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Autore: Joyt_    28/06/2014    8 recensioni
Violetta Castillo è una ragazza di 16 anni che ha sofferto molto per la morte del padre, ma grazie alle sue amiche è riuscita a ritrovare un po’ di felicità nonostante il grande dolore.
Leon Vargas è un ragazzo di 18 anni che inizia il suo percorso allo Studio per dare più possibilità alla sua carriera. È un ragazzo che sembra sicuro di se, senza problemi, ma dietro tutto questo troviamo un ragazzo che ha sofferto molto dopo la perdita di un importante familiare.
I due ragazzi si conosceranno grazie alla passione della musica e anche se all’inizio ci sarà un “odio” reciproco, poi il sentimento sarà ben diverso da quel che si pensa.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6: Incomprensioni

Federico camminava lungo i marciapiedi di Buenos Aires assorto nei suoi pensieri. Ripensava continuamente alla conversazione avuta con Francesca e non riusciva a togliersi dalla testa il suo sorriso. All’apparenza poteva sembrare una ragazza insicura di sé, ma era tutto il contrario. Vivace, solare e anche carina. Aveva bisogno di distrarsi e l’unico modo era andare in un bar per prendere un bicchiere di birra e non di più. Non amava bere fino ad ubriacarsi come faceva sempre Diego. Aveva di certo le sue valide ragione ma lo spagnolo andava in continuazione da un locale all’altro e né lui né Leon erano riusciti a far calmare questa sua abitudine. Afferrò la maniglia e spinse la porta verso di sé per poi varcarla. Come parli del diavolo spuntano le corna. Diego seduto su uno sgabello beveva velocemente un bicchiere di birra. Federico scosse la testa per poi avvicinarsi e sedersi vicino all’amico. “Ciao Diego.” Lo salutò sorridente l’italiano. “Ehi Fede! Vuoi un bicchiere?” “Volentieri, ma solo uno.” Lo spagnolo sorrise e chiamò il barista. “Allora… hai conosciuto qualcuno di nuovo?” Chiese Federico mentre sorseggiava la bevanda. “Ancora no. Passo passo farò conoscenza con qualcuno. Comunque mi ha chiamato Marco, il ragazzo con quel locale strepitoso, e mi ha chiesto se volevamo andare questo fine settimana ad una festa che sta organizzando, a patto che portiamo una ragazza per ognuno di noi. Chiederò anche a Leon più tardi. Allora, ci stai?” Federico pensò alla proposta appena fatta dall’amico e non c’era niente da perdere, l’unico problema era che non sapeva chi portare. “Per me va bene, ma non so chi portare.” Sussurrò il ragazzo abbassando il capo. “Avanti amico! Ti ho visto questa mattina e parlavi molto vivacemente con la ragazza mora. Invita lei, no? Sembra che andavate tanto d’accordo.” Lo incitò lo spagnolo e Federico perse un battito al ricordo di stamattina. Era venuto proprio perché voleva liberarsi di questo pensiero, ma a quanto pare è successo il contrario e visto che era l’unico modo per andare alla festa annui lentamente. “E tu chi porterai invece?” lo spagnolo era stato colto di sorpresa e sussultò. “Sarà una sorpresa.” Rispose sicuro di se Diego cercando di convincere l’amico, ma lui non aveva conosciuto proprio nessuno quindi si decise che doveva trovare una soluzione. I due compagni bevvero il loro ultimo bicchiere di birre insieme e poi Federico si diresse verso casa.

Violetta seduta su una panchina del parco, si stava gustando il suo sorbetto al limone. Essendo ancora agli inizi dell’anno scolastico faceva ancora molto caldo. Era scossa, confusa e un po’ felice allo stesso tempo per la conversazione avuta con Leon. Erano ormai due giorni che non lo vedeva ed era stata avvisata che il ragazzo avrebbe avuto delle interviste. Certo, lui poteva già gustarsi il sapore della fama nonostante fosse così giovane. L’ultima lezione avuta con lui è stata particolarmente interessante. Una cosa non riusciva a togliersi dalla testa in particolar modo: gli occhi verdi del messicano. Erano bellissimi… accidenti, Violetta! Smettila di pensare a queste cose! Si riprese la ragazza. Fini di gustarsi il sorbetto per poi buttarlo. Rimase a guardare il vuoto per parecchi minuti senza sapere che qualcuno si era seduto vicino a lei. Solo quando sentì una calda e morbida mano poggiare delicatamente sulla sua si girò di scatto rincontrando gli occhi verdi. “Leon! Mi ha fatto prendere uno spavento!” esclamò la ragazza portandosi la mano libera al petto respirando velocemente. “Buon pomeriggio, zuccherino.” Rispose il ragazzo con un sorrisino fastidioso. “Ma non eri a fare le interviste, tu?” “E tu devi essere sempre così acida con me, tu?” rispose a tono il messicano. La ragazza roteò gli occhi verso l’alto, sbuffando per poi voltarsi dall’altra parte. Leon si avvicinò cautamente alla ragazza per poi avvolgere da dietro la sua vita con un braccio. Al suo tocco la giovane sussultò e le sue guance si tinsero di rosso mentre un piccolo sorriso gli spuntò in viso. “Allora la mia vicinanza ti fa essere felice a quanto vedo.” La ragazza si alzò di scatto dalla panchina e prese a camminare velocemente verso una meta non definita, ma sicuramente lontana dal ragazzo. Leon rimase qualche secondo ancora seduto indeciso se lasciarla andare o raggiungerla e con uno scatto prese a correre verso di lei. Con un salda presa agganciò la sua mano al polso della ragazza facendola girare per poi ritrovarsi i corpi incollati e i loro visi vicinissimi. “Visto che ora non stiamo allo studio, puoi dirmi perché i tuoi occhi sono così spenti?” chiese Leon. Violetta sentì il suo caldo e delicato fiato accarezzare il suo viso. “Non è il momento, Leon.” “Allora non ci sarà mai un volta in cui potremo parlare.” Rispose dolce ma allo stesso tempo serio il messicano. La Castillo abbassò lentamente la testa ritrovandosi davanti il petto scolpito del ragazzo coperto da una semplicissima maglietta azzurra. Leon alzò il viso della ragazza per poi avvicinarsi ancora di più. Ecco sta per riaccadere pensò Violetta mentre il suo cuore iniziò ad accelerare il battito e le sue guance divennero di colpo rosse. Leon accorgendosi del colore del viso della ragazza sorrise divertito, ma un sorriso dolce e non uno di quelli strafottenti. Un soffio e si sarebbero baciati. Mancava pochissimo e le loro labbra si sarebbero toccate. Il ragazzo teneva con una sola mano il viso della ragazza ben saldo mentre l’altro braccio stringeva con sicurezza il suo corpo mentre Violetta aveva un braccio intorno al collo e il destro poggiato delicatamente sul petto Le labbra di Leon bruciavano dalla voglia di poter assaggiare quelle di Violetta e la ragazza, anche se un po’ intimorita, voleva anche lei poter assaporare le labbra del suo partner. Iniziava a sentire un' attrazione crescere dentro di lei mai accaduta fino ad ora. Lo squillo del telefono del ragazzo i fece sobbalzare immediatamente i due ragazzi. Leon sbuffò sonoramente mentre tirava fuori dalla sua tasca il telefono e il display mostrò il nome dell’interlocutore: Diego. –Ciao Diego.- -Ehi amico! Ti ho interrotto per caso?- -No, no tranquillo dimmi.- rispose il messicano mentre fissava la ragazza che, imbarazzata, incomincio a giocare con una ciocca di capelli. –Avrei bisogno di parlarti. Puoi passare da me?- -Va bene. Adesso arrivo.- detto ciò chiuse la chiamata e infilò il telefono in tasca. Si riavvicinò alla ragazza, le prese il viso tra le mani in modo che potesse vederlo negli occhi e le disse “Ci vediamo domani, okay?” “V-va bene” rispose balbettando la Castillo e il ragazzo le depose un bacio delicato e veloce all’angolo della bocca facendo sì che la ragazza avesse delle scosse di brividi lungo tutto il corpo. Le sorrise e poi si avviò a passo svelto a casa dell’amico.

Leon si stava dirigendo passo svelto allo studio. Dopo la conversazione avuta con Diego, doveva portare qualcuna alla festa di Marco e lui già sapeva chi portare. Con un sorriso furbo e dolce ripensò al giorno prima con Violetta. Era stato davvero bene e gli piaceva stuzzicarla. Lo adorava. Aveva deciso che voleva portare la Castillo alla festa. All’inizio era indeciso se portare lei o la biondina, ma non ci sono paragoni tra le due e poi Violetta lo intrigava e lo attraeva di più. Ieri era stato quasi sul punto di baciarla. Non sapeva neanche lui perché stava per farlo, ma aveva un voglia matta di toccare le sue rosee e carnose labbra. Se non fosse stato per Diego un secondo dopo l’avrebbe baciata. E dopo cosa sarebbe successo dopo? Bella domanda Leon pensò tra sé. Improvvisamente qualcuno gli prese il braccio facendo si che si girasse verso la persona. Era Ludmilla. Non si era accorto che era arrivato nel cortile dello Studio. La ragazza gli sorrise maliziosamente per poi prendergli il viso tra le mani e baciarlo con passione. Il messicano, sorpreso, si ritrovò a baciarla con passione mentre una ragazza appena giunta lì, assisteva alla scena, in silenzio mentre il suo cuore e il suo corpo combattevano per non soffrire invano dopo essersi diretta dentro l’edificio con un groppo alla gola.

“Buongiorno.” La salutò il ragazzo avvicinandosi alla ragazza che al suo avvicinamento si scostò immediatamente. “Anche oggi sei acida?” “E’ meglio che taci.” Lo disse con tale freddezza che il ragazzo si fece serio facendo partire la base in silenzio. Prove dopo prove e i due ragazzi rimasero in silenzio per tutta la lezione. Strano visto che di solito Leon tendeva sempre a prendere in giro la ragazza, ma quella mattina Violetta era davvero furiosa e con una sola frase era riuscita a farlo tacere. “A domani.” Disse freddamente Violetta. “No! Tu non vai da nessuna parte.” Rispose sicuro di sé Leon che afferrò immediatamente il polso per farla girare verso di se. La ragazza chiuse gli occhi e sospirò. “Leon, lasciami.” Rispose la ragazza acidamente. “No!” Leon si diresse verso la porta dell’aula per poi chiuderla. Non gli importava se gli altri avevano lezione, doveva capire perché la ragazza si stava comportando in questo modo e nessuno glielo avrebbe impedito. “Mi spieghi cosa ti ho fatto ora?” chiese serio il ragazzo. “Leon, fammi immediatamente uscire di qui.” “Rispondimi Violetta!” la ragazza alzò lo sguardo verso il messicano in modo tale che i loro occhi potessero incatenarsi. “Violetta, rispondimi, altrimenti non uscirai da questa stanza.” “LEON! Sono stufa del tuo comportamento! Sono stufa del fatto che vuoi sapere sempre tutto! Mi stai facendo impazzire e non ne posso più, lo capisci?! Ieri mi stavi quasi per baciare e poi? Ti trovo ‘sta mattina baciarti con Ludmilla! Se vuoi giocare così con me io non ci sto! Anche io ho dei sentimenti, Leon!” la ragazza scoppiò ad urlare e qualche lacrima le scese dal viso e Leon sbiancò e spalancò gli occhi. Ecco perché era così tormentata pensò Leon serio. “Violetta, posso spiegare…” “Leon a me non devi spiegare niente perché non sono la tua ragazza, ma non devi permetterti di giocare con i sentimenti degli altri! Ormai sono passate due settimane dall’inizio delle lezioni. Manca poco e poi non ci rivedremo più, così almeno non avrò altri problemi con te.” Quest’ultima frase la disse quasi con un sussurro e si sentiva l’evidente voce strozzata. Uscì dall’aula dopo essersi liberata dentro di se lasciando un Leon confuso e maledettamente pentito. Cosa mi è saltato in mente? Pensò il messicano tirando un calcio alla porta provocando un forte rumore assordante. Pensò ad un modo per recuperare la sua fiducia. Un sorriso si dipinse sul suo viso ricordandosi che c’era solo un modo per salvarsi. Uscì velocemente dalla stanza per poi dirigersi nell’ ufficio di Antonio.

 

Ciao a tutti ragazziiiii!!! Come state? Io abbastanza bene ;) allora parliamo subito di questo nuovo capitolo: Federico pensa involontariamente e continuamente a Francesca (Chissà perché :P) io devo ammettere che amo da morire questa coppia :3 ma andiamo avanti. C’è la proposta di Diego per la festa e a quanto pare bisogna per forza portare una compagna xD Diego incita l’amico per portarsi Francesca e ora spettiamo solo che glielo chieda ;) poi abbiamo i nostri amatissimi LEONETTA kjahsanbchdjahdbcah Quanto sclero per quella scena *________* il quasi bacio awwwwww, ma naturalmente c’è sempre qualcosa o qualcuno che lo inetrrompe (Non ammazzate Diego xD anche perché grazie alla festa dove andranno in nostri cari Leonetta avranno… ehm non posso andare avanti P) comunqueee poi c’è il bacio tra Ludmilla e Leon… No Comment. Infine c’è la nostra cara Violetta che soffre per il bacio tra i due e poi si sfoga contro Leon che però sembra avere già una soluzione per riparare il guaio appena commesso ;) quale sarà? Federico riuscirà a chiedere a Francesca di andare con lui alla festa? E Diego troverà la sua compagna? Grazie per seguire questa storia. (: mi farebbe ancora più piacere sapere i vostri pareri quindiii non siate vergognosi e recensite. Mi fa piacere cosa pensate della mia storia (: Grazie ancora e alla prossima ragazzi!!!! (:

 

  
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