Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: AlexisEmi    23/02/2014    0 recensioni
Giappone, Tokyo, siamo alla Scuola Hona.
Il protagonista principale della nostra storia è l'amore. L'amore che a volte può arrivare ad essere violento ed assumere svariate forme. L'amore di un padre troppo possessivo o di una madre troppo assente porteranno notevoli sconvolgimenti nella vita delle nostre protagoniste che si ritroveranno a dover affrontare gli ostacoli più disparati: la distanza, la gelosia, la passione, saranno solo alcuni dei sentimenti che proveranno Alexis ed Emi.
Avvertiamo i lettori che, con il proseguire della storia ci saranno scene di sesso un po' spinte. Detto questo, vi auguriamo buona lettura e se ne avete voglia, lasciate un commentino!
Genere: Comico, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico, Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La sera dopo, infatti, Aine andò a casa di Kokoro. Indossava un Kimono blu scuro con delle rifiniture celesti chiare, verdi e qualche punta di oro sopra vi era un disegno floreale. Suonò il campanello.
...: ehi... Koko era da sola come al solito, la casa era perfettamente in ordine, come se nessuno l'avesse utilizzata da qualche giorno almeno.
Aine: sei pronta? Le altre ci aspettano...domandò entrando in casa
Koko: si... prendo la borsa e arrivo... disse salendo le scale.
Aine prese un sacchetto della spazzatura grande e quando vide Koko scendere asserì: credi che ci basterà per metterci tutte le cravatte che ci daranno? rise divertita.
Koko sorrise a sua volta: beh io credo che avanzerà!
Così poco dopo le due si incontrarono con Nami e le altre ragazze.
Nami: Aine! ma sei splendida! Commentò.
Aine: non esagerare Nami... rispose senza scomporsi troppo.
Mimi: sei bellissima anche tu Kokoro-chan! chissà quanti ragazzi si dichiareranno a voi stasera!
Nami: tu Mimi non pensare ai ragazzi che hai già il tuo Kevin... si inacidì.
Mimi: state tranquille noi due siamo super innamorati! Su muoviamoci ad andare a vedere i fuochi d'artificio che poi dobbiamo andare al parco!
Quella era quello il posto dove di solito i ragazzi e le ragazze si dichiaravano. L'allegra combriccola allora si avviò alla festa.

All'interno del mercato super illuminato in centro, anche i ragazzi si erano ritrovati.
Kevin: Homura! Zenon! siamo qui! I due si avvicinarono al resto del gruppo.
Zane: caspita come siete in tiro! aspettate qualcuno in particolare stasera?
Zenon: lo sai amico che le ragazze in queste sere ci riempiono di dichiarazioni!
Zane: già... voi due siete sempre così fortunati, a noi capitano solo le racchie...
Zenon: dai Zane vedrai che ne troverai una anche tu stasera!
Kevin: andiamo che iniziano i fuochi d'artificio e poi dovete andare a dare il meglio di voi stessi ragazzi!
Naoki: certo, andiamo! Così dicendo si avviarono anche loro.


Aine era seduta vicino Koko: ehi...indicò verso destra, un ragazzo le si stava avvicinando. Koko si voltò lentamente verso dove l'amica aveva indicato.
Naoki: ciao...salutò Kokoro.
Koko: ciao... stai cercando Aine? rispose specificando la ragazza al suo fianco.
Naoki: no, veramente cercavo te...Naoki era un ragazzo dell'universitò vicina alla loro scuola. Aveva conosciuto Aine e Koko grazie a Mimi, poco tempo fa.
La ragazza si alzò: scusa, non riesco a sentire niente con questo rumore...
Allora il ragazzo le prese la mano e insieme si allontanarono. Aine guardò Mimi: e il primo è andato...
...: Aine?? disse un timido e carino ragazzo con gli occhiali avvicinandosi alla ragazza.
Aine: mh? Aine si voltò: si?
...: vorrei darti questa... tu forse non mi conosci, ma il mio nome è Taro...
Aine: Taro...ripetè: tu vieni a scuola con noi se non sbaglio...disse. Non lo conosceva ma lo aveva già visto in precedenza per i corridoi dell’istituto.
Taro: si, esatto, e vorrei darti la mia cravatta... mormorò porgendogliela.
Aine la guardò: mi dispiace ma non posso accettarla...
Taro: ah... capisco... beh, fa niente... ci vediamo in giro... si voltò un po’ afflitto, per poi andarsene.
Mimi: primo cuore infranto della serata!
Ora che Aine ci ripensava...era questo il modo in cui due anni fa lei e Alam si erano messi insieme.
Nami: ehi Aine... tutto bene? chiese vedendola un pò assorta nei suoi pensieri.
Aine tornò immediatamente al presente: mh? Ah si, sentite io vado sulla collina qui vicino, ci vediamo più tardi...concluse alzandosi e andandosene.
 
-Intanto Kokoro e Naoki.
Naoki: qui va meglio?
Koko: si... disse semplicemente.
Naoki: mi piacerebbe molto che tu accettassi questa...gli porse la sua cravatta.
Koko la fissò per qualche istante, rimanendo immobile.
Naoki: allora?
Koko: mi spiace Naoki ma... non sei il mio tipo. Si scusò lei.
Naoki: capisco...beh me lo ero immaginato ma ho voluto comunque provarci! allora ci vediamo in giro...la salutò e poi se ne andò.
Tuttavia qualcuno, qualche istante dopo, abbracciò Kokoro da dietro: questa pensi...di poterla acettare? la cravatta che gli si parò davanti aveva due iniziali Z e T.
Koko: che fai... mi spii adesso?
Zenon: no, ti ero venuto a cercare e ho visto Naoki andare via...giuro che non ti spiavo...
Koko: capisco... disse voltandosi lentamente e allontanandosi da lui quel tanto che bastava per poterlo guardare. Zenon teneva ancora in mano la cravatta: io non so... se posso accettarla... guardò altrove.
Zenon: in effetti temevo una risposta del genere...sorrise appena.
Koko: ancora non capisco... cosa ti spinge a voler stare con me...?
Zenon: sei testarda, un po' capricciosa, sei una vera furia della natura...è per questo che mi piaci...spiegò guardandola mentre un leggero vento si alzava.
Koko: e se... io in realtà non fossi il tipo di persona che pensi? incrociò le braccia sul petto, come a volersi proteggere dal vento.
Zenon: direi che sono ben pronto a rischiare...
Koko allora lo sorpassò, ma non prima di aver afferrato la sua cravatta: non aspettarti rose e fiori... disse incamminandosi nuovamente verso la festa.
Zenon sorrise guardandola andarsene via.
 
-Sulla collinetta dove si trovava Alexis.
...: non dirmi che li hai fatti scappare tutti... disse una voce ormai familiare alle sue spalle.
Aine si voltò e stranamente si trovò Homura davanti: già ma a quanto pare non funziona con te...sorrise appena.
Homura: no, direi di no... rispose semplicemente sedendosi di fianco a lei... aveva ancora la propria cravatta tra le mani.
Aine si alzò e si appoggiò alla ringhiera. Da lì si poteva vedere la città illuminata: non dirmi che non si è ancora dichiarata nessuna ragazza perchè non ci credo... alluse senza guardarlo.
Il volto di Homura si aprì in un sorriso di sfida: allora t'interessa... beh, veramente si sono dichiarate.
Aine: non mi interessa, ti dico... sbuffò: perchè allora non gli hai dato la tua cravatta? lo guardò con la coda dell'occhio.
Homura: perchè colei a cui voglio darla sei tu... aggiunse tranquillamente e tutto d'un fiato.
Aine si voltò per bene a guardarlo: mi stai prendendo in giro? chiese poggiandosi alla ringhiera.
Homura scosse la testa: affatto... sono serissimo. Aine continuava a fissarlo...allora Kokoro aveva ragione: allora Ayashi... qual'è la tua risposta?
Aine: n...non la voglio...sussurrò dandogli la schiena.
Homura: sei tu a non volerla o è il tuo orgoglio?
Aine si girò nuovamente...strinse i pugni tremando appena: brutto stupido! Il mio orgoglio si è andato a sotterrare dal primo momento in cui ti sei preoccupato per me!
Il ragazzo allora si alzò e si avvicinò lentamente a lei: lo prendo per un sì... proferì legandogliela ad un polso per poi chinarsi su di lei e baciarla. Aine chiuse gli occhi lentamente. Era strano sentire un nuovo profumo sulle sue labbra, come era strano ricevere un bacio così leggero e dolce. Poggiò una mano su una guancia di Homura.
Il ragazzo le cinse la vita con un braccio mentre l'altra mano, dietro la schiena, la spingeva sempre più verso lui.
Dopo poco i due si staccarono lentamente.
Homura: torniamo alla festa...? o vuoi che ti accompagni a casa?
Aine fece di no con la testa: t...torniamo dagli altri...bisbigliò guardandolo e andando a prendergli la mano.
Homura: come vuoi... detto questo, si mischiarono nuovamente tra la folla.
 
-Il giorno dopo, a scuola.
Ovviamente tra le ragazze c’era il putiferio per sapere qualche cravatta avevano avuto dai ragazzi.
Mimi: Nami che bello era quello che volevi!
Nami: già... Naoki è così carino!
Mimi: si è vero! e ti ha dato anche la cravatta con le sue iniziali!
La ragazza sospirò sognante.
...: 'giorno... le interruppe Koko entrando in classe.
Mimi e Nami corsero subito a circondarla: allora Kokoro, dicci, di chi è la cravatta che indossi? Vediamo! Mimi lesse: Z. T mm Z. T mm Z.T... ah, è di Zenon! La sua espressione la diceva davvero lunga sui suoi pensieri.
Koko gliela tolse dalle mani, rimettendola dentro il gilet, al suo posto: non entusiasmarti troppo... la ammonì.
Mimi: questo vuol dire che state ufficialmente insieme? Che bello! Al solito, era partita per la tangente. Koko sospirò scuotendo la testa e andandosi a sedere al proprio banco.
Zera: ma... avete sentito chi ha finalmente conqistato il cuore di Aine?! Qualcuno si schiarì la voce alle sue spalle
Mimi: ehm... buongiorno Aine!
Aine: buongiorno anche a voi... rispose andando a sedersi al suo posto.
Zera: mio dio come sei fortunata! Homura-sama è così affascinante! Aine rise appena, Zenon e Homura erano proprio dietro di lei.
Zenon: buongiorno ragazze!
Zera: g... giorno... si girò lentamente, diventando tutta rossa in viso.
Aine guardò Kokoro e le due risero, soprattutto era strano che i ragazzi andassero dalle ragazze nella sezione F di solito avveniva esattamente il contrario. Homura si avvicnò ad Aine e le sussurrò qualcosa, cogliendo anche l'occasione per baciarla, proprio dietro l'orecchio. La ragazza prese qualcosa dalla cartella: questo è il cd che mi avevi chiesto...spiegò porgendoglielo poi.
Homura: beh grazie... ci vediamo più tardi allora... le sorrise.
Aine: si...ciao...lo salutò.
Zenon andò da Kokoro: ti sta un po’ larga quella cravatta, certo che hai un collo davvero piccolo tu...
Koko: o, più semplicemente, sei tu ad averlo troppo grosso... ribatté lei.
Zenon sorrise abbassandosi a baciarla: ci vediamo all'uscita di scuola... dichiarò salutandola e andando via con Homura.
Aine: è strano...disse dopo poco.
Koko: cosa? chiese voltandosi verso di lei, ancora un pò sorpresa per il bacio.
Aine: non so come comportarmi...Homura è così...diverso da Alam... confessò abbassando un po' la testa.
Koko: non pensarci... comportati naturalmente... fece spallucce. Aine sorrise a Kokoro poi dopo qualche minuto il professore entrò in classe e la lezione cominciò.
 
Mimi, all'ora di ricreazione: ragazze che ne dite di uscire dopo scuola?
Koko: scusate, io non posso, devo organizzare la riunione del consiglio studentesco di domani...
Aine: già, lo stesso vale per me!
Mimi: allora sarà per un altro giorno!
Koko: Aine... se vuoi andare vai, credo di riuscire a sbrigarmela da sola... le sorrise.
Aine: appunto, credi...chissà che confusione fai se ti lascio da sola...disse tranquilla uscendo dall'aula, ovviamente scherzava.
La ragazza la rincorse: ma non dovevi vederti con Homura...?
Aine: si, è solo che ho dimenticato una cosa nell'armadietto... quando però le due ci arrivarono, lo trovarono completamente sporco di vernice.
Koko: e questo che diamine...? Aine aprì l'armadietto e tirò fuori le scarpe che erano del tutto bagnate: il responsabile non resterà impunito... dichiarò risolutamente guardando Aine: va a casa con Homura... per favore, risolverò io la faccenda e sistemerò la riunione.
Aine sdrammatizzò: non sapevo piovesse anche negli armadietti...
Koko: Aine... la rimproverò un pò preoccupata.
Aine: oh andiamo stavo scherzando...disse rimettendole dentro: comunque non ti preoccupare non mi spavento per così poco, su andiamo...
Koko: insisto... voglio che tu vada a casa... ribadì seriamente prendendole un braccio.
Aine la guardò: va bene, va bene... si arrese alzando le mani.
Koko: ci vediamo domani allora!
Aine: stai attenta... concluse tranquilla, allontanandosi.
 
Dopo poco Koko si ritrovò a parlare con Zenon che aveva il turno di pulizia: si può sapere che è successo oggi? E' dalle 2 che non si fa altro che chiacchierare qui...chiese mentre puliva la lavagna.
Koko: hanno cominciato a fare degli scherzi strani ad Aine...
Zenon: scherzi? Che tipo di scherzi? chiese senza capire.
Koko: hanno verniciato il suo armadietto e le hanno ammollato le scarpe.
Zenon inarcò un sopracciglio: che scherzi di cattivo gusto...e non si sa il motivo?
Koko: proprio non ci arrivi...?
Zenon si mise a pensare: no...
Koko: il fatto che stia con Homura... ti dice niente?
Zenon: pensi che sia davvero quello il motivo? Se fosse questo, allora direi che ben presto arriveranno anche a Homura degli scherzi! No, deve esserci qualcos'altro...
Koko: se ne sei così convinto...
Zenon: può darsi che sia stato anche qualcuno di esterno alla scuola.
Koko: e chi secondo te?
Zenon: non lo so, ma vedrai che presto verrà fuori...sostenne andando a sedersi su un banco: tu come procede il discorso per domani?
Koko: appena... terminato.
Zenon: posso vedere? chiese allungando una mano.
Koko: ah-ah... aspetterai domani come tutti gli altri.
Zenon allora si alzò e le andò incontro: e dai fammi vedere!
Koko: no, ho detto di no... ribadì tirando via il foglio.
Zenon: e dai! le andò alle spalle, sollevandola da terra.
Koko: mettimi giù subito!! si lamentò lei.
Zenon: oh andiamo non ti faccio cadere tranquilla! Rise.
Koko: n... non m'interessa che tu mi faccia cadere o meno, mettimi giù e basta!
Zenon: e va bene... disse facendola scendere. Koko prese il foglio dove c'era scritto il discorso e lo mise nella cartella: sei cattiva però, non vuoi nemmeno che il tuo ragazzo legga il discorso in anteprima!
Koko si girò lentamente verso di lui... il suo ragazzo... doveva ancora abituarsi a sentirlo chiamare così.
Zenon: ehi...Zenon le dette una piccola spinta col dito sulla fronte: sveglia bella addormentata!
Koko tornò in sè: ...e comunque la bella addormentata si risveglia col bacio del principe... puntualizzò voltandosi per prendere la cartella e mettersela su una spalla: ci vediamo domani... aggiunse mentre era di spalle.
Zenon le passò una mano dietro la vita e la baciò lentamente.
Koko: e...ehi ma che fai...? chiese stupita.
Zenon: ti sveglio, mia principessa...sorrise appena.
Koko: m... ma quanto sei spiritoso...
Zenon la liberò dalla sua stretta: grazie, lo so!
Koko: ci vediamo domani... ripeté.
Zenon: organizziamo un’uscita con Aine e Homura domani? Ci stai? Le domandò prima che se ne andasse.
Koko: per me va bene... acconsentì alzando le spalle.
Zenon: possiamo andare in piscina, visto che hanno aperto quella nuova da poco...
Koko: va bene... non ci sono problemi...
Zenon: allora ci vediamo domani... la salutò, aspettando un altro bacio, prima che lei se ne andasse.
Koko: aspetti che io ti baci? chiese guardandolo, sarcastica.
Zenon: chi? io? ma figuriamoci... fece il vago, tornando a pulire la lavagna. Koko però lo seguì e quando gli fu vicina lo vece voltare, si alzò in punta di piedi e lo baciò. Il ragazzo chiuse gli occhi ricambiando.
...: ehi Zenon hai finito di pulir...Zane entrò proprio in quel momento: ops scusate...
Koko si staccò immediatamente da lui: c... ci vediamo... era totalmente imbarazzata.
Zenon andò a tirare una pacchina a Zane: anche tu, proprio ora dovevi entrare?
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: AlexisEmi