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Autore: debbyuchiha    21/07/2008    9 recensioni
Itachi farà una proposta a Sakura, le chiederà di allenarsi con lui e se accetterà ricerverà un regalo importante che le verrà consegnato a tempo debito. Un dono che muterà la sua esistenza e la trasformerà in una persona diversa, in una kunoichi diversa. Di che dono si tratterà? Perchè Itachi si sarà rivolto proprio a lei e soprattutto come reagiranno Naruto, i ninja di Konoha ed il lontano e apparentemente irrangiungibile Sasuke? Scopritelo nella mia prima fanfiction molto introversa e riflessiva, incentrata su più personaggi della serie descritti con umanità e resi molto più vicini al nostro modo di essere senza però alterarne le pecularità caratteriali di ciascuno e.... per gli amanti dell'azione non temete sarà ricca anche di combattimenti e colpi di scena!
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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1 capitolo
 L'incontro



Era una bellissima giornata di primavera, Sakura adorava quelle giornate, erano una delle poche cose che da tempo riuscivano a farla sentire serena. Serena, quando era piccola il suono di questa parola le era familiare, riusciva a sentirsi sempre così, mentre negli ultimi tempi la associava solo agli altri. Gli altri, i suoi amici, avevano tentato di tutto per cercare di rivedere la Sakura di un tempo, sorridente, spensierata; fingeva il più delle volte, era diventata così brava che era capace di ingannare persino se stessa. Si era svegliata presto, come suo solito, anche se non aveva un qualcosa da fare non riusciva a dormire fino a tardi, forse perchè ad accompagnare le sue notti non vi erano i principi, i fiori, i sogni di una ragazzina della sua età ma le immagini di un passato, di un doloroso e rimpianto passato che la costringeva a lamentarsi e piangere nel sonno. Era proprio per quel motivo che, non appena vedeva che era arrivata un'ora quantomeno ragionevole per alzarsi, lo faceva subito. La sua mente non sopportava di rivivere gli avvenimenti che avevano segnato la sua infanzia ma quando dormiva, contro la sua volontà, il suo inconscio si divertiva a vederla soffrire e le riproponeva tutto ciò che sapeva crearle un dolore indescrivibile, per questo alcune volte desiderava di non chiudere gli occhi e di restare sveglia l'intera notte, solo in quel modo poteva sperare di trovare un pò di pace. 

Guardava dalla finestra, quel giorno c'erano tante coppiette che passeggiavano felici mano nella mano, le quali coltivavano nel loro cuore la dolce speranza che quel momento non finisse mai. Buffo sembrava proprio che il destino si stesse accanendo con lei quel giorno. Mentre era assorta nei suoi pensieri qualcuno bussò alla porta, lei quasi sobbalzò, scese le scale ed andò ad aprire, era Shizune. Vedendola capì che la visita era per ordine di Tsunade, non le ci volle molto ad intuirlo, aveva una faccia distrutta di chi aveva appena sentito urlare quella donna che per lei aveva fatto tanto e che considerava come una seconda madre.
- Ciao Sakura - la salutò con la voce rotta dall'affanno, sintomo, di chi aveva fatto una lunga corsa.
- Ciao - rispose lei accennando ad un sorriso forzato.
- Tsunade - sama vuole incontrarti al più presto - le rivelò ancora piegandosi in due per la folle velocità a cui doveva essere andata, pur essendo un ninja non era più allenata come un tempo e questo, lo dimostrava.
- Va bene -  sibilò con rassegnazione, non che non le facesse piacere incontrarla ma quel giorno non aveva voglia di intraprendere nessuna missione.
- Allora raggiungila al più presto, io devo andare in ospedale per un'autopsia quindi non posso accompagnarti - le disse con l'espressione di chi sarebbe voluta andare in tutt'altro posto ma d'altronde, come biasimarla.
- Non preoccuparti - la rassicurò dolcemente. Shizune lieta di aver compiuto la prima missione se ne andò di corsa salutando la, oramai collega, ninja medico.
Finitasi di preparare e preso l'occorrente si incamminò dall'Hokage.
Era da un pò che non le venivano assegnate missioni, proprio quel giorno che avrebbe voluto starsene a casa in solitudine le dovevano ricapitare? Riflettendo sul pensiero che la mente aveva appena formulato, si rese conto che praticamente tutti i giorni lo ripeteva, ormai nella sua casa si era creata un mondo parallelo, le piaceva appoggiarsi al davanzale della finestra per osservare la gente che passeggiava, i suoi amici che litigavano per le strade, insomma, era come una finestra sul mondo dalla quale lei poteva osservare gli altri ma questi non potevano fare altrettanto con lei.
Lungo il tragitto, incontrò Naruto che teneva stretta la mano della timida fidanzata, Hinata. Era incredibile quanto fossero diversi quei due, lui così allegro e pimpante, lei così timida e riservata. Il ragazzo, vedendola, la salutò con un movimento fin troppo esagerato della mano ed un grandissimo sorriso che, anche se a volte poteva risultare fastidioso o inopportuno,  era tremendamente contagioso e quindi, pur non essendo dell'umore giusto la kunoichi decise di non ritrarsi e di fare altrettanto.
- Ciao Sakura! - disse infine, quasi strillando, dopo aver corso velocemente nella sua direzione trascinandosi la passiva Hyuuga.
- C... ciao Sakura - riuscì a biasicare con voce flebile ed insicura Hinata, la quale in segno di timidezza, si contorceva l'unica mano rimasta libera dalla presa del biondino.
- Ciao - rispose semplicemente, non le andava di sforzarsi ancora, le era già costato molto quel sorriso.
Era contenta di incontrarli anche se, ogni volta che li vedeva, le ricordavano le scene del suo unico amore, di quello che non sarebbe mai riuscita a dimenticare, mai. Così in un attimo rivide, quella sera, le sue lacrime, il suo 'grazie', e poi lui sulla montagna con gli occhi che sembravano pieni di odio ma che a lei non potevano nascondere nulla, erano semplicemente pervasi dalla solitudine ed era quello, secondo lei, il suo male più grande. Sapeva che non era diventato una macchina da guerra, come sarebbe dovuto essere un ninja, comprendeva quello che provava ma non poteva fare nulla, niente di niente e come al solito riprovò quella sensazione che odiava, che aveva provato fin da piccola, quella di sentirsi terribilmente e tristemente inutile.
Naruto nel frattempo continuava a parlare, come al solito, non si accorgeva degli altri quando parlava, era anche ovvio visto che parla così velocemente. Purtroppo il suo compagno non la capiva mai, non riusciva a comprendere quando soffriva, forse era diventata così brava nel nascondere i suoi sentimenti anche a lui che la conosceva da tanto? Probabile ma, se da un lato pensava vivamente fosse meglio così, da un altro nel profondo del suo cuore desiderava che lui scoprisse quanto stesse male e la aiutasse.
Con la scusa di andare da Tsunade-sama, Sakura, terminò quella chiacchierata a senso unico e si congedò. Di nascosto li osservò, con un pizzico di invidia, mentre mano nella mano si allontanavano felici e innamorati.
Distrattamente proseguì e si accorse che finalmente era arrivata, forse l'idea di una missione ora non le dispiaceva più di tanto, almeno si sarebbe potuta distrarre. Percorse tutto il lussuoso palazzo principale del villaggio, c'era un enorme via vai di ninja e gente comune, probabilmente, era a causa di tutto quel caos che la sua maestra era sempre così stressata e nervosa. Bussò alla porta di legno che precedeva il suo ufficio e la voce sicura, altezzosa ed imponente le consentì di aprire. Eccola, seduta tra le scartoffie, il più grande ninja di Konoha: Senju Tsunade.
- Ciao Sakura - le disse mostrandole uno dei suoi sorrisi, solo con lei quella donna sapeva sciogliersi e questo ormai le era chiaro.
- Mi aveva fatto chiamare? - chiese desiderosa di arrivare al dunque, stranamente era un pò in ansia, aveva una brutto presentimento.
- Si - affermò la donna - Devi prendere delle erbe mediche e portarle assolutamente al villaggio della Nebbia, ecco qui c'è la lista. Siccome il villaggio sta avendo degli screzi con un villaggio avversario probabilmente, dei ninja ingaggiati appositamente, saranno posti per la strada, quindi dovrai fare molta attenzione. Non posso mandare nessuno con te, mi dispiace, mi servono qui in caso l'Akatsuki attacchi Konoha, quindi andrai da sola ma non temere, non dovrebbero esserci troppe difficoltà per te - detto questo le diede la lista e le augurò buona fortuna.
- Grazie -  rispose contenta che finalmente sarebbe potuta stare un pò lontano da Konoha, lontano dai ricordi, lontano da Sasuke. La missione non sembrava essere troppo impegnativa, quindi non sarebbe dovuta stare via per molto, pertanto non c'era bisogno di avvisare nessuno dei suoi amici.
Tornando a casa non incontrò nessuno di sua conoscenza ed era meglio così, non aveva voglia di perdersi in conversazioni inutili. Giunta nella sua dimora, fece lo zaino con tutto l'occorrente e partì.
Il viaggio che la aspettava si preannunciava faticoso ma non doveva perdere la concentrazione, infatti,
saltava da un ramo all'altro in allerta, controllando l'eventuale presenza di trappole o nemici, sapeva che quasi certamente l'avrebbero attaccata. Per tutto il resto della giornata corse con molta foga ma non incontrò alcuna anima viva. Calata la notte, decise di accamparsi, mangiò grazie ad una di quelle confezioni di ramen istantaneo che Naruto, ogni volta che la vedeva, le regalava e si distese sull'erba umida. Guardò le stelle, ve ne erano moltissime quella sera, pensò alla missione e ad un tratto fece caso al posto dove era diretta, non ci aveva ancora pensato: era il luogo della prima missione con Sasuke, Naruto e Kakashi-sensei di grado C. Si ricordò di tutto quello che era successo, delle rivalità tra Naruto e Sasuke, dell'attacco dei ninja, di Sasuke che l'aveva protetta, del maestro Kakashi che combatteva contro Zabuza, dell'ultimo scontro, di Haku e di quando vide l'Uchiha per terra con il corpo pieno di spiedi, delle sue lacrime e della felicità di quando le disse ' Sakura sei pesante'. L'aveva detto lei, quel giorno, le era tutto contro. Fece per chiudere gli occhi quando un kunai le si stava avvicinando colpendola, si spostò e si mise in piedi, erano dei ninja, non avevano il coprifronte, erano in sei.
Combattè fino allo stremo delle forze, quei ninja erano tutt'altro che ordinari ma ad un certo punto, un nemico riuscì ad eludere la sua guardia e piazzarsi alle sue spalle stava per ucciderla, quando un uomo si pose avanti a lei e la protesse scaraventando lo shinobi su un albero. Gli altri lo attaccarono subito, lei non riuscì a guardarlo in faccia, era buio e poi era di schiena, riusciva solo a scorgere il mantello nero con delle nuvole rosse del quale lei capì subito l'appartenenza: l'Akatsuki.
Perchè un componente di quella organizzazione di  spietati criminali la stava aiutando?  Senza perder tempo li uccise tutti in un colpo solo utilizzando dei semplici kunai, gli avversari non si erano mossi di un millimetro e comprese che dovevano essere stati imbambolati da una tecnica che lei riuscì ad identificare come genjutsu. Doveva essere molto potente se li aveva fermati tutti tanto rapidamente ma poco dopo l'esalazione dell'ultimo respiro di uno dei nemici si accasciò al suolo e cominciò a sputare sangue e lei istintivamente si avvicinò, si chinò su di lui e girandolo vide che era l'unica persona che non si sarebbe mai aspettata di vedere : Uchiha Itachi.

***

Ecco concluso il primo capitolo spero vi piaccia, recensite ci terrei molto, è la mia prima fanfinction e vorrei sapere cosa ne pensate, ci tenevo a precisare che non è una storia sakuitachi, quindi vi saluto e alla pross...... scusate ancora, qui c'è naruto intento a mangiare una ciotola di ramen dalle misure sproporzionate e che cerca di dire qualcosa di assolutamente incomprensibile:
Naruto - i..o, vorr ..anti
Debby - vabbè Naruto abbiamo capito molto grazie -.-'...Hinata tu che lo conosci dillo tu x piacere
Hinata - i..o cioè lui ecco vo.. vovo leva aaahhh
Debby - è caduta a terra tutta rossa per l'emozione.. -.-' -.-'
?? - vabbè ci penso io
Debby - ehm si ok sa'ske pensaci tu ^_^
Sasuke - quell'idiota di Naruto ( Naruto - ehi!! ) voleva anticipare qualcosa solo che è così ingordo che vuole farlo continuando a mangiare, che schifo!...vabbè comunque nella prossima puntata (hehe come mi piace dire così ) il mio ''''''''amato'''''' fratellone farà una proposta a Sakura e lei ouch (pugno sul braccio da parte dell'autrice)
Debby - zitto Sasuke vuoi raccontare tutta la storia? Vabbè come avete capito ci sarà una proposta Sakura accetterà? e che proposta le verrà fatta?
Tutto questo ed altro ancora nel prossimo capitolo non vi preoccupate sarà prestissimo molto più presto di quanto immaginiate :P
  
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