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Autore: Theyaremyworld    22/06/2014    2 recensioni
CONTINUO DI BEAUTIFUL SUNSHINE.
'' Harry, sai che... ''
'' Mh, cosa? ''
''Sunshine, è tornata''
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1.
 
Non è detto che il tempo chiude tutte le ferite.
 
Mi alzai trascinando i miei piedi sul pavimento freddo.
L'inverno aveva ricoperto di neve tutta la città e il Natale era quasi alle porte.
Ora che ci penso, avrei dovuto comprare dei regali per Zayn o Liam.
Magari l'avrei fatto dopo.
Non mi scomodai ad accendere la luce o ad aprire le persiane, versai un po' di latte in una tazza, forse anche un po' per terra, e mi misi a guardare uno stupido programma, che puntualmente ogni giorno facevano in tv, e mi sedetti sul divano.
Squillò il cellulare sul tavolino così mi allungai per non rimettere piede a terra.
<< Pronto? >> la voce risultò più roca di quanto avrebbe dovuto essere.
Ma succedeva ogni mattina ormai.
<< E' possibile, che come sempre, tu stia ancora dormendo? >>
<< Non sto dormendo, Zayn >>
<< La tua voce dice il contrario >> alzai gli occhi al cielo anche se non poteva vedermi.
Zayn era l'unico amico che mi era rimasto.
Liam c'era ma come prima. Il che voleva dire che una volta non si faceva vedere e l'altra pure.
Ogni tanto ricompariva nel regno dei vivi.
Il moro invece veniva a trovarmi spesso, anche perché se non lo faceva lui, non sarebbe venuto nessun'altro.
Lavorava ancora in quell'edicola di qualche anno fa e si era anche fidanzato.
Io, invece, iniziai a dargli una mano qualche volta, ma niente di che. Credo fossero più le volte in cui andavo da lui e fissavo il vuoto che altro.
Vivevo in un piccolo, stupido appartamento in vicino l'edicola e potevo dire che pur avendo vent'anni ... no, non potevo dire niente.
<< Harry, ci sei? >>
<< Per l'amor di Dio, Zayn. Ti sto ascoltando >>
<< Be' ti muovi ad alzare il culo dal tuo stupido divano e venire qui o no? >>
<< Va bene, sto arrivando >>
 
 
Uscii di casa e raggiunsi Zayn in edicola, andai a piedi per le vicinanze piuttosto comode altrimenti di prender freddo non se ne sarebbe parlato.
Avrei alzato al massimo il riscaldamento in casa e sarei rimasto a guardare quel ridicolo show per tutto il santo giorno.
Di certo la voglia di vivere, non mi mancava.
Mi guardai intorno per quel piccolo tratto di strada, come facevo tutte le mattine: Londra da un po' non era più la stessa, era più cupa del solito il che mi infastidiva.
Entrai in quel rettangolo che il mio caro amico riusciva a chiamare ''negozio'' facendo suonare quello stupido campanello fisso sulla porta.
<< Era ora >> disse Zayn vedendomi arrivare
<< Quando toglierai quel coso fastidioso? >> dissi a mo' di saluto, parlando del campanello di prima.
<< A mio padre piace, non posso farci niente >>
<< Romperlo >>
<< Di cattivo umore oggi? >> alzai e abbassai le spalle velocemente.
Ero solo svogliato, lo sapeva, lo sapevo io, lo sapeva anche il mio cesso.
Lo sapevano tutti.
Iniziavo a definirmi un'idiota. Lo ero davvero.
<< Harry, sai che... >>
<< Mh, cosa? >>
<< Sunshine, è tornata >> mi girai di scatto fissandolo.
<< Che stai dicendo? >>
<< Me lo ha detto lei >>
<< Che diamine significa che te lo ha detto lei? >> dissi alzandomi dalla mia solita sedia e andando incontro al moro.
<< Proprio questo. >> disse con fare ovvio << mi ha chiamato ieri sera >>
<< Mi stai liberamente dicendo che vi siete sentiti per tutto questo tempo? >>
<< Certo. Puoi smetterla di tartassarmi di domande, per favore? >>
<< Assolutamente no. Perché non mi hai detto mai niente? >>
<< Non lo so. Non pensavo fosse importante >>
<< Certo che aveva importanza! >> esclamai alzando le mani al cielo.
<< Harry, vuoi calmarti? >>
<< Calmarmi, come diamine faccio a calmarmi? >>
<< E' solo Sunshine, Harry. E' tornata, non è questo l'importante? >>
<< E' tornata dopo due anni! >> ormai urlavo.
<< Harry >>
<< Tu non capisci >>
<< Harry >>
<< Sono passati due fottutissimi anni! >>
<< Harry, cazzo, stai zitto un po'! >>
Smisi di urlare e mi sedetti di nuovo sulla sedia che tra poco si sarebbe sbriciolata solo toccandola per tutto il tempo passato lì.
<< E' tornata >> sussurrai, ancora, stentavo a crederci.
<< Si lo so, non c'è bisogno di ripeterlo >>
<< E quando sarebbe arrivata? >>
<< Sta mattina >>
<< Oh >>
<< Forza, Harry. Smettila di fare quella faccia, è la tua Sunshine ed è di nuovo qui, dovresti essere felice >>
<< Certo che sono felice, Zayn. Ma dopo due anni che non ho fatto altro se non vederla su dei grandi fottuti cartelloni pubblicitari o sui giornali è strano riaverla qui >>
<< Lo so >>
 
 
Non ero pronto a rivederla, non lo ero davvero.
La vedevo ogni santo giorno su delle montagne di giornali in cui usciva protagonista.
Aveva tolto l'apparecchio, le erano cresciuti i capelli, i suoi occhi erano ancora più chiari.
 
Quell'audizione alla fine andò bene, ed eccola su un cartellone pubblicitario per una ditta di pianoforti o su un giornale per un premio vinto.
Se io sarei dovuto uscire su qualche pezzo di carta credo che presto sarebbe stato quello delle foto segnaletiche.
Questa cosa mi stava agitando troppo.
Avevo ancora il suo numero, avrei potuto chiamarla.
Certo che no, era un'idea stupida.
Mi tolsi le scarpe entrando in casa e buttando le chiavi sul comò in salotto.
Mi stesi sul divano a pensare.
Pensare un corno. Dovevo ritornare in me.
Non ero più l'Harry di una volta che se ne fregava di tutto e tutti, ora avevo iniziato a pensare a tutte le conseguenze.
Avevo incontrato anche Louis qualche volta, e ricevuto solo occhiate, ovviamente ricambiavo ma ogni volta pensavo che mi sarebbe arrivato un pugno in pieno naso.
Se fossi stato quello di prima, sarei stato io ad agire per primo.
Ero troppo impegnato a pensare a quanto fossi stupido per non accorgermi degli squilli insistenti  del mio cellulare. Lo presi e guardai il display, deglutii rumorosamente.
SUNSHINE.
Lasciai il cellulare sul tavolo, poi lo ripresi, lo rilasciai di nuovo e lo ripresi ancora.
Ora o mai più.
<< Sunshine >> sentii la sua risatina dall'altra parte per la voce strana con cui avevo risposo.
La sua era cambiata, ovviamente.
Era la voce di una donna, così mi sembrava.
Mi era mancata così tanto sentirla.
<< Che c'è, Styles, ti fai attendere pure? >>
<< No, cioè io ... >>
<< Sta tranquillo, Harry, scherzavo >>
<< Si, certo. Lo sapevo >>
<< Comunque io, sono ritornata a Londra >>
<< Già, l'ho saputo sta mattina >>
<< Avrei voluto chiamarti prima ma ... >>
<< Non fa niente >>
<< Bene, allora ... >>
<< Ci vediamo in giro >>
<< Certo, ci vediamo >>
<< Bene >>
<< Ciao, Harry >>
<< Ciao, Sunshine >>
Chiusi la chiamata poggiando il cellulare sul tavolo.
Dovevo ancora ricreare nella mia testa quello che era successo.
Dopo due anni finalmente l'avevo risentita, il che mi mandava fuori di testa.
Insomma, avevo conosciuto Sunshine quando ancora aveva sedici anni, ora ne aveva diciotto.
Era adulta e vaccinata, sarebbe stata una cosa contraddittoria chiamarla ''piccola Sun '', ma lo sarebbe stata sempre. Almeno per me.
E ora facendomi questi complessi mentali mi dimenticai di andare a comprare i regali, di nuovo.
Ormai, cosa mi importava più dei regali.
C'era di nuovo Sunshine.
E se si fosse innamorata di qualcun'altro? Se non fossi più io il ragazzo per cui aveva amato?
Credo sarei morto. Morto dentro.
E poi, avrei dovuto rivederla, da vicino. Sarebbe stata vicino a me, e allora che avrei fatto?.
Un bel niente, sarei rimasto come un'idiota a fissarla.
Una cosa era certa però, sarebbe rimasta sempre la mia Sunshine che avrei dovuto proteggere.
 
 
<< Ti muovi ad alzarti o no? >>
oh, ti prego.
<< Zayn, oggi non vengo >>
<< Che significherebbe. Non posso essere volgare in questo momento, Harry. Quindi per l'amor di Dio, alzati e vieni qui >>
Mi tolsi le coperte di dosso.
<< Accidenti e va bene! >>
<< Bravo ragazzo, così ti voglio >>
<< Non mi vorrai più dopo che ti avrò rotto il naso >>
<< Ti voglio bene anch'io, muoviti >> disse buttando giù.
Qualcuno avrebbe dovuto proteggere Zayn o oggi sarebbe finita male.
Mi vestii e uscii di casa.
Aveva sempre la pressa al culo. E a me oggi non andava proprio di andare niente, nemmeno di camminare.
Ma ovviamente in questi giorni sarebbe dovuto esserci per forza qualcuno per rompermi.
Aprii la porta e come tutti i giorni quel maledettissimo campanello suonò.
<< Spero avrai delle buone ragioni per avermi buttato giù dal let- >>
Zayn sorrideva con un ebete guardando la mia espressione da pesce lesso. Avremmo potuto fare a gara.
Un sorriso perfetto davanti a me incorniciato da dei perfetti occhi celesti.
Lunghi capelli le ricadevano sulle spalle in delle piccole onde.
<< Ciao, Harry. Come stai? >>
<< Sunshine >> mi sorrise di nuovo vedendo il mio disagio.
Mi avvicinai a lei sorridendo come un imbecille.
<< Sto bene, e tu? >>
<< Bene, grazie >>
<< E' lui il ragazzo delle favole? >>
Abbassai lo sguardo trovandomi d'avanti due bambini. Erano gemelli di sicuro.
Un maschio, che aveva parlato, e una femmina.
Sun li teneva per mano e a spaventarmi fu che avevano i suoi stessi occhi.
Lei sorrise guardandolo.
<< Proprio così, Mason >>
<< E' più bello dal vivo >> disse la femmina
<< Si, Allison, ha un certo fascino >> stavano parlando di me?
Feci un po' di finta tosse per farmi notare mentre Zayn rideva sotto i baffi.
<< Oh giusto, Mason, Allison lui è Harry >> i due bambini vennero verso di me guardandomi
<< Ehm Harry, dovresti abbassarti >> disse Sunshine, capii che i due mi volevano abbracciare
<< Oh, ok >> feci come mi aveva detto per ricevere un forte abbraccio dai due piccoli.
Poi si staccarono e tornarono da Sunshine.
<< E' un loro rituale >> disse Sun << abbracciano qualcuno per salutare >> annuii e basta.
<< Loro sono... sono >> Zayn continuava a ridacchiare
<< Oh, no. Non sono miei. Be' in parte. Sono i figli di Louis >>
Louis?
<< Ha avuto dei bambini? >>
<< Si è anche sposato >> rispose
<< Davvero? >>
<< Harry ma tu non vivi a Londra? >> disse ridendo, ero un fottuto idiota.
<< Tecnicamente >>
<< Capisco. >> disse sorridendomi, accidenti. << Comunque ora devo riportarli da Louis, si è fatto tardi. Forza, salutate zio Zayn >>
Zayn uscì dal bancone per correre incontro ai piccoli che gli saltarono sopra. Li abbracciò e promise loro che se sarebbero venuti a trovarlo di nuovo li avrebbe fatto trovare una grande sorpresa.
<< Bene, allora, ci vediamo >>
<< Ciao Sunshine >> disse Zayn abbracciandola e lei ricambiò. Poi sorrise a me e venne ad abbracciarmi.
Ricambiai la presa all'istante, non la sentivo così vicina da troppo tempo e mi era mancato il suo profumo.
<< Ci vediamo, Harry >>
<< D'accordo >>
Mentre camminavano verso la porta i piccoli si girarono e mi sorrisero, li salutai con la mano.
Appena usciti fulminai Zayn con lo sguardo.
<< Tu sapevi che erano di Louis >> scoppiò a ridere
<< Colpevole >>
Continuai a fissarlo sperando di incenerirlo con lo sguardo.
<< Allora, idiota, continui a fissarmi o esci e vai a chiederle di uscire?  >>
<< Ma guarda te se io devo ascoltare i tuoi consigli e smettila di chiamarmi idiota>>
<< Ma lo sei >>
<< Lo so! >>  dissi trascinandomi fuori dal negozio ancora sotto le sue risate.
<< Ehi Sunshine >>
si fermò e si voltò verso di me
<< Ti va... di andare a pranzo domani? >> la vidi sorridere
<< Certo, a domani >>
<< Ciao >>


 
SONO TORNATAAAAAAA.
NON SO COSA MI STA SUCCEDENDO IN QUESTI GIORNI HAHAHA
COMUNQUE SPERO VI PIACCIA,
BACI XX

-A.
  
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