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Autore: Stella_Del_Mattino    08/06/2014    2 recensioni
Manca poco agli esami M.A.G.O. e Rose Weasley è decisa a non lasciarsi sfuggire niente. Durante una serata di studio intensivo, si addentra nel Reparto Proibito della biblioteca, sfruttando il permesso accordatole dal professor Dawlish, docente di Difesa contro le Arti Oscure, per approfondire i suoi studi. Qui viene raggiunta da Scorpius Malfoy, Serpeverde suo coetaneo e rivale. I due si imbattono in un oggetto misterioso, una piramide con al centro una sfera di cristallo dai poteri sovrannaturali, che attivano accidentalmente, venendo catapultati prima nel passato, al tempo di Tom Riddle, poi nel futuro, nel lontano anno tremila.
Nel loro viaggio nel tempo troveranno epoche raccapriccianti dove è vietato innamorarsi, amori dannati, magia nera e quando torneranno nel 2023 tra loro niente sarà più come prima.
{Questa storia ha partecipato al contest "A voi la scelta" di S.Elric_ sul forum classificandosi seconda e vincendo il premio speciale "Best plot"}
Genere: Dark, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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4. Epilogo
‹‹ Signorina Weasley? Riesce a sentirmi? ››
Rose aprì gli occhi e, nonostante la vista annebbiata e un’allucinante emicrania, distinse la sagoma del professor Dawlish. Il ricordo dell’incredibile vicissitudine riaffiorò all’istante e la Grifondoro sobbalzò sul letto bianco e odorante di medicinali su cui era distesa.
‹‹ La Miss… una donna… le immagini… dove…? ›› farfugliò confusa, non riuscendo ad articolare una frase di senso compiuto.
‹‹ È tutto a posto, Rose. Ti trovi in infermeria, sei al sicuro ›› la rassicurò l’insegnante. ‹‹ L’oggetto che hai incautamente attivato si chiama Piramide del tempo, è uno dei cimeli più antichi e pericolosi mai rinvenuti. Come funzioni è in gran parte ancora un mistero, ma, dopo secoli di accurati studi, gli Auror hanno appurato che niente di ciò che mostra è reale. Il salto nel tempo avviene solo nella mente del viaggiatore, mentre il corpo resta privo di sensi esattamente dov’è ››.
La ragazza emise un lungo sospiro di sollievo, ma quando le tornò in mente il bacio che c’era stato tra lei e Scorpius, qualcosa di molto simile alla delusione si fece largo nel suo stomaco ancora sottosopra per lo spavento. ‹‹ Sta dicendo che niente di ciò che ho visto è successo o succederà? ››
‹‹ Proprio così. La Piramide, tuttavia, non  è affatto un oggetto innocuo, anzi. Seleziona le immagini a seconda dell’individuo che la usa, catturando le sue paure e rielaborandole a suo piacimento. Talvolta può condurre alla follia e periodicamente chiede la vita di un viaggiatore per alimentare il suo cuore di magia oscura. Per questo è confinata nel Reparto Proibito e spero che tu ti renda conto di essere stata molto imprudente ››. Il tono di Dawlish perse la nota rassicurante che aveva avuto fino ad allora e divenne severo. ‹‹ Tu e il signor Malfoy siete stati molto fortunati ››.
Sentendo il nome di Scorpius, Rose iniziò subito a cercarlo con lo sguardo, ma gli altri letti erano vuoti. ‹‹ Professore, dov’è Malfoy? ››
‹‹ Ha lasciato da poco l’infermeria. Quando avrà bevuto questa, potrà tornare in Casa anche lei. Delle conseguenze del vostro comportamento irresponsabile discuteremo stasera nel mio ufficio ››. Il professore allungò alla Weasley una tazza stracolma di un liquido giallognolo non particolarmente invitante. ‹‹ È un infuso di camomilla a cui Madama Chips ha aggiunto radici di vario genere. È ottimo per riportare serenità nell’animo delle persone turbate ›› spiegò vedendo la sua espressione schifata.
Lei annuì e, sebbene non fosse una delizia, bevve tutta la tisana.
‹‹ Che ore sono? ›› domandò. Dalla sera precedente aveva perso del tutto la cognizione del tempo.
‹‹ Le due del pomeriggio ›› rispose Dawlish, riprendendo dalle mani di Rose la tazza vuota. ‹‹ Ha dormito la bellezza di oltre dodici ore, signorina. Adesso vada nella sua Casa, per oggi è esentata dalle lezioni ››.
La Grifondoro annuì e uscì dall’infermeria, concentrandosi a ogni passo per non barcollare sulle gambe instabili.
Arrivata davanti al ritratto della Signora Grassa, esitò e, anziché varcare la soglia della Sala Comune, fece un passo indietro.
Non riusciva a smettere di pensare al bacio con Malfoy e se davvero era stata solo una visione, perché sentiva ancora la pancia in agitazione e persino l’odore del suo raffinato profumo al muschio? Forse voleva che ci fosse qualcosa di vero? Non era possibile, non dopo sette anni passati a detestare Scorpius, o almeno questo era ciò che le suggeriva il suo orgoglio di Grifondoro. Quest’ultimo però fu presto scalzato da nuovi ricordi: l’apprensione provata quando Malfoy era scomparso e l’incomprensibile felicità appena lo aveva rivisto. Anch’esse erano state solo una mera invenzione della Piramide? E da cosa erano scaturite le due epoche raccapriccianti in cui si erano ritrovati? Probabilmente da una paura comune, visto che avevano “viaggiato” insieme, ma quale?
La Weasley indietreggiò ulteriormente, ormai convinta di dover parlare con Scorpius prima di mettere una pietra sopra a quella disavventura.
Doveva essere già tornato nei sotterranei, quindi, non potendo aspettare di rivederlo solo quella sera nell’ufficio di Dawlish, sarebbe toccato a lei entrare nel territorio dei Serpeverde. Quest’ultimi erano molto abili a tenere lontani gli intrusi e, secondo il padre di Rose, c’era un solo modo per penetrare nella loro Sala Comune: la Pozione Polisucco. Lui e lo zio Harry  l’avevano usata al secondo anno, per capire se Draco Malfoy, il padre di Scorpius, fosse l’Erede di Serpeverde, e, per quanto Rose si sforzasse di trovare un’alternativa, non le venne in mente nient’altro. Non era affatto entusiasta di ricorrere nuovamente a questa pozione, dal momento che le ricordava la Miss e tutte le sue follie, ma dovette ammettere che era la soluzione migliore. Adesso non le rimaneva che attingere alla sua scorta personale di Pozione Polisucco, che da anni teneva sotto il letto per ogni evenienza, e scegliere il verde-argento di cui prendere le sembianze.
Doveva essere qualcuno di cui Malfoy si fidasse e che non lo facesse sentire giudicato e le parve che questi requisiti fossero soddisfatti da una sola persona: Amy Zabini.
Amy, oltre a essere la cugina di Scorpius, era anche la fidanzata di Albus Potter e quando era iniziata, ormai due anni prima, la loro relazione aveva suscitato non poco scompiglio nelle due Case eternamente rivali di Grifondoro e Serpeverde, perciò, se Malfoy aveva intenzione di raccontare a qualcuno del loro bacio, Rose era certa che lo avrebbe detto a lei.
In quel momento la Zabini era sicuramente al Club dei Duellanti, come la maggior parte degli studenti del settimo anno, e la rossa, dopo essere passata dalla propria camera per prendere una boccetta di Pozione Polisucco, vi si recò a sua volta.
Non fu difficile individuare il mantello di Amy tra quelli ammassati vicino alla porta, perché era l’unico caratterizzato da un pungente profumo di lavanda. La Weasley lo prelevò, cercando di non farsi notare, e tolse dal tessuto un sottile capello biondo. Lo lasciò cadere nell’ampollina che si era portata dietro e, tappandosi il naso, buttò giù l’intruglio. Immediatamente la sua pelle si scurì, diventando color caffèlatte, i capelli si allungarono e gli occhi si tinsero di verde. 
Rose non perse tempo, si precipitò nei sotterranei ed entrò nella Sala Comune dei Serpeverde dopo un primino, dal quale aveva udito la parola d’ordine.
Nessuno dei pochi presenti fece caso a lei, così si diresse verso il corridoio che immaginava dovesse portare ai dormitori e chiese di Scorpius.
‹‹ Tuo cugino? ›› borbottò un ragazzo moro. ‹‹ Dovrebbe essere nella sua camera›› le disse, accennando con la testa alla stanza alla sua destra .
Lei non si azzardò a ringraziarlo, pensando che la vera Amy difficilmente lo avrebbe fatto, ed entrò senza bussare.
‹‹ Amy ›› esordì il ragazzo un po’sorpreso. ‹‹ Che ci fai qui? Non dovresti essere al Club dei Duellanti? ››
Caspiterina, adesso che gli dico? Avrei dovuto prepararmi un alibi.
‹‹ Ecco… Volevo parlarti ››.
‹‹ Aspetta, prima lascia parlare me ›› si impose Scorpius. ‹‹ Quello che ho da raccontarti ha dell’incredibile ››.
‹‹ Ti ascolto ›› mormorò Rose, con il cuore a mille e le mani madide di sudore.
« Ieri sera la Weasley ha attivato uno strano oggetto dal potere oscuro e siamo stati catapultati in una sorta di viaggio nel tempo, anche se veramente non ci siamo mossi dalla biblioteca » iniziò lui, visibilmente agitato. « Abbiamo visto di tutto, epoche orrende, gente pazza, un caos, ma a un certo punto... »
« A un certo punto? »
« Ci siamo baciati » sussurrò Malfoy, come se dirlo gli sembrasse stranissimo e probabilmente era proprio così, « e non è stato neanche male, anzi, è stato bello ».
« Anche per me » disse d’impulso Rose, non rendendosi conto che nel frattempo l’effetto della Pozione Polisucco stava gradualmente svanendo.
« Come? Amy... Per la barba di Merlino! » esclamò il ragazzo, quando girandosi si trovò di fronte alla Weasley. 
« Ero sconvolto, non sapevo che era tutta un’allucinazione e credevo che avrebbero potuto ucciderci da un momento all’altro, quindi evita le prese di giro » corse subito ai ripari.
« Tu fa’altrettanto » replicò piccata lei, riscoprendo il suo antico orgoglio.
« Ottimo, tutto risolto allora » concluse Scorpius con un sospiro che lasciava intendere che in realtà non era affatto così.
« Già » concordò Rose, non riuscendo a nascondere un briciolo di delusione. Per qualche minuto rimase immobile alle spalle del Serpevede, il quale si era voltato dalla parte opposta e faceva del suo meglio per dissimulare, poi si girò a sua volta, decisa ad andarsene per non intascare un’ulteriore umiliazione. Quando appoggiò una mano sul pomello della porta, tuttavia,  lui la trattenne, afferrandola per l’altro braccio.
« Che vuoi ora, Malfoy? » gli chiese spazientita, non desiderando altro che abbandonare i sotterranei e dimenticare quella storia assurda.
Il ragazzo non rispose, segno che il guizzo di coraggio che lo aveva spinto a fermarla era già scomparso.
Lei piegò la testa all’indietro quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi. Nessuno dei due disse niente, però, proprio com’era successo nella Hogwarts del tremila, non fu necessario e le loro labbra finirono di nuovo incollate.
« Questo vuol dire che non è tutto a posto » osservò la Weasley non appena si staccarono.
« Amy e Potter saranno contenti di non essere più l’unica coppia male assortita » fu la vaga spiegazione di Malfoy.
 Lei esitò, poi gli stampò un altro bacio sulla bocca e uscì per tornare nella sua Casa.
 
Quella sera, ore 21.30, dormitorio femminile di Grifondoro
« Adesso sai cos’è successo » dichiarò Rose, dopo aver messo al corrente Alice Paciock, sua compagna di stanza nonché migliore amica, dell’esilarante disavventura in cui era stata conivolta nelle ultime ventiquattro ore.
« Incredibile » commentò a caldo la Paciock. « Tuttavia detesto la tua pessima abitudine di informarmi sempre a cose fatte, Rose ».
« É stato così estraniante, reale e assurdo allo stesso tempo, Alice. Non avevo idea che quell’oggetto bizzarro stesse sfruttando le mie paure». 
 « Secondo me ne ha utilizzata una in particolare, che tu e Malfoy condividete » ipotizzò Alice.
« Quale? »
« Quella di amare ».


Angolo dell'autrice
Salve a tutti! Eccoci giunti alla fine di questa mini-long.
Spero che l'ultimo capitolo non deluda troppo le vostre aspettative.
Approfitto di questo spazio per ringraziare le 12  persone che hanno seguito la storia, le 2 che l'hanno preferita e le 2 che la ricordano e in particolare paprikokka902, che ha recensito tutti i capitoli ed è stata fin troppo buona con tutti i complimenti che mi ha fatto, grazie mille cara ^^
Detto questo non mi  dilungo ulteriormente, grazie di nuovo a tutti, a presto!
  Evelyne.

 
  
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