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Autore: miriel67    31/07/2008    4 recensioni
Avete mai pensato come sarebbero gli elfi se ancora vagassero su questa terra...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Aniron3 Solita gente,solite facce.Quelle del venerdì sera.
Per quello non le piaceva troppo uscire e stare in mezzo alla gente.
Laurel si guardò intorno.Il locale era carino,il soffitto con le travi a vista in legno chiaro.
Appese alle pareti a mò di quadri, c'erano parti delle casse che servivano a trasportare i vini più pregiati.
Luce morbida data dai neon di nuova generazione.Tavolini con morbidi pouf e sedie.Abbastanza il suo genere.
Ringraziando il cielo il volume della musica era accettabile e non avrebbe dovuto urlare per farsi sentire da Barbara.
-Due calici di Ramandolo e dei cantuccini o preferisci formaggi e marmellatine?-
-Vada per i cantuccini-sospirò Laurel.

Barbara sfoderò il suo miglior sorriso al cameriere che la ricambiò.
-Barbara,non dovresti civettare con tutto il genere umano di sesso maschile...-
-Io non civetto Laurel,io sorrido.Una cosa diversa-
Ogni volta che usciva alla sera a Laurel sembrava di incontrare sempre la stessa gente,modificata magari nell'aspetto,nell'abbigliamento o nel modo di parlare,ma tutti abbastanza uguali e monotoni.
Negli ultimi cinquecento anni aveva veramente assistito ad avvenimenti che l'avevano stupita,ammirata e disgustata.
Il disgusto era per tutte le guerre che i discendenti degli uomini si erano fatti fra di loro.
Altre cose l'avevano stupita come quando il primo uomo aveva messo piede sulla luna.
Non era riuscita a dormire per diversi giorni.
Si ricordava le parole dello speaker alla televisione che ripeteva la frase detta dal primo uomo sulla superfice...
-Un piccolo passo per l'uomo,un grande passo per l'umanità-
A lei invece era sembrato un passo indietro.
Ithil non aveva più misteri,e Tilion non avrebbe più condotto l'isola d'argento verso Arien e il sole.
Che tristezza...
L'ammirazione era partita per gli straordinari progressi che comunque l'uomo aveva fatto,nell'arte e nello studio delle scienze.
Ma a lei comunque mancavano i cavalli e il lento viaggiare e l'aspettare con desiderio una lettera,vergata con una bella grafia....
Gli sms lasciavano molto a desiderare in quanto a poesia.

-Laurel ci sei?!-
-Si, scusami mi sono persa dietro ad un pensiero...-
Barbara la guardò,alzando le sopracciglia...
Non si capacitava di come Laurel, che era del tutto simile ad una specie di dea nordica,schivasse con una classe innata ogni tentativo da parte dell'altro sesso.
Il cameriere arrivò,con il vino e i biscotti,era carino,ma Laurel non lo degnò nemmeno di una occhiata.

-Ti ha fatto la radiografia...-
-Eh?!Scusami Barbara,dicevi...Ma è veramente buono sto Ramandolo!-

-Elrohir,davvero vuoi partire...-
Il mezzelfo guardò Laurel negli occhi.
La sera sbocciava in tutta la sue bellezza e il cielo terso rivelava migliaia di stelle.
Sedevano,teneramente mano nella mano,guardando la luna salire bianca.
-Andrò in primavera ai Rifugi Oscuri,vieni con me Laurel,partiamo insieme,non voglio la sorte di mia sorella-
Elrohir d'Imladris,infilò una mano nei capelli della fanciulla,facendo scorrere fra le dita lunghe e forti quelle meravigliose ciocche d'oro,mentre avvicinava il viso al suo.
Laurel lo guardava,e quando lui avvicinò le labbra,affondò le mani nei lunghi capelli neri ,traendolo a sè per un lunghissimo bacio.
-Sei sicuro...di voler partire...-
Laurel sorrise,Elrohir era arrossito dopo quel bacio e i suoi occhi grigi tradivano l'emozione.
-Partirò comunque Laurel,voglio vedere le bianche spiagge di Aman e rivedere Galadriel e mio padre...-
Laurel accarezzò il viso del suo compagno e non disse nulla.
Lo amava,ma amava anche la terra di Mezzo e non voleva lasciarla,non ancora,l'Ombra era appena passata e il vento soffiava leggero fra i mellyrn di Lorien.
La luna splendeva diffondendo una luce morbida.
-Va bene...io ti raggiungerò...-
Laurel gli aveva preso la mano,portandosela al cuore,fissando i suoi occhi azzurri nei suoi.
E si erano amati nell'erba,come se fosse la prima e l'ultima volta,illuminati da quella luce chiara e discreta.
Non sapeva che non l'avrebbe più rivisto.E che il ricordo di quel bacio e delle sue mani non l'avrebbe più lasciata.

Laurel affondò i denti in un cantuccio,quanto tempo era passato,eppure faceva ancora male.Troppo.
Socchiuse gli occhi per scacciare l'immagine.Si concentrò sul palchetto, dove stavano allestendo gli strumenti per i musicisti che di lì a poco avrebbero cominciato a suonare e tese l'orecchio alle chiacchere di Barbara.
-Dicono siano molto bravi,due chitarre ed una voce...Laurel?-
-Si,che musica fanno?genere?-Laurel si scostò i capelli dal viso e mise tutta la sua attenzione sull'amica
-Non saprei dirti,beh fra un po' cominceranno,credo... sono quasi le undici...-
Laurel amava la musica,e era sempre un piacere per lei,poter ascoltare...
Le luci nel locale si abbassarono,il piccolo palco fu lasciato al buio,due figure si sedettero sugli sgabelli e la terza si avvicinò al microfono.
Una melodia dolce,seguita dal controcanto dell'altra chitarra.
Una voce leggermente graffiata,morbida e profonda.
"
There's a lady who's sure all that glitters is gold
And she's buying a stairway to heaven..."


Le luci piano piano si accesero,inquadrando tre ragazzi.
Laurel mise a fuoco le immagini lasciandosi cullare dalla musica e poi il cuore le bruciò improvvisamente nel petto.
Uno dei due chitarristi alzò il viso dalle corde...

"Elrohir!"


Grazie a chi legge e a chi commenta!Ciao!
La canzone è Stairway to Heaven dei Led Zeppelin









   
 
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