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Autore: Aelle Amazon    02/07/2014    2 recensioni
Certo, c’erano giorni in cui lo Spirito di Delfi prendeva il sopravvento e la costringeva a rinchiudersi nel bagno con un registratore a portata di mano per poter poi memorizzare le profezie del dio a cui aveva votato la propria esistenza. Ma per il resto le cose procedevano alla grande.
Aveva anche sviluppato un nuovo hobby.
La cartomanzia.
***
Rachel Elizabeth Dare vuole mettersi alla prova.
Vuole mettere alla prova il suo dono.
Vuole conoscere il futuro e ricordarselo, non registrare le profezie di Apollo e passarle al Campo.
Ed è per questo che sceglie di usare i Tarocchi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Regina di Spade - Annabeth
 


                                                                                                            




Se c’era una cosa che l’aveva sconvolta nelle ultime lettere che le erano arrivate dal Campo era la notizia della scomparsa di Percy.
Svanito nel nulla, da un giorno all’altro. Puff.
Se lo ricordava bene quel giorno, quello in cui era arrivata la lettera. L’aveva aperta con un sorriso che andava da un orecchio all’altro, ma dopo le prime righe le era caduto dalle labbra ed era stato rimpiazzato dalle lacrime.
Era pur sempre il suo Percy … Gotta-go!.
Poi il suo pensiero era volato ad Annabeth, la sua biondissima e intelligentissima ragazza. Non erano mai andate molto d’accordo loro due, ma sapeva che la figlia di Atena doveva essere devastata.
Così, quando aveva mescolato il mazzo, aveva pensato a lei.
Ora, con quelle tre carte –il passato, il presente, il futuro- davanti, era insicura. Le fissava, concentrata, e le sfiorava leggermente con le dita, cercando di percepire qualcosa che potesse esserle d’aiuto. Ma non ottenne niente, nemmeno una piccola scossa.
Fece un bel respiro e sollevò la prima carta. Il passato.
Quasi le venne da ridere. Conosceva bene quella carta, e sapeva che non poteva essere più appropriata per una figlia di Atena.
Una donna sedeva di profilo su un trono finemente intagliato. Il viso severo, che ben si accordava alle nubi che svettavano sullo sfondo del cielo terso, e la posa rigida ben camuffata dall’ampia veste erano chiari indizi di rigorosità. Tra le mani teneva una lunga spada, simbolo di giustizia.
La Regina di Spade.
Rappresentava una donna decisa, stimata per il suo equilibrio, capace di esaminare una situazione da tutti i punti di vista. Una persona che, come Annabeth, non si scoraggiava facilmente, ma che, anche in tempo di grandi difficoltà, era in grado di rimanere calma e trovare la soluzione più appropriata ad ogni problema che le si ponesse davanti.
Rachel girò la carta successiva, già più fiduciosa. Il presente.
Ciò che si trovò di fronte non era esattamente quello che pensava.
Il sorriso le scivolò via.
Una ruota di legno faceva capolino su uno sfondo bianco e a prima vista anonimo. Sulla sua vetta una sfinge alata reggeva tra le zampe una spada. Ai suoi lati erano posti uno strano pesce e una figura semi-umana.
La Ruota della Fortuna. Rovesciata.
La parolaccia le sfuggì dalle labbra prima ancora che potesse fermarla e rimangiarsela, facendo finta di non averla mai pronunciata.
«Merda»
Annabeth non se la stava passando affatto bene, già lo aveva capito.
L’Arcano Maggiore della Ruota della Fortuna indicava il destino in tutte le sue sfaccettature, in particolare rappresentava la sua imprevedibilità. Ma quella era cosa nota, no? Anche un bambino sapeva che il destino aveva due facce. Una positiva, l’altra negativa.
E in quel caso, era più che negativa. Una carta rovesciata era l’apoteosi del negativo.
Rachel grugnì, mentre la sua testa cominciava a ipotizzare cosa stesse facendo Annabeth in quel preciso istante.
Probabilmente aveva i capelli biondi scarmigliati, il viso sciupato, i vestiti spiegazzati e sporchi, ma, nonostante ciò, era ancora in piedi, pronta a valutare ogni indizio, a scervellarsi per capire dove fosse finito il suo amato Percy Jackson.
Sì, era proprio quello che stava succedendo, lo sapeva.
E, chiaramente, la sua ricerca non stava dando frutti soddisfacenti. Ecco perché la carta era sottosopra.
A quel punto, Rachel esitò.
Era rimasta solo l’ultima carta. La più importante, forse. Quella che dipanava le nebbie del futuro.
La sfiorò con insicurezza, avvertendone il gelo sotto le dita.
Era incerta. Forse era meglio interrompere lì la lettura e magari tornare a fare i compiti? Voleva davvero conoscere il futuro di Annabeth? E se sì, era pronta ad affrontarne le conseguenze?
Poi la voltò.
Un singulto le sfuggì dalle labbra e una lacrima le rotolò giù dalla guancia, seguita da un’altra e da un’altra ancora finché Rachel non si premette una mano sulla bocca, cercando di fermare il pianto.
Un cadavere giaceva su una spiaggia indefinita, la schiena trapassata da dieci lame affilate e il rosso del sangue che sporcava la sabbia, rovinando un paesaggio che altrimenti sarebbe stato apprezzabile. L’unico elemento di serenità sulla carta era il cielo, limpido e sereno nonostante la scena cruenta sotto di lui.
Il Dieci di Spade.
Fallimento. Gravi difficoltà. Sconfitta.
Ecco le tre parole chiave accostate a quell’Arcano minore. Così semplici e così tremende che Rachel, la prima volta che le aveva lette, ne era rimasta terrorizzata.
Tuttavia, quell’Arcano minore era spaventoso anche per un altro motivo, per l’immagine che in sé nascondeva. Il libro che l’aveva guidata nell’arte della chiromanzia diceva proprio:
“C'è un cadavere che deve essere portato via dalla corrente. Qualcosa deve morire ed essere spazzato via dalla tua vita prima di poter procedere."
Perciò, qualunque cosa si celasse nella nebbia del futuro di Annabeth non era bella per nulla. Si sarebbe trovata di fronte a qualcosa di mai visto e inaspettato che l’avrebbe fatta cadere in un baratro scuro, probabilmente senza fondo, e per fuggire da lì sarebbe stata costretta a decidere.
Avrebbe dovuto sacrificare qualcuno, forse se stessa, Rachel non poteva dirlo con certezza.
Non che in quel momento avesse molte certezze. Tutto quello che sapeva sembrava essersi sgretolato, e R.E.D. non poté fare altro che seppellire la testa tra le braccia e lasciarsi andare ad un pianto liberatorio.





Note dell'autrice.

Ehilà! Come state?
Avete visto che sto aggiornando puntuale? Sono orgogliosa di questo.
Non ho molto da dire, se non che, di nuovo, non conosco i Tarocchi e che la mia interpretazione a riguardo è puramente amatoriale. Non troverete previsioni reali, ma solo approssimative. Associo le carte ad un personaggio in base a ciò che hanno passato, passano o passeranno (o ciò che io mi auguno che passeranno).
Ringrazio le due persone che mi hanno lasciato una recensione. Spero che anche chi sia passato senza commentare prima o poi mi faccia sapere cosa ne pensa! :)
Un'ultima cosa: chi vorreste come prossimo personaggio? Il capitolo è già scritto, ma mi farebbe piacere saperlo lo stesso!
Alla prossima!
Baci,
Aelle
  
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