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Autore: jessthesohodoll    16/07/2014    3 recensioni
Os series dedicata alla redenzione di Grant Douglas Ward : Dalla sua prima sessione di terapia alla sua più completa redenzione.
Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Skye, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I wanna hide the truth
I wanna shelter you
But with the beast inside
There's nowhere we can hide

 

Shield: prigione di massima sicurezza

locazione: sconosciuta

Prigioniero matricola 08456

Grant Douglas Ward

 

Non si aspettava di trovarsi li, dopo così poco tempo. Sentiva la gola chiudersi e l'ansia prendere possesso di ogni suo minimo pensiero.

 

Ma doveva vederlo, ancora una volta. Gli doveva delle risposte.

 

E così l'agente Skye entro in quella sala con le pareti bianchi e neanche una finestra. Stette seduta su quella sedia scomoda per minuti interminabili, con la testa piena di pensieri contrastanti che non volevano abbandonarla.

 

Gli mancava il suo robot. Non voleva ammetterlo ma era così.

 

Gli mancava vederlo ciondolare per il Bus, o seduto in salotto su uno dei divani mentre leggeva uno di quei libri terribilmente noiosi che la facevano addormentare anche solo quando leggeva il titolo. Gli mancava vederlo mentre si allenava o mentre cercava di seguire uno dei discorsi scientifici di Fitz e Simmons.

 

Ma sopratutto gli mancava lui.

 

Quel suo desiderio di proteggerla a qualsiasi costo, il modo con cui sorrideva alle sue battute.

 

Ma sopratutto gli mancavano le sue labbra. Gli mancava la sensazione che aveva provato dopo quel primo bacio, il modo con cui un suo solo tocco la faceva sentire protetta e al sicuro.

 

Gli mancava tutto di Grant Ward, persino i suoi rimproveri.

 

Rimase scioccata quando lo vide entrare nella stanza. Era vestito con una tutina arancione, era malconcio e zoppicava. Molto probabilmente le ferite che li aveva procurato May non erano ancora guarite.

 

“Che ci fai qui?” gli chiese

“Mi sei mancato anche tu” rispose Skye con un sorriso.

 

La sua voce era roca e sembrava che facesse una fatica terribile a parlare. Era così diverso, debole e impaurito.

 

Sembrava che del suo forte e coraggioso AS fosse rimasta solo la foto sbiadita.

 

“Ho già detto tutto quello che sapevo a Coulson” disse Grant.

“Non sono qui per questo” rispose Skye.

 

In realtà Coulson l'aveva mandata li per ottenere ulteriori informazioni sulle basi Hydra rimaste, visto che ogni volta che ci andava Melinda non finiva mai bene, Tripp era impegnato con Coulson e Simmons era al capezzale di Fitz, ma lei aveva altri piani.

Non sapeva neanche cosa stava cercando quando entrò in quello che era rimasto del sistema di informazioni dello SHIELD. Forse, era alla ricerca di un motivo per perdonarlo.

 

Un giorno capirai” gli aveva detto, e non c'era stato giorno in cui non avesse pensato a quelle parole.

 

Il suo cuore voleva perdonarlo, voleva che tornasse lo scorbutico uomo di latta che era un tempo. Il suo cervello le ricordava costantemente le persone che aveva ucciso, le bugie che aveva detto e le persone che aveva tradito.

 

Ma poi, i suoi occhi caddero sul suo file. Credeva di aver eliminato qualsiasi informazione sul suo conto, ma a quanto pare si sbagliava. Era un file molto più ampio di quello che aveva eliminato.

 

Del file che aveva eliminato ricordava poche e semplici informazioni sulla sua famiglia. I nomi dei suoi genitori, quello dei fratelli, la cittadina del Massachusetts dove era cresciuto, le scuole che aveva frequentato prima di essere arruolato ufficialmente nell'accademia dello SHIELD, e niente di più.

 

 

Quello che si trovò davanti era nettamente peggio. Abusi, denunce per maltrattamenti e disturbo della quiete pubblica e per spaccio di droga.

 

Quello che aveva davanti era la descrizione perfetta di una padre violento, una madre succube dei voleri del marito, e quattro figli lasciati allo sbando. Il maggiore, Maynard, era stato arrestato per spaccio di droga e detenzione illegale di armi per un numero imprecisato di vole, e nel file c'erano anche innumerevoli rapporti medici di Grant e dei suoi fratelli, dove non si contavano le volte in cui erano usciti e entrati dagli ospedali della scuola. Erano stati anche segnalati agli assistenti sociali, ma a quando pare non erano mai seriamente intervenuti per portare via Grant e i suoi fratelli da quella casa infernale.

 

Il resto della storia la conosceva già, e non era certo meglio. Garrett era arrivato nella sua vita, e Grant credeva che le cose sarebbero migliorate per lui, ma non fu così.

 

E Skye incominciò a capire cosa Grant le avesse detto.

 

“No, ma sono qui per questo” gli disse, dopo attimi di silenzio “Parlami di loro”

 

Lentamente fece scivolare una vecchia foto della famiglia Ward sul tavolo. In quella foto sembravano quasi una famiglia normale.

 

“Dove l'hai trovata?” chiese Grant sorpreso.

“Non ha importanza” rispose Skye “Voglio sapere”

“Che cosa vuoi sapere?” disse Grant calmo.

“Tutto” rispose Skye “Sono qui per sapere tutto quello che hai da dirmi”

“Perchè?” chiese Grant.

“Perchè sono convinta che ci sia ancora del buono in te” rispose Skye.

“Non merito tutta questa fatica” disse Grant.

“Sei stato vittima degli eventi Grant” rispose Skye “Vittima di persone che non hanno mai creduto in te. Quasi mi sorprende che tu sia riuscito a resistere fino a questo punto.

 

Grant rimase in silenzio per minuti interi. La fissava come se volesse capire se stesse bluffando o meno.

 

“Non merito il tuo perdono” disse

“Ma io non ti sto perdonando” disse Skye “Per quello devi lavorare ancora molto, caro il mio Robot malconcio. Voglio solo capire”

“Mi sembra giusto” rispose

“Com'erano i tuoi?” gli chiese.

“Mio padre beveva e picchiava mia madre per i motivi più assurdi” disse Grant “E ci lasciavano in mano a Maynard. Era il più grande, doveva essere il più responsabile, doveva badare a noi, ma si approfittava del suoi ruolo. Lui picchiava mia sorella, mentre a me toccava mio fratello”

“Mi dispiace Grant” rispose Skye, prendendo una delle sue mani, ancora chiuse dalle manette.

“Il resto della storia lo conosci già” rispose Gran, sorridendole.

“Si” rispose Skye “E non è di certo meglio”

 

E mentre usciva da quella stanza, aveva il cuore pesante e lo spirito distrutto in un milione di pezzi. Voleva piangere, si sentiva male, ma sapeva che quella non sarebbe stata l'ultima volta in cui avrebbe rivisto Grant Ward.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll corner:

 

Non so nemmeno come esprimermi a riguardo di questa fic. Sembra quasi che gli Imagine Dragons si divertano a scrivere canzoni su Grant Ward (Ascoltate Monster e poi ditemi se non è LA canzone di Grant Ward) (Ho scritto anche una OS con “Monster” se volete leggerla.....a cui molto presto arriverà anche un seguito, ma stavolta basata sulle note di Monster dei Paramore).

 

Questa è ovviamente Demons e di certo una delle tante canzoni che mi fanno pensare alla Skyeward.

 

Ovviamente, Skye non lo ha ancora perdonato, ma lo farà tra qualche OS, credetemi.

 

La cosa triste è che la descrizione della famiglia di Grant potrebbe essere anche peggio.

 

Ok, vado a piangere nel mio angolino accarezzando una sua foto

 

 

 

#StandwithWard

 

Jess

 

 

 
  
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