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Autore: Miss Simple    24/05/2014    4 recensioni
"Cos'è un nome?
Quella che chiamiamo "rosa"
con un altro nome avrebbe il suo profumo"
- William Shakespeare
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NA: Questa sarà l'unica nota che metterò.
Voglio dirvi che questa FF come la chiamo io è un esperimento, un esperimento che è stato richiesto molte volte da una mia amica quindi questa la dedico a lei. Si, Simona questa è per te!!
E' giusto che vi spieghi per quale motivo la chiamo esperimento, chi ha già letto le mie storie sa che fino ad oggi ho scritto solo Het quindi come potete ben capire questa è la mia prima Slash, quindi spero che sia andata bene e mi scuso se non sarà degna delle vostre aspettative, ma vi assicuro che ce l'ho messa tutta per scriverla.
Inoltre voglio ringraziare la mia President che mi ha supportato e sopportato durante la stesura, la ringrazio per averla letta, averla rivisionata e per aver creato la cover sotto. Grazie mille Angelaproffi.
Bhè non ho altro da aggiungere se non buona lettura.

 
 
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Era un giorno come un altro nel quel di Seul, fuori il tempo era uggioso, un po’ come la sua anima. Neanche un filo di luce entrava dentro la sua camera, qualcosa che potesse suggerirgli che era già ora di iniziare la sua solita routine.
Ma non era un problema, era già ben che sveglio. Non perché fosse mattiniero o era fan del motto “chi non dorme non piglia pesci”, niente di tutto ciò, era solo che da un paio di mesi il suo sonno veniva interrotto nel bel mezzo della notte. Era come se ad un certo punto gli mancasse qualcosa, che quel letto fosse troppo grande, vuoto per lui e questa sensazione veniva accompagnata da piccoli brividi di freddo.
Cosa gli mancava? Non lo sapeva neanche lui.
Alzandosi dal suo letto si diresse in bagno, sciacquò e si guardò allo specchio.
“Aish, come sono ridotto!?!” contemplò ancora il suo viso, dove i segni del suo sonno perduto erano abbastanza evidenti.
Si sporse per vedere che ora segnasse il suo orologio e si precipitò a preparasi, anche se era sveglio da un po’ la sua indole da ritardatario non poteva svanire.
Arrivò all’università appena in tempo, appena varcò il cancello principale venne accolto da i suoi tre amici: Leeteuk, Siwon e Kyuhyun.
“Wow amico, uno zombie ha più colorito di te!”
“Sì, buongiorno anche a te Kyuhyun.” Kyuhyun sbuffò come se ci fosse bisogno di tutte queste formalità, soprattutto di prima mattina.
“Un’altra nottata?” Leeteuk gli disse avvicinandosi e mettendo una mano sulla sua spalla.
“Già…” disse buttando fuori uno sbuffo d’aria, era davvero annoiato di questa storia che per i suoi gusti andava avanti già da molto.
“Devi scopare amico, devi scaricare tutto lo stress perché è questo di cui si tratta: è solo stress, trovati qualcuna e fatti una sana scopata e ritornerai a dormire sonni tranquilli.”
“Siwon per favore…” non fece in tempo a concludere che la voce angelica di Leeteuk si fece strada.
“O forse ha bisogno di qualcosa di più di una semplice scopata con qualcuno…” Leeteuk notò gli sguardi confusi dei tre e continuò “E dai ragazzi, qualcosa di più…”
“Cosa stiamo aspettando? Un invito dal presidente della Corea per andare ognuno nelle vostri classi?” il professor Byun spuntò dal nulla interrompendo ciò che Leeteuk stava per dire. Non finì mai la sua frase nonostante il professor Byun si fosse già allontanato e si dileguò con un semplice “A più tardi”.
I fantastici quattro si diressero ognuno nelle loro classi e purtroppo Leeteuk e Siwon non avevano le stesse lezioni di lui e Kyuhyun. Avevano scelto indirizzi diversi: Letteratura, che si trovava nell’ala est dell’edificio, invece di Psicologia.
Lui e Kyuhyun si diressero nella loro classe senza dire una parola, o per lo meno lui non disse nulla, ma, invece, Kyuhyun quella mattina era un po’ troppo loquace, lo era da un po’ di tempo ormai.
Il professor Kim iniziò la sua lezione sulla psicologia dello sviluppo e del suo maggior esponente, Jean Piaget. Una lezione molto interessante dove tutti gli studenti lì presenti erano attenti a non perdersi neanche una singola parola del professore.
Quasi tutti, perché Dongahe era lì con lo sguardo perso nel vuoto come se fosse caduto in catalessi,  pensando a ciò che Leeteuk voleva dire prima che venisse interrotto dal professor Byun.
Nel bel mezzo della lezione e dei suoi pensieri qualcosa vibrò dentro le tasche dei suoi pantaloni. Con cautela tirò fuori il telefono e notò un nuovo messaggio, lo aprì e scoprì che era da parte di Leeteuk.
 
From: Teukie Hyung
A fine lezione incontriamoci alla caffetteria che c’è fuori all’università, da soli.

 
Non fece in tempo a rispondere al messaggio che un tossire attirò la sua attenzione: era il professor Kim che lo stava fissando.
“Il disegno correlazionale.”
“C-come mi scusi?”
“Mi parli del disegno correlazionale. Credo che ne sappia già abbastanza visto che è da quando ha messo piede in aula non degna neanche un minimo di attenzione alla mia lezione. Sono noioso?”
“N-no certo che no… Solo… mi scusi professor Kim.” Si sentiva così colpevole ed imbarazzato mentre tutti gli occhi erano puntati su di lui.
“Che non si ripeta più o…” non riuscì a finire la sua sentenza che qualcuno entrò in aula per parlare col professore. Ben due volte in quel giorno due persone erano state interrotte da ciò che gli stavano per dire e che, più o meno, avrebbero potuto rivelargli qualcosa che poteva suscitargli disgusto.
La lezione era ormai finita.
“Credo che stavolta si sia arrabbiato sul serio.”
“Gia…”
“Ah! Amico… smettila di essere così. Stai per caso impazzendo? Hai bisogno tu di uno psicologo o cosa?”
“Grazie, sempre così diretto. Mi raccomando.”
“Non sto dicendo nulla di male…però non è normale ciò che stai passando. Dovresti farti vedere da uno bravo, il disturbo del sonno potrebbe causare dei problemi.”
“Senti Kyuhyun! Sto bene, non ho nulla che non vada. È… è solo un periodo di stress dovuto allo studio. Riuscirò a dormire di nuovo.” disse le ultime parole come se cercasse di convincere più se stesso che l’altro.
“Va bene, va bene, fai come vuoi. Adesso andiamo a prendere qualcosa alla caffetteria dell’università prima che inizia la prossima lezione-”
“No, Kyu, vai avanti…io ho da fare”
“Ma…”
“Ci vediamo nell’aula di sociologia, a dopo.” disse mentre si allontanava per raggiungere il posto che Leeteuk gli aveva indicato.
Quando arrivò, Leeteuk non era lì, quindi decise di sedersi ad uno dei tavolini vuoti ed aspettare il suo hyung. Pensò a cosa aveva da dirgli di così importante da farlo venire qui e, soprattutto, da solo.
Era immerso dai suoi pensieri quando una voce famigliare lo riportò sulla terra.
“Scusami per il ritardo.”
“Oh… no, non ti preoccupare, hyung.” gli rivolse un sorriso, subito ricambiato da Leeteuk.
“Ordiniamo qualcosa, che ne dici?” non rispose ma acconsentì con un cenno di capo.
Ordinarono e chiacchierarono un po’ mentre aspettavano le loro consumazioni. Nel bel mezzo della consumazione, Leeteuk iniziò uno di quei discorsi che non si sarebbe mai aspettato.
“Sai…questa situazione non va.” lo guardò confuso, come per dirgli che non aveva la minima idea di cosa stava dicendo. “Lo sai… tutta questa storia del non dormire, sai che deve finire vero?”
“Non saprei come. Non è una cosa che controllo” sbuffò.
“Beh, sarebbe facile se ti lasciassi andare.”
“Cosa vuoi dire?”
“Senti, sono l’unico di noi quattro, a parte te ovviamente, a sapere come ti senti realmente. Alle sensazioni che provi. Dovesti…”
“No, non dirmi che sposi l’idea di Siwon! Non ho bisogno di scoparmi nessuno per riuscire a dormire come si deve.”
“Non stavo dicendo questo, anche se ti farebbe bene. Sembri una zitella mestruata 365 giorni l’anno. Seriamente da quand’è che non fai sesso?”
“Non lo so, hyung. Non lo so… ma perché vi interessa questa cosa?
“Ti sbagli a me non interessa quella, ma bensì qualcosa di più profondo. Quel qualcosa che tieni chiuso lì, dentro di te, e che ti ostini a non far uscire fuori.”
“Cosa? Ma di cosa stai parlando?”
“Hai bisogno di uscire più spesso, incontrare nuova gente e fare ciò che ti pare. L’importante è interagire con gli altri: hai bisogno di una persona e non intendo una tipa da una notte e via. Sai cosa voglio dire, vero?”
“No, scordatelo non sono una di quelle persone.”
“Sì che lo sei. Sei come tutti noi. Anche tu sei un essere umano che ha bisogno della sua metà di mela. Lee Donghae, hai bisogno di innamorati… hai bisogno di vivere l’amore.”
  
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