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Autore: bolt    23/06/2014    1 recensioni
Hinata accese la luce sulla scrivania e si mise a studiare storia. Quando Sasuke vide la luce dalla sua finestra si sentì sollevato. Hinata si era calmata per fortuna. Poi il ragazzo si mise a studiare geografia, il giorno dopo lo attendeva un test di verifica sugli stati europei.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Sasuke aveva superato anche il suo secondo scritto e ora era a casa a riposarsi. Hinata gli aveva preparato una torta al cioccolato dopo che era tornata dallo shopping con la signora Mikoto.
-Ecco qua il tuo dolce. Visto che abbiamo già mangiato tua madre mi ha dato il permesso di portartelo in camera. Vuole che riposi per il tuo terzo scritto. Ho saputo da Ten Ten che lo farete domani mattina a partire dalle nove.
-Sì, avremo tre ore. Ten Ten è quella ragazza nella sezione D. La ragazza castana del tuo club di tiro con l’arco?
-Sì.
-Non sapevo avesse la mia età.
-Agli allenamenti lei diceva sempre che la prendevano per una quindicenne ogni volta che la vedevano alle gare. Spesso era sottovalutata.
-Rock Lee mi ha detto che ha un caratterino difficile.
-Vuoi dire il suo migliore amico. Spesso lui veniva ad assistere ai suoi incontri e faceva un tifo pazzesco.
-Tipico di Rock Lee.
-Anche lui ha gli esami?
-Sì.
-Credo che l’anno prossimo mi sentirò sola al liceo. Ormai avevo fatto amicizia con Ten Ten e Naruto. Secondo te li vedrò ancora?
-Sì, so che si iscriveranno all’università di Tokyo. Eppure non ce lo vedo Naruto all’università. Mi ha detto a che facoltà vuole iscriversi e sono rimasto a stupefatto.
-Vuoi dire la facoltà di lettere. So che Naruto vuole fare il maestro.
-Come lo hai saputo?
-Me lo ha detto lui ieri. Ti ha chiamato qui non ricordi. Eri sotto la doccia e non potevi rispondere. Gli ho chiesto di richiamare più tardi ma lui ha insistito per parlare con me. Mi ha raccontato tutto quello che aveva scritto nel primo esame e poi mi ha detto del suo futuro.
-Sempre il solito. Ha una bocca larghissima. Ha provato anche a dirlo a Sakura ma lei lo ha snobbato.
-A lei piaci tu. Lo sa tutta la scuola. Tutti scommettono che quando inizierete l’università lei riuscirà a conquistarti.
-Io vado controcorrente e scommetto che resterò con te.
-Sasuke se tu dovessi innamorarti di un’altra dimmelo. Io non soffrirò se non mentirai.
-Hinata non desidero stare con altre ragazze.
Sasuke baciò Hinata sulla bocca e poi lei lo lasciò ripassare per il terzo esame scritto. Per lui il giorno dopo sarebbe stato impegnativo. Ma Hinata era sicura che Sasuke ce l’avrebbe fatta con il massimo dei voti.
Verso sera Naruto telefonò a casa di Sasuke disperato. Fu Hinata a rispondere al telefono e lo sentì strano.
-Ti passo subito Sasuke.
-Grazie piccola Hinata.
-Sasuke è Naruto. Mi sembra disperato per l’esame di domani.
-Non penso che sia per lo scritto di domani. Credo che Sakura l’abbia respinto per la quarantesima volta. Poi ti spiego.
-Vi lascio parlare in pace.
-Naruto ti ho detto di lasciar perdere. Lei non ti vuole. Trovati un’altra ragazza. Ci sono ragazze che si butterebbero in mare per te.
-Lo sai che a me è sempre piaciuta Sakura. Gli vado dietro dalla terza media.
-Naruto se la insegui ancora ti farà soffrire.
-Non capisco perché Sakura cerchi ancora di conquistarti quando sa che stai con Hinata. Mi ha detto che non si arrenderà facilmente e verrà con noi al mare.
-Meno male che non sa che io passerò le mie vacanze con Hinata. Non verrò al mare con la classe.
-Neanche io posso andarci. Ho promesso alla vecchia di aiutarla con la ristrutturazione della sua nuova villa. Mi pagherà cento dollari al giorno. Dice che lo fa per farmi mettere dei soldi da parte per l’università.
-Se vuoi puoi venire con me e Hinata a metà luglio. Si va sulle spiagge più belle della nazione. Mio padre ha una casa al mare e mi ha dato il permesso di portarci qualche amico a metà luglio. Ci sarà anche mio fratello quindi non ci sono problemi.
-Le ragazze sulla spiaggia se le fregherà tutte Itachi. Non è giusto.
-Vedrai che troverai la persona perfetta per te come io ho scoperto di amare Hinata. Non dire niente a quelli della classe o ti strozzo.
-Terrò la bocca cucita.
-Naruto non parlare neanche se Sakura ti fa gli occhi dolci. Non voglio che faccia sentire a disagio Hinata. La tratta malissimo ogni volta che la incontra.
-Ho visto. Le ho anche detto che non dovrebbe farlo.
Naruto era diventato serio all’improvviso.
-Naruto cosa ti prende?
-L’atteggiamento di Sakura nei confronti di Hinata è strano. Non l’ho mai vista inasprirsi tanta con una ragazza.
-Naruto non ricordi che in terza media Sakura ha buttato della vernice addosso a una ragazza durante un festival. Lo aveva fatto solo perché quella ragazza mi aveva prestato un libro che mi interessava.
-Ora ricordo. Non ti preoccupare non dirò a Ino o Sakura che a luglio andiamo in vacanza insieme.
-Bene. Conto sul tuo silenzio amico mio.
-Che bello! Mostrerò alla vecchia che anche io sono un ragazzo a modo e so conquistare una ragazza.
-Naruto cresci. Hai ripassato per il terzo esame scritto?
-Sì, grazie al tuo aiuto ho memorizzato tutto in questi mesi. Ora posso dirmi soddisfatto. Prima non riuscivo a studiare tanto mentre ora sono un genio.
-Non esagerare Naruto. Ammetto che in questo ultimo anno sei andato bene in tutte le materie. Ma con il professor Kakashi facevi ancora un sacco di casini.
-Non riesco a capire le sue spiegazioni astratte. Usa troppe metafore per i miei gusti. Ci vediamo domani.
-A domani Naruto.
-Salutami la piccola Hinata.
-Naruto smettila di chiamarla in quel modo. Potrebbe risentirsi.
-No, lei è sempre molto buona con me.
Sasuke attaccò il telefono e andò verso la camera di Hinata. Bussò e la trovò a leggere sul suo letto. Era davvero dolce con il suo pigiama azzurro.
-Sasuke hai finito di ripassare?
-Sì. Ti piace molto leggere. Quando andiamo al mare posso comprarti qualche libro. Itachi mi ha detto che fanno un mercatino vicino la spiaggia a metà luglio. C’è un po’ di tutto.
-Potrò comprare un regalo per ringraziarti dell’ospitalità.
Sasuke si avvicinò a Hinata e la strinse fra le sue braccia.
-Il mio regalo più grande sei tu.
Hinata divenne completamente rossa e si lasciò cullare da Sasuke. Adorava stare fra le sue braccia. La faceva sentire forte e sicura. Nulla la turbava quando era in compagnia di Sasuke.
-Buonanotte piccola.
-Buonanotte Sasuke. Dormi bene. Vedrai che domani farai tutto bene all’esame.
-Grazie.
Sasuke si ritirò nella sua stanza e si infilò il pigiama.
 
Il mattino seguente Sasuke si alzò alle sei per ripassare qualcosa. Poi scese a fare colazione.
-Sei mattiniero fratellino. Devo andare a scuola, vuoi che dia un passaggio?
-Sì, grazie. Mamma credo che Hinata ancora stia dormendo.
-No, è appena entrata in bagno. Oggi andiamo al mercato a fare la spesa. Non vedo l’ora di vedere cosa vuole cucinare.
-Mamma farai cucinare Hinata?
-Sì, figliolo. Cosa c’è di strano?
-Mamma tu diventi una belva quando si tocca la tua cucina.
-Sasuke smettila di dire certe cose della tua mamma. Io sono dolcissima quando si tratta della cucina.
-Noi andiamo a scuola.
-Tornate a casa per pranzo. Buon esame.
-Grazie mamma. Non consumare tutta la carta di credito.
-Vi darò una razione minima di cibo quando tornate. Vale anche per te Itachi perché non mi hai spalleggiata.
I ragazzi erano già in macchina mentre la madre urlava da sola in cucina.
 
Arrivati a scuola Sasuke scese dalla macchina davanti il cancello per aspettare Naruto.
-Meraviglioso Naruto, sei quaranta minuti in anticipo.
-Ho studiato a casa di Jiraya e lui si alza all’alba per andare nella sua libreria. So che Hinata lavora questa mattina. Jiraya mi ha detto che ha un sacco di libri da sistemare e le ha chiesto di lavorare qualche ora di mattina.
-Sì, Hinata me ne aveva parlato. Ha accettato per mettersi i soldi da parte per la retta del prossimo anno per il liceo e per i libri. Vuole anche iniziare a mettersi qualche soldo da parte per l’università.
-Suo padre non le paga niente?
-No, Hinata vive da noi da alcuni giorni e suo padre non le vuole dare un centesimo. Anche quando era a casa le faceva pagare le bollette e la sua parte di alimenti.
-Deve essere un uomo crudele.
-Non hai visto come era spaventata Hinata dopo che l’aveva malmenata. Una volta l’ha anche chiusa in cantina.
-Un uomo senza cuore. Hinata è una ragazza dolcissima come ha potuto farle certe cose.
-Non lo so. Ma non la lascerò tornare a casa con lui.
-Vuoi che resti con te per fare la tua mossa?
-Naruto non fraintendere. Io e Hinata non facciamo quella cosa. La amo e voglio stare con lei.
-Sei diventato un romanticone.
-Sasukino siamo qui.
-Ci mancavano loro due. Andiamo in classe prima che mi si appiccichino addosso.
 
Kakashi fece posizionare i ragazzi ai loro banchi e distribuì i fogli con per il terzo esame.
-Ragazzi alle 12 mi dovete consegnare tutti i fogli. Potete iniziare.
Sasuke sapeva che le materie dell’esame non erano complicate. Poteva riuscire a prendere il massimo.
Sasuke iniziò con la domanda di matematica. In trenta minuti aveva completato il problema e risposto a tutte le domande di teoria. Poi era passato a inglese. Era bravo con le lingue quindi non c’erano problemi per la traccia di inglese. Impiegò quaranta minuti per svolgere la traccia. Poi passò a francese. Aveva letto la tracci e non era semplice. Però l’argomento lo aveva studiato e ne aveva parlato spesso con Hinata. La ragazza adorava la lingua francese. Era da anni che gli parlava di voler andare a Parigi. Ormai per lei era solo un sogno. Sapeva di non poterci andare perché il padre non le permetteva di viaggiare e non aveva i soldi. Mentre sua sorella Hanabi era già andata a New York, Madrid, Lisbona e Dublino con suo padre.
Sasuke finì di completare anche la terza materia e poi passò alla quarta. Doveva scrivere una risposta perfetta per chimica o il professor Orochimaru lo avrebbe penalizzato. Impiegò un’ora per rispondere all’ultima traccia.
Sasuke rilesse tutte le sue risposte per tre volte. Erano passate più di due ore e decise di consegnare l’esame. Non era stato il primo. Infatti Kabuto se ne era già andato da venti minuti.
Dopo cinque minuti anche Sakura, Ino e Naruto consegnarono li loro fogli e corsero fuori per raggiungere Sasuke.
Sasuke era davanti la porta d’ingresso della scuola e aveva visto Hinata che lo aspettava davanti il cancello.
Quando Sakura vide Hinata davanti il cancello non ci vide più. Saltò addosso a Sasuke e lo abbracciò.
-Scollati subito.
-Sasukino perché non vieni a studiare a casa mia per gli esami orali.
-No, grazie. Staccati che mi stai soffocando.
Sakura si avvicinò di più al ragazzo e gli leccò l’orecchio.
-Pensi che la tua ragazzina ci abbia visti bene? Lei non può renderti felice.
Hinata era corsa via. Non riusciva a sopportare che quella ragazza si appiccicasse tanto a Sasuke. Era una stupida, era corsa via perché era gelosa ma Sasuke non se lo meritava. Era una ragazzina infantile che si faceva trasportare dai sentimenti. Doveva imparare a riflettere.
Sasuke le era corso dietro. Sapeva dove stava andando la ragazza.
Il ragazzo arrivò al parco vicino casa loro e la trovò seduta sulla panchina dove erano soliti parlare.
-Ti ho trovata. Mi dispiace se i tuoi bellissimi occhi hanno dovuto vedere una scena tanto brutta. Mi ha preso alla sprovvista e non riuscivo a staccarmela da dosso.
-Sono io quella che deve chiedere scusa. Non dovevo scappare come una ragazzina piagnucolona. Devo ancora crescere.
Sasuke strinse Hinata a sé più forte che poteva.
-La tua reazione è più che normale. Sono io che dovevo stare attento. La conosco e so che ogni volta prova una nuova tattica. Mi dispiace.
-Non ti preoccupare, tra poco l’avrò dimenticato ma tienimi stretta.
-Sono qui piccola. Non sopporto quando ti faccio piangere.
-Ora smetto. So che non ti piace quando piango.
-Piccola se hai paura o vuoi sfogarti puoi piangere. A me non piace quando sono io a farti versare delle lacrime.
Hinata poggiò la testa sul petto di Sasuke e ritrovò la calma.
-Mi fa bene stare con te. Riesco a trovare pace e serenità.
-Hinata ci sono sempre per te. Perché sei venuta a prendermi?
-Volevo farti una sorpresa. Questa mattina ho venduto tantissimi libri e il signor Jiraya ha incassato molti soldi. Alle undici e trenta nella cassa c’erano circa mille dollari. Ho venduto anche due enciclopedie.
-Sei stata bravissima.
-Non ho finito. Il signor Jiraya mi ha pagata duecento dollari solo per la mattina. Se continuo a lavorare con impegno potrò andare all’università fra un anno.
-Vedrai che ce la farai.
-Ti ho comprato un regalo per aver concluso gli scritti.
-Non dovevi. Hinata cosa hai combinato. Questo è l’orologio che avevo visto nella vetrina del negozio di orologi.
-Sì, ho visto che ti piaceva tanto e te l’ho preso. Vale come regalo per il diploma. So che dovevo dartelo alla fine degli esami ma non ho resistito. Il commesso mi ha detto che ha un meccanismo svizzero.
-Ti deve essere costato molto.
-Non ci pensare. È un regalo per il diploma e te lo meriti.
-Grazie- disse Sasuke baciando Hinata sulle labbra.
Hinata e Sasuke tornarono a casa per pranzo.
-Tua madre sarà arrabbiata. Le ho detto all’ultimo momento che non potevo andare con lei al mercato e che non potevo cucinare.
-No, mia madre sa che lavori per mettere da parte dei soldi. Lei non si arrabbia per queste cose. Ti capisce. Anche lei quando era giovane ha dovuto lavorare per poter andare all’università. Poi i suoi non ce l’hanno mandata e lei ha usato i suoi risparmi per andare a vivere da sola per qualche tempo. Si è trovato un nuovo lavoro e poi è arrivato mio padre.
-Che bella storia. Pensavo che il matrimonio dei tuoi genitori fosse stato combinato.
-In parte. Mio padre ha incontrato mia madre a una festa per la prima volta. Poi non si sono più visti e mia madre ha lasciato la casa dei genitori. Poi mia madre si è ritrovata a lavorare per uno dei negozi delle aziende che dirigeva mio padre. I miei genitori si sono incontrati alla festa di una delle aziende della famiglia Uchiha e non si sono più lasciati. Poi mia madre ha ripreso a studiare grazie al supporto di Fugaku.
-Questo è vero amore.
-Come il nostro. Se tu avrai bisogno di soldi per l’università devi solo dirmelo. Ho un po’ di risparmi da parte con tutti i lavori che ho fatto in questi anni.
-Non ti preoccupare ho messo un po’ di risparmi in banca. Oggi ho aperto un conto e mi hanno dato una carta con cui prelevare i soldi quando mi servono. Ho cinquecento dollari da parte.
-Bravissima.
Sasuke e Hinata avevano chiarito ogni malinteso e per il pomeriggio avevano in programma una gita al parco. Sasuke voleva portare Hinata in barca. Era il periodo giusto. Di sicuro a Hinata avrebbe fatto piacere.
  
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