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Autore: Francy_141    27/02/2014    5 recensioni
Questa è la mia seconda "creatura"...ho cominciato a scriverla dopo aver visto la puntata 2x13 ed aver letto gli spoiler sulla 2x14...spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.
" perché vai via? Cosa ha detto mia madre?" Era Oliver si voltò, il ragazzo vide i suoi occhi pieni di lacrime e non riuscì a dirle altro.
-"Caspita, mi hai rivolto la parola..." Tirò via li braccio con rabbia e se ne andò
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Moira Queen, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Bussò alla porta e quando lei apri, notò per terra davanti 2 valigie...-“stai andando da qualche parte?” -“Pensavo di andare a casa da mia madre per qualche giorno, ho bisogno di starmene da sola per un po', perché sei qui Oliver cosa c’e’ di cosi urgente?” -“Volevo chiederti scusa, perché non ho mantenuto la promessa che ti ho fatto, ho detto che non ti avrei mai lasciato sola, invece non sono riuscito a starti vicino” -“Tranquillo…tua madre ieri sera mi ha illuminato” -“Non é come dice mia madre io non ti odio, non potrei mai farlo, è il tuo sguardo, Felicity, mi fa male, vedo nei tuoi occhi la pena che provi e non riesco a vederti soffrire per me” -“OK quindi tu per non vedermi soffrire mi hai ignorato, beh che dire....complimenti, così mentre io soffrivo, perché convinta che tu mi odiassi, tu mi ignoravi e ti consolavi tra le braccia di Sara....forse dovresti andare Oliver”. Andò verso la porta fece per aprirla, ma lui la bloccò e con la mano la richiuse. Erano talmente vicini che a lui bastò sussurrare: -“Non è così...ti assicuro che starti lontano non è stato facile per me. Mi sono avvicinato a Sara forse perché abbiamo passato qualcosa che non si puo' immaginare, ma sopratutto raccontare.” A quelle parole fu lei ad allontanarsi -“Già è più facile stare con qualcuno alla quale NON potresti affezionarti....ti rendi conto che è triste vivere cosi? Ma ora devo andare ho il treno tra poco....” -“Non puoi andare, devo dirti qualcos'altro... sediamoci, 5 minuti... ti prego!” Oliver raccontò la conversazione sentita la notte scorsa tra sua madre e Walter, -“sei in pericolo, non puoi andartene, se sarai lontana non ti potrò proteggere....resta qui con me”. Lei ci penso un attimo, poi disse -“Ok....ma voglio indagare sulla Tempest....” -“Potrebbe essere pericoloso lo sai?” -“Tu sarai con me?” -“Si.” -“Mi basta, ma non posso indagare dal covo...ci potrebbero rintracciare...lo farò dalla Queen Consolidate, alla luce del giorno, domani si comincia”. Quella mattina fu la prima ad arrivare in ufficio, accese il computer e cominciò la sua ricerca sulla Tempest. Trovò diversi file, bonifici fatti a società estere, ad armatori di grosse navi da carico, circa un mese dopo l'incidente della Queen Gambit. Questa cosa la incuriosì, quindi indagò anche su queste società ed una delle loro navi, subito dopo il bonifico, effettuò “ricerche” nello specchio di mare dove si presupponeva fosse affondata la Gambit....era talmente presa da questa ricerca che non si accorse che Oliver era li di fronte a lei. -“Buongiorno hai già iniziato?”, -“si, sai chi dorme non piglia pesci…ed ho trovato pesci molto grossi ed interessanti, dammi ancora qualche minuto, poi ti farò vedere” e tornò con gli occhi sullo schermo. Ma proprio mentre stava finendo di salvare gli ultimi file, le porte dell'ascensore si aprirono e ne usci Walter, che arrivò davanti alla sua scrivania: -“Signorina Smock, buongiorno”. Lei cerco di essere il più naturale possibile, ma aveva paura...sapeva che l'avrebbero scoperta, era quello che voleva, ma ora? –“Salve se cerca Oliver è in ufficio”, -“no io cercavo lei, può dedicarmi un po' del suo tempo? Magari scendiamo per un caffè, le vorrei parlare di un progetto che mi sta' molto a cuore”. La ragazza stava per aprire bocca, quando Oliver uscì dal suo ufficio e disse –“Walter, che piacere, che ci fai qui?”, -“Volevo parlare con la signorina Smock, posso rubartela per un caffè?” -“Mi dispiace, ma tra poco ho un'importante riunione e Felicity mi serve”. -“Certo capisco...ti spiace se parliamo qui, da soli?” –“No, di certo, ma hai due minuti” -“tranquillo sarò velocissimo”. Nel rientrare nel suo ufficio Oliver guardò Felicity, era nervosa lo capiva da come strofinava le mani sulla gonna...lei lo guardò lui le sorrise....con un semplice sguardo, il suo semplice sguardo si sentì più sicura di se e poggiò le mani sulla scrivania. Walter si avvicinò alla finestra e si mise a guardare fuori. Poi senza guardarla le disse: -“so cosa sta facendo, ma mi permetta di darle un consiglio, smetta subito di cercare, le persone contro cui si sta mettendo sono pericolose non vorrei le succedesse qualcosa, sarebbe una grande perdita per questa società”. Felicity girò la sedia verso Walter: -“Mi sta minacciando? Perché se cosi fosse, la pregherei di informare la signora Queen che non mi fermerò e che non ho paura di lei, ora devo lavorare.” Mentre Steel andava verso l'ascensore, aggiunse: -”Ah signor Steel dimenticavo....e' stato inutile cancellare tutti quei file...una persona in gamba può facilmente recuperarli”. Lui non disse nulla, entrò nell'ascensore e se ne andò. Quando fu sicura di essere sola tirò un sospiro di sollievo, Oliver, che nel frattempo era uscito dall'ufficio, si avvicinò le mise una mano sulla spalla e le chiese: -“stai bene?” -“Mai stata meglio, ora sanno che io so....scusa il gioco di parole”. Entrambi sorrisero. ****ok secondo capitolo....mi scuso per l'impaginazione, tutta attaccata, ma non riesco a modificarla...comunque spero vi piaccia****
  
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