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Autore: Andy14    28/04/2014    2 recensioni
Crossover GleeHP
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La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts avrebbe riaperto i battenti presto, desiderosa di accogliere per un altro anno studenti vecchi e nuovi. [...] Kurt si sistemò indietro sulla sedia, bevendo un altro sorso di burro birra. La porta del locale si aprì di nuovo, ed un gruppetto di ragazzi entrò schiamazzando. Kurt si lamentò, riconoscendone i volti. Blaine Hobbit Anderson, Rachel Saccente Berry, Noha Sperminatore Puckerman e David Testa Vuota Karofsky. [...] Kurt abbracciò il cuscino, maledicendo sé stesso per le lacrime che gli rigavano le guance senza che lui potesse evitarlo. Si maledì, e fece lo stesso con Finn fino ad arrivare a Godric Gryffindor, che probabilmente si stava dando una grattatina superstiziosa, giusto in caso.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Dave Karofsky, Finn Hudson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gryffindor Heart, Slytherin Tongue'
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Titolo: Gryffindor Heart, Slytherin Tongue.
Capitoli: 21/25 (possibili modifiche)
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Dave karofsky, Finn Hudson, Un Pò Tutti.
Genere: Generale, Romantico
Raiting: Arancione 
Avvertimenti: OOC, Slash, Crossover.
Parole: 2185
Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma di proprietà di R.Murphy e della FOX.


XXI


Blaine non capì mai quale fosse la fatidica parola magica, sapeva solo che una mattina, quasi una settimana dopo la prima prova, la lastra si era illuminata e delle linee sottili si erano formate sull'argilla. Il moro si era quasi infilato lo spazzolino in gola quando lo aveva notato, finendo in fretta e furia di lavarsi i denti, prima di chiamare Quinn per mostrarle la novità. La ragazza aveva guardato l'oggetto da tutte le angolazioni possibili, anche alla rovescia, e poi aveva sospirato.

-Secondo te cos'è?- gli aveva chiesto, girando la parte incisa verso di lui. Blaine aveva inclinato la testa pensieroso, prima da un lato e poi dall'altro. Si era anche allontanato di un paio di passi, cercando di trovare qualcosa che poteva essergli sfuggito.

-A me sembra una sirena senza coda.- disse, tornando a guardare il viso dell'altra. Sulla lastra era chiaramente visibile una figura femminile seduta su un qualcosa che poteva essere un masso come una collinetta di terra. Teneva le mani fra i lunghi capelli mossi dal vento, e aveva tutto l'aspetto di una sirena. Tuttavia erano ben visibili un paio di lunghe gambe incrociate.

-E' quello che vedo anche io. E forse so cosa sono, ne ho letto in un vecchio libro qualche tempo fa. Chiama gli altri e venite subito in biblioteca, sicuramente hanno anche qui quel libro.- disse Quinn sbrigativa e, dopo un cenno di Blaine, si allontanò. Il ragazzo tornò nella sua stanza che divideva con Kurt, Sebastian e Dave, e vide il suo ragazzo seduto sul letto che avevano diviso fino a un ora prima, intento a guardarsi i piedi. Quando lo sentì arrivare alzò subito gli occhi e gli sorrise.

-Allora? Sei scappato da quel bagno come se ci fosse dentro uno Schiopodo in procinto di esplodere...-

-E' apparso un disegno sulla lastra e dovevo assolutamente farlo vedere a Quinn.- gli spiegò il moro e si mise al suo fianco, infilandosi le scarpe che aveva dimenticato di mettere quando era corso via. Kurt si voltò subito verso di lui stupito, sbattendo un paio di volte le palpebre.

-E ha capito cosa è la seconda prova?- chiese, girandosi un poco per guardare meglio l'altro.

-Credo proprio di si, ci aspetta in biblioteca. Dave e Sebastian? Vuole anche loro.-


***


-Spero che tu abbia una buona scusa biondina, ho lasciato a metà il mio cupcake alla vaniglia, e io odio lasciare a metà i miei cupcake.- esordì Sebastian a voce alta, infischiandosene dell'enorme cartello “per favore, silenzio” affisso proprio sopra la testa di Quinn e Sam, seduti a uno dei tanti tavoli della sala. La ragazza sospirò, chiudendo un attimo gli occhi. Ma chi glielo aveva fatto fare a chiamare anche lui? Cercò di cacciare via quel pensiero, in fondo un cervello in più, benché fosse quello di Sebastian Smythe, faceva sempre comodo.

-Potevi anche portare il tuo preziosissimo cupcake alla vaniglia e mangiarlo qui. Almeno avresti avuto la bocca impegnata per un po'.- disse la ragazza, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Lo Slytherin sbuffò platealmente e si mise a sedere su una delle sedie vuote.

-Sei matta per caso? Lo sanno tutti che in biblioteca non si mangia. E poi ci sono modi per più interessanti per tenere la bocca occupata, se vuoi te ne insegno un paio...-

-Tutto questo- lo interruppe Kurt, alzando per un attimo gli occhi dal libro che teneva fra le mani. -Non interessa a nessuno. Vi dispiacerebbe concentrarvi sul vero problema qui?-

-Bene...- cominciò subito Quinn, voltando verso gli altri un vecchio volume aperto quasi al centro. Le pagine erano ingiallite e sottili, come se una folata di vento potesse farle staccare dalle altre. -Ho letto già questo libro a Hogwarts e mi ricordavo di aver visto qualcosa di simile.- la ragazza indicò un disegno sulla pagina -Assomiglia a quello sulla lastra, quindi, probabilmente è questo che dovremmo affrontare nella seconda prova.-

-Beh, magnifico no?- sorride Blaine, guardandola. -Sappiamo cos'è e possiamo prepararci bene, no?-

-Non esattamente. È una creatura antica, e sembra innocua ma non lo è. Non sarà facile.- gli rispose lei, girando nuovamente il libro per poter leggere le parole scritte evidentemente a mano. -Nella mitologia slava, le vile sono creature fatate femminili, simili alle ninfe greche o agli elfi. A seconda delle varie culture e tradizioni popolari, assumono nomi e caratteristiche diverse. Possono assumere diverse forme, e apparire ai viaggiatori sotto forma di cigno, cavallo, lupo, oltre che come bellissime donne. Le Villi sono spiriti di giovani fanciulle morte prima del matrimonio perché tradite o abbandonate o giovani madri straziate dalla morte dei loro giovani bambini morti prematuramente per motivi ingiusti. Son esseri vendicative e spettrali, incapaci di trovare riposo eterno nella morte, che ogni notte tra il crepuscolo e l'alba cercano i traditori d'amore che costringono, con l'aiuto di rametti di vischio apparentemente magici, a ballare convulsamente fino a provocarne la morte per sfinimento o fino a che totalmente indeboliti non vengono gettati in un lago nelle loro vicinanze...-

-Beh bella morte, morte da troppo ballo. Come nei peggiori dei cliché.- la ragazza chiuse gli occhi e sospirò, cercando di trattenersi dal saltare al collo del suo maleducato compagno di casa.

-Dicevo... Le Villi provano infatti un irrefrenabile desiderio e un amore incredibile per la danza. Alla morte del traditore le Villi si dileguano e con esse svanisce, finalmente placato, il fantasma della fanciulla morta per amore. Secondo alcune fonti le Vila son l'equivalente delle sirene solo che sulla terraferma: apparentemente son belle fanciulle, ma quando si infuriano svelano il loro vero aspetto mostrando i loro becchi da uccello e la pelle squamosa.-

-Quindi..- cominciò Blaine, cauto. -L'unico modo per sconfiggerle è farmi morire dal troppo ballo?-

-Come il peggiore dei cliché.- si intromise di nuovo Sebastian, accavallando le gambe.

-C'è dell'altro...- continuò la bionda, cambiando libro. -Su questo libro c'è scritto che se la loro morte viene vendicata gli spiriti svaniscono e le donne possono riposare in pace.-

-Quindi o muori ballando...-

-Come nel peggiore dei cliché...-

-O le vendichi e finisce la storia?- chiese di nuovo il moretto, e Quinn annuii, chiudendo con cura i volumi.

-Quindi non possiamo prepararci in nessun modo. Come facciamo a sapere per quale motivo la nostra Vile è morta?- chiese ancora lui, togliendosi gli occhiali per strofinarsi un occhio stanco.

-Non ne ho idea.- ammise lei, scuotendo la testa. -E' per questo che ho chiesto a tutti di venire. Dobbiamo inventarci qualcosa prima di dopodomani, o arriveremo impreparati...-

-Quinn Fabray e Blaine Anderson?- il gruppo si voltò verso la voce della ragazza appena arrivata. Indossava la divisa della Country Day, i lunghi capelli neri erano acconciati in una treccia. -La preside Corcoran mi ha mandato a chiamarvi. Passerete la notte in isolamento con gli altri campioni per concentrarvi al meglio per la prova. Seguitemi per favore.- disse la ragazza con un piccolo sorriso mentre inclinava la testa di lato. Blaine sospirò frustrato e guardo Kurt che aveva gli occhi fissi su di lui, un piccolo sorriso triste sulle labbra sottili.

-Ci vediamo dopodomani. E torna tutto intero, non mi piacciono i fidanzati a pezzi.- disse il castano e si sporse in avanti, posando un piccolo bacio sulle labbra dell'altro, prima di vederlo andare via.


***


-Il che cosa?- esclamò Dave, prendendo il foglio che Kurt gli porgeva con un sorriso eccitato.

-Il ballo del ceppo!- esclamò, sedendosi meglio sul divano. Quella mattina aveva ricevuto un messaggio da Blaine, a quanto pare l'unico modo in cui i campioni potevano comunicare con gli altri, e gli aveva mandato un piccolo biglietto per dirgli che stava bene e che lui e Quinn si stavano preparando per bene. E poi, in fondo alla busta, aveva allegato quella specie di volantino con scritto sotto: “prepara il tuo vestito più bello, ti porto a ballare”.

-Sorvolando sul messaggio da cliché...-

-Stai iniziando a parlare come Sebastian, forse uscire con lui non ti fa tanto bene.-

-Noi... non usciamo insieme. Insomma non ufficialmente. Io... non lo so nemmeno io.- Dave gli passò il volantino, guardandosi le ginocchia. Kurt si accigliò, riprendendo il foglio con il messaggio di Blaine.

-Dave, va tutto bene con Sebastian? A me sembrava di si insomma... siete sempre insieme, parlate un sacco...-

-E li si ferma la storia. Cioè, lui...- il ragazzo sospirò frustrato, passandosi una mano fra i capelli. -Lui ha provato a baciarmi.- confessò, arrossendo un po'. Kurt sorrise come un bambino che vede lo zucchero filato per la prima volta, saltellando letteralmente sul posto.

-Quando? Dove? E come? Come è stato?-

-Ehi piano, piano. Ho detto che ci ha provato, non che c'è riuscito. Io... mi sono scansato prima.- confessò,voltandosi a guardare l'amico.

-E perché mai lo avresti fatto? Pensavo che ti piacesse!-

-E mi piace! E' solo che... è Sebastian.- mormorò, stringendosi una mano nell'altra. -Se... se si stufasse di me dopo un po', come ha fatto con Blaine?- sussurrò, ancora, guardando l'amico con gli occhi che sembravano quasi più grandi del normale. Kurt si morse piano l'interno della guancia, posandogli una mano sulla spalla.

-Non puoi saperlo.- iniziò a dire, giocherellando con l'angolo del volantino. -Devi solo fidarti di lui. Non puoi fare altro che questo per il momento.- Dave abbassò di nuovo gli occhi e annuì.

-Credo... credo di sì. Posso solo fidarmi.-


***


-Stai scherzando, vero? Dimmi che stai scherzando...- Blaine si passò una mano fra i ricci disordinati, guardando un Sebastian vestito in una divisa che non era della sua scuola e con un sorriso strafottente fra le labbra. Un distintivo da Caposcuola faceva bella vista di sé, appuntato sul petto del ragazzo. -Non stai scherzando... ti sei bevuto completamente il cervello?-

-Che c'è? Nessuno se ne accorgerà e il ragazzo a cui l'ho presa non sembrava molto dispiaciuto. Non mi ha nemmeno chiesto a cosa mi serviva. Si vede che fare da balia a voi qui deve essere di una noia mortale...-

-Sai che se qualcuno ti becca ci butteranno in mare e ci faranno tornare in Inghilterra a nuoto?- chiese il moro, facendo entrare l'altro nella sua stanza.

-Dici che anche qui hanno la piovra gigante? Potremmo prendere un tentacolo per uno...-

-Sebastian. Che sei venuto a fare? Domani sarò ucciso sfinito per il troppo ballare, vorrei almeno fare il mio ultimo sonno in pace.- Blaine si buttò letteralmente sul suo letto, Sebastian non aveva pensato che probabilmente a quell'ora stesse dormendo. O almeno, ci aveva pensato e non gliene poteva importare di meno.

-Ho bisogno di parlare con te, quindi tirati su e dammi retta.- lo Slytherin si mise a sedere ai piedi del letto, accavallando le gambe. Blaine sbuffò e si mise a sedere sconfitto, appoggiandosi al muro contro il quale era sistemato il letto. -Io voglio invitare Dave al Ballo del Ceppo.- iniziò il castano, guardandolo in viso. Il Gryffindor batté le palpebre un paio di volte, come se non lo avesse ascoltato realmente.

-Tu sei venuto qui, in piena notte. Sei qui, seduto sul mio letto, con una divisa di un'altra scuola rischiando di farci tornare a casa a calci nel sedere... Per dirmi che vuoi invitare il tuo praticamente ragazzo al Ballo del Ceppo?- chiese il moro inarcando le sopracciglia. L'altro annuì, passandosi le mani sulla divisa che indossava. Rimasero entrambi zitti per un attimo, poi Blaine ringhiò letteralmente, alzandosi in piedi. -E' meglio che vado a bermi un bicchiere d'acqua prima di ammazzarti a mani nude. Non potevi dirmelo domani? Cosa cambiava, il ballo è fra due settimane! Ho bisogno d'acqua.- il moro si avvicinò al comodino, versandosi un bicchiere d'acqua fresca per calmare i nervi.

-Sono venuto a dirtelo ora perché credo che lui non voglia.- disse tranquillamente l'altro quasi con noncuranza, controllandosi anche le unghie nel mentre. Blaine si mise di nuovo a sedere, con un nuovo sbuffo sulle labbra.

-E cosa te lo fa pensare, di grazia?-

-Ho provato a baciarlo l'altro giorno. Si è staccato poco prima che potessi farlo, come se avessi qualche specie di malattia infettiva. Faccio così schifo a baciare?- gli chiese sconsolato. Blaine non lo aveva mai visto così, o forse nessuno si era mai azzardato a rifiutare un suo bacio e questo aveva ferito il suo immancabile orgoglio Slytherin.

-Secondo me lo hai preso alla sprovvista, magari.- cominciò il moro, sistemandosi a gambe incrociate. -Insomma, ne avete mai parlato prima? Forse sei stato un po'... brusco?-

-Blaine dovevo mandargli una lettera scritta? “Scusami sai, ma ti sto per infilare la lingua in gola”. Non mi sembra molto adatto.-

-Vedi? Troppo rude. Troppo... troppo.- gesticolò Blaine, mentre Sebastian cominciava a sbuffare e a passarsi una mano fra i capelli castani. -Tu prova ad invitarlo al ballo come una persona normale e senza stargli troppo addosso. Anche un semplice biglietto va bene, e vedi cosa risponde lui. Ma non fargli pressioni e vedrai che andrà bene.- Sebastian sbuffò ancora e sembrò sgonfiarsi, come se avesse trattenuto il fiato per tutto quel tempo. Poi, dopo qualche secondo, annuì, alzandosi in piedi.

-Secondo te dove dormono questi sfigati che devono farvi la guardia?- Blaine sorrise e si sistemò sotto la coperta.

-Devono farci la guardia. Non dormono.-


   
 
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