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Autore: Amitiel    16/02/2014    0 recensioni
"A volte è meglio quando le cose non sono perfette.
Almeno così sai che sono vere."
- My Life as Liz -
Genere: Fantasy, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Melissa McCall, Nuovo personaggio, Sceriffo Stilinski, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Era una notte fredda a Beacon Hill’s. Una di quelle notti che sembrano eterne, senza una fine ben precisa. Una di quelle notti dove ogni cosa può accadere e tutto può cambiare. Era la notte di natale in fin dei conti. Una notte dove un bambino molti secoli prima, definito il profeta, nacque portando gioia nel mondo. Un bambino innocente racchiuso in fagotto come quella neonata di pochi mesi che venne abbandonata d'avanti le scalette dell'orfanotrofio di Beacon Hill’s. Un edificio in stile antico, dalle tegole spioventi e mal ridotte, con le verande dipinte di nero e verde. Le assi dei muri esterni logorati dal ghiaccio e dal tempo. All'ombra di un giardino spoglio a causa del perenne freddo sorgeva la sua struttura. Immobile si stagliava con due  torri laterali verso il cielo grigio e tempestoso. Imponente e austero come ogni edificio che abbia in se un Po di architettura Gotica. Tirava un forte vento che annunciava già l'arrivo di una tempesta di neve abbastanza forte da mettere in ginocchio la cittadina per diversi giorni. In mezzo alle raffiche di vento un cappotto nero pesante si apriva  sferzato da esso. Si muoveva e sbatteva contro i fianchi snelli e sinuosi di Claudia .Aveva celato i lunghi capelli biondi dentro un cappuccio. Una sciarpa  copriva le sue rosee labbra a cuore .Di lei erano visibili solo gli occhi. Smeraldini e vuoti. Dentro di loro c'era un vuoto profondo che inglobava ogni altra cosa. Erano bellissimi, gemme verdi incastonate nel nero, d'un colore cosi vivido e freddo da spiccare nel loro taglio felino. E ben nove mesi prima, lei aveva scoperto qualcosa che aveva fatto si che compiesse l’ultimo passo verso il baratro della sua follia. Nove mesi prima aveva scoperto che suo marito John Stilinski l’aveva tradita con la sua migliore amica. Con quella donna con cui era cresciuta e con cui aveva condiviso metà della sua vita. Melissa MCcall,seppur fu cosa di una notte,portava in grembo la distruzione di Claudia. Una bambina nata da quell’amore fuori controllo che aveva fatto ardere i due giovani dal primo giorno del loro incontro....

 
«A gift  for Christmas. Hope.


Tutte le storie hanno un loro inizio.La loro era iniziata ancora prima che lo capissero.
Prima ancora diuna carezza, dell'eco di una risata, di un bacio salato.

 

Gli uomini. Persa fissava un quadro di un artista poco noto che dipingeva l'amore attraverso una scena poco idilliaca in un campo di battaglia. Uomini sporchi di sangue dagli abiti bruciati e logori. Uomini che cadevano calpestati da altri e lei pallida figura al di sopra del fuoco nemico , tra il fumo della polvere da sparo e il sangue dei caduti , immobile fissava lui. E in quello sguardo c'era un amore cosi puro e profondo che l'aveva colpita. Come si poteva dipingere l'amore(?)Come si poteva catturare un sentimento cosi ampio e chiuderlo in una bozza di colori(?) Non riusciva a spiegarlo, eppure era ferma li. Immobile come quella donna dal viso coperto di lacrime, fuliggine in piedi con una fierezza e forza che solo l'amore donava. Lei aveva sempre creduto che un giorno avrebbe trovato un uomo in grado di farla tremare con un bacio solo. Per lei l'amore era qualcosa di cosi profondo e potente che ti faceva uscire di testa, sorridere come un imbecille, era una ragione di vita. Era una sognatrice Melissa. Una di quelle che poi si son perse per strada. Lui la osservava da lontano, lo fece per tutta  la sera. La guardò ridere, scherzare e si accorse di amare profondamente quella fossetta adorabile che le compariva sull'angolo destro della bocca ogni qual volta sorrideva divertita. Si accorse che i suoi occhi emanavano una dolcezza e che erano come una calamita per lui. Si accorse di amarla prima ancora di sapere chi fosse. E cosi con un bicchiere di Punch si fece coraggio e si avvicinò a lei offrendoglielo .Come un calice di vino in dono. Come un invito muto a passare il resto della serata con lui. Le sorrise e le sfiorò delicatamente il braccio aumentando il battito cardiaco della ragazza, che si chiese cosa sarebbe accaduto se l'avesse baciata(?) Se con la sua presenza  la metteva cosi in ansia, con il suo tocco le scuoteva l'anima e la sua sola vicinanza la faceva diventare imbranata e la metteva in confusione? Fu una serata lunga e quando giunse al termine lui la riaccompagno a piedi in Albergo. Nevicava anche quella notte. Una notte fredda, riscaldata dalla vicinanza dei due che insieme ardevano come un sole di mezzanotte. Ma lei non era cenerentola e lui non era il principe azzurro. Lui la guardava con la coda dell’occhio e lei si sentiva sospesa, come fosse perennemente su una montagna russa.
E più lui la guardava più la vedeva cosi : semplice, piena di calore e di vita. Lei voleva rimanere li, ma farlo sarebbe stato un affronto troppo grande nei confronti della sua migliore amica, Claudia .Che da anni ormai era innamorata del giovane Stilinski. Un amore che aveva costretto Melissa a tacere,rimanere muta d’avanti quegli occhi color cielo che le fermavano il cuore. Anche il loro solo ricordo era per lei un emozione.
La strada per il ritorno fu lunga, ma le parve troppo breve. Lui deviò il percorso portandola dentro il parco a prendere una cioccolata calda su quel chioschetto che sotto Natale puntualmente usciva in città .La neve sferzava sui loro visi e arrossava la sua candida pelle. Chiazzandola di quel rosso cosi candido che impediva a John di distogliere lo sguardo da lei .Lui all'amore non ci aveva mai creduto. Era uno di quelli che aveva una donna diversa a sera, seppur aveva un suo codice d'onore..Ma in verità non gli era mai importato di ferirle. Erano tutte superficiali, vuote, prive di colore o di intelletto. Prive di attrattiva, solo corpi buoni per una cosa. E di certo non il metter su famiglia. Lui che era il figlio dello sceriffo locale. Che aveva un padre duro e distante. Ma più la guardava e più sentiva una voce nella testa dirgli. *Lei è diversa John. Lei è quella giusta. Combatti * .
Jhon: «Ti piace qui?Insomma è tutta la sera che parliamo. Ci conosciamo di vista ...ma non mi hai ancora detto il tuo nome. Insomma tu sei quella brava in biologia vero?»
Lei  lo guardò con quel sorriso misto a un ironia sprezzante che gli rallentava il battito e accendeva voglie segrete che mai avrebbe provato con altre. 
«Mi chiamo Melissa.» Parlava e inciampava nelle sue parole cosa che lo faceva sorridere di più. Addolciva ogni sua parola quella sua timidezza verso di lui e lo attirava verso quella morsa glaciale che l'avrebbe condotto alla morte del cuore. Perchè il semplice fatto di non poterla mai avere lo avrebbe reso più solo di quanto pensasse. «Piacere Melissa, io sono John .E' un bellissimo nome…» Sussurrava verso la sua direzione.Ogni singola parola di lei aveva la sua piena attenzione.E cosi presero la cioccolata calda e discussero di diverse cose fino a quel portone. Lui si chinò su di lei, voleva solo baciargli una guancia,ma Melissa si girò troppo in fretta sorridendogli e impattando contro le sue labbra. 
 «...»  A volte non servono le parole per capire o dire ciò che vogliamo realmente. A volte basta che due labbra si sfiorino e il mondo intero vortica in quel punto. Nel centro esatto del tuo IO li dove l'universo converge e ti strappa via dal corpo gettandoti dentro di lei o di lui. Ecco cosa accadde quella notte.Lui sfiorò le sue labbra, la sua mano scivolò sul suo collo e la baciò.Un bacio intenso,profondo,vero. Un bacio che la fece ardere dal basso all'alto e dall'alto al basso come se una scossa elettrica potente l'avesse pervasa. Tremarono sotto la pressione incandescente di quel fuoco che lui con un bacio aveva accesso. E anche lei comprese di essere perduta .Condannata ad aver trovato l'altra parte di se stessa ed ad averla persa prima di poterla amare. John era l'unico destino  che poteva seguire. Per il bene di entrambi penso di non cercarlo più. Perché Claudia l’avrebbe odiata, visto che lui usciva con lei. Ma d'avanti al suo sguardo pieno d'amore le sue buone intenzioni morirono. Lui la guardava come l'uomo guardava la donna del dipinto ed era certa di raffigurare in carne ora, sia nello sguardo che nel cuore, quella donna dipinta tra sangue e corpi bruciati. Non l'avrebbe perso senza combattere,lei era una combattiva nata.No,sarebbe andata ovunque lui avesse voluto.Convinta ora e percossa dalla forza di quell'amore nato nel nulla già aveva scelto di dire tutto a Claudia e chiederle scusa… oppure fuggire e cambiare vita con lui. Ma più lui la baciava e più la sua mente si acquietava e spinti dal fuoco di una notte di passione si spinsero nella camera. Una notte che le è rimasta nell'anima. La strinse a se, entrò in lei, trovo in lei quella catena che non era mai esistita prima. La sua pelle sapeva di vaniglia, fredda contro la propria si riscaldò  lentamente ad ogni gemito,ogni sospiro, ogni promessa sussurrata in quella notte.

 

E passarono i giorni, e anche  l'inverno. E qualcosa li allontanò l’uno dall’altra. Claudia che si mise in mezzo con forza e fu cosi che Melissa sposò MCcall e lui perse un pezzo di se dentro quegli occhi color cioccolato  che ora lasciavano cadere una lacrima nel vuoto.
E nessuno dei due riuscì mai ad amare appieno quel compagno che il destino gli aveva dato. Perché lei tenne dentro di se l’amore per Jhon, nel silenzio di urla notturne nell’anima.
Lui pensando che lei non lo amasse più si abbandonò a Claudia.
Gli inverni passarono e nacquero Scott e Stiles. L’uno la gioia dell’altro.  Claudia si ammalò, perse la ragione e fu la loro rovina. Perchè mentre lei stava morendo loro si ritrovarono fuori quella stanza d’ospedale. Lui in lacrime e lei col cuore infranto nel vederlo cosi. Un abbraccio , uno sguardo e iniziò una lunga convivenza fatta di notti bollenti, di risate  squillanti, di carezze e sguardi. Di un amore che ora mai li aveva rapiti completamente. Ma il destino fu nefasto. Era  a fine gennaio che lei andò all'ospedale. Stava male e vomitava da giorni. Durante la visita era affetta da un ansia profonda fino a che il medico stesso non gli disse che era incinta. In quel momento si illuminò,credeva di poter essere felice. Ma dopo l'annuncio sulle condizioni di sua moglie sembrava sempre più agitato. irrequieto e ansioso. Distante.  E ogni volta che gli chiedeva cosa non andasse  lui la baciava sorridendo e tra le sue braccia ripeteva che era tutto nella norma. E cosi arrivò l'ultimo mese di gravidanza, la bambina stava bene. E loro non avevano ancora deciso il suo nome. 
«Dai John non fare lo scemo  non la chiamo Rosalinda nemmeno se mi paghi  in oro massiccio.» John se la rideva notevolmente divertito. Scuoteva la testa dalla cucina prendendola in giro.«E come vorresti chiamarla amore?Nemmeno Anya mi piace sinceramente. E poi se me la immagino io la vedo bella come te. Una piccola bambola rompi scatole dagli occhi caldi ,le labbra a cuore...» E si avvicinò a lei sedendosi sul divano baciando ogni parte espressa a voce con dolcezza e un sorriso. «il collo pallido, gli occhi da gatta, il naso all'insù impertinente.» Melissa rideva scuotendo la testa e attirandolo a se.Lo guardò con dolcezza, con amore. Quell'amore che ti toglie il fiato solamente avvicinandoti ad esso. Scosse la testa seria fissandolo negli occhi. «No.Ti sbagli.Avrà i tuoi occhi azzurri.Il tuo sorriso irriverente e dolce.Avrà il tuo cuore amore mio.Cosi forte,indipendente e battagliero. Cosi testardo e allo stesso tempo  buono e amorevole con chi è  nel giusto.Avrà ideali forti e una caparbietà mai vista prima.» Rideva leggermente, gli occhi che brillavano di una luce pura. « Avrà una forza sua, un suo ideale, un suo amore e sarà una bambina amata. Noi la proteggeremo da ogni cosa. Insieme. Avrà giochi, libri, e tu la porterai a scuola insegnandole la vita. Io le racconterò le favole. Cambierò i pannolini,farò nottata. Giocherò con lei, sognerò con lei. Stile e Scott l’aiuteranno a crescere, la proteggeranno come solo due fratelli potrebbero fare. E saremo una famiglia. » E lui la fissava come se fosse un angelo. Il suo angelo,sorridendo beato dall'intensità delle sue parole. «Sposami Melissa.»  Pianse lacrime di gioia annuendo e baciando quell'uomo  che il giorno prima delle nozze le disse addio. Ma quel matrimonio non arrivò mai. Claudia era peggiorata e lui non poteva lasciarla. Melissa continuò la gravidanza persa nel suo personale oblio. Scott le girava sempre in torno in attesa di quella sorellina che non sarebbe mai arrivata.Già pronto a tenerla al sicuro. Perché già amava quella sorella che non aveva mai visto. Il detective MCcall tornò a casa e scoprendola incinta seppur avessero divorziato sfociò la sua frustrazione in una litigata in cui involontariamente spinse Melissa dalle scale. Lei cadde e il suo unico pensiero fu “Dio..la mia bambina,no.” E poi ci fu solo il buio mia piccola Rea. Tu eri nati,tra urla e incoscienza. E Claudia ti ha rubato dalla culla, falsificò il tuo certificato e ti abbandonò sui gelidi scalini di una chiesa.Pochi giorni dopo morì. E per orgoglio, per egoismo privò una madre di sua figlia.Divise due persone che erano state destinate l’un all’altra.Questo è il loro segreto. Tu sei il loro segreto….Quanto vorrei che tu potessi vedermi. Ma sono solo un fantasma che ti segue ed osserva la tua vita invisibile ai tuoi occhi… Non piangere.Ora almeno sai il suo nome…
 
  
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