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Autore: Liya_Sazza    26/04/2014    1 recensioni
Niall Horan ha in mente solo il suo lavoro, essere in una band è sempre stato il suo sogno. Alison Evans cerca di organizzare ogni istante della sua vita, troppo grande per una persona così piccola.
Le loro vite s'incontrano e dal quel momento sarà difficile separarle, si presenta l'occasione per annullare la distanza ma un incidente farà iniziare la storia in un altro modo.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Non riuscivo ancora a crederci io, Alison Evans, avevo un appuntamento. Si può chiamare così? Oppure una cosa a sei? Meglio uscita tra amici? Conoscenti? Uscita in compagnia?
Io: mamma, sta sera vado al festival.
Alla fine ho optato per un attacco diretto, dritto al punto della questione. Con lei non riesco mai a mentire, mi scappa da ridere tutte le volte. Mia mamma per tutta risposta si mette a ridere per poi guardarmi, vedendomi seria capisce, non le sto raccontando una palla.
Io: so quello che stai per dire, ma ti prego mi hanno invitato, non mi è mai successa una cosa del genere, ti prego.
Gli racconto ogni singolo dettaglio di quel pomeriggio, solo per farle capire quanto ci tengo, solo per farle vedere che non casco ai piedi dei primi che passano, solo per farle capire che sua figlia dopo tutto sta crescendo e lei sta facendo un lavoro ben fatto.
Mamma: Ali, respira mentre parli ogni tanto. Ero già convinta prima ancora che ti mettessi a descrivere i pantaloni di Louis, volevo solo dirti che ti avevo preso un regalo.
Mi porge una borsa, contiene un vestito celeste, color del cielo, il mio preferito. Le salto praticamente al collo per poi correre a provarlo. Non mi ero mai sentita così bella, speciale, importante per qualcuno. Mia madre mi guarda, per poi abbracciarmi come solo una madre sa fare.
Mamma: Cenerentola deve essere a casa prima di mezzanotte.
Per tutta risposta alzo gli occhi al cielo, metto le scarpe, prendo la borsa e mi dirigo verso l'Ariston. Il tragitto non è corto, ma mi da il tempo di pensare, di chiudermi nel mio mondo lasciando tutti fuori. Ora mai mi sono creata il mio mondo, dove nessuno può penetrare, siamo io e i miei sogni, ci teniamo compagnia fin quando uno dei due non si decide ad uscire, ad emergere, far vedere tutti quando valiamo, quanto siamo forti insieme.
Ok sono davanti all'Ariston ma, sono sicura che basta chiedere di Paul per farmi entrare? Mi avvicino titubante all'entrata e una guardia mi ferma subito.
Guardia: senza biglietto non si può entrare.
Io: mi hanno detto di chiedere di Paul all'entrata.
Paul: chi mi sta cercando?
Alzo la mano, come se fossi a scuola, e mi avvicino a lui. È un uomo sulla quarantina, alto ed ha un aspetto da butta fuori. Mette terrore solo a guardarlo e la cosa non è molto piacevole, se mi trovassi in un vicolo da sola e lo avrei davanti, scapperei a gambe levate, ma se stesse avvenendo un aggressione, non ci penserei due volte a chiamare uno come lui.
Paul: tu devi essere la ragazza senza nome di cui parlava Niall.
Ma che scema sono? Mi sono completamente dimenticata di dirgli il mio nome, non era una cosa difficile, infondo mi sento chiamare Alison da quando sono nata, infatti l'unica che se lo dimentica sono proprio io. Il premio alla miglior smemorina va a Alison Evans. E vai, per gli autografi la fila inizia da quella parte. Ok la devo proprio piantare di farmi monologhi in testa.
Paul: ti accompagno da loro, seguimi e cerca di non perderti.
Oh bene, adesso ci si metto pure degli sconosciuti a pigliarmi in giro, sembro davvero una sorpresina uscita dall'ovetto kinder? no non voglio avere una risposta, preferisco restare nell'ignoranza.

*Niall*

non è ancora arrivata. Avrà deciso di non venire e come darle torto, si vede che voleva andarsene il prima possibile quando l'ho invitata, non mi ha neppure detto il suo nome. Chi mai si dimentica di presentarsi se non qualcuno che non vede l'ora di andarsene. Svegliati Niall, si farei pure parte degli one direction, ma non è detto che tutti ti conoscono.
Bussano alla porta e Louis va ad aprire, mi volto e la vedo. Ringrazia Paul e con molta vergonia entra. Harry le fa segno di sedersi sul divanetto, si accomoda e si fa piccola, piccola, quasi avesse paura di noi.
Io: non ti mangiamo mica, stai tranquilla. Io sono Niall e loro Zayn..
X: Louis, Liam e Harry. Chi non conosce i vostri nomi.
Ha i nostri occhi puntati addosso e la cosa la mette ancora di più a disagio. Abbassa gli occhi e si mette a giocare con l'orlo del vestito. Sembra così fragile ma allo stesso tempo forte, come se avesse una doppia personalità, brava ragazza di giorno, cattiva di notte.
Liam: tu sai i nostri nomi ma noi non conosciamo il tuo.
X: Alison, ma per tutti sono solo Ali.
Alison. È un nome particolare, difficile da dimenticare. Come può una ragazza che nemmeno conosci farti sentire le farfalle nello stomaco? come riesce a mandarti in palla il cervello? Alison, come sei riuscita, con uno solo sguardo a farmi dimenticare tutto quello che mi circonda?

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Ciao a tutte,
ecco a voi il secondo capitolo, spero che vi piaccia e se volete potete lasciarmi una piccola recensione, per farmi sapere se davvero vi piace o se devo smetterla di pubblicarla.
Vi mando un bacio. Sara

  
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