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Autore: chialovegood    16/06/2014    6 recensioni
Sono passati alcuni mesi dalla guerra magica. Hogwarts è stata ricostruita e i tre protagonisti sono tornati a scuola. Le lezioni riprendono, ma si verranno a scoprire nuovi particolari su una delle studentesse della scuola. Fred non è morto. I serpeverde non sono cambiati di una virgola,sopratutto una ragazza...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Movieverse | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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La mattina dopo l’inizio delle lezioni Clarabella era accerchiata da un gruppo di ragazzi della sua stessa casa. Sembrava una di quelle dee greche che si vedono raffigurate nei quadri babbani. Aveva i capelli di un biondo che rifletteva i raggi del sole e due occhi  castani. Un corpo da urlo, i vestiti le cadevano a pennello e sembrava non avesse neanche un difetto. Non c’era ragazzo a scuola che non le facesse il filo. E ovviamente lei non faceva che farlo notare a tutta Hogwarts accompagnata dalla  cerchia di schiavette che le ronzavano intorno facendola sembrare una diva del cinema. Credo che mai nessuno avrebbe avuto la malsana idea di mettersi contro di lei, a meno che non volesse passare il resto dei suoi giorni torturato da quella sottospecie di Bellatrix Lestrange versione bionda.
Hermione un po’ la invidiava. --Chi non avrebbe voluto avere una vita come la sua?--,si diceva in quella testa tanto intelligente quanto bella.
 
 
E’ passata più di una settimana dall’inizio delle lezioni e per mia sfortuna sono in classe con Clarabella per le ore di pozioni,difesa contro le arti oscure,astronomia,erbologia e trasfigurazione. Sinceramente non sprizzavo gioia da tutti i pori,non mi andava di passare un anno scolastico con una serpeverde senza cervello come quella. Alla sera mi ritrovai a parlare in camera con Ginny.
“Hey rouge come stanno andando le lezioni?”
“Herm non me ne parlare! Sono indietro in storia della magia. Che poi siamo noi ad aver scritto la storia nell’ultimo decennio del mondo magico!”
Scoppiammo  a ridere entrambe.
“Herm mi chiedo come fai ad essere così bella e intelligente allo stesso tempo!”. Abbassai lo sguardo.
“Bella per niente. Intelligente a volte”. Sospirai,forse troppo forte. La rossa si avvicinò e mi guardò con occhi seri. “Hermione sei sicura che vada tutto bene?”
“Certo”,risposi sorridendo. Quanto odio mentire a Ginny.
“Se devi dirmi qualcosa dimmela. La tua migliore amica è qui per ascoltarti e a prendere a calci nel sedere qualcuno se proprio devo!”
“Grazie Ginny,ora dormiamo altrimenti non mi sveglierò in tempo per la lezione di Aritmanzia”
“ARITMANZIA?!? Con quell’antipatica della Vector? Mi sorprendi sempre Granger”
“Buonanotte Ginny” dissi stiracchiandomi sotto il piumone.
“Buonanotte splendore”,rispose. Dopo due minuti la piccola rossa stava già volando nel mondo dei sogni.
--SPLENDORE—
Quella parola mi risuonò in testa fino alla mattina seguente.
Come tutte le ultime due mattine mi ritrovai a correre per i corridoi per non fare ritardo per la mia lezione di aritmanzia. I corridoi erano quasi deserti se non per qualche fantasma che gironzolava qua e là.  Girai l’angolo per arrivare all’ala destra del castello dove mi aspettava la strigliata della Vector per l’ennesimo ritardo nella sua ora. Qualcosa mi urtò poco dolcemente. In due secondi mi ritrovai con il sedere per terra e gli appunti svolazzare per il corridoi. “Accio libri!” urlai. Feci solo in tempo a raccogliere i miei fogli, vedere una chioma rossa rialzarsi e farfugliare “scusa” in qualche modo.
Come ovvio mi beccai la ramanzina dalla professoressa e vidi togliere 10 punti alla mia casa per il modo “poco rispettoso” con cui entrai in classe.
A pranzo mi sedetti con Ginny sotto un ciliegio. Vedemmo passare Ron ed Harry che scommettevano su quante burrobirre riuscivano a bere prima di collassare a terra.
“Harryyyyyyy!” urlò Ginny da sotto l’albero. Subito le urlai contro. “Sei pazza? Ti avranno sentito fino a Londra!”.  Mi misi a ridere. “Capita!” rispose lei,come se mettersi a urlare come una scimmia urlatrice fosse la cosa più naturale del mondo. I ragazzi ci raggiunsero.
“Hey Ginny che ne dici di andare a prenderci qualcosa da bere?” disse Harry facendo alzare la sua ragazza che se ne stava bellamente sdraiata a leggere una rivista.
“E’ un problema  se vado Herm?” mi chiese Ginny.
“Tranquilla va pure”, Ron le fece intendere che voleva stare da solo con me.
Li vedemmo allontanarsi mano per la mano.
“Che cuccioli” dissi a Ron.
“Se mia sorella non fosse così logorroica,forse. Ma alla fin fine si completano l’un l’altro” rispose. Ci mettemmo a ridere. Mi immaginavo la rossa con due bambini in braccio e Harry a leggere la Gazzetta del Profeta su una poltrona con un gilet a quadri e una pipa in bocca.
Mi sedetti tra le gambe di Ron e iniziammo a parlare di come stava andando la scuola. Rimasi sorpresa di come i suoi voti si fossero alzati, d’altronde non era sempre stato un genio nelle materie extra. Da quando si era messo in testa di diventare Auror nessuno era riuscito a fargli cambiare idea. E come lui anche Harry si stava impegnando molto.
“Bhe tu che mi racconti Herm?” mi chiese mentre giocava con le mie mani.
“Nulla di che...” D’un tratto mi ricordai di averlo spinto per il corridoio quella mattina.
“Scusa per stamattina. Ero in ritardo a lezione e non mi sono neanche fermata.” Dissi baciandogli la guancia.
“E perché dovresti? Io ero dall’altra parte del castello a quell’ora”. Rispose lui un po’ perplesso.
 Rimasi a bocca aperta. Eppure ero sicura di aver visto proprio Ron. Quell’odore era il suo. Mi alzai di scatto. Baciai Ron sulla fronte e me ne andai correndo. Credo mi abbia preso per pazza in quel momento. E non ne aveva tutti i torti.
­--Eppure… Ero così sicura che fosse lui… Ragioniamo.  George oggi è al negozio…. Non mi rimane che Fred. Chi altro ha i capelli di quel bellissimo rosso a Hogwarts? — Mi tirai un pizzicotto. Dovevo piantarla di fantasticare sui capelli della famiglia Weasley e dovevo darmi una mossa.
Sapevo perfettamente dove trovarlo. Dovevo chiedergli scusa per come l’avevo spinto quella mattina e me ne ero andata senza neanche sapere se si era fatto male.
Entrai in sala comune, mi avvicinai al caminetto,sfoderai la bacchetta e dissi “ Weasley primo aprile apriti scherzo”.  Una mattonella si spostò e apparve inciso la scritta Weasley. Si aprì una porta.
–Grazie Ron— pensai. Entrai controllando che non ci fosse nessuno che mi avesse visto, impossibile, erano tutti a pranzo. Chiusi la porta e mi trovai in una specie di magazzino dove c’erano merendine marinare,fuochi magici e qualsiasi tipologia di scherzo. D’un tratto mi  apparve davanti al naso la tipica chioma rossa dei Weasley.
“Buongiorno Hermione” disse Fred senza neanche voltarsi.
“Tu.. Scusa come facevi a sapere che ero io?”
“Io sono il re di questo posto. So chi entra e chi esce. E poi il tuo profumo di camomilla si riconosce lontano un miglio.” Arrossii. Mi chiusi nelle spalle. Volevo sparire.
“Bhe,a cosa devo l’ onore di questa visita non autorizzata mia piccola Granger?”.
--MIA PICCOLA GRANGER?!?!?!--- Volevo ucciderlo.
“Ecco, vedi Ron mi ha insegnato la formula per entrare e bhe, dovevo chiederti scusa per stamattina… Sono scappata e non ho fatto in tempo a chiederti scusa”. Mi guardò stranito.
“Sono io a doverti chiedere scusa, dovevo essere a lezione ma stavo cercando delle caramelle vomitille per saltare astronomia”. Ridemmo insieme, Fred non era mai stato un genio in quella materia e George si divertiva a nascondergli le cose mentre era ai Tiri Vispi.
“Allora è tutto risolto no? Diciamo che la colpa è di tutti e due. Tu dovevi essere alla torre di astronomia mentre io dovevo far suonare la sveglia prima” Accennai un sorriso.
Fred per un attimo si fece serio.
“Ah poi dovevo ridarti questo”. Estrasse un foglio dalla tasca. Lo riconobbi subito. Un foglio del mio diario. Impossibile. Mi gelò il sangue nelle vene. Mi guardò. Abbassai lo sguardo.
“Dimmi che non l’hai letto”. Le lacrime iniziarono  a scendere da sole.
--Non ora Granger, non puoi essere così vulnerabile proprio ora cavolo!--
“Hermione… Era lì, non potevo farci  nulla. Però se vuoi..” . Cercò di avvicinarsi per asciugarmi le lacrime. Gli tirai uno schiaffo sulla mano per fermarlo. Non volevo compassione da nessuno, men che meno da lui.
“Sei un idiota!”
Non gli feci neanche iniziare  la frase successiva per tutta la rabbia e la vergogna che avevo in quel momento. Presi il mio foglio di diario dalle sue mani. Iniziai a correre,piangendo. Uscii da quel nascondiglio e tornai al dormitorio. Le lezioni ripresero ma non mi passò neanche per la mente di andarci. Soprattutto in quelle condizioni più che pietose.  Passai il resto della mia giornata a piangere nel letto. Ginny rientrò tardi, probabilmente era da Harry. Feci finta di dormire. Qualcuno aveva scoperto qualcosa di troppo.


 ANGOLO AUTRICE
Benritrovati a Tutti potterhead! Allora questo capitolo è un pò più lungo del primo. Dovevo pubblicarlo domani ma ho anticipato perchè non ce la facevo a tenervi sulle spine. Chissà cosa ci sarà scritto su quel foglio misterioso! 
Ringrazio chi ha recensito la storia, chi l'ha aggiunta alle storie da seguire e comunque a chi l'ha letta in generale! 
Al prossimo capitolo!
-lovegood
  
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