Serie TV > Austin & Ally
Segui la storia  |       
Autore: Ell_Mar    19/06/2014    6 recensioni
[Raura Fanfic.]
dal testo:
[...] Capii che anche io avevo finalmente trovato qualcuno a cui importasse di me. Anche io avevo trovato il mio abbraccio infondo al tunnel.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
---------------SPAZIO AUTRICI-------------------
Lo sappiamo è una rottura ma è importante che lo leggiate. Per prima cosa volevamo dire che questa è una Fanfiction Raura ma è diversa dalle altre, parecchio diversa, perchè come abbiamo notato nella maggior parte delle fanfiction Ross e Laura hanno la vita tutta rose e fiori, ma la vita reale non è affatto cosi, soprattutto quella dei ragazzi di oggi e volevamo quindi scrivere una fanfiction con delle tematiche che spesso si incontrano in noi ragazzi. Qui Laura è autolesionista e (ci sentiamo ancora incolpa per averla fatta diventare tale...e si, due poveri ragazzi nelle mani di due scrittrici crudeli...per adesso) crede di non avere vie di uscita o di salvezza, come d'altronde succede quasi a tutti i ragazzi autolesionisti, e come dice lei "è come se fossi in un tunnel senza via d'uscita", ma alla fine del tunnel troverà finalmente la sua salvezza, colui che l'aiuterà a risolvere i suoi problemi e ad affrontare le sue paure...Ross. Speriamo vivamente che vi piaccia e che seguirete la nostra Fanfiction....L'inizio è un pò delicato perche ci fa capire il personaggio di Laura in questa storia ma il resto dei capitoli non sarà così.
DA MAR E ELL CHE VI AUGURANO UNA BUONA LETTURA.

"Il mio abbraccio infondo al tunnel."
 
Ancora una volta mi ritrovo a guardare il mio riflesso allo specchio, il mio viso bagnato da lacrime calde e salate, i miei occhi anche essi bagnati mostrano tutta la tristezza repressa. Ormai mi ero abituata a non mostrare le mie emozioni in pubblico nascondendomi dietro una maschera di indifferenza, ma una volta da sola tutta la sofferenza che avevo provato durante la giornata si riversava in un pianto liberatorio. Abbassai lo sguardo sul mio braccio, alzai la manica della maglia e presi con mano tremante la lametta, senza pensarci, ormai era diventata una cosa naturale. Incisi uno, due, tre tagli superficiali sulle mie braccia, era l'unico modo per liberare lo schifo che avevo dentro, l'odio, la rabbia, la delusione, la paura... Non avevo nessuno, nessuno a cui interessasse della "asociale" "quella senza vestiti firmati" o "secchiona" la quale veniva picchiata se non passava i compiti agli altri o se non si offriva alle interrogazioni o se non suggeriva durante le verifiche, o altri nomi che mi venivano assegnati in cui ormai mi rispecchiavo, nessuno voleva essere amica mia, ero sola, sola con la mia lametta. I miei genitori erano troppo impegnati a litigare e a tradirsi reciprocamente per notare che la loro figlia si stava trascinando verso la morte, ma almeno nessuno mi avrebbe disturbato o ferito mai più, e in fin dei conti era quello che volevo. Poter non sentire mai più quelle voci che mi causavano dolore, non vedere più quelle facce che mi scrutavano da testa a piedi come se fossi un qualcosa di schifoso, non vedere più quegl'indici puntati su di me pronti a giudicare... Ero stanca, stanca di essere lo zimbello della scuola, dove tutti erano pronti a sputarmi addosso a insultarmi o a prendermi a pugni, ero stanca della mia vita, del mio corpo, del mio essere cosi timida e di non riuscire a farmi valere, ero stanca, stanca di vivere. Le mie braccia grondavano sangue, quando ad un tratto sentii la porta di casa aprirsi "merda, mia madre!" pensai per poi precipitarmi su un asciugamano e cercare inutilmente di asciugarmi le braccia, poi presi del cotone lo appoggiai sui tagli e lo fissai con dello scotch di carta poi mi tirai giù le maniche e nascosi l'asciugamano ormai impregnato del mio sangue. Misi la mia maschera sorridente e felice e scesi in cucina quasi saltellando per rendere più reale la mia finzione
-Ciao mamma!-
Dissi schioccandole un bacio sulla guancia
-Ciao tesoro. Com'è andata a scuola?-
Chiese lei che evidentemente non aveva notato il vuoto e il buio che avevo dentro di me, che non notava i maglioni con le maniche lunghe che indossavo anche se non era più periodo. Questa cosa mi faceva stare ancora peggio, se mia madre non notava che stavo male chi lo avrebbe potuto fare? Presi fiato e feci riapparire quel sorriso sulla mia faccia
- benissimo, ho preso 8 al compito di matematica-
Lei aprì la sua borsa e ne tirò fuori il cellulare, odiavo quell'aggeggio.
-Oh ma che brava...dov'è tuo padre? Lo hai sentito?-
Ed ecco che rincominciava a fregarsene di quello che dicevo
-no, non lo so. Senti, io vado a dormire-
mi guardo per un istante e poi si concentrò un altra volta sullo schermo del cellulare
-d'accordo tesoro. Io esco con Martin, dillo anche a tua sorella-
Martin era il nuovo compagno di mia madre. Forse è colpa sua se lei non si insospettiva di niente, ma non le sembrava strano che sua figlia andasse a "dormire" sempre cosi presto senza mangiare? A quanto pare nemmeno lei ci teneva a me. La salutai e salii al piano di sopra dove entrai in camera mia, mi buttai sotto le coperte e tra una lacrima e l'altra riuscii ad addormentarmi. Ma il sogno che mi tormentava quasi ogni notte riaffiorò alla mia mente: Ero io, in un corridoio buio e pieno di specchi, camminavo tranquilla evitando di guardarmi come sempre del resto, fino a quando non sentivo una pressione su di me, qualcosa che mi opprimeva, poi iniziavo a correre come se qualcuno o qualcosa mi stesse rincorrendo, ma questo corridoio non aveva fine e io correvo e piagevo...
Mi alzai di colpo dal letto con i sudori freddi e le palpitazioni, cercai un senso a questo sogno, era come se stessi correndo in un corridoio buio e freddo che era la mia vita, inseguita dalle mie paure e preoccupazoni, quel corridoio non ha fine, i miei problemi non se ne andranno mai, perchè non c'è nessuno in fondo a quel corridoio che mi avrebbe aiutata, ero destinata a rimanere sola per sempre... O almeno per quanto sarei riuscita ancora a sopravvivere...


Grazie per aver letto fino in fondo, come abbiamo detto il primo capitolo è molto delicato ma i restanti non saranno così.
AL PROSSIMO CAPITOLO DA ELL E MAR.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Austin & Ally / Vai alla pagina dell'autore: Ell_Mar