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Autore: MONDO_MANGA    02/06/2014    4 recensioni
la Terra sta conoscendo finalmente un periodo di serenità e pace. nessuno sa che un nuovo, grande e terribile nemico da la caccia ai nostri amici, soprattutto a uno di loro; il giovane dall' anima tanto pura quanto pericolosa. Gohan non solo dovrà scampare al suo spietato avversario ,ma dovrà imparare a sopportare dolori ben peggiori della morte.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Goku, Kaiohshin dell'Est, Un po' tutti | Coppie: Gohan/Videl
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
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~~Mantenne la promessa. Una volta tornato dal regno dell’aldilà, Gohan cercò di riprendere in mano quella vita che per troppo tempo aveva trascurato. Non lo faceva per lui, ma per Videl. Sapeva nel profondo che la ragazza lo osservava da lassù e se avesse trasgredito non solo avrebbe sofferto lui, ma anche lei. Entrambi vivevano per compiacere l’ altro. Il dolore provocato dalla loro separazione, era ancora fresco, stampato come un marchio nel loro animo. Il tempo avrebbe fatto la sua parte, quella era la loro unica consolazione.
Quando Goku e Gohan erano tornati a casa, quest’ultimo venne assalito dalla madre che piangendo, inveiva su di lui per quanto l’avesse fatta preoccupare e da  Goten che si era fiondato tra le sue braccia appena lo vide comparire. Dopo quel momento di commozione, la vita della famiglia Son aveva ripreso le sue vecchie abitudini e anche Gohan ricominciò a vivere: giocava con il fratellino, si allenava duramente con il padre e aveva ripreso a studiare da privatista. Ogni tanto il saiyan alzava il capo verso il cielo, tra le nuvole e le stelle ad immaginare che tra quei luccichii ci fosse anche la sua Videl.

Erano passate due settimane dalla fine di tutto e Gohan iniziava a sentirsi meglio. Il colorito cadaverico che era stato presente negli ultimi due mesi era stato sostituito da uno roseo, molto più salutare. L’ appetito saiyan era tornato e il giovane aveva riacquistato  in fretta le energie perse. Anche il suo comportamento scontroso e solitario sembrava essere un ricordo lontano e sul suo volto era tornato il sorriso. Se quella era la realtà o solo una maschera utilizzata da Gohan per alleviare le preoccupazioni della famiglia, nessuno voleva saperlo; l’ importante era che il ragazzo riprendesse a stare meglio sia psicologicamente che fisicamente, il tempo avrebbe risolto il resto.
Di grande aiuto fu la presenza più vicina di Goku. I due passavano parecchio tempo insieme e per Gohan era l’ unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi. Non era più andato  a trovare Junior… Dopo la tremenda litigata, il saiyan aveva paura che il maestro lo trattasse con freddezza o che addirittura non volesse più avere niente a che fare con lui. Non esternò mai questa preoccupazione con il padre  e quest’ultimo non si pose il problema, arrivando alla conclusione che a Gohan servisse solo del tempo per star tranquillo solo con la sua famiglia, ma un giorno decise di affrontare il discorso…
“Figliolo, Junior mi ha chiesto di te. Dice che vuole che tu vada a trovarlo. Sente la tua mancanza sai?”
“Ma… non è arrabbiato con me? Insomma, gli ho distrutto il palazzo, ho usato un oggetto del supremo mettendolo in serie difficoltà! Pensavo non volesse più vedermi…” rispose rabbuiandosi.
“Ma cosa vai a pensare!” disse il padre incoraggiante, battendogli una mano sulla spalla.
“Tu sei come un figlio per lui  e lo sai! Sei troppo importante e mai vorrebbe separarsi da te, come io non vorrei mai separarmi dai miei figli!”  Goku guardò affettuosamente quel ragazzino tanto ingenuo, quanto speciale e tirandosi in piedi con un balzo, invitò Gohan a fare lo stesso.
“Su, alza il posteriore dall’ erba e andiamo, ho voglia di fare un bel allenamento insieme a quel musone!”
Così prese il ragazzo per un braccio, tirandolo su di peso e volarono insieme verso il palazzo del Supremo.
Una volta giunti presso la dimora di Dio, Gohan fu nuovamente meravigliato di ritrovare il palazzo intatto.
“ Accidenti, Junior e Popo sono davvero bravi a riaggiustare le cose. Hanno riparato tutto in un lampo!”
“Questo, perché i danni non erano poi così tanti. Devo dire che sei stato gentile a risparmiare almeno il resto del palazzo.”
 Junior comparve da uno dei lati con a fianco il fedele Popo. Il suo viso pareva severo e Gohan ingoiò a fatica; sapeva che Junior era arrabbiato! Ma con suo stupore, vide un sorriso comparire sulle labbra del namecciano.
“Mi sei mancato figliolo.”
Gohan non perse tempo e corse ad abbracciare il vecchio maestro.
“ Oh Junior perdonami, non avrei dovuto mettermi contro di voi, sono uno stupido!”
“Non dire sciocchezze!” rispose, allontanando l’allievo e prendendolo per le spalle.
“Sei ottuso, impulsivo, testone, incosciente e irruente, ma non stupido! Non tutti avrebbero avuto il coraggio di fare una cosa del genere, di fare tutto questo per amore. Per questo sei ammirabile!”
“Ma…ti ho messo nei guai… ho distrutto il palazzo, usato la pietra del Supremo…” Gohan abbassò la testa per la vergogna.
“Bhe…. Per questo non devi chiedere scusa a me, ma piuttosto a lui.”
“A chi?” chiese il saiyan dubbioso. A chi si stava riferendo Junior?
“Tranquillo Gohan ti perdono, ma la prossima volta risparmia il palazzo, non so se riuscirà a sopportare un altro crollo!”
Quella voce l’avrebbe riconosciuta tra mille altre. Il saiyan guardò oltre l’alta figura del maestro per veder comparire quella di Dende, più vivo e sorridente che mai.
“DENDE! AMICO MIO!” Gohan corse verso l’amico abbracciandolo e ridendo dalla gioia.
“Sei vivo! Sei vivo! Ma come hai fatto a tornare? Dimmelo!!”
“Tutto merito di tuo padre!”
Gohan esterrefatto, si girò verso Goku.
“Davvero papà? Perché non me lo hai detto?”
“Volevo farti una sorpresa. Dopo l’ udienza ho pensato che la Terra era rimasta senza supremo e nessun pianeta può vivere senza  Dio! Così sono tornato indietro e ho chiesto al Gran maestro Re Kaio se potevamo riavere il nostro vecchio supremo. Essendo un’entità divina , per sua volontà può essere riportato in vita per concludere il proprio compito. Dende aveva ancora parecchie cose da fare sulla Terra, quindi i Re Kaio hanno acconsentito per riportarlo qui.”
“Già, quando ho saputo con mia grande sorpresa che mi era stata offerta la possibilità di tornare , ho subito accettato! L’aldilà è un posto incantevole, ma qui c’è la mia famiglia.”
Gohan era al settimo cielo di riavere il suo vecchio amico d’ infanzia. La morte di Videl era stata atroce, ma il saiyan non aveva dimenticato il suo compagno d’avventura.
“Gohan… sai cosa significa?”
Goku si rivolse al figlio che ricambiò lo sguardo. Si lo sapeva.
“Le sfere…” bisbigliò incredulo.
“Sono già qui figliolo. Ora puoi farlo.”

Le sfere vennero radunate in circolo, pronte all’uso. Dende invocò il drago Sheron  che fece la sua comparsa. Il cielo era cupo e ricco di lampi, quando il drago iniziò a parlare:
“Parlate, esprimete i vostri desideri.”
“Vorremmo…” ma Gohan fu improvvisamente interrotto dal padre.
“Aspetta figliolo! Non vorrai presentarti a Videl così!”
Gohan si controllò gli abiti e si sistemò i capelli istintivamente, ma capì poco dopo a cosa si stava riferendo Goku. Era talmente abituato al suo corpo da undicenne che aveva quasi scordato quanti anni avesse in realtà.
Tirando un sospiro per l’emozione, Gohan si rivolse al Drago:
“Vorrei… spezzare l’ incantesimo che Argon mi ha inflitto.”
“Sarà fatto.”
Gohan sentì un strano formicolio su tutto il corpo e una luce accecante lo avvolse. Una strana sensazione di confusione lo invase, come se fosse dentro a una centrifuga, ma durò poco, perché dopo alcuni istanti la luce si affievolì e il saiyan tornò con i piedi per terra. Si guardò il corpo meravigliato: le mani, il busto, le gambe, l’altezza non erano più quelle di un bambino, ma quelle di un ragazzo forte e slanciato. Si girò verso gli amici con un sorriso a trentadue denti.
“Allora come sto?”
“Stai una favola Gohan!!” rispose Dende esultando.
“Ben tornato figliolo.”
Gohan sorrise timidamente al padre per poi tornare a rivolgersi al drago. Aveva paura di quello che stava per chiedere, paura che non funzionasse, paura che  fosse solo un sogno e  che tutto potesse scomparire da un momento all’ altro…
Sussurrò il suo ultimo desiderio:
“Vorrei….che tutte le persone eliminate da Argon tornassero in vita.”
“ Niente di più facile.”
Gli occhi del drago brillarono sprigionando una luce giallastra. Davanti agli occhi  di Gohan, iniziò a comparire una piccola figura: prima le gambe sottili coperte da leggings neri, una maglia lunga e bianca nascondeva una vita sottile e infine un viso, il più bello che Gohan avesse mai visto. Due occhi color del cielo erano incastonati come zaffiri in quel piccolo scrigno ovale e i capelli corti e neri come il carbone ricadevano spettinali.
“Go…Gohan”
Il saiyan non ci poteva credere. Guardò sopra il capo della ragazza: nessuna aureola vorticava lucente. Era tornata, era li con lui, per sempre questa volta.
“VIDEL!!!” I due si corsero incontro , finendo per congiungersi in quell’abbraccio che tanto avevano agognato. Il ragazzo la sollevò di peso e insieme sfogarono tutta la loro gioia in un pianto e in una risata liberatoria, sotto gli occhi commossi dei presenti.
“Non ti lascerò mai più andare! Mai più!” le sussurrò lui all’orecchio.
“Io non me ne andrò. Nessun’altro ci separerà, noi siamo più forti…. Più forti anche del destino.”
“Avete altri desideri?” chiese il grande dragone.
“No, grazie Sharon, ormai tutto è stato riparato. Tutto è tornato al proprio posto.”
 Così Goku si rivolse a Sharon, continuando  a guardare quei due ragazzi che insieme, erano riusciti a vincere ogni battaglia, anche quella della morte.

QUALCHE GIORNO DOPO….
“Gohan, ma dove stiamo andando?! E’ quasi il tramonto e tua madre ci ucciderà!”
Stavano seduti una acconto all’ altro, volando  sulla nuvola Speedy. Gohan aveva insisto, perché lei  venisse con lui per sbrigare una faccenda importante, ma per tutto il viaggio, si era rifiutato di rivelare alla ragazza la sua meta.
“Adesso basta Gohan! Se non me lo dici, io scendo immediatamente e torno a casa!”
“Non devi aspettare molto per questo, perché siamo arrivati.”
La nuvola infatti aveva iniziato ad abbassarsi di quota, per poi fermarsi sopra un tetto di un palazzo.
“GRAZIE NUVOLA!CI VEDIAMO DOPO!”
“E tu hai fatto così tanto il misterioso, per portarmi a Satan City! Se non volevi che mi fermassi a cena da te bastava dirlo subito! Tornavo a casa anche da sola!” Gli urlò addosso Videl.
“Vedi che non ti accorgi di niente!?”
La prese per mano e si diressero verso il bordo, da cui potevano vedere la loro posizione.
“Questa è… la nostra scuola!”
“Già…”
“Ma, perché siamo qui?”
“E’ da qui che tutto è iniziato. E’ qui che ti ho conosciuta, qui mi sono innamorato di te e qui voglio che la nostra storia continui.”
“Vuoi trasferirti a vivere qui?” disse scherzosamente la ragazza, mentre il saiyan le rispondeva con un sorriso imbarazzato.
“Certo che no… anche se mia madre sarebbe d’accordo. Qui la nostra storia è iniziata e qui voglio che cambi. Per questo, ho scelto questo posto per chiederti di sposarmi.” La frase gli uscì quasi con troppa naturalezza, lasciando senza parole Videl.
“ Co…cosa?”
“Non ho un anello, ma forse questo può andare.”
Dalle sue mani fuoriuscì  un piccolissimo fascio di luce che prese le forme di un piccolo anello dorato. Inchinandosi, come vuole la tradizione e con il cuore che batteva a mille, riformulò la sua domanda.
“Videl, vuoi sposarmi?”
La ragazza era rimasta paralizzata, incapace di dire una parola. Gohan iniziò a sudare freddo.
“Bhe so che è una decisione azzardata, che abbiamo solo diciassette anni e che probabilmente tuo padre mi ucciderà, ma ne abbiamo passate così tante e io non voglio passare la mia vita….”
Gohan iniziò un monologo senza fine e la ragazza che nel frattempo si era ripresa, decise che era ora di alleviare le pene del povero saiyan.
“Sei il ragazzo più sciocco, impudente, imbranato e ottuso che io abbia mai conosciuto e sono certa che sarai un disastro di marito!”
Gohan era rimasto basito per quella risposta. Umiliato, si rialzò in piedi e stava per far scomparire l’anello quando lei lo blocco.
“ Ma sei anche il più coraggioso, forte, leale e sincero uomo o saiyan che esista nell’intero universo! Perciò vedi di non farmi arrabbiare nei prossimi cinquant’anni!”
Il dito di Videl scivolò in quel piccolo anello di energia che a poco a poco iniziò a scomparire, mentre Gohan la prese per la vita baciandola come mai aveva fatto. Quando ormai entrambi erano  privi di ossigeno, si decisero a staccarsi e rimasero li, abbracciati sotto la luce fievole del tramonto.
“Pensavo mi dicessi di no.”
“Ma sei matto? Quale donna potrà mai vantare di avere il marito più forte della galassia che si è spinto fino ai confini dell’aldilà, subendo uno spietato processo e rischiando innumerevoli volte la vita? Tu sei un eroe Gohan! Un vero eroe.”
“Non merito tanti elogi.” Rispose imbarazzato.
“Già, hai ragione. Per essere un vero eroe, devi superare la prova più ardua della tua vita. Se non vincerai, io non ti sposerò!”
Gohan rimase interdetto. Cos’altro avrebbe dovuto affrontare, dopo essere uscito indenne da scontri con mostri, maghi e dei?
“E cioè?” chiese preoccupato.
Videl gli voltò le spalle allontanandosi, per poi voltarsi con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono.
“Lo dirai tu a mio padre!”
“CHE COSA!!?? NON VALE! MI UCCIDERA’!”
“Sei tu che me lo hai chiesto, quindi è compito tuo!”
“Ti prego no! Preferisco affrontare di nuovo Argon, piuttosto che dirlo  a tuo padre! Ti prego piccola cerca di capirmi , farò tutto quello che vuoi!”
“PAROLE AL VENTO AHAHAHAH!”
 Così, Videl prese il volo ridendo beffarda, lasciando un povero Gohan piagnucolante.
“Ma perché capitano tutte a me!”
 
I due tornarono a casa insieme, con i volti felici, carichi di speranza per il loro futuro che prometteva essere lungo e duraturo, ricco di novità e cambiamenti. Per tutto quel tempo, a entrambi era stata negata la possibilità di sperare, di immaginare la propria felicità, ma come si sa: il bene non può che trionfare. Avevano combattuto, sofferto, pianto e rischiato, ma avevano vinto tutto. Avevano vinto la loro sfida più grande: quella del destino.
FINE.
++++++++
Ragazzi, a malincuore devo annunciare che questa lunga storia è giunta al termine. Tutto è finito per il meglio, ma non poteva essere altrimenti =) nessuna storia dovrebbe finire male.. Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito fino in fondo e che hanno avuto la pazienza di aiutarmi e sostenermi. E’ stata la mia prima storia e ho voluto rischiare! Probabilmente è stata un macello, ma posso essere soddisfatta del mio lavoro. Ho imparato tante cose e spero di migliorare un giorno! Continuerò a scrivere e spero che ci sarete a sostenermi! Ci sentiremo presto con altre storie che non solo riguarderanno Gohan, ma anche altri personaggi! Ovviamente rimarrà i mio preferito <3 Ringrazio ancora a tutti di cuore e vi invito a recensire sempre in futuro =)
A presto
MONDO_MANGA

  
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