giulia. 
Halyley farà ingegneria, è un tipetto strano ma molto intelligente. 
Sto tornando a casa, dopo l'ennesima giornata passata a sopportare quei cazzoni dei miei compagni, che per la maggior parte tollero a mala pena. Sono cinici e insensibili, in classe sono la maggioranza rispetto a noi femmine e non fanno altro che denigrarci. Io non avrò e non vorrò mai un uomo così al mio fianco. Mai. 
Ripensandoci, quel ragazzo riccio avrebbe potuto trattarmi meglio di così, è vero, io ho sbagliato, ma non c'era bisogno di urlarmi addosso in quel modo così violento. Mi sale il nervoso e il mio orgoglio femminile mi fa venir voglia di prenderlo a schiaffi. 
Ma non devo più pensarci ora. Per fortuna non lo rivedrò mai più e non dovrò aver niente a che fare con lui. 
Compatisco la poverina che dovrà subirsi uno sclerato del genere...'Il mio progetto, il mio progetto..!' 
Si ok, ma intanto ti calmi. 
Per fortuna domani è un altro giorno, mi aspettano esperienze nuove e non vedo l'ora. 

Mi sveglio di buon ora, oggi il mondo mi sorride. 
Frequento le lezioni e aspetto con ansia la fine. 
Appena suona la campanella dell'ultima ora, scatto fuori dalla porta dove trovo Giuls che mi aspetta con un sorrisone. 
< Sei pronta dolcezza? > mi chiede.
< mai stata più pronta! >
Dopo ben dodici fermate arriviamo a destinazione e l'ambiente che mi si presenta davanti, è davvero molto grande: un sistema di palazzi e bar pieni di studenti, alcuni intenti a leggere altri a scherzare tra di loro, è un ambiente così diverso dal liceo, in senso buono, si respira aria di libertà. 
< allora..aula 6, edificio U4 > mi informa Giulia. 
Facciamo il nostro ingresso nell'aula, è molto grande, con banchi rialzati e una lavagna immensa. Ci accomodiamo più o meno a metà sala e ascoltiamo il professore nerboruto parlare e spiegare con la sua voce profonda. 
Ci concedono di fare una pausa allora decidiamo di dirigerci alle macchinette per prendere un caffè.
< Vai avanti tu, io chiedo un informazione al professore, ti raggiungo > mi dice Giulia.
< va bene, ci vediamo li. > 
Alle macchinette c'è davvero molta gente, e inizio a pentirmi di essere venuta sino a qui. 
Sento improvvisamente una voce roca e incredibilmente sexy a me familiare. Mi irrigidisco immediatamente. Merda. È il ragazzo riccio. Quello del progetto che gli ho mandato a puttane. Penso sia dietro di me, aspetta anche lui questo benedetto caffè. 
< ahahahahah Harry, poverina, sarà l'ennesima volta che le dai buca! Non puoi portarle solo a letto e poi dimenticartele! > 
Harry si chiama. Harry. Il mio cervello cerca un modo per evitare che lui mi veda, ma prima o poi dovrò girarmi per tornare indietro. Oddio. 
< Che vuoi farci Liam, fa parte di me, non sono mai stato il tipo da smancerie, cucci cucci e tutte quelle gran rotture di coglioni. > 
Sto per ritirare il mio caffè quando la mia naturale predisposizione alle figure di merda mi frega ancora una volta. 
Qualche coglione mi viene addosso all'improvviso e urtandomi, mi fa finire tutto il caffè bollente, sulla mia camicetta bianca. Fantastico. 
< Guarda chi c'è, la ragazzina che mi ha rovinato la giornata! > 
Sono paonazza. Io non ho fatto mai niente nella mia vita per meritarmi questo, non ho mai cercato di provocare il karma, neanche una fottuta volta. 
< credo che ora siamo pari, progetto rovinato, camicia rovinata. > Ironizza Harry con un sorrisetto beffardo stampato in viso. Si sta divertendo un sacco, lo capisco da come mi osserva. Aspetta che dica o faccia qualcosa che possa spingerlo a deridermi ulteriormente. 
< senti, ti ho già chiesto scusa mi sembra, ti ho anche chiesto come rimediare, ma mi hai mandato via in malo modo, perciò non rompere e sta zitto! > probabilmente la mia espressione deve essere molto buffa perché questo stronzo affascinante scoppia in una fragorosa risata insieme a tutti i presenti. 
Voglio andare via. Ho le lacrime. Probabilmente sto esagerando, ma mi sento umiliata. Corro via, corro, fuori dall'università, Il più lontano possibile, corro. Non voglio più venirci qua. Giulia capirà, mi chiamerà se avrà bisogno. Forse ho parlato troppo presto, nella vita niente va mai come vorresti, tutto è imprevedibile, tutto può cambiare radicalmente in un attimo, e forse la mia vita era già cambiata, a causa di quel ragazzo così bello e allo stesso tempo così insensibile, ma questo io non potevo ancora saperlo.

Buon giorno ragazze! Questo è il secondo capitolo della storia. Essendo i primo capitoli, ho deciso di aggiornare con un giorno di distanza per definire meglio la storia. Ho voluto concentrarmi di più sulla vita della nostra protagonista, per conoscerla meglio e capire la sua personalità, magari più avanti parlerò anche di Harry nello specifico, nel frattempo spero vi stia incuriosendo la storia, io ho già in mente parecchi colpi di scena e situazioni che vi spero vi strapperanno qualche risata, nel frattempo, recensite, fatemi sapere cosa secondo voi dovrei migliorare, sono aperta ad ogni tipo di critica costruttiva e se vi è piaciuta, tanto meglio! Fatemi sapere! Un abbraccio a tutte :*
  
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