Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Sakurina    09/07/2008    6 recensioni
Dopo una terribile tragedia, Ino è l'unica in grado di affrontare degli spietati e misteriosi ninja arrivati da lontano. Mentre lotta contro se stessa, intrappolata fra sogno e realtà, Shikamaru e Kiba si sfidano per conquistare il suo cuore... ma un'altra tragedia è incombente. Come riusciranno i nostri eroi a superare questa ennesima dura prova? Quale mistero nascondono i misteriosi ninja? Questa volta mi sono impegnata in qualcosa di più serio, giocando con i meandri della mente...
SHIKAINO [accenni KibaIno]
[Continua da "I Consigli di Kiba]
ShikaIno is ROCK (MoscheH BiancheH ©)
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Labirinto Della Mente

Il Labirinto Della Mente

 

 

 

E Sakurina aggiornò, alla velocità della luce… lo so, lo so, sarete tutti sorpresi ma… basta, devo finire questa storia prima che inizi a studiare per i test d’ingresso all’università sennò non finisco più. E poi ho un sacco di altre storie in mente, se non finisco questa non potrei mai farcela a scriverle tutte.

Oh, che capitolo triste, pieno di simbologie… XD okay in realtà non so cosa dire e faccio finta di fare la poetica U.U

Lascio decidere a voi cosa dire, mi raccomando, aspetto i vostri pareri, come sempre!

Un bacione Sakurina

 

 

 

Capitolo 21. "The Ones I Have Loved"

 

 

Is it a dream?

All the ones I have loved calling out my name

The sun warms my face

All the days of my life, I've seen them passing me by

 

                                                         (""The Swan Song" by Within Temptation)

 

 

 

Quel cigolio era veramente insopportabile. La finestra bianca continuava a sbattere contro la parete lignea, fatta di quel legno vecchio e usurato, persino in decomposizione in alcuni punti.

Il vetro della finestra era vecchio anch'esso, sporco e spaccato nell'angolo a destra.

Ino scostò lievemente la testa di lato, quanto bastava per osservare seccata il continuo sbattere di quella dannata finestra.

Non ricordava da quanto tempo era sdraiata lì. Quella stanza non era la sua, lo sapeva per certo. Le pareti lignee, vecchie e piene di ragnatele, un letto disfatto con delle lenzuola candide e stranamente pulite, quasi nuove, tutte sottosopra. Tra il letto, posto al lato della stanza, parallelo al corpo della biondina, e la finestra, stava un lungo specchio verticale... completamente in frantumi. Tutte le schegge erano a terra, sparse in disordine totale per tutto il pavimento, come se lo specchio fosse caduto a terra spaccandosi in mille pezzi. Ma la struttura argentea era ancora in piedi, era solo il vetro che era caduto a terra.

Finalmente, la porta vecchia e malconcia che fin dal suo misterioso arrivo in quella stanza era sempre rimasta rigorosamente sigillata, si aprì lentamente, con un forte tonfo.

Ino ruotò la testa dalla finestra alla porta, posta in posizione opposta.

Incontrò degli occhi di ghiaccio, freddi e privi di emozione. Occhi conosciuti, certamente, senza ombra di dubbio. Lei e quel tizio che l'aspettava sulla porta non dovevano aver avuto un bel rapporto quando... quando non erano. Prima di arrivare lì.

I suoi capelli argentei brillavano quasi quanto le sue iride, iniettate di uno strano piacere morboso.

-"Che vuoi?"- gli chiese Ino, apatica e senza espressione.

-"Sono venuto a prenderti, principessa."- sogghignò lui, compiaciuto.

-"Ah. Capisco. Suppongo che dovrei alzarmi."- sospirò la Yamanaka, sollevandosi a fatica dopo giorni e giorni di inerzia sdraiata in quel luogo.

Non aveva bisogno di cibo né di acqua, stava bene così. Sdraiata su quel pavimento sudicio, dividendo il suo sguardo tra quella finestra che sbatteva perennemente contro il muro e i cocci di specchio al suolo. Non pensava nemmeno, semplicemente perché non aveva nulla a cui pensare. Semplicemente, non ricordava nulla.

Si alzò lentamente, spolverando con lievi tocchetti l'insolito vestitino bianco che indossava.

Ryuu la invitò con un cenno del capo a seguirla verso il lugubre corridoio senza finestre, anch'esso fatto di legno marcito. Il pavimento scricchiolava sotto i loro passi, come se dovesse cedere da un momento all'altro.

Presto raggiunsero delle scale poco invitanti che scendevano, portando all'atrio d'ingresso. Già dall'alto era visibile la porta di quella misteriosa e diroccata casa... porta d'ingresso o d'uscita? Ino non lo sapeva, ma vedeva una forte luce bianca provenire da dietro le fessure.

-"Ecco la nostra destinazione, principessa."- le indicò la porta Ryuu, con ghigno compiaciuto.

-"Tu sei morto."- asserì improvvisamente Ino, fermandosi in mezzo alle scale e fissando l'uomo con sguardo vagamente scettico.

-"Già. Ma lo sei anche tu."- ribatté l'uomo, senza esitazioni.

-"Davvero? Ma ne sei proprio sicuro?"- ebbe la forza di protestare la biondina, guardandosi le mani, incredula.

-"Certo, perché, hai dubbi?"- le chiese lui, sogghignando.

-"Mmh... in realtà sì... però va beh... non importa..."- sospirò infine la Yamanaka, riprendendo a scendere le scale molto lentamente.

 

h

 

Shikamaru aprì la porta di casa Yamanaka per uscire in cortile. Inspirò un po' di quell'aria gelida di fine inverno, affondando i piedi nello strato di neve che ancora copriva buona parte del giardino.

Sospirò, portando gli occhi tristi e pensierosi al limpido cielo azzurro, illuminato dai lievi raggi dorati dell'alba e colorato da qualche nuvoletta bianca. La primavera si avvicinava, ma non sarebbe stata tale senza il suo fiore più bello. Il bello della primavera era vedere Ino che gioiva alla vista di ogni fiore appena sbocciato, ma senza di lei... potevano sbocciare tutti i fiori che volevano, ma per Shikamaru sarebbe rimasto inverno. Senza Ino la primavera non sarebbe arrivata mai più.

L'attenzione del Nara venne catturata da una figura alta e imponente, che pensierosa camminava su e giù per il cortile innevato.

-"Inoichi-san?"- lo richiamò Shikamaru, avvicinandosi.

-"Oh, Shikamaru!"- sorrise Inoichi, con volto sereno.

Il ragazzo rimase perplesso dalla sua reazione. Inoichi amava sua figlia più di qualsiasi altra persona al mondo, com'era possibile che fosse così calmo e pacato?

-"Inoichi-san..."- cercò di parlare il Nara, ma venne interrotto dall'uomo.

-"Ehi guarda Shikamaru..."- disse l'uomo, scostando un po' di neve con la mano.

Improvvisamente, da sotto quella coltre di ghiaccio, a Shikamaru parve d'intravvedere dei colori... tanti petali viola stavano sbucando come per magia dalla neve.

-"Vedi questi fiori, Shikamaru? Si chiamano "bucaneve"... facile capire il perché di tale nome, no? Sono i primi fiori a nascere a primavera, e Ino li ama tanto..."- fece una pausa Inoichi, sospirando -"...quest'anno sono nati viola, chissà perché. Le piacerebbero da impazzire..."- concluse con un sorrisino sconsolato.

Shikamaru inarcò un sopracciglio, perplesso: davvero non capiva dove volesse andare a parare il padre di Ino.

-"Che tristezza..."- borbottò fra sé e sé il Nara, fissando i bellissimi fiorellini viola.

-"No, perché dici così? Non è mai triste vedere dei bucaneve, perché sono i fiori della speranza..."- spiegò Inoichi, sorridendo con occhi lucidi.

-"Come prego...?"- sbarrò gli occhi Shikamaru, incredulo a ciò che aveva appena sentito dire.

-"Ma sì, il bucaneve è il fiore della speranza, Shikamaru... un fiore che nasce in mezzo al ghiaccio è come la speranza che non muore mai e che nasce anche in mezzo alle situazioni più disperate..."- spiegò il signor Yamanaka, quasi commosso.

Il chunin abbassò subito lo sguardo, aggrottando le sopracciglia, perplesso. Fissò i fiorellini viola a dir poco senza parole. Il suo cervello... sì, sentiva che stava ricominciando a funzionare, a creare una intricata rete di collegamenti...

 

...il bucaneve è il fiore della speranza...

 

...hai detto che la bimba si chiama Saki, giusto? Beh, è un bel nome... significa "fiore della speranza" se non sbaglio, vero?

 

-"Papà...?"-

-"Saki! Saki!"-

 

-"...i sogni che avevamo fatto... erano sogni premonitori. Se tu hai sognato di avere una figlia con Ino allora... dovrà accadere e allora vorrà dire che Ino si salverà!"-

 

-"...Saki..."- sussurrò fra sé e sé Shikamaru, prima di iniziare a correre come un fulmine fuori dal cortile.

Inoichi dapprima rimase perplesso, poi sorrise, soddisfatto: quel ragazzo avrebbe salvato sua figlia, ne era certo.

 

h

 

-"Toh, guarda chi si rivede..."- asserì una voce sadica e divertita.

Un uomo dai capelli perlacei tirati all'indietro la guardò con un sogghigno, uscendo da una delle stanze al primo piano della casa decadente.

Indossava camicia e pantaloni neri, ma Ino ricordava di averlo incontrato abbigliato in altro modo... anche se non le era chiaro come.

-"La conosci, Hidan?"- gli chiese Ryuu, anche lui abbigliato di nero.

-"Sì... è la mocciosetta che stava insieme al bastardo che mi ha fatto fuori... oh, finalmente un po' di giustizia in questo mondo..."- asserì l'uomo, sparendo dietro una porta che portava in un seminterrato scuro.

-"Certo che ne avete fatta fuori di gente, eh?"- chiese Ryuu, divertito -"Beh, non sono di certo quello giusto per giudicare... comunque, questa porta bianca è tutta per te, a me mi aspetta il seminterrato scuro... ognuno ha quel che si merita, del resto. Io ti lascio, ma non pensare di avere altre vie di fuga. Oltre a questa casa, non c'è più nulla qua per te. Devi scegliere se restare a vagare in questa casa abbandonata per l'eternità, a vedere anime andare avanti e indietro, o se passare la soglia anche tu."- le spiegò Ryuu, dirigendosi verso l'altra porta.

-"Cosa c'è dietro questa porta?"- gli chiese Ino, tradendo un po' di paura.

-"Domanda da un milione."- sogghignò l'uomo, aprendo la porta scura posta dall'altra parte dell'atrio.

In quel momento, un'altra figura familiare apparve sullo stipite della porta scura. La Yamanaka sobbalzò, sorpresa e dispiaciuta: sebbene non riuscisse a ricordarsi di lui, sapeva che era ingiusto che quel ragazzo biondo e dagli occhi cobalto si trovasse nella porta scura anziché in quella bianca.

-"Mi dispiace tanto..."- sussurrò Ino, con occhi lucidi.

-"Anche a me, ma chére..."- rispose con un sorrisino amaro Yoshi.

-"Andiamo fratellino, le cantine ci aspettano..."- asserì Ryuu, con tono ironico, spingendo il fratello giù per le scale e chiudendo la porta scura dietro di sé.

Ora Ino era davanti alla sua porta bianca. Non sapeva che fare, ma sentiva che quella casa diroccata era veramente vuota e da dietro quella porta invece arrivava un bel calore.

Lei non era tipa da esitare, questo se lo ricordava bene. La Yamanaka mise la mano sulla maniglia della porta, aprendola con uno strattone secco.

Un'abbagliante luce candida la investì, lasciandola a dir poco senza parole: là dentro non c'era nient'altro che luce.

 

h

 

La porta dell'ufficio di Tsunade si aprì con un tonfo, facendo spaventare le due donne al suo interno.

Shikamaru si avvicinò con passi pesanti ad Asha, fissandola con sguardo serio e col fiatone.

-"C'è un modo."- asserì il ragazzo, convinto.

La donna rimase perplessa per qualche secondo, poi capì a cosa si stesse riferendo il giovane.

-"Ancora con questa storia, Shikamaru..."- sbuffò Asha, annoiata.

-"Io lo so per certo, Asha. Non so quale sia, ma un modo, almeno uno, ci deve essere per forza."- insistette il Nara, convinto come non mai.

-"Come fai ad esserne così sicuro, moccioso?"- chiese la donna, irritata.

-"Saki."- si limitò a dire Shikamaru, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Asha rimase allibita per qualche secondo, dopodiché si morse il labbro inferiore.

"Maledetta nanerottola..." imprecò mentalmente.

-"Non ti arrendi proprio mai, eh?"- sospirò Asha, con espressione amara.

-"Faccio poche cose, ma fatte bene."- sorrise Shikamaru, soddisfatto.

-"Ehi, potrei capirci qualcosa pure io?!"- sbottò Tsunade, infastidita.

 

h

 

Ino inspirò a fondo e si preparò a oltrepassare la porta di luce.

Era già entrata quando percepì una forte spinta al petto respingerla indietro e farla cadere a terra, sul suolo sudicio dell'atrio.

La biondina sollevò il volto sconvolta, mentre vedeva due figure uscire dalla porta di luce.

Un uomo alto e possente, dai capelli scuri e dai grandi occhi color nocciola, con indosso camicia e pantaloni bianchi, la fissava sorridente e comprensivo; il sorriso era incorniciato da una barbetta corta e scura, mentre tra le labbra una sigaretta si consumava lentamente. Al suo fianco, una giovane ragazza dai capelli corti, biondi e sbarazzini, gli occhi di un colore smeraldino e il sorriso dolce e nostalgico. Indossava un abitino bianco e corto, proprio come quello di Ino.

Gli occhi di Ino si erano riempiti di lacrime alla vista delle due figure. Lacrime copiose le rigavano le gote, mentre si sforzava di ricordare i loro nomi. Li amava così tanto e si odiava per essersi dimenticata come si chiamavano.

L'odore amaro di quella sigaretta la avvolgeva, mandandola in confusione totale, spezzandole il cuore. Non capiva cosa stesse accadendo, ma sapeva che le mancavano da morire e che avrebbe tanto voluto stare lì con loro.

-"Ino, non è ancora il momento di venire da questa parte!"- la rimproverò con un sorriso comprensivo l'uomo.

-"Resta qui ancora per un po'... vai da quello specchio e rimettilo in piedi, puoi farcela, ci fidiamo di te, Ino-chan!"- le spiegò la biondina, accarezzandole lievemente i capelli.

Lentamente allontanò la mano dalla sua chioma, mentre Ino cercava di afferrarla, inutilmente. Le due figure si stavano nuovamente allontanando all'interno della luce, svanendo dietro la porta bianca che si richiuse nuovamente davanti a lei.

-"ASUMA-SENSEI!!! IZUMI-CHAN!!!"- urlò a gran voce, riempiendo i polmoni di disperazione.

Poi sbarrò gli occhi: si era ricordata di loro, si era ricordata i loro nomi.

Ino si alzò in piedi di scatto, asciugandosi le lacrime e voltandosi verso le scale che portavano alla stanza dov'era stata fino a poco prima: aveva qualcosa da fare, non poteva deluderli... ancora.

 

 

 

 

 

Grazie mille a: hinata21, Andreatorinista, Kikichan, YumiBabyPunk e Ayumi per le recensioni! Siete formidabili, fino al 21° capitolo, come fate! XD io non ci riuscirei U.U

Vi adoVo!!!

Bacione Sakurina

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Sakurina