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Autore: Egle    17/07/2008    5 recensioni
Draco Malfoy, Death Eater mancato, odia essere ignorato. Ha provato di tutto per tornare a essere il degno rivale di Potter, ma l'odioso Gryffindor sembra pensare solo alla guerra imminente senza accorgersi della sua presenza...
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

Capitolo 7

 

8:56 am

 

Diciamoci la verità: io sono un tipo piuttosto pacato, tipo vacca indù.

Sento la quiete cosmica scorrermi nelle vene, l’armonia del mondo avvolgere il mio essere, la dolce musica del vento cullare la mia anima.

Deve esserci un potenziale buddista in me, impegnato a contemplare la bellezza del creato.

Perché se così non fosse, mi sarei già alzato da questa sedia e avrei staccato la testa dal collo della Weasley a mani nude e poi l’avrei data in pasto agli squali – o ai miei parenti.

Sono venti minuti buoni che sta gironzolando attorno a Potter.

Non lo sopporto.

Addento la fetta biscottata con una tale foga da far schizzare briciole dappertutto.

Quanto vorrei che fosse la sua testa.

Stracciona.

 

9:01

 

So quello che state pensando, ma non è così.

Non sono geloso, ovviamente.

Geloso? Io?

Perché mai dovrei essere geloso?

Solo perché quella continua a provarci?

Ci prova, bene. E allora? A me non tange minimamente.

Non mi tocca, capito?

L’unica cosa che mi infastidisce è il vedere una ragazza svendersi con tal poca classe.

Io odio la mancanza di classe. Dovrebbe lanciargli segnali discreti, ma inequivocabili.

E invece lei gliela sta praticamente sbattendo in faccia!

Non posso crederci che Potter non se ne accorga.

Naturalmente so che stavano insieme e se volete sapere la mia opinione…beh secondo me, Potter aveva un po’ troppi spermatozoi in corpo e si è orientato verso il primo buco a disposizione che ha trovato, la Weasley.

Perché qualcuno dovrebbe mettersi con la ragazza del suo migliore amico?

Ma perché è più comodo, no?

Figa-di-legno Granger la concede già a Mentecatto, Mentecatto probabilmente conoscerà un solo uso – che è anche quello meno nobile – del suo ano e perciò Potter è stato indirizzato verso la Weasley.

La Weasley sbava dietro al Bambino-Potenzialmente-Scopatore da tempi immemori. Lascia una scia umida dietro a Potter come una lumaca – non voglio sapere da dove secerna tal liquido – Dio, ma come faccio a pensare tali schifezze? – lo guarda con occhi adoranti.

Patetica.

Ricapitolando, Potter aveva bisogno di un buco, Weasley aveva un buco già pronto all’uso, Potter si è lasciato abbindolare.

Il mio ragionamento non fa una piega.

 

9:08

 

“Ancora marmellata, Harry?” cinguetta, sfarfallando le ciglia e chinandosi impercettibilmente verso di lui.

Gli ha offerto la marmellata.

La mar-mel-lata.

E se questo non è un chiarissimo invito di natura sessuale, io non mi chiamo più Draco Malfoy!

Ora avete capito che intendo dire?

E’ sempre così.

Gli fa una corte spietata!

E’ irritante! Non perché ci provi proprio con il mio Potter, ma perché…insomma, un po’ di dignità.

Anch’io potrei cospargermi l’ano di vasellina, mettermi a novanta e poi vedere se Potter coglie l’allusione – tonto com’è potrebbe anche pensare che io abbia le piattole e che stia sperimentando una cura per debellarle – ma non lo faccio perché sarebbe di cattivo gusto.

“No, grazie, Ginny” risponde l’infame, sorridendole.

A chi sorridi, pezzo di un somaro avariato?

Prendo un pezzo di pane e glielo tiro addosso, centrandogli quel bozzo che ha al posto della testa.

Potter fa una smorfia, guardandomi senza capire.

“Cosa?” sillaba con la bocca, aprendo leggermente le braccia.

Assottiglio gli occhi, investendolo con la mia miglior occhiata glaciale, prima di dedicarmi nuovamente alla mia colazione.

Cosa? Te lo do io cosa!

Chi si crede di essere? Un distributore di spermatozoi? Una banca del seme?

Eh? Non gli basta essere già l’eroe del mondo magico?

Mi esce uno sbuffo irritato.

Io odio essere irritato.

Maledetto segaiolo.

Pompinaro da strapazzo.

Lo sta facendo apposta. Crede che non me ne accorga?

Crede quell’espressione apparentemente sbigottita funzioni? Crede che non capisca che è solo una maschera?

Lo so che cosa sta tramando, il maledetto.

 

9:10

 

“Caffé, Harry?”

Caffé? Un pompino? Aspetta che mi infilo sotto al tavolo e te lo faccio.

No, no, non è necessario che tu faccia nulla.

La odio. Piccola, patetica stracciona.

Pensa forse che Potter preferirebbe infilarsi tra le sue gambe, piuttosto che tra le mie?

Oh andiamo, io sono bello! Anche un cieco se ne accorgerebbe.

Sono tanto bello fuori quanto lo sono dentro. Sono un giardino, ricco di fiori profumati e di statue raffinate, un po’ come i giardini di Versailles. Ho un oceano di bellezza dentro di me.

Sono una bella persona. E sono fiero di esserlo.

E invece la Weasley può vantare solo la profondità della sua vagina e del fatto che sia ormai una strada asfaltata. Scommetto che la sua canzone preferita è Like a Virgin. (*)

Dentro è vuota e arida. Io lo so. Lo vedo.

Va bene solo per il sesso a luci spente. Deve solo star lì, aprire le gambe e gemere un po’. Basta.

Io invece offro una relazione complessa, ma estremamente appagante.

“Sì, grazie” dice Potter, porgendole la tazza affinché la riempia. E le sorride brevemente.

Le ha sorriso. Di nuovo.

Le ha allungato la tazza. E lei gliel’ha riempita.

Ma non capite?

Oh my God!

Allora stanno insieme!

Potter e la Weasley stanno insieme.

Non li ho mai beccati a pomiciare come Zannuta e Mentecatto, ma solo perché io non li ho visti, non significa che…

Potter sta ancora con lei.

Non è vero che l’ha lasciata – ho origliato per caso una conversazione tra Mezzosangue e Troia e ho saputo che Potter l’ha scaricata un paio di mesi fa.

 

9:11

 

Se Potter sta con Weasley, ma si sollazza a spupazzare me, allora significa che io sono l’altro.

Allora era vero: Potter mi tratta come un oggetto sessuale.

Sono il suo trastullo amoroso.

Mi usa. Mi usa e basta.

Oh strappatemi il cuore, uccidete tutti i farisei, Potter non prova niente per me.

Potter mi usa.

Mi sento… sporco.

Come uno stroficaccio per pulire il pavimento.

E io che mi sono quasi preoccupato per lui, che desideravo tiepidamente che tornasse vivo per potergli comunicare qualche osservazione molto arguta e intelligente, come fai schifo.

Raccolgo i brandelli della mia dignità e mi alzo da tavola, cercando di mostrarmi forte.

Io sono un Malfoy. E i Malfoy non esibiscono le loro ferite.

I Malfoy soffrono stoicamente, meditando di punire i loro nemici con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno. (**)

Sto puntando direttamente verso la porta, con i cocci della mia autostima stretti al petto, quando la Weasley, troppo impegnata a dimenare il culo e a lanciare occhiate dall’alto contenuto erotico a Potter per badare a dove va, mi sbatte contro.

La guardo dall’alto delle mia superiorità di rango, purezza di sangue e nobiltà.

Stai cercando di potarmi via Potter?

Eh?

Lui è mio, capito?

Mio e di nessun altro.

Tra me e lui c’è qualcosa di unico ed esclusivo.

Nessuna vagina può anche solo sperare di attirare la sua attenzione!

Il nostro rapporto è entrato in crisi per qualche tempo, è vero.

Ma adesso sono tornato nella sua vita, come se non me ne fossi mai andato.

Adesso ci sono io, do you understand?

Quindi tieni la tua vagina lontano da lui!

Stringo leggermente gli occhi, osservando le sue lentiggini così plebee, i suoi capelli rossi, soffici come le piume del culo di una gallina, i suoi vestiti dozzinali.

E questa patetica cosa vorrebbe stare con l’eroe del mondo magico?

Questa cosa usata e frusta vorrebbe prendere il mio posto?

Contraggo le labbra in una smorfia mentre un’unica parola mi esce dalla gola.

 

9:12

 

Quella parola è “vacca”.

Nella cucina cala il silenzio. Tutti gli occhi sono puntati su di me.

Mi guardano perché ho avuto l’ardire di dire ad alta voce quello che tutti pensano.

Ginny Weasley è una vacca.

Sta cercando di rubarmi Potter! E non ci tiene nemmeno a lui! Lo vuole solo perché è il Bambino che è sopravvissuto.

Non gliene frega niente di lui come persona.

Potrebbe avere mezza popolazione maschile di Hogwarts – apre le gambe facilmente, è scontato che tutti la vogliano! Non è che sia questa gran bellezza, ma tra una gran bellezza frigida e una ragazza mediamente carina ma incredibilmente porca, ogni uomo sceglierebbe la porca!

“Ehi, ritira subito quello che hai detto” sbotta Mentecatto alzandosi in piedi, credendo che il suo metro e ottanta mi intimorisca.

Illuso.

“Io ti ammazzo” articola la Weasley, sfoderando la bacchetta. Ha gli occhi lucidi e le guance di un intenso color porpora. Oh oh, la mia constatazione ha ferito l’ego di qualcuno.

“No, lo ammazzo prima io” interviene Weasley, sbuffando dalle narici come un bue.

Forse si mette male per me. Due contro uno…e questa sarebbe la leggendaria correttezza Gryffidor? Sono corretti come un caffé corretto al sambuca.

“Calmatevi tutti e due” dice Potter.

Oh il mio salvatore!

Potter si mette tra me e i Weasley brutti e cattivi.

Potter mi ama!

E’ il mio cavaliere dall’armatura luccicante.

Mi scocca un’occhiata che è intrisa d’amore e mi agguanta per un gomito.

“Cammina” mi ringhia in un orecchio, scortandomi fuori dalla cucina.

 

9:14

 

Sì, beh ecco.

Dal modo in cui mi sta spintonando lontano dai Weasley brutti e cattivi onestamente non è che traspaia tutto il suo amore per me. Anzi è un po’ troppo rude per i miei gusti. E per quanto io ama gli uomini rudi, questo genere di attenzione non è esattamente di mio gradimento.

Preferirei che mi sbattesse contro a un muro e mi ficcasse la lingua in gola, lasciando le sue mani libere di vagare sul mio corpo, strappandomi gemiti indecenti.

Stringo forte le labbra per non piagnucolare qualcosa tipo “mi fai male al braccio”.

Mi fa entrare nel salone e poi richiude la porta alle sue spalle.

C’è un’aura di potente incazzatura intorno a lui. Vibra nell’aria come l’elettricità prima di un temporale.

Deglutisco a vuoto, evitando di massaggiarmi il braccio dove le sue dita mi fatto stretto.

Anche Potter è cattivo con me.

“Spiegami perché fai di tutto per far saltare i nervi a Ron. E anche a Ginny” dice in tono accusatorio. “Ieri sera le hai rovesciato addosso il the e oggi l’hai chiamata vacca. Mi spieghi che diavolo ti suggerisce quella tua testaccia? Non ce la fai proprio a comportarti educatamente?”

Non capisce.

Sono un povero incompreso.

Ieri sera le ho rovesciato la tazza di the addosso perché si era offerta di farti un massaggio alla schiena! Non volevo che ti mettesse le mani addosso, razza di cretino!

Intreccio le braccia sul petto. “Mi diverte” replico offeso.

Potter fa un passo in avanti e io arretro per riflesso.

Per un attimo ho pensato che volesse picchiarmi.

Si passa una mano sulla faccia per poi tirarsi indietro i capelli incasinati. Sembra che ci sia scoppiato un ordigno nucleare.

“Sei sempre la solita testa di cazzo” ringhia tra i denti.

Potter mi ha ferito di nuovo. Io faccio di tutto per fargli capire quanto io sia… favorevole a un nostro scambio affettivo e lui non capisce. E come se non bastasse mi accusa.

Mi accuserebbe anche di aver ucciso Kennedy, se non fossi nato giusto qualche anno dopo.

Il mio cuore sta sanguinando.

Potter mi volta le spalle e raggiunge la porta.

Sono ferito.

Profondamente ferito.

 

9:16

 

“Corri da lei, vero?” domando, tentando di controllare la nota melodrammatica nella mia voce.

Potter si gira al rallentatore verso di me. Ha le sopracciglia aggrottate.

“Cosa?”

Oh hai capito benissimo! È inutile che tu faccia il finto tonto. Ormai ho scoperto il tuo giochetto.

Sfoghi i tuoi istinti sessuali con me e fai il fidanzato con lei.

Tiro dignitosamente su con le narici.

“Io non sono un oggetto” dichiaro, alzando nobilmente il mento.

Le sue sopracciglia si arcuano talmente tanto da minacciare di schizzargli via dalla fronte. Abbandona la porta, massaggiandosi distrattamente la mascella con una mano.

Sembra che stia ponderando.

“Che intendi dire?”

Tardo. Potter è tardo. Ma veramente. Ha il QI di una formica ritardata.

“Ho detto che non sono un oggetto” ribadisco altezzosamente. Mi scosto elegantemente una ciocca di capelli dalla fronte, stringendo le labbra.

Ha finito di fare i suoi porci comodi con me. Non voglio essere l’altro.

Perché essere l’altro significa non essere in primo piano nella vita di Potter, ma essere solo sullo sfondo. E io questo non lo tollero.

Lo sto già dividendo con il Signore Oscuro, non desidero avere la concorrenza di una sgualdrinella, tante grazie.

“Io ti tratto come un oggetto?” mi chiede Potter. Sembra scandalizzato.

Lui è scandalizzato? E io che cosa dovrei dire?

Dignità, Draco. In qualunque situazione non perdere mai la tua nobiltà e il tuo orgoglio.

Nessuno può farti sentire una merda se tu non glielo permetti.

Rilascio un piccolo sospiro, stringendo ancora di più le labbra.

“Devi scegliere, Potter”

“Scegliere?” ripete lui.

Non capisce alla prima?

E’ così stupido che deve ripetersi le cose due volte. Scommetto anche che a bassa voce legge muovendo le labbra come i bambini. Lo odio.

“O me” dichiaro teatralmente “o lei”

“Lei” replica Potter, sgranando gli occhi. (***)

Sento le gambe cedere, la testa girarmi vorticosamente. Ho bisogno di sedermi.

Mi accascio sul bracciolo di una poltrona, tentando disperatamente di non perdere la mia compostezza.

Mi ha preferito la puttanella.

Non posso crederci.

Sono stato scaricato.

E i Malfoy non vengono mai scaricati.

Ora sono un oggetto, vecchio, consumato e inutile. Che nessuno vuole più.

Nessuno mi amerà mai. Nessuno mi stringerà tra le sue forti braccia durante le gelide notti invernali.

Avrò una vita vuota e fredda. Pregna della solitudine del mio amore perduto.

Ho diciassette anni e sono già un c’era una volta.

“Malfoy, tutto bene?” mi chiede Potter, come se non sapesse con esattezza il momento preciso in cui il mio cuore si è frantumato.

Appoggia una mano sulla mia spalla. Mi scosto scottato, alzandomi in piedi.

Con che faccia tosta mi chiede se va tutto bene.

E’ ovvio che va tutto bene, ma non gli darò la soddisfazione di vedermi soffrire.

“Va tutto benissimo” ribatto, guardandolo.

Lui si avvicina di un passo, ma io indietreggio.

Lui si avvicina di un altro passo e io indietreggio ancora.

Lui si avvicina ancora di un altro passo e io mi infilo dietro al tavolo, tentando di sfuggirli.

“Malfoy, non fare il bambino” dice, cercando di agguantarmi.

“No”

“Vieni qui e dimmi che diavolo ti è preso” continua, tentando di afferrarmi un braccio, ma io sono più veloce e scappo di nuovo.

Stiamo correndo intorno al tavolo come due deficienti.

“Che diavolo è preso a me? Che diavolo è preso a te” sbotto.

“A me? Non sono io che sto scappando come un coniglio”

Coniglio! Mi ha dato del coniglio.

Mi immobilizzo all’istante, mentre le sue dita si chiudono sul mio polso.

“Ti ho preso” sussurra, attirandomi contro di lui.

Fa scorrere le dita tra i miei capelli, intrecciando intanto le dita con le mie.

Posa dolcemente le labbra sulle mie e io lo lascio fare.

Però non lo ricambio.

Sono immobile nel mio dolore.

Potter si scosta appena, lanciandomi un’occhiata indecisa. Inclina la testa di lato e inizia a baciarmi il collo. La sua mano scivola sulla mia schiena, massaggiandola piano su e giù.

Ma io non cedo.

Oh no io non cedo.

 

9:23

 

Okay, forse sto cedendo solo un pochino.

Ma poco poco.

Socchiudo gli occhi e piego la testa all’indietro, in modo da lasciargli libero accesso al mio collo.

“Dovrei punirti per lo scherzetto che mi hai fatto l’altro ieri” biascica tra un bacio e l’altro. Raggiunge il mio lobo e lo mordicchia piano.

Oh my God.

Quale scherzetto? Ah sì, quello del bagno. A volte sono davvero divertente. Ma lui non mi punirà perché è un Gryffindor e i Gryffindor non puniscono, no?

Lui andrà direttamente alla casella “perdono” senza passare da quella “punizione”, ma ritirando le venti sterline dal “via”.

Mi spinge contro al tavolo e insinua un ginocchio tra le mie gambe, strofinando il bacino contro il mio. Potter è veramente bravo a strofinarsi.

Lotta per un attimo con la chiusura dei miei pantaloni prima di aprirli e far scivolare una mano nei miei boxer.

Sono la puttana di Potter.

Sono la sua puttana. Può farmi tutto quello che vuole.

Oh ma perché non...non…

“Dì il mio nome” sussurra Potter, chiudendo il pugno sulla mia erezione.

“Potter” singhiozzo, abbandonandomi alla cura delle sue mani.

Perché le sue mani non possono essere sempre per me?

“Il mio nome” sospira contro il mio orecchio.

“Potter” gemo di nuovo.

Lui blocca il movimento della sua mano, guardandomi in viso.

“Il mio nome, deficiente” mi dice, dandomi una leggera spinta alla spalla con l’altra mano.

Il suo nome è Potter! Che cosa dovrei gemere…ops!

Lo guardo negli occhi, accarezzandogli piano una guancia con una mano.

“Harry” sussurro. Lui sorride timidamente prima di baciarmi.

E la sua mano ricomincia a fare cose meravigliose al mio pene.

Visto? Se io sono gentile con lui, lui è gentile con il mio pene.

Affondo le dita nella sua schiena, respirando pesantemente contro la sua spalla. La sua pelle profuma di bagnoschiuma e di pulito.

Stringo forte gli occhi, spingendomi nella sua mano.

Mi sta accarezzando i capelli. Sento i suoi polpastrelli sfiorarmi dolcemente la nuca, mentre la mano sulla mia erezione si muove con decisione. E’ calda e forte.

E sembra sapere con precisione in che modo muoversi, come accarezzarmi, riducendo le mie facoltà mentali a zero. Non esiste altro universo al di fuori del caldo abbraccio di Potter.

Sento le sue labbra posarsi delicatamente sulla mia tempia.

E’ come… come se si stesse prendendo cura di me.

Harry.

Harry.

Harry.

Gli mordo la spalla, sciogliendomi nella sua mano.

Voglio essere speciale per lui, voglio che sia sempre così.

“Non voglio che tu stia con lei” sussurro. Lo stringo più forte, perché non voglio che mi guardi in faccia. Le sue dita si sono improvvisamente immobilizzate sulla mia nuca.

“Cosa?”

Se dice un’altra volta cosa, gli stacco la lingua con un morso e poi la metto in salamoia.

Faccio scorrere le mani sulla sua schiena, arrivando fino alle scapole. Ha una schiena forte, ampia.

Non voglio dividerti con nessuno. Voglio che tu sia mio e basta.

Voglio che mi desideri quando ti desidero io.

Voglio che mi pensi quanto ti penso io.

Potter mi fa scostare la testa dalla sua spalla e mi guarda in faccia. Vorrei morire proprio ora.

Mi mordo nervosamente il labbro inferiore, sostenendo il suo sguardo.

“Noi stiamo insieme?” gli chiedo.

Sbatte un paio di volte le palpebre, disorientato.

“Non lo so” risponde.

Beh, almeno è meglio di cosa.

“Suppongo di sì, se a te sta bene” aggiunge dopo qualche istante.

A me sta bene? No, a me non sta bene.

Non se c’è anche lei.

Sono troppo egoista per poter sopportare un menage a trois, perché in un menage a trois a un certo punto uno dei tre viene messo da parte e io non voglio mai essere messo da parte.

“Non se c’è anche lei” dico infine.

Le sopracciglia di Potter partono di nuovo verso l’attaccatura dei suoi capelli.

“Lei?”

“Vacca” ribatto, scostando lo sguardo e stringendo nuovamente le labbra.

Mi prende il mento tra due dita e mi costringe a guardarlo negli occhi.

“Non sto con Ginny. E poi se sto con te, non vedo come potrei stare anche con lei” dice.

 

9:39

 

Io sono davvero un cretino.

Mi ero dimenticato la cosa più importante: Harry Potter è un Gryffindor e i Gryffindor non fanno cose del genere! I Gryffindor non usano le persone come oggetti.

I Gryffindor sono onesti.

Evviva i Gryffindor.

Attiro il viso di Potter contro al mio e lo bacio con foga.

E adesso sta a vedere cosa è in grado di fare la mia lingua, Potter!

Lo lascio libero di respirare solo quando anche la mia scorta di ossigeno è ridotta ai minimi storici.

Con un moto di orgoglio, mi rendo conto che ha il respiro affannato e che le sue guance sono deliziosamente rosse. Merito mio, modestia a parte.  

“Allora adesso stiamo insieme?” gli chiedo un po’ impacciato.

Lui sorride e annuisce.

Sto con Potter.

Sono il fidanzato di Potter.

Quindi se stiamo insieme posso fare tutte le cose zuccherose che fanno i fidanzati, tipo scribacchiare il suo nome sui fogli, chiedermi cosa fa quando non è con me, desiderare che faccia cose estremamente depravate quando è con me …

“E’ meglio non dirlo agli altri per ora” dice e io faccio di sì con la testa, risistemandomi i pantaloni.

Quanto me ne può fregare che lo sappiano gli altri!

Beh ma sono i suoi amici, magari lui … magari un cazzo!

Solo perché stiamo insieme non significa che io cambierò atteggiamento.

Forse non sono più così desideroso che l’Oscuro Signore gli fornisca un biglietto di sola andata per visitare il Creatore, ma non comincerò a fare comunella con i Gryffindor, sia chiaro.

Ci dirigiamo fianco a fianco verso la porta, quando Potter mi tira uno spintone facendomi sbandare di lato.

“E non chiamarla vacca” dice, sorridendo appena.

“Posso chiamarla come mi pare, schiappa” ribatto, restituendogli la spinta.

“E invece io dico di no, mezza tacca”

“Coglione”

“Segaiolo”

“Harry Potter”

“Il mio nome non è un insulto”

Sorrido apertamente. “Dipende dai punti di vita” rispondo, baciandolo un’ultima volta prima di uscire dalla stanza.

 

5:08 am

 

Apro di scatto gli occhi.

La camera da letto è immersa nel buio.

Ho il respiro bloccato in gola, una goccia di sudore mi scivola dall’attaccatura dei capelli.

Stamattina ho pensato: Evviva i Gryffindor.

Voglio morire.

 

 

Note

(*) Questa citazione è un po’ “complicata” da capire. La strada asfaltata si riferisce alla teoria che Quentin Tarantino espone all’inizio de Le Iene su Like a Virgin… non starò qui a spiegarvela, guardatevi il film che merita sempre^^

(**)  Citazione da Pulp Fiction. Il sermone di Jules è tratto da "the bodyguard" film di Sonny Chiba del 1979. è identico tranne per un punto:  E la mia giustizia calera' sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello di Sonny Chiba the bodyguard quando faro' calare la mia vendetta sopra di te – grazie e Oryehn per la precisazione^^

(***)Draco dice “O me o lei” e Harry dovrebbe rispondere “lei?” perché non capisce a chi si riferisca Draco, ma ho omesso il punto interrigativo perché Draco non lo recepisce e salta alla conclusione che Harry scelga Ginny. Spero che la spiegazione sia chiara^^

 

Risposte ai commenti

Rica: grazie per il commento..essì, povero Draco continua a negare, negare, negare! Beh gli piace un Grifondoro, dev'essere uno smacco morale incredibile per lui! I capitoli in totali sono 9^^
 

Dracodraconis: Grazie mille per il commento, sono contenta che la fanfic ti piaccia^^

Hollina: Grazie per la recensione, essì Draco e Harry sembrano ben assortiti..Draco è molto .. isterico, psicotico, viziato, Harry, per dirla con le parole di Draco, è così uomo!

   
 
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