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Autore: 365feelings    28/03/2014    2 recensioni
Raccolta di headcanon e missing moments strappa lacrime. Un po' di canon e un po' di fanon, larga presenza di Black con la puzza sotto il naso e Marauders nei loro momenti gloria.
10. Fiamme Gemelle (Sirius/Dorcas) [Seconda classificata al contest One shot a ore di Mary Black]
Non ne è certo, ma potrebbe essersi innamorato di Dorcas Meadowes e mentre la bacia considera che potrebbe persino piacergli coniugare i verbi al plurale — questo, a James, non lo ammetterà mai.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nickname sul forum: Amaranth93
Nickname su EFP: kuma_cla
Titolo della storia: Fiamme gemelle
Pacchetto scelto: Garofano
Fascia oraria: 75 ore
Coppia: Sirius/Dorcas
Rating: giallo
Contesto: ultimo anno a Hogwarts dei Malandrini, prima guerra magica
Genere: malinconico, introspettivo, sentimentale
Note/avvertimenti: one shot, het
Note dell'Autore: era da un po' che non scrivevo su questo fandom e più precisamente su questa coppia, temo di essere un po' arrugginita. Le Fiamme Gemelle non ho idea di cosa siano; ce ne aveva parlato la prof di inglese del liceo (era una molto peace&love) e ho pensato che James potrebbe essere uno che crede a queste cose, mentre Sirius mantiene una posizione scettica. Per Dorcas rimando a questa pagina. Seconda classificata al contest One shot a ore di Mary Black





Mentre osserva il fuoco nel camino davanti al letto, Sirius svuota piano piano la mente da ogni pensiero cupo e ritorna ai momenti felici dell'ultimo anno a Hogwarts — prima che la guerra li coinvolgesse tutti in prima persona. È un esercizio che gli richiede tempo e concentrazione, che non sempre gli riesce; con un brivido si chiede cosa succederà quando le cose brutte supereranno quelle belle.
Al suo fianco Dorcas borbotta qualcosa, forse chiede l'ora, ma non si preoccupa di risponderle perché la ragazza si riaddormenta subito. Le accarezza distrattamente la spalla nuda che spunta dal lenzuolo e considera che è da un bel po' che non la sente ridere; ed è stata proprio la sua risata a dare il via a tutto, a loro.

*

Getta indietro la testa e ride scoprendo i denti bianchi.
Ha gli occhi socchiusi, le iridi che luccicano: intrappolate tra le ciglia brillano alcune lacrime di divertimento.
La risata gorgheggia fresca ed esce con prepotenza dalla sua gola.
Non c’è nulla dell’abituale contegno che Dorcas sfoggia in aula e improvvisamente, senza sapere perché, si chiede se con le amiche sia sempre così.
Mentre la osserva, si rende conto di volerla sentire ancora, quella risata; ha qualcosa di selvaggio, sa di libertà e ribellione. Gli ricorda il fragore delle onde sulla scogliera. Gli piace, gli piace tanto.
Stanno tutti ridendo, le bottiglie di Whiskey Incendiario mezze vuote, ma nell’intimità della loro Sala Comune, illuminati dalle fiamme basse del camino, Sirius nota solo Dorcas, la treccia sfatta sulla spalla e le gote arrossate.
Stanno tutti ridendo, ma lei ha la risata più forte.

*

Il ricordo della risata di Dorcas si perde nel crepitare del fuoco; è di nuovo nel presente e le fiamme nel camino proiettano lunghe ombre su di loro.
All'improvviso gli sovviene un'altra memoria e si stupisce della lucidità con cui ricorda la discussione che ha avuto con James sulle Fiamme Gemelle.
Le labbra si increspano in un involontario sorriso mentre la mente, chissà perché, lo riporta a quel preciso momento, un pallido pomeriggio di fine febbraio, l'ultimo trascorso a Hogwarts — una fitta di nostalgia lo coglie impreparato e gli fa rimpiangere quei giorni ormai lontani.

*
 
Sono entrambi in Biblioteca e stanno studiando; è un evento così insolito che alcuni studenti, riconoscendoli, li fissano. Sirius vorrebbe alzarsi e chiedere loro se non hanno mai visto due ragazzi chini sui libri, ma si trattiene. Sono lì per studiare, non per scatenare una rissa. Anche se in realtà la sua mente, più che sulla pergamena, è persa altrove.
«James» lo chiama sottovoce e poi prende tempo giocando con la piuma che ha in mano «Ricordi, ricordi quella cosa di cui mi parlavi?»
«Ti ho parlato di tante cose, sii più specifico».
Sirius borbotta qualcosa di incomprensibile, tanto che è costretto a ripetere e questa volta pare ringhiare: «Le Fiamme Gemelle».
Dietro le lenti, James sgrana gli occhi e le labbra si arricciano in un ghigno compiaciuto.
«Come mai ti interessano queste cose adesso?» chiede canzonatorio «Non eri tu a dirmi che si trattava solo di “un mucchio di colossali stronzate per femminucce”?»
«Sì, va bene, puoi ripetere quello che raccontavi a riguardo?» insiste bruscamente, ignorando il commento ed evitando lo sguardo indagatore dell’amico.
«Dicevo – e faresti meglio ad ascoltarmi la prossima volta – che le Fiamme Gemelle sono una cosa molto rara. Riguarda l’anima e chi trova la propria Fiamma Gemella non è perché l’ha cercata, ma perché è pronto a riceverla e -»
«No va bene, ho sentito anche troppo» lo interrompe Sirius e ha sul volto un’espressione schifata «Sono davvero un mucchio di colossali stronzate per femminucce».
Per non lasciare a James il tempo di chiedergli altro, aggiunge: «Se non ti conoscessi, crederei che tu sia gay».


*

Lancia un'occhiata a Dorcas e si chiede se sia lei la sua Fiamma Gemella, poi ride di se stesso, perché lui non crede a tutte quelle storie sull'amore eterno e le anime destinate a ritrovarsi. Lui non è James Potter, è Sirius Black e Sirius Black crede...a cosa crede Sirius Black?
Nemmeno un anno prima era convinto che non sarebbe stato con una ragazza per più di due settimane, che la sua vita sarebbe dovuta girare attorno a lui e lui soltanto per ancora un po' di tempo e che solo dopo, forse, si sarebbe sistemato. 
Ma in un anno cambiano molte cose: le persone iniziano a sparire — iniziano a morire, i Malandrini si uniscono all'Ordine della Fenice e Dorcas apre gli occhi al suo fianco, chiedendogli quanto ha dormito.
Alla luce fioca del camino acceso, le occhiaie e il colorito pallido della ragazza si notano ancora di più; dovrebbe riposare ancora un po', dovrebbero tutti riposare un po' di più. Il ritmo infernale che Malocchio ha imposto loro di questo passo li ucciderà prima che lo facciano i Mangiamorte e allora chi la combatterà quella maledetta guerra?
Un anno prima non avrebbe neanche mai detto che avrebbe preso parte ad una guerra e se qualcuno glielo avessero rivelato avrebbe riso in faccia a quel qualcuno. Perché lui è Sirius Black, il primo ad iniziare una rissa; ma una guerra, quella è cosa troppo grande e complessa e brutta e nemmeno un folle come lui scenderebbe mai in guerra. La stessa espressione, a pensarci, suona ridicola. Gli rievoca immagini di prodi guerrieri in armatura, le spade intrise di sangue e l'espressione feroce sul volto, non certo giovani Maghi e Streghe ancora inesperti della vita (figuriamoci della morte) come lo sono loro.
Anche se intontita dal sonno, Dorcas sembra intuire i suoi pensieri (sembra riuscirci sempre e un giorno le chiederà come ci riesce — un giorno, forse, le dirà molte cose), perché gli passa una mano tra i capelli e poi gli accarezza il volto, distraendolo.
«Mi piace» commenta riferendosi all'ombra di barba lungo la linea della mandibola «Ti dà un certo che». 
Sirius annuisce con un sogghigno e si chiede come abbia fatto a non accorgersi prima di Dorcas Meadowes, della sua risata, dei suoi modi sbarazzini, della sua dedizione e del suo coraggio — quanto tempo ha sprecato? Quante occasioni non ha saputo o non ha voluto cogliere?

*
Dorcas sta alle spalle di Mary e studia la scacchiera, mentre Peter si lamenta che non è valido, ma nessuno lo ascolta. Remus legge un vecchio tomo polveroso, lui e James stanno giocando con due aeroplani di carta.
Quando Lily entra nella Sala Comune, quello di Ramoso si schianta contro il vetro della finestra e Sirius rimane solo. Improvvisamente far volare un pezzo di pergamena non è più divertente: l'aeroplano piroetta svogliatamente nell'aria, poi viene dimenticato.
Il ragazzo cerca una nuova distrazione che non implichi la lettura e con grande disappunto, non trovandola, occupa una delle poltrone accanto il camino.
Da quella posizione può osservare il profilo di Dorcas: la treccia appoggiata sulla spalla, l'aria concentrata quando si china per suggerire a Mary una mossa, perfino la smagliatura della calza all'altezza del ginocchio sinistro. E osservare Dorcas era proprio quello che voleva evitare.
Sentendolo sbuffare, Remus guarda l'amico e nota il modo in cui sta osservando la loro compagna di Casa. Gli lancia un'occhiata che suona come un è inutile che neghi, ti piace, cosa stai aspettando? A cui Sirius risponde con un'altra occhiata — torna al tuo libro.

*

A riportarlo al presente sono le labbra di Dorcas che si posano sul suo collo e risalgono alla ricerca della sua bocca. La giovane Strega è prepotente e richiede attenzioni e Sirius tende a dimenticarsene, perché Dorcas è anche silenziosa e talmente ben educata, che la prima volta credeva gli avrebbe chiesto il permesso per baciarlo; invece lo aveva preso per il bavero del giubbotto e aveva fatto scontrare le loro labbra.
«Non è saggio sprecare il poco tempo che abbiamo a disposizione» gli sussurra «L'Ordine potrebbe avere bisogno di noi da un momento all'altro».
Sirius sogghigna ancora una volta e la stende sotto di sé, accarezzandole i fianchi snelli.
Non ne è certo, ma potrebbe essersi innamorato di Dorcas Meadowes e mentre la bacia considera che potrebbe persino piacergli coniugare i verbi al plurale  — questo, a James, non lo ammetterà mai. 
   
 
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