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Autore: Tay66    30/06/2014    4 recensioni
Il malvagio re pretendeva che i giovani fossero condotti al castello nudi e incatenati. Quando essi giungevano al cospetto del re, egli prosciugava le loro anime e la loro energia, e con i corpi ormai privi di anima ne abusava a suo piacimento.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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❦ L'inizio ❦

 

 

20 Ottobre

Terra degli uomini

Riunione di emergenza di tutti i sovrani delle terre dei confini


 

La città era in fermento, la notizia si era sparsa ovunque:

La reliquia di Cornelius era stata rubata.

Il ragazzo dai capelli corvini e gli occhi del medesimo colore appoggiò la testa contro il morbido schienale di velluto rosso, meditando su quello che gli era giunto alle orecchie dalle voci del villaggio.

"La gamba di Cornelius è stata portata via,ma la cosa stupefacente è che lo scrigno era aperto. Capisci? Era aperto"

Con aria preoccupata si sporse per controllare il paesaggio notturno, la città di notte era deserta, ma non in quel momento dove le strade erano gremite di gente fornita di forconi pronti per la caccia al ladro. “Quanta stupidità” pensò il moro, riferendosi alla gente, se lo scrigno era stato spezzato dal sortilegio che lo bloccava il nemico che dovevano cercare era qualcuno di nettamente superiore.

Sospirò chiudendo la tendina, finchè la carrozza non si fermò di fronte al palazzo.

Scese in maniera frettolosa rischiando di cadere su uno dei gradini umidi e bagnati dalla recente pioggia. Fu accolto con grande entusiasmo, dai consiglieri del re, che lo portarono proprio da quest'ultimo.

La sala delle riunioni, di solito silenziosa e ordinata, addebita ai compiti legislativi, si trovava nel caos più totale. I più alti esponenti delle terre dei confini si erano presentati allarmati, per conoscere i dettagli e per impedire che le loro "reliquie" venissero rubate.

Riusciva a sentire distintamente le urla della bellissima regina delle fate, che partecipava animatamente alla discussione, dichiarando che nessuna delle sue piccole creature fatate aveva rubato la reliquia che apparteneva agli uomini. Ma la scena sembrava divertire in modo particolare il re degli orchi che se la rideva di gusto ogni volta che la monarca protestava contro il sovrano dei vampiri.

"Kiku finalmente siete arrivato"

Il ragazzo si voltò verso la voce familiare dell'uomo che l'aveva chiamato

"Sire perdoni il deplorevole ritardo, ma le strade erano affollate dai sudditi in attesa di risposte"

Il re degli uomini si chiamava Connor, ed era nominato il buono, per la sua indole buona e magnanima. Era un uomo basso e panciuto, su cui si manifestavano ormai gli effetti del tempo e gli occhi castani erano segnati da due profonde occhiaie.

"Kiku hanno ragione, vogliono essere sicuri di dormire sogni tranquilli la notte e sapere che nessuno faccia male ai loro fanciulli" sorrise, guardando il ragazzo con affetto.

"Siete sempre così comprensivo Sire"

Il moro nutriva una grande stima verso il suo signore, era cresciuto a corte ascoltando i suoi ideali: amore, fratellanza, bontà e rispetto.

"VOLETE FARI I SERI''

Un urlo fece sobbalzare tutti i presenti nella stanza che si voltarono verso l'artefice:

Byrne, il re dei maghi non era certo rinomato per la sua pazienza.

Era un uomo alto e magro, anch'esso dotato di una barba bianca lunga che arrivava fino alle ginocchia e possedeva un grande paio di occhiali spessi che gli ricadevano sul naso lungo.

"Byrne ti consiglio di tacere e sederti, sei troppo vecchio per fare il dittatore" disse un uomo alto e slanciato dalla pelle bianca e i capelli neri, come la notte, che lo guardava divertito

"Smettila di scherzare Elwood, non abbiamo tempo da perdere. Dobbiamo decidere cosa fare per ritrovare il pezzo mancante"

Elwood era il re dei vampiri, un giovane sulla trentina molto affascinante, ma con un carattere impulsivo che aveva causato una divisione tra la sua razza e quella dei maghi.

"Vecchio barbuto alla tua età è meglio sedersi e stare tranquilli, a queste cose ci penseremo noi vampiri"

"E tu pensi che io lasci l'impresa a quelli della tua razza?!"

"Cosa stai insinuando?"

L'aria si fece tesa all'improvviso, tutti erano a conoscenza della rivalità/odio che serpeggiava tra le due specie.

Dopo la morte del re Cornelius,i vampiri avevano cercato di conquistare la terra di Sin, ma i maghi glielo avevano impedito. In seguito si succedettero molte guerre, fin quando i vampiri non si arresero e rinunciarono all'impresa.

"Non sono venuto qui per ascoltare i litigi di Merlino e il Conte Dracula, quindi ora sedetevi e comportatevi come si conviene a delle persone del vostro rango!" pronunciò il re dei nani, salendo sulla sedia, per dare un aria autoritaria alla sua figura.

Sia Byrne che Elwood si guardarono per poi sedersi e far finta di niente.

"Signori, non c'è bisogno di attaccarsi l'un l'altro" disse Connor, mettendo una mano sulla spalla del giovane re vampiro.

"Bene riprendiamo la riunione" comunicò la regina delle fate.


 

Le ore passavano ed ancora a nessuno era venuta una buona idea.

Kiku studiava tutti i sovrani nei loro gesti e nelle loro parole, tutti mostravano un atteggiamento di sfida, ancorati nei loro animi risiedevano ancora gli antichi rancori, che li avevano portati a scontrarsi più di una volta, l'unico tra tutti i presenti che sorrideva in maniera sincera era il suo re, che guardava i suoi colleghi con occhi colmi di fiducia. Non era mai stato un buon guerriero, aveva sempre preferito la pace, piuttosto che indossare un'armatura e marciare verso la guerra, ma questo non perché fosse una persona codarda bensì perchè credeva che dalla violenza non potesse che uscirne solo altra violenza. Connor era un uomo così spontaneo e dotato di una bontà che pochi altri re possedevano, soprattutto con i giovani.

Dopo la morte del più piccolo dei suoi figli volle che nessuno dei suoi abitanti soffrisse come aveva sofferto lui, e creò uno spazio, dove i giovani potessero imparare che la vita è una sola, ed è preziosa.

Guardò fuori dalla finestra, stava spuntando il Sole, questo voleva dire che era da tutta la notte che si trovavano lì a discutere senza essere arrivati a una conclusione tangibile. Se solo ci fosse stato qualcuno capace di dare dei consigli utili.

Si fermò di colpo, ripetendosi nella mente l'ultimo pensiero, "se solo ci fosse qualcuno capace di dare consigli utili". L'oracolo di Lin era la giusta soluzione.

Si alzò di scatto, provocando un rumore fastidioso.

"Scusate per il mio brusco intervento e il mio deplorevole ego nel dirvi che non avevamo preso in considerazione l'oracolo di Lin" abbassò lo sguardo, arrossendo leggermente per la timidezza, infondo si trovava a parlare a dei re.

"Kiku ma voi siete un genio!" Connor si alzò dalla sedia ed andò ad abbracciarlo con fare paterno "L'oracolo di Lin! Amici miei abbiamo trovato la soluzione, chiederemo all'oracolo che cosa fare e per certo ci saprà indicare la strada migliore"

I rappresentanti delle altre terre sorrisero.

"Grazie ragazzo mi hai salvato" disse Elwood alzandosi ed abbracciandolo "Se non fosse stato per te mi sarebbe toccato sopportare altre inutili ore in compagnia di quel vecchiaccio di Byrne"

A quelle parole una risatina si levò nell'aria, solo la persona presa in questione non rise.

"Pensi che io mi diverta a stare con un dannato succhia sangue vicino a me?”

"Su dai Byrne calmati e siediti"

"Non scherzare con me Elwood"

I due rappresentanti ripresero a litigare, ma questa volta nessuno li fermò.

Kiku sorrise felice di essere stato d'aiuto.


 

Senza aspettare troppo tutti i sovrani, grazie alla magia del re dei maghi, che un pò stizzito accettò di trasportare anche il suo acerrimo nemico, arrivarono nel luogo dove si trovava l'oracolo di Lin.

L'oracolo di Lin si trovava in una grotta buia, illuminata solo da quest'ultimo, che sprigionava piccole scintille blu, che furono da guida per i nuovi arrivati.

"Mi ero dimenticato di quanto fosse piacevole questo posto" disse in maniera sarcastica il vampiro.

"Non c'è nemmeno una sola volta in cui tu non possa essere serio?" rispose il suo rivale

"Come sei noioso, volevo solo allentare la tensione"

Arrivarono alla propria meta, al centro della caverna si trovava un tavolo dalla forma circolare.

Si avvicinarono ad esso e dalle luci blu spuntò fuori Lin, la custode dell'oracolo, che non era altro che una figura trasparente.

"Cosa posso fare per voi?"

"Scusi l'insolenza di aver messo piede in questo luogo sacro, ma abbiamo bisogno del suo aiuto" a parlare fu Connor che si avvicinò alla figura.

"Dimmi pure uomo"

"Lei probabilmente saprà che dopo la morte di Cornelius noi re, come da lei ordinato, ci dividemmo il corpo in parti, ed ognuno delle nostre terre ne possiede una. Purtroppo però la reliquia che custodivo io è stata rubata e non so cosa fare, cosa mi consiglia signora della ragione?"

Ci fu un attimo di silenzio.

"Cornelius sta per rinascere" fu il commento della custode.

Nei volti dei re si poteva leggere il terrore e la sorpresa più totali.

"E' impossibile, Cornelius è stato ucciso un secolo fa!" la fata reagì immediatamente alla notizia.

"Mi duole dirlo ma Cornelius, dall'oltretomba, si nutre delle energie negative di voi abitanti delle terre. Le guerre, i saccheggi e tutte queste distinzioni tra razze non fanno altro che alimentare la sua anima, dandogli forza a sufficienza per rinascere"

"Cosa possiamo fare per impedire tutto questo?" Connor rispose tradendo la tranquillità che voleva mostrare.

"Se volete sconfiggerlo dovrete ricomporre il corpo di Cornelius e bruciarlo nell'antica Valle dei vulcani"

"Nella Valle dei vulcani? E' troppo pericoloso"

"Il vecchio ha ragione, si dice che sia circondata da draghi, e che i pochi che sono entrati non sono riusciti ad uscirne vivi"

Nella grotta si scatenò il caos, che fu interrotto dalla voce della custode

"Se volete sconfiggere il nemico è necessario che nei vostri animi riemerga quel sentimento che da secoli ormai non presiede più in voi"

"Mi scusi mia signora ma non capisco" fu il re dei nani a parlare.

"Vi dirò cosa fare. Ascoltate bene". Il tavolo sotto di lei si illuminò e cominciarono a riflettersi alcune immagini, una di queste era un simbolo che rappresentava una piuma nera. "Dovete trovare le due persone che presentano questo simbolo sul corpo, saranno loro a dover recuperare i pezzi del corpo di Cornelius e a portarli nella valle dei vulcani per eliminarlo una volta per sempre. Quanto a voi dovete cercare di allearvi invece di mettervi gli uni contro gli altri. Solo l'amore potrà portare a compimento questa missione. I ragazzi che prenderanno parte a questa missione sono legati dal destino e saranno forse proprio loro a smuovere questo cambiamento che voi stupidi esseri accecati dal potere non avete fatto altro che ignorare"

"Dove possiamo trovarli?" domandò il mago

"Io vi ho detto abbastanza. Adesso tocca a voi" detto questo la custode sparì e la luce del tavolo smise di brillare.

La grotta era caduta nel buio.

Nel buio si sentivano i loro cuori battere.

Nel buio si sentivano le loro paure.

Adesso era il momento di cercare i due ragazzi.

Era l'ora del cambiamento.

Era l'ora di cominciare a giocare.

Era l'ora di cominciare ad amare.


 


 


 

Angolo dell'autrice:

Ciao a tutti, eccomi qui ad aggiornare la storia.

Spero vi piaccia.

Ringrazio tutte le persone che hanno recensito, che hanno inserito la mia storia tra le seguite e le preferite, grazie siete la mia gioia.

Ringrazio anche le persone che semplicemente leggono.

Tanti baci a tutti

Tay66


 

  
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