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Autore: Stray    26/06/2008    4 recensioni
"Passa la storia, passano anche gli uomini che l'hanno scritta. Ma questa sabbia non vedrà mai il mare: quello che vi abbiamo scrito, non verrà mai cancellato del tutto..."
Ishvar, una guerra, l'inizio di tutto.
Quello che la Storia non ha riportato, ma che non si può dimenticare.
Genere: Generale, Introspettivo, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maes Hughes, Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Thankyou

Cerca la sua immagine nel bicchiere colmo che gli hanno quasi incastrato tra le dita a forza.

Chiede scusa con gli occhi al manipolo di uomini che le guardano festanti, le loro risate così forti e serene e traboccanti di una gioia che ricorda di aver provato pochissime volte, negli ultimi mesi – ed è abbastanza sicuro che ciascuna di esse abbia riguardato lei.

Ma per quanto si sforzi non riesce a farsi crescere dentro quella stessa gioia, adesso, in quel luogo preciso, seduto su una pietra su cui il sangue non ha ancora finito si seccarsi.

“Non ricordo gran parte dei nomi di coloro che hanno combattuto al mio fianco… non ricordo nemmeno i nomi dei caduti, per non parlare degli Ishvariani che io stesso ho ucciso…”

Il soldato che per primo gli ha rivolto la parola ha uno sguardo maturo mentre gli sorride – nei suoi occhi qualcosa di familiare, qualcosa di già visto, di triste, disilluso ma ancora vivo, in fondo: una piccola luce che bisbiglia “C’è ancora speranza”.

“Anche se vuoi stavate soffrendo, non siete mai scappato.”

“Con le vostre fiamme avete sempre dominato la battaglia, non permettendoci di morire invano.”

“Per il semplice fatto che voi, il Flame Alchemist, eravate lì, noi non siamo morti. Ai nostri occhi voi siete un eroe.”

“Non fate quella faccia!”

Le risate scoppiano di nuovo – momenti in cui ogni pretesto è buono per far scoppiare bolle d’aria e di rumore, buttare la voce fuori dai denti, avere una scusa per quelle lacrime in punta di ciglia.

“Grazie a voi, tutti questi soldati sono sopravvissuti. Grazie, maggiore.”

La scarsa decina di uomini davanti a sé scattano sull’attenti. E’ un gesto diverso dalla ripetizione meccanica di una sequenza di movimenti – mano, tempia, tacco, tacco, mano: rispetto.

Alza il braccio lentamente, con intenzione.

“Grazie a voi. Per essere sopravvissuti.”

Grazie, continua a ripetere dentro di sé.

Grazie grazie grazie, al cielo, al Fato, al Dio inesistente e traditore di quella terra, all’unica fortuna che gli sia rimasta, graziegraziegrazie, il suo mantra, la filastrocca che dà ritmo la suo passo veloce, mentre raggiunge la tenda di lei.

Grazie, grazie perché tu sei sopravvissuta, almeno tu, solo tu, reduce del mio errore, della mia esistenza.

Grazie, ripete un’ultima volta, mentre una parte di sé sa già che quella fortuna è stata solo un caso, un’incidentale coincidenza, che potrebbe non ripetersi.

Questo pensa, scostando il lembo della sua tenda delicatamente; ma sa, sa ancora prima di vederlo con i suoi occhi – come se un breve attimo di speranza possa cancellare la certezza di una disfatta: sa che la troverà vuota.

Ta-daaan! Eh, siamo proprio in dirittura d’arrivo…

Oddio, comincia a salirmi la malinconia… ç_____ç

Volevo fare un capitolo sulla conversazione tra Roy e i suoi uomini: mi sembra uno dei momenti più belli e significativi della guerra di Ishvar: in esso la piena definizione di Roy come eroe di guerra. Non per i tanti nemici annientati o le numerose battaglie da cui è uscito vincitore, ma per il semplice fatto di aver reso possibile il ritorno a casa della maggior parte dei soldati che gli erano stati affidati. E’ un po’ anche il momento in cui Roy comprende appieno il significato del comando: non è solo dare ordini ed ostentare una superiorità di sorta, ma avere una vera e propria responsabilità verso i propri subordinati (non vi ricorda qualcosa? ^^).

Insomma, se stessi qua ad elencare tutti i momenti topici di FMA non mi basterebbe l’intera giornata! ^^

Ah, quasi dimenticavo: la canzone dei negramaro (ma tutte le canzoni che vengono usate, anche per delle song fic) non è mia, ma (appunto) dei negramaro. Non sta scritto da nessuna parte che perché l’ho citata io o un altro autore/autrice non possa farlo nessun altro, su questo genere di cose non c’è l’esclusiva. Per cui non dovete chiedermi il permesso, non si tratta di plagio o chissà che altro.

E poi è bello se da uno stesso spunto vengono fuori diversi lavori: vuol dire che la canzone o la citazione ha ispirato molti e che si addiceva particolarmente all’argomento (sentito Negramaro? Avete ispirato tante fan Royai: siatene fieri!!! ;P).

Un bacione a tutte, e grazie come sempre per le recensioni.

A domani!

  
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