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Autore: Kyl8    21/06/2014    1 recensioni
Come riuscire ad amare una donna? Questo e quello che vuole scoprire Piero facendosi aiutare dalla sua vicina di casa, Emma.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quella sera Emma chiuse la libreria, fece un giro per il quartiere per far sgranchire Gipsy e tornò a casa. Preparò una semplice cena, mise i croccantini nella ciotola al cane e un po’ di mangime ai pesci e si accomodò sul divano davanti alla tv. Quella sera trasmettevano la versione del 2011 di Jane Eyre, la sua preferita, e, anche se conosceva tutte le battute a memoria, doveva assolutamente rivederlo. Ma le pubblicità che spezzavano la tensione e la passione del film le davano sui nervi, quindi inserì il dvd per vederlo senza distrazioni. Adorava Mr. Rochester e adorava Michael Fassbender. Sognava ad occhi aperti di poter vivere una storia d’amore come quella di Jane, accanto ad un uomo come quello di Jane.
Mentre Mia Wasikowska ringraziava la famiglia Rivers per la loro ospitalità sentì un forte tonfo e un lamento provenire dall’appartamento accanto che la federo trasalire. In un primo momento fece finta di niente, poi però, sentendo ancora lamenti invece che risatine di donne poco vestite, cominciò a preoccuparsi. Si infilò le ciabatte, si mise una maglietta più larga che avrebbe mascherato la mancanza del reggiseno e uscì titubante sul pianerottolo. Gipsy intanto si era alzata stiracchiandosi stancamente ed era andata dietro la padrona –Resta dentro!- le ordinò sussurrando e bussò alla porta accanto. –Un attimo!!- urlò Piero da dentro. Seguirono rumori confusi di vetro e metallo e dopo qualche secondo aprì la porta. Era scalzo, in pigiama, con una mano sanguinante e l’altra che teneva del ghiaccio sulla testa. –Cosa le è successo?- chiese Emma spaventata –Niente, un piccolo incidente casalingo- rispose lui tenendo socchiusa la porta un poco imbarazzato. –Ma mi faccia vedere- Emma tentò di prendere la mano ferita di lui ma Piero si ritrasse –Posso fare qualcosa? La porto al pronto soccorso? Ma come La porto che non ho neanche la macchina? Chiamo un’ambulanza? O chiamo Diego, ci accompagnerà lui. Ci vorranno punti? Ha sbattuto la testa? E’ meglio che resta sveglio tutta la notte. Mi hanno detto che si fa così in caso di traumi…- -Sto bene, grazie- la zittì.
Emma rimase in silenzio guardandolo negli occhi azzurri poi, curiosa per com’era, sbirciò verso l’interno dell’appartamento scorgendo una scala per terra e pochi vetri rotti. Una fitta di dolore attraversò il volto di Piero e, anche se tentò di mascherarla, Emma se ne accorse. Lo spinse decisa all’interno e lui non protestò.
   
 
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