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Autore: Fra_Jones    10/04/2014    0 recensioni
“Sono stata innamorata prima. Ma quello che mi fa guardare il suo viso corrucciato, i suoi occhi azzurri.. è qualcosa di inspiegabile. Mi sento persa in un mondo differente. Se te avessi presente il colore dei suoi occhi..” disse, passando la mano sulla guancia per asciugare le lacrime che continuavano a cadere. “Comunque.. passerà. Tornerò a ‘vivere’ come facevo prima. Ma per il momento.. mi sento morta dentro. Non avevo mai sperimentato l’amore impossibile, ecco come c si sente.” Sorrise.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ti piace la ragazza eh?” disse Marco al cugino.
“Cosa? No!. Cioè, penso sia molto bella ma.. Oddio cugino scusa, tu..”
Marco rise e poi disse “Tranquillo! C’eri prima te.”
“In realtà c’è prima James.” Disse a bassa voce.
“James?” disse Marco, credendo di non aver capito.
“Si, niente cugino! Lasciamo stare. Andiamo dentro a prenderci da bere.. allora che si dice in giro per il mondo?” chiese mentre si dirigevano verso il salone della casa.
&&&
 
“Ciao James!” disse con tono squillante. Aveva dovuto trovare molto coraggio per quel tono, che risultò forse anche più squillante di quello che doveva essere.
“Ehi.” Disse con tono basso. “Ti avevo detto che ti avrei chiamata. Dove sei?”
“Io, sono a casa dei miei. Uno dei soliti pranzi.. sai com’è mia madre.” James si mise a ridere. Conosceva bene i pranzi di Ellen.
“Oh, non puoi immaginare chi ho incontrato qua..” disse Emma.
“Chi?”
“Ero sul dondolo, e un ragazzo è venuto da me e mi ha chiesto se poteva sedersi.. e ..”
“Aspetta, se è una vecchia fiamma, non ne voglio sapere.” Disse James scherzando.
Emma sorrise. “No, non si tratta di una vecchia fiamma. Beh, la faccio corta. Mentre parlavo con questo Marco, è arrivato il cugino.. Erik.”
“Marco?Erik?”
“Ti suonano familiari vero?” disse Emma.
“Io direi di si. Parli del mio migliore amico e di suo cugino Marco?”
“Si” disse ridendo.
“Cacchio.. “ disse “Mi ero dimenticato che i genitori di Erik avevano preso casa a Watford! Ma Marco cosa ci fa là? È da un pezzo che non lo vedo.”
“È venuto a trovare gli zii. Beh, perché non vieni qua … tanto sai che andrà avanti fino all’ora di cena.”
“Io, si.. ok.”
“Porta anche Mel se vuoi, è la benvenuta!”
“Vedrò. Ci vediamo dopo.”
 
“Ehi”
Emma si voltò. “Ehi” disse sorridendo. “Era James.”
“Ah, James. Potrò mai competere con lui?”
“Che.. in che senso?”
“Emma.. io.. tu.. sei bellissima.” Disse avvicinandosi a lei, prendendole le mani e portandole al suo petto.
“Cosa..”
“Vorrei conoscerti meglio. Vorrei condividere con te cose, esperienze.. adoro il tuo sorriso.”
“Erik.. dici sul serio?”
“Si.” Disse sorridendo e arrossendo un po’. Emma non si sentiva così desiderata da tanto tempo.
“Io.. “ disse lei. Poi iniziò forte a piovere.
 Emma guardò verso l’alto e si mise a ridere. Erik trascinò la ragazza per la mano verso il portico. Ma lei disse di no. Si fermarono al centro del vasto giardino, mano nella mano. Non smettevano di ridere.
Anche se stavano ridendo, Emma pensò “devo vederlo con un segno del destino, oppure no?”
 Destino o no, adorava la pioggia.
“Adoro la pioggia!” disse lei.
“Si, ma se non ci ripariamo ci prenderemo l’influenza. Io son gracilino sai?”
“Ti curerò io se vuoi.” Rispose sorridendo Emma.
Lo sguardo di Erik si fece intenso. La sua mano strinse forte quella di Emma.
“Che ne dici.. di metterci almeno seduti sul dondolo, saremo un minimo più riparati.”
Emma annuì.
Rimasero seduti sul dondolo, sotto la pioggia per parecchio. Scherzarono e risero. La pioggia continuava imperterrita a scendere.
 
&&&

“Siamo quasi arrivati.” Disse James, guardando la moglie.
Svoltarono a destra, cercarono un parcheggio e scesero. Mel aprì di corsa l’ombrello, e andò verso James per ripararlo, ma lui si scansò. “Sono pochi metri, non fa niente.”
Bussò alla porta.
“James!!!” disse con tono contento Ellen quando vide il ragazzo di fronte alla sua porta. Li fece entrare e lo abbracciò forte forte.
“Come sta signora?”
“Oh, ancora con questa signora. Ellen.. ELLEN.”
James si mise a ridere. “Chiedo perdono Ellen! Lei.. è Mel, mia moglie. Ti ricordi di lei?”
“Oh tesoro, se l’avessi già vista me ne sarei ricordata. È così bella! È un piacere cara!”
“Il piacere è mio.” Disse Mel con il tono un po’ imbarazzato.
“Dove.. dov’è Emma?”
“Oh, appena è arrivata è uscita fuori in giardino. Non l’ho più vista, caro! Comunque, servitevi. Avrete fame immagino.” Disse accompagnando i giovani nel salone.

“Anthony!”
“Oh perdinci, James. Da quanto non ci si vede!” disse il padre di Emma abbracciando il ragazzo.
“Come va?” disse James sorridendo.
“Tutto bene. E te caro?”
“Io .. bene, grazie. Io .. “ disse guardando Mel, poi continuò “Lei, è mia moglie. Tu l’hai incontrata?”
“Si, certo! Quella sera a casa di Emma. “ disse “Ciao cara, come stai?” disse baciandole le guance.
“Io, tutto bene grazie. Lei?”
Mel era sbalordita dalla semplicità e dalla vivacità di quei due signori, ed era ancor più sbalordita dalla felicità di James. Si vedeva che si sentiva a suo agio. E riusciva a mettere a suo agio anche lei. Mel iniziò a conversare con il padre di Emma del più e del meno, era molto simpatico. James si allontanò dicendo che sarebbe tornato.
Andò verso la porta che dava sul portico. Il sole stava tramontando, la pioggia continuava a scendere, anche se un po’ si era calmata.
Uscì sul portico e vide il dondolo muoversi. Pensò ci fosse Emma. Così a passo accelerato si avviò verso il giardino. Poi iniziò a correre. “Emma?” urlò, mentre la pioggia scendeva sul suo viso.
Ma non era da sola. Quando arrivò là, trovò Erik con il braccio intorno alle spalle della ragazza.
“Ehi..” disse a bassa voce, tirandosi indietro i capelli zuppi.
“Ehi bello!” disse Erik sorridendo, e spostando il braccio.
“James!” Disse Emma.
Erik guardò il volto della ragazza. Aveva pensato di poter competere con il suo amico, aveva pensato che forse lei non era poi così innamorata; ma si sbagliava. Sul volto di Emma si lessero tutte le emozioni possibili ed immaginabili. Paura, speranza, amore, tristezza.. forse era meglio togliersi di torno.
“Ehi bello. C’è mio cugino a casa dei miei sai?” disse.
James guardava intensamente Emma. Poi si voltò verso l’amico e disse “Ah.. si? Cioè, si, Emma me lo ha detto. Farò un salto là dopo, va bene?”
“Si certo. Sei solo?” disse Erik.
“Io.. no , no. C’è Mel dentro. Sta parlando con Anthony.” affermò James. Emma voltò il viso alla sua sinistra. In quel momento smise di piovere.
“Vado a salutarla.” Disse dando una pacca sulla spalla all’amico, avviandosi verso la casa. Poi si ritornò e sussurrò all’amico “È tutta tua.”
James continuava a guardare Emma.
“Ehi..” disse.
Emma si voltò verso di lui e sorrise.
“Direi che ha smesso di piovere.”  Disse sorridendo, cercando un argomento di cui parlare.
“Si..” 
“Peccato” affermò alzando le spalle “Tu adori la pioggia.”
Emma lo guardò dritto negli occhi. Sapeva tutto di lei.
“Posso?” disse James indicando il posto vuoto vicino a lei. Emma annuì.
James si sedette e guardò dritto verso di sé. Poi si voltò.
“Em..” disse.
Emma si voltò verso di lui. Una lacrima stava per rigarle il viso. James si voltò con tutto il corpo verso la ragazza.
“Io.. credo che noi dovremmo parlare.”
“Trattieni le lacrime Emma. Trattienile!” si disse. Ma era difficile.
“Ehi.. perché piangi?”
“Io, non sto piangendo.” Disse sorridendo asciugandosi il volto. “Di cosa dobbiamo parlare?”
“Di stamattina. Di noi. “
“Noi?” disse facendo finta di non capire.
“Si.. io stavo per baciarti Em.”
“Lo so. Ma non è successo.”
“Si, non è successo. Ma io avrei voluto.”
“Cosa?” disse lei.
“Si. Ti sei voltata.. ma io non mi sarei pentito. E .. anche te lo volevi.”
“No, James! Ti sbagli. Mi sono voltata.”
“Se non lo avessi voluto avresti dato in escandescenza.” affermò sorridendo. “Ti conosco, so che lo avresti fatto.” 
James prese le mani della ragazza e le chiese a tono basso: “Perché ti sei voltata?” 
“Perché è sbagliato.” Disse lei.
“No, non dirmi che è sbagliato quello che proviamo..” disse chiudendo gli occhi.
Emma alzò il viso di James e guardandolo dritto negli occhi disse.
“Sei sposato..” sussurrò lei con un sorriso dolce amaro stampato sul viso.
“Io..” disse James stringendo le mani della ragazza. “Mel sa che c’è qualcosa che non va in me. Le ho parlato.. lei vuole che proviamo a sistemare le cose Em, ma io so che non sarà possibile.”
“Perché?” disse accarezzando il viso dell’amico.
“Perché quello che provo per te.. non riesco a provarlo per Mel. Prima mi hai parlato di vero amore.. e se fossi tu il mio vero amore?” disse lui chiudendo gli occhi e lasciandosi accarezzare da Emma. “Di certo so.. che Mel non lo è.”
“Oh James..” disse Emma piangendo. Come voleva fosse vero tutto ciò che stava dicendo.
James aprì gli occhi, la guardò, le mise una mano sul viso, poi le stampò un bacio sulle labbra.
Quando le loro labbra si separarono, tutti e due avevano ancora gli occhi chiusi. Li aprirono lentamente. Poi Emma lo guardò e disse “Non funziona James.. sei sposato.” Si alzò e con le lacrime agli occhi cominciò a correre verso la casa.
James lasciò rilassare i suoi muscoli, inclinò la testa indietro e chiuse gli occhi. Poi le lacrime scesero.




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Hello!
Allora: questa parte dovrebbe, in realtà,
essere divisa in più capitoli, ma siccome ho ripreso a scrivere la storia (sono stupita di me stessa), ho deciso di
 postarla così.
In questi giorni continuerò a scrivere,
e posterò le restanti parti.
La storia di sicuro qualcuno la sta leggendo.
Ora non so se vi piace o no, ma senz'altro
mi piacerebbe scoprirlo, quindi per favore se leggete la storia 
lasciatemi una recensione così che io possa capire se vi piace o no. 
Un bacio.
xx 
  
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