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Autore: Kristeen Cullen    05/03/2014    9 recensioni
-Sei fidanzata?- Come? Ma che domanda è? Come faccio a stargli dietro?
-No,non lo sono Mr Grey.- e non intendo esserlo! Non per ora. Fruga nella sua tasca. E tira fuori un biglietto da visita. Me lo porge.
-Domani, chiamami a questo numero.-
-Perché?- Chiedo disorientata.
-Lei lo faccia.- metto giù Jules, che esce dalla porta ma sento Kate che la prende e prendono l’ascensore insieme. – Ok …-
Sorrido debolmente e mentre sto per uscire dalla porta Mr Grey mi afferra per una mano mi tira a se ed intreccia la sua mano tra i miei capelli. E mi bacia. Passionalmente.
Con la bocca scende sulla guancia e lascia teneri caldi e umidi baci per tutta la lunghezza fino ad arrivare al collo. Mi abbandono a quelle sensazioni che da un po’ mi sono sconosciute. Diciamo da tre anni … e mi lascio andare.
Ai suoi baci,abbracci e carezze. Mentre mi bacia il collo, si sposta verso il collo di dietro, scosta i capelli. Lo bacia, lo assaggia e lo succhia.
Sempre più forte. La parte più profonda di me freme.
“Dio! Mi ha fatto un succhiotto.”
-Domani, se non lo farai tu, ti chiamerò io ..-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia Steele
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo  17

-Mrs Grey si calmi! Così non fa che peggiorare le cose, mi capisce?-
-Voglio Christian! Christian!-
-Mrs Grey, il bambino si è girato, molto probabilmente dovremmo farle un cesareo suo marito non può entrare.-
Inizio ad agitarmi. –No, no! Il cesareo no! Christian, voglio Christian!-
La dottoressa guarda l’infermiera e dopo avere avuto una discussione silenziosa fa si con la testa, l infermiera esce chiamando mio marito che entra come un fulmine. Mi da la mano sorridendomi.
-Christian… Christian..- un'altra doglia mi colpisce in pieno ed è come se una cintura di ferro con dei chiodi fosse su per la mia pancia e la mia schiena talmente stretta e dolorosa da farmi impazzire.
Urlo disperata. Sono ormai tredici ore che ho le doglie e ogni ora sono sempre più forti.
-Sta calma Ana, sono qui con te.- mi stringe la mano mentre io urlo.
-Uccidetemi! Non ce la faccio più!-
-Mr Grey, sua moglie ha bisogno di un cesareo. il bambino si è girato.  E stranamente è risalito, è più su della cervice, che oltretutto non si sta dilatando molto, siamo sui quattro centimetri e mezzo. Dovremmo aspettare che arrivi minimo a sette prima di aiutarla a partorire. Non abbiamo scelta, le acque si sono spezzate da quasi quattordici ore ormai.-
Christian mi guarda spaventato. –Perché mettere a rischio la vita del bambino Mrs Grey?-
-Ana- Christian mi prende la mano –Tesoro, fa il cesareo. Nostro figlio ha bisogno di uscire, ha bisogno di nascere-
-No! Non voglio il cesareo, voglio farlo nascere naturalmente! Ho paura! Sarò sola li dentro-
Christian alza lo sguardo prontamente verso la dottoressa. –Posso entrare anche io se mia moglie decide per il cesareo?-
La dottoressa tentenna. –Mr Grey. La politica dell’ospedale è chiara, nessuno può entrare a parte i medici…-
-Io sono un medico- la voce di Grace dietro di me tuona nelle mie orecchie. –Ti accontenterai di me Ana?-
Annuisco e Grace sorride prendendomi la mano libera. –Potete spiegarmi la situazione?- chiede alla dottoressa.
-Durante le contrazioni il bambino non si è incanalato sempre di più, ma stranamente si è girato, adesso invece della testa ha incanalato i piedini, e la cosa strana è che abbiamo provato a fare spingere Mrs Grey e provare con un parto podalico, ma il bambino è come risucchiato.-
-è possibile che il cordone ombelicale si sia attorcigliato attorno al piccolo?- chiede Grace. E io mi sollevo.
–Cosa?- urlo spaventata.
-Sta calma Ana- Grace mi carezza le spalle. –Invece di tenerla in questo letto, ferma perché non la facciamo alzare. Facciamo fare qualche esercizio. Abbiamo tante cose qui in ospedale, la corda, la palla. Perché mia nuora è qui ferma e nessuno se ne occupa?- Grace è arrabbiata.
La dottoressa abbassa lo sguardo mentre un infermiera corre ad aiutarmi per farmi alzare. –Ce la fa a camminare?-
Christian mi avvicina la sedia a rotelle che è nella stanza –Preferisco che mia moglie usi questa.-
-Christian, dobbiamo fare muovere Ana. Pregare in un miracolo ed evitarle l’intervento. Lasciala andare con l’infermiera-
-Christian, vieni ti prego- guarda Grace, lei annuisce e lui mi prende sottobraccio.
Entriamo in una stanza colorata. C’è una sedia, una palla enorme per fare ginnastica, un apparente sala giochi.
-Mrs Grey, si sieda sul divanetto e prenda la corda come se volesse salire in cima, le faccio vedere come.-
L’infermiera si siede sul divanetto tondo azzurro con una corda che pende dal soffitto e mi fa vedere come fare.
-Mi raccomando, torno tra poco e la visito, se si sarà dilatata procederemo con un parto podalico.-
Christian si siede accanto a me e mi carezza le spalle.
-Sai, mi sento una cretina qui dentro a fare queste scemenze.-
-Amore non sono scemenze. Non pensavo che avresti sofferto così tanto.. io ….-
Christian si morde il labbro. Lo vedo si sente in colpa. Gli carezzo la guancia.
-Il nostro bambino per me è importante. Perché è nostro, una parte di te e di me. E poi… Tu sei qui, Jules l’ho partorita da sola, senza nessuno accanto.-
Mi stringe la mano –Ma adesso non sei più sola, ci sono io e ..- un'altra doglia. Respiro lentamente cercando di controllare il dolore ma non ci riesco, delle lacrime mi escono dagli occhi insieme ad un ansimo di dolore.
-Mrs Grey come va?- chiede l’infermiera mettendosi i guanti. Cavolo un'altra più che invadente visita.
-Forza Mrs Grey continui così, siamo quasi a cinque cm e mezzo- dice sorridente.
-Davvero?- sono così felice. –Si- mi sorride – Torno tra un po’, perché non si siede un po’ sulla palla?-
Esce, e Christian mi aiuta ad alzarmi.
-Christian , ho paura di cadere su quella…- mi guardo in giro e vedo che c’è un'altra palla con dietro un sedile.
-Christian, aiutami a sedermi su quella, tu però siediti dietro di me e tienimi le spalle.-
La palla grigia di gomma non mi convince, preferisco questa verde, è un po’ più piccola ma almeno non rischio di cadere caspita!
Voltandomi mi rendo conto di una porta aperta, dentro c’è la piscina. Sorrido.
-Eppure proverei il parto in acqua.-
-Dio Ana io prego che ti dilati per un parto normale e tu mi parli di piscina? Vediamo come va prima!-
- va bene, non arrabbiarti!-
Mi bacia le spalle.
In questo momento mi sento orribile. Tutta sudata, enorme e dolorante.
Dopo queste scene Christian non mi vorrà più. Mi sento un macigno dentro.
-Ti amo-
Dice lui come se mi avesse letto nella mente. Mi volto lentamente, il viso rigato di lacrime.
-Capirò se vorrai andartene.-
Lui mi stringe più forte –Spero sia il dolore a farti a parlare, perchè sennò sarò costretto a pensare che tu sia uscita fuori di testa!-
Smette di guardarmi, si alza dalla poltrona e viene davanti a me. Mi immobilizzo e lui si inginocchia.
-Ti amo così tanto, non potrei mai lasciarti andare- mi mette una ciocca di capelli dietro l’orecchio – Meno che mai adesso, che stai dando alla luce nostro figlio con tanto sacrificio.-
Piango sommessamente –Christian… se non fossi in preda alle doglie, ti chiederei di fare l’amore con me.- lo stringo.
-Beh magari aiuterebbe.- dice Grace davanti alla porta. –Scusate forse avrei dovuto bussare.-
Sarei arrossita volentieri in preda all’ imbarazzo se una doglia non fosse venuta a farmi piangere.
-Ho chiamato una mia vecchia collega Christian, lei è esperta in manovre fetali. È bravissima nel rivolgimento. È una manovra esterna  che cerca di posizionare il bambino in presentazione cefalica. Il tutto viene fatto monitorando il bambino con ecografia e nst . La mamma viene idratata con una flebo. Ci sono buone percentuali di riuscita. L'ospedale è ottimo e attrezzato per ogni complicanza. Sta arrivando il prima possibile. Ana riuscirà nel suo parto normale.-
Dieci minuti dopo sono tornata nella mia vecchia stanza, mi hanno messo le flebo, gli esercizi hanno funzionato, dilatata a sette cm e mezzo.
Aspettiamo solo la Dottoressa Greene.
Quando arriva finalmente mi annuncia che sono dilatato a otto cm. E che quello che mi farà sarà doloroso.
Christian mi è sempre accanto e mi tiene la mano. La dottoressa molto lentamente fa entrare la mano dentro la mia intimità e dice a Grace che tiene la sonda che aveva ragione. Il cordone ombelicale è attorno alle spalle di mio figlio. Guardando il monitor da ordini sui vari spostamenti a Grace fino a quando non lo libera. Mi massaggia la pancia aiutandosi per fare voltare il mio bambino e finalmente dopo quasi mezzora ce la fa.
-Mrs Grey. Il parto è aperto, il bambino è pronto, alla prossima contrazione spinga.-
Quasi chiamata, la doglia viene a farmi visita.
-Coraggio spingi!- dice Grace. Christian mi tiene per mano. –Più forte su!-
-Ci sto provando…  Ahii-
-Coraggio Ana, si vede la testa. Spingi ancora, così, cosi’, brava, bravissima figliola, ancora qualche sforzo. sta calma. Il tuo bambino vuole venire al mondo, sei pronta?-
-NO!-
- Stringi la mano di Christian . Christian, toccale i capelli. Tenta di farla rilassare .-
Spingo via la mano di Christian. Non voglio essere toccata.
-Forza Ana, vedo la testa del mio nipotino continua così-
Christian ha una smorfia, credo stia per vomitare. Si allontana dal lettino ma io lo afferro per la mano.
-Resta con me …-


-Si amore …- mi bacia la fronte e mi asciuga il sudore con la mano.


-Bene Ana, si rilassi. In massimo mezz’ora abbiamo finito- dice la Greene.
Mi mettono un tracciato, sento il cuore del mio cavallino. Tutum,tutum,tutum. È bellissimo. Christian mi stringe la mano.


-Quando hai una contrazione stringi, non mi fai male tranquilla-


-Bugiardo, ho visto la tua smorfia di dolore poco fa, ma ero troppo presa dal mio di dolore … Resti con me vero?-
Annuisce, sono tutta sudata e affannata.


-Ana, dai che adesso le contrazioni sono ogni minuto, quando te lo dico io, spingi. Hai capito?-faccio segno di si con la testa.
-Pronta? Via!- spingo e un piccolo urlo abbandona le mie labbra.
 -Respira, su pronta? Un'altra volta Ana -spingo nuovamente. Le forze mi stanno abbandonando. Non ce la faccio più soffro da ore cavolo!


-Ana vediamo quasi tutta la testa, su non ti abbattere, ce la stai facendo forza spingi un altro po’ e il bambino uscirà coraggio! -un brontolo esce dalla mia bocca mentre trattengo il respiro e spingo. -MA FA MALE!- urlo mentre stringo la mano di Christian, mi passa una mano sulla fronte imperlata di sudore.


-Lo so, lo so. Ma spingi e presto tutto finirà piccola … ora! -spingo nuovamente. -Forza Ana spinga, così… bene ancora… Ora arriva la parte più difficile, le spalle è pronta?-
-NO-
-Spingi! Bene perfetto , respira.. Bene ragazza, benissimo la testa è uscita del tutto, vuoi riposarti?-
-No! -urlo.
Christian guarda me, e la dottoressa, è a metà tra affascinato e disgustato  dal bambino che sta nascendo, amore mio … non credo ti permetterò di toccarmi mai più sai? Un'altra contrazione, un’altra spinta. Aah ….
-Ana le spalle sono quasi fuori tesoro, spingi di nuovo dai, l’ultima spinta e ce la facciamo, il bambino nasce- dice Grace.
Spingo ancora.  –Ancora Ana!-


-Non ho più forza …-


-Riposati un po’, ma non perderle del tutto Ana, o sarà un bel problema, quando ti riprendi e senti la contrazione spingi.-
-No, basta …Fa male …. -
-Ana, amore. Lo so sei stanca, stai male e sei provata, ma tenta, ti prego …-
-Sono esausta, non riesco Christian …-
-Christian, solleva le spalle di Ana – dice Grace – Mettiti dietro di lei con le mani sotto le sue braccia.-
La respirazione sta migliorando. Che bella sensazione …
-Adesso massaggiale la schiena, continua per tutto il tempo che dura la contrazione e per tutto il tempo che lei spingerà. Se questo non aiuta, abbracciala e stringila forte, l’aiuterà nella spinta. Ana tra poco arriverà la doglia, spingi con tutta la forza che hai.-
La sento …. Spingo forte. -Christian stringila!- dice Grace e poco dopo sento un pianto, mi lascio andare contro il corpo di Christian esausta. Lui si alza e mi aiuta a sdraiarmi in modo che stia comoda, mi guarda, mi abbraccia.
-Grazie, grazie per questa bellissima creatura amore mio … Brava tesoro, ce l’hai fatta-
-Signor Grey, vuole tagliare il cordone e portare il vostro bambino a sua moglie?-
 Christian, mi guarda. Va hai miei piedi, guarda il cordone ombelicale e guarda la mia vagina, ho la gambe ancora nel divaricatore .. fa una strana smorfia, oddio cosa ci sarà li sotto?
Dopo poco Christian torna con il nostro bambino tra le braccia, avvolto in una copertina viola. Me lo mette in braccio.
-O mio dio …- inizio a piangere – Sei bellissimo …. Cavoli, sei mio! -lo bacio. –Christian…. È nostro , è mio è tuo. Siamo i suoi genitori, lui … ci unirà per sempre amore mio.-
Christian piange.  -Per tutta la vita . Siamo una famiglia.-
-Che nome ti mettiamo bellissimo?-
Grace piange
-Mamma …- ride Christian – Prendi tuo nipote in braccio - dice Christian –Chiamo Kate, sarà in pensiero-
-Non voglio vedere nessuno per il momento, vorrei, solo dormire …-


-Oh cara hai ragione … Porto io il bambino di là. E più tardi quando starai meglio verranno a farti visita il resto della famiglia.-
Christian si siede sul mio letto carezzandomi. –Porta presto il nostro bambino mamma e non farlo baciare a nessuno. Devono ancora pulirlo …-
Mentre sento queste parole che mi cullano le mie palpebre si fanno sempre più pesanti.
-Christian …. Sto …-


-Lo so …Dormi amore, dormi. Penseremo a tutto dopo-
-Christian …-
-Dimmi piccola …-
-Mi piacerebbe tanto … Robert…..-
-Tutto quello che vuoi stella, ma adesso dormi.-
-Sdraiati con me …-
Ho gli occhi chiusi.
-Ti dobbiamo portare nella tua stanza ..-
-Non ora, voglio dormire, voglio che tu mi abbracci ma ti prego, non farmi male …-
-Non lo farei mai amore …-
-Al mio risveglio ti voglio trovare accanto a me …-
-Mi troverai qui.-
Una voce mi impedisce di dormire, Jules.
-Mamma! Come stai?- apro gli occhi
-Amore mio, hai visto il tuo fratellino?-
-è bellissimo, nonna piange.-
Grace entra con nostro figlio. –Sei ancora sveglia cara?-
-La mia principessa voleva vedermi, avrò tempo dopo per dormire.-
-Allora ne approfitto.- Grace da in braccio il bambino a Christian. Solleva Jules e la mette vicino a me nel lettino, ci scatta una foto.
-Questa vi sarà cara per sempre.-
Christian mi bacia in bocca e Jules sorridente si copre gli occhietti con le manine.
Percepisco il flash ad occhi chiusi. Questa è la nostra seconda foto di famiglia.
La mia famiglia, Christian, Jules e nostro figlio.
Non potrei essere più felice di così.Mentre cado tra le braccia di Morfeo sento Christian parlare -Ti amo da morire Mrs Grey-

The End

Buon giorno ragazze come state? La storia è giunta al termine, grazie per avermi accompagnata per questo percorso e per avere fatto un salto in questa storia. Ma tranquille, ho già in mente un altra trama, non vi lascerò. Bacioni dolci dalla vostra  Kristeen <3
 
   
 
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