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Autore: Dark_Nora    02/07/2014    1 recensioni
"Il rumore più spaventoso che esista è il silenzio. E' profondo. Non sai mai cosa ne segue. L'ansia dell'attesa ti uccide". Il cuore delle persone prive di speranze e desideri. Vuoto. Oscuro. Silenzioso. Questa è la storia di una ragazza che cercava la felicità e trovò la follia.
Genere: Malinconico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 3-
                     Your memory returns


Il giorno tanto atteso arrivò. 
Nella lettera Annie non aveva specificato nè il luogo nè l'ora dell'incontro. La mattina dovevo andare a lavoro, e cosi feci. Finchè quando ormai l'orario di chiusura era arrivato, sentii la porta del bar aprirsi.

<< Mi scusi, ma ora il bar è chiuso >>, dissi, intenta a lavare il pavimento.

<< Quasi non ti riconoscevo, Nancy >>.

Sorpresa alzai la testa. Davanti a me, c'era una ragazza bellissima e sorridente, con dei lunghi capelli biondi. Si muoveva in modo aggraziato  ed elegante.

<< Annie?! Sei sempre la stessa! >>. La abbracciai e scoppiammo a ridere.

Sembravo molto sorpresa, ma in realtà mi ero preparata al suo arrivo. 
Passammo molto tempo a parlare, dato il tempo che avevamo passato lontane.

Poi mi ricordai.

<< C'è una cosa che vorrei dirti:ho provato in ogni modo a rintracciare Jenny, ma non sono proprio riuscita a trovarla >>

Annie  sbuffò, delusa. Guardò l'orologio. 

<< Sono le 15.00.  E' ancora presto. Seguimi >>

Uscimmo dal bar. La ragazza si incamminò. Ci stavamo lentamente allontanando dal centro abitato.
Si addentrò nel bosco.
Io, incerta, la seguivo. Tutto era molto familiare,eppure non riuscivo a ricordare con chiarezza.
Proseguimmo, seguendo un sentiero costeggiato da alberi e siepi.
Sembrava non finire mai.
Poi, a un certo punto arrivammo ad una grande villa abbandonata.
Sorpresa, la osservai.

<< Perchè siamo qui...? Non c'è anima viva, mica penserai di trovarla in questo posto >>

Annie, un po' sorpresa, mi guardò. 

<< Non ricordi a quanto vedo... non importa, vieni >>.

La porta era socchiusa. La spinsi delicatamente, si aprì scricchiolando.
L'edificio era completamente al buio.
Annie prese una torcia e ci addentrammo nell'oscurità, con quell'unica luce ad illuminarci la via. 

Rimasi impietrita, vedendo  il luogo in cui mi trovavo.

I miei incubi si erano fatti reali.

Una grande sala. Elegante. Rossa. Piena di statue e quadri antichi.

Senza esitare, corsi verso le tre porte davanti a me. Due di essere erano chiuse.
Quella centrale, invece, si aprì. 

Feci un passo avanti.
La porta dietro di me si chiuse rumorosamente: ero stata chiusa dentro, dall'esterno.
Cominciai ad agitarmi, senza capire cosa stesse accadendo. 

Mi guardai attorno:  mi trovavo in una piccola stanza, piuttosto buia. Era illuminata soltanto da una torcia infuocata.  Si trattava di una specie di prigione. 

<< Come cazzo è possibile?? Questa casa non ha niente di normale>>.

A poca distanza da me, c'era un tavolo di legno, coperto da un telo bianco.
Gocciolava di sangue.
Sembrava proprio che...ci fosse qualcuno sotto quel telo.
Mi feci coraggio, e lo alzai delicatamente...
  
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