Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: IMmatura    17/04/2014    8 recensioni
Il Natale in famiglia è una delle situazioni più belle, ma anche più tragicomiche, in cui ci si può trovare. Se poi la famiglia con cui passerai le feste non è neanche la tua, il disastro è sempre dietro l'angolo!
Ce la farà Scott a conquistare la famiglia di Courtney prima dell'anno nuovo, tra incidenti, malintesi e...la persecuzione di un'alce? Se volete scoprirlo, non perdetevi questo sclero made IMmatura!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Nuovo Personaggio, Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Teletoon; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. 

  

  

Natale ed altri disastri

I mille e più imprevisti delle feste...con i suoi!

 

  

 

Epilogo

Proposte...esplosive!

 

Venne il tanto atteso trentuno di Dicembre. La famiglia Barlow si era riunita tutta nel salone della villa, lasciando a Scott e Courtney tempo e modo di chiarirsi.

Molly e Renee scommettevano sull’esito della discussione.

-Per me si mollano definitivamente!-

-Ma sorellona, non dovrebbero fare pace? Insomma...ha salvato Michael...-

-Io ho dei dubbi su questo...secondo me è più facile che sia stato Michael a salvarlo dall’alce. Comunque non è ancora detto che finisca bene, sai?-

I signori Barlow si guardavano perplessi. Sinceramente Cecile non aveva avuto nulla in contrario fin dall’inizio a quella storia e il marito...beh, lui sbuffava di tanto in tanto che si sbrigassero a sbrogliare le loro questioni. Lasciarli soli al piano di sopra per così tanto tempo ancora lo infastidiva. La di lui madre, intuendone i pensieri, disse distrattamente qualcosa a proposito del “lasciar fare” e della gioventù che viene una volta sola. Senza dubbio la nonnina era più ottimista.

Perfino il signor Jhon e la moglie Sophie sembravano se non altro curiosi.

A rompere gli indugi fu però il piccoletto della famiglia che, svignandosela in cucina, tirò fuori dalla tasca una scatola di petardi, gentilmente offerta dal precedente sfigato portato lì dalla sorella. Era ora di usare quello stupido regalo, con cui si era lasciato comprare, per una buona causa. Uscì fuori di casa, in mezzo alle chiazze di neve ormai in scioglimento. Alzò il naso ad osservare la parete della villa. La finestra della camera di Court mostrava le luci accese. Ed era aperta...

 

§§§

 

-Perché non mi hai semplicemente detto la verità?-

-Perché sapevo che non ci avresti creduto, stavo cercando di non litigar...-

-Per questo hai iniziato a sbraitarmi contro? Per questo mi hai dato della pignola isterica?- incalzava Courtney, sfogando tutto il nervosismo degli ultimi giorni su Scott. Il rosso si limitava a stare fermo di fronte a lei. Non aveva intenzione di andarsene per così poco (non era neppure la prima sfuriata che subiva), ma aveva paura che il suo piano speciale per riconquistare la fiducia della sua ragazza non avesse funzionato.

-E poi sei andato comunque avanti da solo, sei un irresponsabile, un idiota, un...-

-Aspetta...vuoi farmi credere che eri preoccupata che mi perdessi?- la stuzzicò lui, giocandosi il tutto per tutto.

Courtney avvampò, incrociò le braccia al petto stizzita.

-C-certo che no. Non me ne sarebbe importato proprio niente.-

-Senti, magari ho sbagliato delle cose, ma ho iniziato a rimediare e vorrei che mi lasciassi provare...-

-Io non so se posso fidarmi di te, lo capisci?-

In quel momento, un petardo entrato dalla finestra esplose. Con un riflesso del tutto involontario Courtney si ritrovò tra le braccia di Scott.

-Così non ti fidi, eh?- disse lui, sogghignando divertito e godendosi di nuovo l’odore dei suoi capelli...prima di beccarsi una gomitata nello stomaco.

-Non fare lo spiritoso...per il momento sei ancora in prova.-

-Come vuoi.- disse lui, affacciandosi alla finestra e vedendo esattamente colui che si aspettava di vedere. Gli fece segno con la mano che aveva funzionato.

-Mi devi un favore, sfigato!- esclamò Michael, prima di ritirarsi a razzo dentro casa.

 

§§§

 

Il fidanzato in prova era adesso intento a narrare, di fronte al fuoco, la sua “lotta” con l’alce selvatico, sotto lo sguardo scettico di Courtney e Renee, e quello sconvolto e impressionato di Molly.

-Così mi sono aggrappato alle corna e gli sono saltato sul dorso, mentre ancora scalciava in mezzo alla neve e...-

-Balle!- interruppe Michael, sedendosi sul tappeto. -adesso ve lo racconto io come sono andate le cose...-

 

Scott si era fatto avanti, convinto di quel che faceva. L’alce si preparava a caricare. In barba al pericolo, il rosso si faceva stupidamente avanti, sfidando quasi l’animale a colpirlo.

-Ok, mi stai rovinando la vita, quindi adesso ce la vediamo una volta per tutte.- ringhiò, come se l’animale potesse capirlo. Sfortunatamente la conoscenza della bestianon includeva il linguaggio umano, ma si limitava a “come abbassare la testa e correre”.

“Ok, essere minacciosi non ha funzionato!” pensò in preda al panico il ragazzo, schivando per un soffio la carica. Il resto era stata pura e sfacciata fortuna. La dea bendata, probabilmente in debito per tutte le sfighe degli ultimi giorni, aveva fatto si che l’alce rimanesse incastrato ad un tronco d’albero.

-Woho!- esclamò Scott.

-Complimenti.- aveva gelidamente commentato il piccoletto. -Adesso potrai morire assiderato con la soddisfazione di aver “sconfitto” un terribile alce...-

-Che fai, sfotti? E comunque ho un piano...-

-Se è buono come quello di prim...-

-Ascoltami bene, stupida bestiaccia!- si rivolse il rosso all’animale, che scalciava.

-Ehi, mi ignori per parlare con un animale? Guarda che neanche ti capisce.-

-Tu fammi lavorare.- lo liquidò il rosso, per poi tornare al suo interlocutore principale. -Adesso io ti libero, però tu fai il bravo e ci riporti a casa, ok?-

“Adesso muore” pensò Michael, vedendo Scott affannarsi attorno all’alce incastrato.

In effetti, appena la belva fu liberata, sbuffò con aria truce e lo sguardo assassino. Decisamente non aveva gradito la proposta. Si apprestò a caricare di nuovo.

-Ehi, così non vale!- esclamò il povero malcapitato, schivando alla meglio le corna, che l’animale agitava furiosamente davanti a se. A quel punto il bimbo ebbe uno dei suoi lampi geniali. si ricordò di un vecchio regalino avuto...da una brutta persona. Tirò fuori dalla tasca del cappotto una scatolina di petardi e, fregandone uno contro la parete della grotta, lo lanciò in direzione dei due “contendenti”. L’alce a quello scoppio si imbizzarrì terrorizzata e, finalmente, Scott riuscì nell’assurda idea di saltarle a cavallo...finendo di nuovo a terra un secondo dopo. tuttavia, ormai lo spirito guerriero dell’animale era venuto meno, e domarlo alla fine fu possibile (ricorrendo di tanto in tanto ad un’esplosione per spaventarlo.)

 

-Chi ti ha dato questi? Sono pericolosi!- esclamò la signora Cecile, con aria insolitamente minacciosa, strappando dalle mani del figlio i petardi che stava esibendo, come prova. Da quando aveva rischiato di perdere il bambino, anziché coccolarlo come ci si sarebbe aspettati, sembrava diventata molto più severa. Chissà, forse si era ricordata di non dar per scontato il suo ruolo di madre...

Quanto al signor Barlow si limitava a sorridere, incerto su come comportarsi. Senza dubbio quel ragazzo sembrava bizzarro e anche un po’ idiota, ma era pur sempre meglio di quello che gli era toccato la volta prima...a differenza della moglie non faticava ad immaginare l’origine dei piccoli ordigni in mano al figlio. tutto sommato Duncan sarebbe stato molto peggiore, come genero.

-Dimmi che non glieli ha dati chi penso...- sospirò Courtney, battendosi una mano in fronte.

-Andiamo...ammettilo che io in confronto sono affidabile!- protestò Scott, dandole un pizzicotto sul braccio.

-Non è che ci voglia molto.- borbottò Renee, prestandosi al gioco della cugina. Courtney continuava ad assumere di tanto in tanto un’espressione stizzita, ma nei suoi occhi si vedeva chiaramente una serena allegria.

Continuando ad insistere il rosso cinse la ragazza in un casto abbraccio, controllando le reazioni del padre con la coda dell’occhio. Intanto o zio Jhon, uscito per fumare, rientrò annunciando che in paese davano uno spettacolo di fuochi pirotecnici, perfettamente visibile da quella collina.

 

§§§

 

Erano tutti fuori ad osservare i fuochi, quando Scott si palpò le tasche dei pantaloni alla ricerca di QUELL’OGGETTO. Sospirò di sollievo, sentendo la forma regolare della scatolina. Non avrebbe mai avuto un’occasione così giusta e romantica, ed anche se si vergognava come un ladro a fare la sua proposta davanti alla famiglia al gran completo, decise di giocarsi il tutto per tutto. Appena l’ultima raffica pirotecnica di fu conclusa, prese per la mano Courtney.

-Ascolta...lo so che negli ultimi tempi abbiamo avuto dei problemi, che non sono stato proprio in grado di gestire la tua famiglia e tutto il resto...che tra l’altro non è che mi sia esattamente venuta incontro! Aspetta, n-non volevo dire questo!- inspirò profondamente per riordinare le idee, mentre la ragazza rimaneva abbastanza perplessa, in attesa di capire dove quell’adorabile idiota sarebbe andato a parare.

-I-il punto è che...se siamo sopravvissuti a queste feste, sopravvivremo a tutto, quindi...- esitò un attimo. Non gli andava esattamente a genio l’idea di inginocchiarsi in mezzo alla neve. Decise allora di fare la sua mossa in piedi. Tirò fuori dalla tasca la scatola dell’anello l’aprì e...ci fu un’esplosione.

Michael scoppio a ridere, mentre Scott scagliava lontano la scatolina.

-Ma non glieli avevate sequestrati gli ordigni, al nano?- gridò nervoso.

-Ne tenevo un paio da parte.- sibilò allegra la piccola peste.

Di fronte si trovò la mano dell’altro, tesa.

-Che vuoi?- chiese, con finta ingenuità.

Ora che l’adrenalina del momento era sfumata, Scott si sentiva al centro dell’attenzione, e il suo viso assunse una bizzarra colorazione rossastra, da far tutt’uno con i capelli.

-L-lo sai, sgancia immediatamente...- tossicchiò il resto della frase.

-Non ho capito.-

-Io ti odio.- gli sfuggì tra i denti, mentre forzava un sorriso. era abbastanza sicuro di avere un’aria idiota.

-Sgancia immediatamente qulnl...-

-Eh?-

-RIDAMMI QUEL MALEDETTO ANELLO MALEDIZIONE!!!-

-A-anello?- chiese Courtney frastornata, mentre il resto della famiglia accoglieva la rivelazione con esclamazioni di sgomento.

Intanto il piccoletto restituì l’oggetto in questione, ridacchiando dell’aria stupida che aveva il suo futuro cognato.

-Ok, diciamo che speravo di chiedertelo in modo migliore...- balbettò Scott, quando il suo sguardo incrociò di nuovo quello della sua ragazza.

-Almeno stavolta non è un laccio di scarpa.- mormorò lei, indecisa se sentirsi in imbarazzo o emozionata. Optò per il cercare, inutilmente, di nascondere entrambe le sensazioni che la stavano soffocando.

Scott tentò di nuovo di fare la sua proposta.

-Ehi, non si fa così! Inginocchiati!- lo stuzzicò Renee.

Imprecando mentalmente contro la ragazzina, la gemella, il cuginetto e tutta la famiglia al completo, Scott ubbidì per poi tentare di concludere il suo discorso.

-E-ecco...quello che volevo chiederti è...vuoi diventare mio mari...no, aspetta!-

Ci mancava solo il suo solito lapsus. Si sbattè la mano libera in fronte, aspettandosi una sberla decisamente più intensa da Courtney che, invece, non riuscì più a trattenersi dal ridere. Così, in un misto di gioia ed ilarità si chinò per fissarlo negli occhi.

-Si, sposiamoci.- accettò alla fine, abbracciandolo e regalandogli un intenso bacio.

Molly si era commossa ed aveva iniziato a battere le mani, mentre la signora Cecile, mormorando “la mia bambina...” aveva iniziato a tirare su col naso. Sophie le passò un fazzolettino, mentre il signor Jhon era impegnato a controllare le reazioni di suo fratello, nonché padre della futura sposa. L’uomo appariva al momento ancora in stato di shock.

Renee, storcendo un po’ il naso, commentò con la nonna:

-Mi aspettavo una cosa più figa...tu l’hai mai vista una dichiarazione fatta così male?-

-Non ne vedevo una così mal fatta...- sentenziò la donna, con un sorriso -...da almeno quarant’anni.-

-Davvero? Quarant’anni fa i ragazzi erano così imbranati nel chiedere a una ragazza di sposarli?-

-Beh, i ragazzi in generale non lo so...di sicuro lo fu la buon’anima di vostro nonno.-

Quel commento, più che lo stesso “rituale” dell’anello, sancì il definitivo ingresso di Scott in famiglia...nella speranza che non dovesse pentirsene.

Ma questa è un’altra storia...

 

 


Angolo di IMmatura (commossa)

Ebbene si, arriviamo ad un finale corredato di fiori d’arancio! Beh, quasi...chissà, forse un giorno ne vedremo delle belle anche a questo matrimonio (a buon intenditor, poche parole...xD).

Veniamo ora ai dovuti ringraziamenti a tutti voi che avete supportato me nella redazione della storia, e il nostro rosso preferito nell’affrontare queste assurde festività.

Grazie a:

Euly_Chan; AnEvanescenceFan; AleCucciolo97; Female_Weezy; Dalhia_Gwen; Elisabettamolo131; Rocker_Wolf_Love; Angy_Sunny; Angel_Chan; Hope_Dream; il duo zoey_gwen; courtneylover; Dj_AmuStar; Thunder_PP_SS_White; Darckprincess_courtney131; Bridget_Svetlana e Angelo della Morte

per essersi presi il disturbo di recensire questa insulsa storiella.

Ringrazio anche:

Franciesco td; MagiiMe; Princess_Courtney; TD fan e _Deen_

per aver inserito la storia nelle preferite

e

AsiaLeggiStorie; Kauhsen e mintheart

per avermi fedelmente e silenziosamente seguita in questo turbine di follie

Spero di rivedervi presto con un’altra long, nel frattempo godetevi questi momenti di respiro tra una risata e l’altra. Saluti e ringraziamenti infiniti

 

IMmatura


PS. Concludere la mia prima fic a capitoli è un’emozione indescrivibile, che sono felice di condividere con voi ^_^

 

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: IMmatura