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Autore: crazy640    03/09/2008    37 recensioni
NON AUTORIZZO LA PUBBLICAZIONE DELLA MIA STORIA SU ALTRI SITI: WATTPAD, ARCHIVE OF OUR OWN, E SIMILI.
"L'intero ammontare del tuo debito,soltanto nei miei confronti,ammonta a settecentomila galeoni..."Quanto vale tua moglie?-gli domandò Draco.-Hermione non ha prezzo-rispose subito Ron.
Malfoy ghignò.
-Tutti hanno un prezzo,Weasley...Il tuo è settecentomila galeoni-gli disse.
N.d.A. Salve! So che nei capitoli della Fan Fiction sono presenti diversi errori di battitura ed'ortografia... Prometto che appena la vita vera sarà meno frenetica correggerò ognuno dei capitoli. Nel frattempo vi porgo le mie scuse!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ron Weasley, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Più contesti
Capitoli:
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father

 

Era passato un'altro anno.

I mesi passavano piu' velocemente oppure era solo una sua impressione?

Eppure sembrava che niente fosse cambiato:tutto era ancora chiaro nella sua mente come quel giorno...

Ricordava ancora perfettamente tutti i sentimenti provati:l'attesa per quel momento,la gioia, la sorpresa subito sostituita dalla preoccupazione e dalla paura.

Infine l'indecisione.

Cosa era giusto fare?

Avrebbe dovuto essere egoista oppure fare una scelta dolorosa ma che riteneva giusta?

Alla fine era stata costretta a scegliere.

Blaise non glielo aveva mai perdonato.

Da allora le cose fra loro non erano state piu' le stesse...

Quello era stato l'inizio della fine,prima ancora di Patric e dei ritratti,prima ancora del suo tradimento e della sua decisione di partire per Parigi.

Lui non le aveva mai perdonato quella scelta...

Eppure lei continuava a credere di aver fatto la cosa giusta:non si condanna qualcuno all'infelicità soltanto per il proprio egoismo.

Era questo che Blaise non capiva,che non aveva mai capito...

Perchè si era chiuso nel suo dolore e non aveva lottato per loro?

Era così convinto che lei non soffrisse?

La credeva davvero così insensibile?

Allora non aveva mai capito niente di lei,nonostante tutti i loro bei discorsi e gli anni passati insieme.

Ormai era anche inutile rivangare il passato:si erano fatti talmente male a vicenda che era inutile anche solo sperare di rimettere a posto le cose;glielo dimostrava lo sguardo che lui le lanciava ogni volta che incrociava i suoi occhi.

Quello sguardo gelido,impassibile...insensibile,come se fra loro non ci fosse mai stato niente.

Eppure un tempo quegli occhi l'avevano guardata diversamente:l'avevano fissata con ardore,amore,desiderio,l'avevano fissata come se lei fosse l'unica persona importante al mondo, l'unica capace di farlo girare.

Quegli occhi...

Capaci di accenderti il fuoco dentro soltanto con una semplice occhiata.

Ma ora era svanito tutto.

Non era neanche rimasto la cenere di quello che erano:forse erano bruciati talmente troppo in fretta da non lasciare nessun segno.

Anche se le faceva male doveva abituarsi all'idea che niente sarebbe piu' cambiato fra loro: non erano piu' amanti,non erano neanche amici.

Erano due estranei.

 

 

Diversamente dalla volta precedente,Blaise accettò il loro passaggio.

Si sistemò sul sedile posteriore accanto al seggiolino che Draco aveva comprato insieme a Prudence e che ora era vuoto.

Harry era venuto a prendere la bambina quella mattina,promettendo di riportarla alla villa di Daphne prima delle sei,ed Hermione,dopo qualche riluttanza aveva acconsentito a lasciare la figlia per tanto tempo con gli zii.

Era la prima volta che restava senza di lei e le sembrava strano non dover badare ad un'altra persona:ormai erano due anni che ovunque andasse,qualsiasi cosa facesse anteponeva i desideri ed i bisogni di sua figlia ai suoi.

Per la prima volta,quel giorno,sarebbe stata libera di prendersi cura di sè stessa.

Quel pensiero la fece sorridere.

-Che c'è?-le domandò Draco,intercettando il suo sorriso.

Lei scosse la testa,facendo muovere i suoi morbidi ricci.

Le cose fra loro erano molto migliorate dalla sera a teatro:quella sera nonostante le premesse,non era successo niente.

Draco si era limitato a registrare l'informazione e si erano avviati sotto la pioggia verso casa Nott per prendere Prudence,poi si erano smaterializzati a casa.

Ma da quel giorno c'era un'intimità nuova nel loro rapporto:entrambi si sentivano piu' liberi di prendersi in giro,di scherzare con l'altro,di superare alcuni tabù silenti.

Un giorno Draco era entrato in camera proprio nel momento in cui Hermione usciva dal bagno,con indosso soltanto l'accappatoio.

Per alcuni secondi i loro sguardi si erano incrociati,poi lui aveva fatto per uscire dalla stanza,ma la voce della donna l'aveva fermato.

-Rimani se vuoi-gli aveva detto.

Dopodichè,gli aveva voltato le spalle e,senza curarsi se lui fosse uscito o meno dalla stanza,aveva slacciato la cintura attorno alla vita e aveva fatto scivolare l'accappatoio a terra restando completamente nuda.

Draco era rimasto,immobile con la schiena poggiata contro il legno della porta ad osservare quel corpo nudo perfetto,incapace addirittura di pensare.

L'aveva vista mentre si infilava i suoi boxer neri che ormai erano diventati il pigiama con cui dormiva tutte le notti e,con una leggera torsione del busto che gli aveva mostrato un perfetto seno rosato,aveva affettato una delle sue camicie.

Aveva infilato entrambe le braccia nelle maniche e poi si era voltata verso di lui,con un sorriso innocente,che poco si addiceva alla situazione.

-Mi aiuti con i bottoni?-gli aveva chiesto avvicinandoglisi.

Quando era stata davanti a lui,Draco aveva afferrato le due estremità e,dopo aver deglutito visibilmente,aveva inziato ad abbottonarle la camicia.

Niente al mondo gli era costato piu' fatica di quel semplice gesto che lui compiva tutte le mattine!

-Sto pensando che è la prima volta in quasi due anni che sono senza Prudence-gli confessò.

-E?-indagò ancora lui,incerto.

Il rapporto fra la bambina e Draco non poteva andare meglio e ogni volta che li vedeva insieme, Hermione si chiedeva se Prudence non stesse cercando di sostituire con Draco la figura assente di suo padre.

-Per il momento non mi sto strappando i capelli per la disperazione-gli fece notare.

-Vorrei ben vedere...-commentò acido Blaise dal sedere posteriore.

Hermione lanciò un'occhiata a Draco,che scosse la testa incurante.

Era strano che avesse accettato di venire in macchina con loro,invece di prendere la sua auto; era anche strano che avesse accettato di venire a quella "festa",se così la poteva chiamare.

Da quanto aveva potuto capire,fra lui e Daphne non scorreva buon sangue e tutto era dovuto al fatto che la donna l'aveva lasciato per un'altro uomo,da cui poi aveva avuto un figlio.

Quindi perchè ora era in macchina con loro?

Per cercare in qualche modo di sabotare il fine settimana?

Inoltre c'era una strana aria di mistero intorno al fine settimana:oltre alle parole criptiche di Pansy,aveva provato a chiedere informazioni a Draco,ma anche lui aveva tagliato corto bollando la cosa come "una semplice riunione fra amici".

Ma quante volte hanno bisogno di riunirsi i Serpeverde?

Neanche i Grifondoro erano così amici della compagnia...

Comunque se c'era qualcosa di strano l'avrebbe capito durante quei due giorni.

Soltanto quando Draco frenò e spense il motore si riscosse dai suoi pensieri:il viaggio era terminato.

-Finalmente...Non ne potevo piu' di stare chiuso qui dentro-disse Blaise aprendo la portiera e uscendo dalla macchina.

-Se ti lamenti tanto,perchè non hai usato la tua macchina?-lo beccò Draco uscendo a sua volta dall'auto.

Blaise non gli diede ascolto e aprì il bagagliaio per prendere la borsa che aveva portato per quel fine settimana.

Hermione chiuse la portiera della macchina permettendo così a Draco di inserire l'allarme e proprio in quell'istante,uscì nel cortile la padrona di casa.

Bellissima come sempre,fasciata da una paio di pantaloncini color kaki e da un top bianco,Daphne si fermò a pochi metri da loro salutandoli con un braccio,mentre i due uomini si davano da fare per prendere le altre due valigie.

-Ben arrivati!Avete trovato traffico?-domandò Daphne fermandosi accanto ad Hermione e poggiandole una mano sul braccio destro.

La donna scosse la testa e le rivolse un sorriso:anche Daphne come Theodore e Pansy aveva una strana concezione di "piccola casa per le vacanze".

Quella che si stagliava a poca distanza da loro era tutto fuorchè piccola:era alta almeno quattro piani,ma era quasi certa che l'ultimo fosse una soffitta,ma al contrario di Casa Nott era molto piu' moderna.

Era una casa costruita nell'ultimo secolo e verniciata sui toni del bianco e del marrone,che dava un tono caldo alla costruzione.

Le finestre,al contrario,erano blu scuro come per risaltare nel bianco della facciata e tutte avevano almeno un vaso di fiori.

A dare un pizzico di mistero in piu' c'era l'edera che cresceva rigogliosa su tutto un lato della casa,fin quasi a terra.

-Complimenti,hai una bella casa-disse Hermione rivolta alla donna accanto a lei.

-Grazie,ma devi fare i complimenti a mia sorella:è lei che ha deciso ogni minimo particolare di questa casa.

Stando alle sue parole,dovrebbe essere una parte delle sua eredità e a conferma di questo per venire qui oggi ho dovuto chiederle il permesso,ma io non ne sono convinta piu' di tanto-le raccontò la donna quasi in confidenza.

Hermione sorrise,sorpresa dal suo tono cameratesco,come se si conoscessero da sempre.

-Non sapevo avessi una sorella-confessò la mora candidamente.

-La piccola peste!-commentò Draco arrivando vicino a loro.

-Ehi!Attento a come parli...Fortunatamente ne ho una sola:si chiama Astoria e sembra una versione piu' giovane e piu' vanitosa di me se è possibile-le disse la donna.

-Come se ce ne fosse bisogno...-commentò acido Blaise,senza neanche guardare Daphne.

Hermione si accorse del cambiamento d'espressione sul volto della donna,ma fu un' istante,un lampo,poi l'attimo dopo tutto era tornato normale:lei stava sorridendo come se niente fosse successo.

-Venite vi mostro la vostra camera-disse mettendo una mano sul braccio di Hermione e guidandola verso la casa.

Draco era dietro le due donne con le due valigie al seguito neanche due cani scodinzolanti,ma prima di allontanarsi troppo si voltò verso Blaise.

Come se avesse letto nel pensiero dell'amico,Daphne voltò leggermente la testa di lato verso

Blaise e lo guardò leggermente sprezzante.

-Blaise non c'è bisogno che ti mostri la strada,vero?-gli domandò senza un tono di voce particolare.

Dopodichè tornò a voltarsi e a concentrarsi su Hermione,chiedendole com'era andato il viaggio e dove fosse la figlia,continuando a camminare,incurante di Blaise che livido di rabbia era rimasto fermo sul vialetto di ghiaia con la sua valigia.

La loro camera era al secondo piano,poco distante da quella di Theo e Pansy e,come già a Casa Nott,una porta collegava la loro camera con quella vicina che era stata apposta arredata per ospitare Prudence.

-A che ora hai detto che arriverà Potter?-domandò Daphne guardando entrambi.

-Dovrebbe essere qui verso le sei-rispose Draco posando entrambe le valigie sul letto.

La bionda annuì.

-C'è tutto il tempo.

Intanto voi datevi una rinfrescata e disfate i bagagli con calma.

Noi vi aspettiamo giu' in piscina-disse Daphne.

Entrambi annuirono e la salutarono,prima che la donna si chiudesse la porta alle spalle e li lasciasse soli.

Hermione si guardò intorno e si complimentò con Daphne,con Astoria o chi per loro che aveva scelto quell'arredamento:lo stile rustico tipico delle case di praterie della fine dell'Ottocento le era sempre piaciuto,le faceva tornare alla mente un periodo storico svanito per sempre e che non era piu' possibile riportare in vita.

Invece quel letto a baldacchino,le tende dai tenui colori scuri e la carta da parati giallo ocra e a rombi rossi le dava stramente un senso di immobilità.

Si avvicinò alla finestra che dava sul vialetto di ghiaia da cui erano appena arrivati e si sorprese di trovare ancora Blaise immobile nella stessa posizione in cui l'aveva visto prima di allontanarsi con Draco e Daphne.

C'era qualcosa di strano...

-Va tutto bene?-le domandò Draco facendola sobbalzare al suono della sua voce.

Lei si voltò verso di lui e annuì.

-Sei ancora preoccupata per Prue?-le chiese guardandola.

Hermione sorrise e scosse la testa.

-No,in fondo sono soltanto poche ore e sono sicura che è al sicuro con Harry e Ginny.

So che non le farebbero niente di male-

Draco annuì,come per farla contenta e tornò a fissare le due valigie sul letto,prima di aprirne una.

La mora lo guardò qualche istante prima di scuotere di nuovo la testa,facendo muovere i vaporosi ricci.

-Sai,credo che accetterò il consiglio di Daphne e mi farò una doccia prima di scendere-gli disse avvicinandosi alla porta del bagno.

Aprì la porta e nello stesso istante sentì il mormorio d'approvazione di Draco:il piccolo bagno sembrava incapace di ospitare due persone,ma era abbastanza grande da contenere una vasca,un lavandino,due accappatoi,due asciugamani bianchi e uno specchio proprio sopra il lavandino.

Poggiò una mano sullo stipite della porta e si voltò verso Draco,che inconsapevole dei suoi pensieri,stava sistemando i vestiti nell'armadio con la bacchetta.

-Perchè non ti unisci a me?-gli domandò guardandolo.

Sorrise quando vide i vestiti cadere a metà strada fra il letto e l'armadio.

Coprì il sorriso con una mano e tornò a guardarlo con quello che sperava essere uno sguardo serio e convincente.

-Come scusa?-le domandò lui,con un'aria sorpresa che poco si addiceva al Draco Malfoy che conosceva.

-Ti andrebbe di fare un bagno con me?-gli domandò di nuovo lei paziente,come se stesse parlando con un bambino di due anni.

Non sapeva neanche lei perchè lo stava facendo,ma non appena aveva visto quella vasca aveva avuto una specie di visione di loro due insieme lì dentro.

Uno sguardo sbigottito ancora aleggiava sul viso di Draco,ma improvvisamente questi sembrò riscuotersi e ritornare quello di sempre.

-Sei sicura?-le domandò.

Questa volta Hermione non nascose il sorriso che era nato con quella domanda.

-Cos'è hai paura di farti vedere nudo da me?Ti prometto che chiuderò gli occhi quando entrerai nella vasca,se può farti sentire meglio-lo prese in giro.

Quelle parole ebbero un'effetto rilassante su Draco facendolo sorridere.

-Allora ci stai?-gli domandò fissandolo nelle iridi d'argento che sempre piu' di frequente calamitavano la sua attenzione.

Draco alzò le spalle e annuì.

-Al massimo possono pensare che abbiamo deciso di inaugurare il letto-commentò.

L'espressione scandalizzata che apparve sul volto di Hermione lo fece ridere divertito,felice che le sue provocazioni le facessero quell'effetto.

Con lo stesso sguardo sul volto,lei si voltò ed entrò nel bagno per prepare la vasca.

 

"La strada la conosci"

Di nuovo in quella stanza...La malvagità di quella donna non aveva limiti.

Fra le tante stanze di quella villa proprio quella aveva dovuto assegnargli.

Quella che gli tornava sempre in mente nei suoi sogni,nei suoi incubi su quello che era successo fra loro,sul momento in cui tutto era cambiato.

Quella stanza era stata il centro di tutta la loro storia,nel bene e nel male...

Era lì che avevano fatto l'amore la prima volta,quando ancora erano amici e quello era solo un modo per passare il tempo durante un giorno d'agosto caldo e noioso,ed era lì che si erano lasciati...

Era lì che lui le aveva gettato addosso tutto il suo odio,tutto il suo veleno,proprio come una vera serpe.

Non era pentito,al momento lo pensava davvero,ma ultimamente non riusciva a non pensare a cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente.

Se lei non fosse andata con quel francese,loro sarebbero riusciti a sopravvivere a quel baratro che era diventata la loro storia d'amore?

Sarebbero riusciti a ricucire lo strappo che si era creato fra loro,oppure sarebbe comunque finita fra loro?

Cercarsi,desiderarsi anche dopo tutti questi anni,dopo tutto quello che era successo era un segno positivo,uno di quei segni che lascia sperare in una possibile riconciliazione e in un futuro o era solo il sintomo di un'ossessione che nessuno dei due era capace di combattere?

Gli sarebbe bastato percorrere un corridoio e bussare alla sua porta per essere di nuovo fra le sue braccia,per perdersi di nuovo dentro di lei,ma era sicuro che non l'avrebbe fatto,non questa volta.

Quel giorno era carico di ricordi,troppo "simbolico",per essere rovinato da un pò di sesso.

Era un giorno troppo doloroso...

 

-Sei comoda?-

Non aveva mantenuto la sua promessa.

Aveva guardato.

L'aveva fissato quasi un'adolescente alle prime armi mentre Draco si spogliava poco distante da lei per entrare nella vasca,e quando lui si era accorto del suo sguardo non aveva detto nulla;si era limitato a fare uno dei suoi soliti ghigni maliziosi.

Aveva fissato quel corpo scolpito e marmoreo quasi perfetto e si era chiesta come era possibile nascondere tanta perfezione sotto dei semplici vestiti.

D'altronde anche lui l'aveva guardata quando si era spogliata.

Lei aveva sentito chiaramente lo sguardo di Draco indugiare sul suo corpo come una carezza, dolce,attento a non sembrare troppo bramoso o eccitato.

Ma invece di entrare nella vasca,Hermione si era avvicinata allo specchio e,incurante della sua nudità e del suo sguardo,aveva legato i capelli in un precario chignon che sperava solido,almeno per tutta la durata del bagno.

Era rimasta nuda davanti a lui come se fosse la cosa piu' normale del mondo,come se lo avesse sempre fatto e non aveva provato il minimo imbarazzo.

Poi,finalmente,era entrata in acqua.

-Appoggiati a me-le disse,mettendole le mani sulle braccia e spingendola con la schiena contro il suo torace.

Hermione obbedì e per qualche istante restarono in silenzio,lasciandosi cullare dall'acqua e godendosi quella distanza così ravvicinata:erano nudi,ma entrambi avevano la certezza che non sarebbe successo nulla.

La testa poggiata contro la spalla destra di Draco,Hermione posò per la prima volta lo sguardo sul Marchio.

L'unica imperfezione del suo corpo.

Sapeva che era sempre stato lì,sul suo braccio ed era convinta che vederlo l'avrebbe spaventata, ma non provò la paura o il terrore che si era aspettata.

Forse quel simbolo era spaventoso anche collegato alla persona che lo aveva e ora lei non aveva piu' paura di Draco.

-E' così terrificante come te lo immaginavi?-le domandò Draco seguendo il suo sguardo.

Hermione spostò leggermente la testa sulla sua spalla per incontrare i suoi occhi e lasciò che il suo sguardo parlasse per lei.

-Ora so chi sei veramente...-gli disse.

Colpito da quelle parole,Draco mosse un braccio sott'acqua e cinse la vita di Hermione,avvicinandola a sè,poi le posò un bacio dolce fra i capelli.

-E' stato doloroso?-gli chiese lei curiosa.

Non aveva mai saputo molto del lato oscuro:la sua concezione l'aveva portata ad odiare Draco ed i Mangiamorte soltanto perchè sostenitori di Voldemort e,nonostante fosse ancora una accanita sostenitrice del Bene,era convinta che non tutte le cose erano ciò che sembravano.

-Come se mi avessero tolto la pelle dal braccio e avessero posato un ferro caldo sulla carne viva-le disse sincero.

Hermione guardò il Marchio per l'ultima volta,poi dopo l'iniziale esitazione,lo sfiorò con una carezza delicata,prima di posare il braccio su quello di Draco che ancora la stringeva in vita.

-Avevo paura di quello che avresti detto-le confessò.

Un sorriso leggero illuminò il viso della donna.

-Credevi che avrei cominciato ad urlare,vero?-gli chiese leggermente divertita.

Draco si lasciò andare ad una piccola risata,poi lei lo sentì scuotere la testa.

-Non è questo...Avevo paura di poter rovinare il nostro rapporto,proprio ora che le cose fra noi sono così perfette-le spiegò.

La mora sorrise e accarezzò il braccio nascosto dall'acqua,colpita da quelle parole.

-Sicuramente avremo i nostri problemi,per colpa del tuo carattere e del mio modo di vedere le cose...-

E della nostra incapacità di dichiarare i nostri sentimenti,pensò fra sè e sè.

-Cos'ha di sbagliato il mio carattere?-la interruppe Draco abbassando lo sguardo per incontrare il suo.

-Non dirmi che ti ritieni Mister Perfezione!-ribattè lei.

A quelle parole Draco si produsse in un'altro dei suoi ghigni maliziosi che le avrebbe fatto tremare le gambe se non fosse stata già seduta.

-Però...Sono certa fin d'ora che questo non sarà mai un problema fra di noi-disse sfiorando una seconda volta il Marchio.

Il volto di Draco era pieno di rispetto:era la prima volta che la guardava così.

Delicatamente posò le labbra sulla sua fronte per un piccolo bacio,prima di tornare a poggiare la schiena contro la superficie fredda della vasca.

Hermione alzò una gamba,mostrando un ginocchio bagnato e per qualche istante il silenzio tornò fra di loro.

-Mi dirai mai cosa vi siete detti tu e Blaise alla festa dei Nott?-le domandò Draco all'improvviso cogliendola di sorpresa.

Sbigottita,alzò la testa dal suo petto e si voltò leggermente per guardarlo in faccia:come aveva fatto a sapere di Blaise?

Glielo aveva detto lui?Impossibile,non avrebbe mai cercato di inamicarsi il suo migliore amico.

-Vi ho visto parlare-le confessò semplicemente.

-E perchè hai aspettato tutto questo tempo?-gli domandò sorpresa.

Lui alzò leggermente le spalle.

-Aspettavo che tu me ne parlassi per prima,ma con il passare del tempo mi è sembrato chiaro che non l'avresti mai fatto.

Che vi siete detti?-le domandò di nuovo.

Hermione posò un braccio bagnato sul bordo della vasca e poggiò la testa alla mano,facendo inumidire i capelli.

-Ho solo cercato di chiarire le cose-gli disse.

Draco aggrottò le sopracciglia,lo sguardo sempre fisso nel suo.

-Ti sarai accorto anche tu che ho smesso di provare ad essere sua amica-gli fece notare.

L'uomo annuì.

-Ecco,ho smesso dopo la sera della festa.

Gli ho chiesto se aveva qualche problema con me e...-disse bloccandosi a metà.

L'ultima cosa che voleva era rovinare i rapporti fra Draco e Blaise,e se avesse continuato a parlare lo avrebbe sicuramente fatto.

Ma Draco non sembrava intenzionato a mollare la presa.

-E cosa?-la sollecitò.

-E...A quanto pare avevo ragione-ammise alla fine.

-Perchè?Che problema ha con te?-l'incalzò ancora lui.

Hermione sospirò e si sollevò in piedi,uscendo dalla vasca.

Sentiva lo sguardo di Draco su di sè,ma non poteva restare lì dentro:possibile che quell'uomo riuscisse sempre a farle dire quello che voleva sapere senza neanche il Veritas Serum?

Afferrò l'accappatoio e dopo averlo infilato uscì dal bagno,sentendo dietro di sè il rumore dell'acqua che veniva smossa nella vasca:le stava venendo dietro.

-Si può sapere che cosa vi siete detti?-le domandò entrando nella stanza pochi istanti dopo di lei,anche lui in accappatoio.

C'era una strana tensione nella sua voce:non era rabbia,non era neanche ansia.

Era gelosia.

Possibile che Draco fosse geloso di lei?

-Non posso...Ascolta non è niente di serio,ma non voglio rovinare l'amicizia che c'è fra di voi con queste stupidaggini-gli disse guardandolo negli occhi per mostrargli la sua sincerità.

-Allora perchè non dirmelo?-le domandò ancora lui.

-Perchè tu andresti subito da Blaise a chiedere spiegazioni e finireste per litigare come avete fatto la prima sera che sono venuta a stare da te-gli disse.

Uno sguardo stupito si disegnò sul viso dell'uomo.

Poi quello sguardo fu sostituito da un'espressione consapevole:aveva capito.

-Lo ha detto anche a te,vero?-le domandò serio.

Hermione lo fissò qualche istante per poi annuire in silenzio.

Imbarazzata,si sciolse lo chignon ormai distrutto e lasciò ricadere i capelli sulle spalle.

-In fondo lo capisco...Non sa quello che sappiamo noi e vuole proteggere il suo migliore amico da un'arrampicatrice sociale-gli disse il viso rosso d'imbarazzo.

Draco le si avvicinò e le prese il viso fra le mani,lo sguardo fisso nei suoi occhi.

-Io so la verità...So che saresti rimasta il resto della tua vita con quell'uomo se non ti avessi portato via.

Conosco tutte le tue paure,quelle su di noi e quelle sui miei amici senza bisogno che tu me lo dica e non hai idea di quanto ti ammiri per quello che stai facendo:nessuno si sarebbe lasciato i pregiudizi,il passato alle spalle in modo totale come hai fatto tu-le disse serio.

Allontanò le mani dal suo viso e la prese fra le braccia,senza però staccare gli occhi da quelli di Hermione che ora erano piu' lucidi.

-Non mi importa cosa pensano gli altri:ho vissuto la mia vita senza preoccuparmene mai,e non voglio cominciare adesso.

Sembra che tutti si fossero accorti di noi prima ancora che ce ne accorgessimo noi stessi, quindi perchè dovrei entrare in paranoia per le parole di qualcuno che non sa quello che c'è veramente fra noi?

Quindi che ne dici di continuare come se non mi avessi mai detto niente?-le propose accarezzandole la guancia destra con la punta delle dita.

Hermione sorrise e annuì.

-Mi sembra un'ottima idea-rispose prima di avvicinare il viso al suo e baciarlo.

La risposta di Draco fu immediata:dischiuse le labbra e fece incontrare le loro lingue.

Era una danza che ormai conoscevano bene e che provocava ad entrambi piccoli gemiti di gola.

Hermione si poggiò con tutto il suo corpo contro quello marmoreo di Draco e gli allacciò le braccia al collo,senza staccarsi dalle sue labbra.

Quanto tempo si erano presi per "disfare le valigie"? si domandò distrattamente.

Come se le avesse letto nel pensiero,Draco si staccò dalla sua bocca e le sorrise.

-Credo sia meglio scendere prima che la situazione precipiti...-

 

Il resto del pomeriggio era passato lentamente e placidamente.

Dopo essersi uniti al resto della compagnia,Draco ed Hermione si spalmarono a bordo piscina,passando il tempo fra prendere il sole,fare qualche bracciata in piscina e aggiornarsi sugli ultimi pettegolezzi del mondo magico.

Ma nonostante l'atmosfera spensierata,c'era sempre una leggera tensione fra i Serpeverde: come se tutti stessero aspettando l'esplosione di una bomba,una grande bomba ad orologeria che si trovava sotto i loro occhi e che si avvicinava allo zero molto velocemente.

Hermione aveva cercato di mettere a tacere quella sensazione,ma ogni volta che gli sguardi di Blaise e Daphne si incontravano oppure ad ogni battuta sarcastica dell'uomo questa tornava a farsi piu' potente.

Anche un cieco avrebbe capito che c'erano dei problemi fra Daphne e Blaise,e la loro storia passata glielo confermava,ma essendo un'esterna alla Casa dei Serpeverde non poteva fare molte domande.

Alle sei,sembrò che tutti si fossero accorti di un cambiamento nell'aria,quasi avessero fiutato l'arrivo della pioggia.

-Sono le sei-le disse Draco sedendosi sulla sua sedia a sdraio.

Hermione annuì e per qualche istante si preoccupò per quello che sarebbe successo non appena Harry fosse arrivato:ormai tutti conoscevano Prudence,e lei sembrava trovarsi a suo agio con gli amici di Draco,ma Harry era "geneticamente" ostile ai Serpeverde.

Doveva prepararsi per una nuova lite?

Puntale come poche volte nella sua vita,alle sei Harry bussò al campanello della villa e venne accolto dai Nott,Daphne,Hermione e Draco.

Poco distante,ma attento a non perdersi neanche un'attimo di quello che poteva succedere c'era Blaise,appoggiato ad un muro dell'ingresso.

-Ciao Harry-lo salutò Hermione con un sorriso,cercando di non farlo spaventare per quella specie di assalto.

L'uomo guardò il gruppo che l'aveva accerchiata quasi fossero guardie del corpo e per qualche secondo restò in silenzio,con Prudence in braccio e la borsa con le sue cose a tracolla sulla spalla destra,poi le rivolse un lieve sorriso.

-Ciao Hermione,scusa il ritardo-le disse con voce calma.

Mise a terra la bambina e le accarezzò i capelli per l'ultima volta,poi questa corse dalla madre con il suo passo incerto.

-Ecco il mio piccolo tesoro!-disse Hermione aprendo le braccia verso la figlia che vi si catapultò dentro.

La prese in braccio e posò un bacio su entrambe le guance morbide,sentendo subito la presenza di Draco al suo fianco,che avvicinava un braccio per accarezzare i capelli della piccola.

-Ha fatto i capricci?-domandò Hermione guardando Harry.

L'altro scosse la testa.

-Tua figlia?Si può dire che i miei figli sono piu' viziati di lei...-le disse cercando di ritrovare il solito tono che usava con l'amica.

-Questo è sicuro...-commentò acido Blaise dall'ingresso.

Daphne si voltò verso di lui e lo fulminò con lo sguardo,ampiamente ricambiato dall'uomo.

A disagio,Hermione diede Prudence a Draco,che le sorrise prendendola fra le braccia,poi prese la borsa dalle mani di Harry.

-Ehi,piccola ti sei divertita dallo zio?-domandò Draco,incapace di reprimere il sorriso che gli era nato sulle labbra non appena aveva preso Prudence fra le braccia.

-Papà-rispose la piccola.

Il tempo sembrò fermarsi.

Hermione,Harry il gruppo dei Serpeverde e Draco fissarono la bambina sorpresi per quella semplice parola:aveva appena chiamato Draco "papà"?

Incredula Hermione fissò lo sguardo di Draco e gli vide sul volto la stessa espressione che doveva essere riflessa sul suo.

Era possibile che sua figlia si fosse così affezionata a Draco da chiamarlo addirittura "papà"?

Poi pensò ad Harry.

Si voltò verso di lui e lo vide pallido e teso:era evidente che non aveva preso bene la cosa.

-Harry...-cominciò.

-Devo andare,Ginny mi aspetta-le disse in fretta l'altro.

Dopodichè senza aggiungere altro o permetterle di ribattere,si smaterializzò davanti ai suoi occhi.

Hermione si lasciò scappare un sospiro sconfortato:avrebbe dovuto faticare parecchio per rimettere a posto le cose.

-Tutto bene?-le domandò Draco.

Si voltò verso di lui e vide che la stava guardando preoccupato.

-Sto bene...-

Entrarono nell'ingresso seguendo gli altri e si chiusero la porta alle spalle,sotto lo sguardo vigile di Blaise,che ora sembrava fissare Draco con rabbia,quasi con odio.

Possibile che la bomba fosse pericolosamente vicina allo zero?

Poi improvvisamente tutti lo sentirono sbuffare ironico.

Draco si voltò verso di lui e lo guardò cauto.

-Hai qualche problema?-gli chiese.

Blaise si staccò dalla parete a cui era appoggiato e scosse la testa,uno sguardo ironico sul viso a trasfigurargli la faccia.

-No,assolutamente...Sto solo pensando a quanto è strana la vita papà-lo prese in giro.

Lo sguardo di Hermione vagò da Draco ad ogni membro del gruppo di Serpeverde:il loro viso era teso e attento alla conversazione.

Draco lo fissò in silenzio e poi annuì.

-Sono d'accordo con te Blaise-gli disse prima di tornare a voltargli le spalle.

Blaise lo fissò qualche secondo incredulo,poi decise di rincarare la dose.

-Sai pensavo...-

-Perchè non lo lasci stare?-

Cinque teste si voltarono verso Daphne,ed Hermione capì che il momento era arrivato:la bomba stava per scoppiare davanti ai loro occhi.

-Come scusa?-le domandò Blaise con il solito tono acido che le riservava sempre.

-Smettila di fare il ragazzino...Non ce l'hai con Draco,ma con me quindi smettila di cercare la lite-gli rispose la donna per niente spaventata.

Blaise la fissò sprezzante.

-Parla con me-gli disse quasi fosse un ordine Daphne.

Negli occhi di Daphne,Hermione non vide paura ma soltanto determinazione:si stavano preparando a quel confronto da chissà quanto tempo ed ora era venuto il momento di mettere le carte in tavola.

Senza neanche accorgersene,Draco le era accanto e le aveva messo Prudence fra le braccia, per avere le mani libere nel caso la situazione diventasse troppo pericolosa.

-Davvero?Vuoi davvero che lo faccia?-

-Cosa può capitarmi di terribile?Al massimo puoi togliermi il saluto...Ah no aspetta,lo hai già fatto.

Allora puoi guardarmi come se fossi l'essere peggiore che tu abbia mai incontrato sulla terra...No,neanche questo,perchè lo stai già facendo.

Non c'è niente che tu possa farmi che non mi abbia già fatto negli ultimi anni-gli disse con voce seria,lo sguardo fisso nel suo.

-Non fare la vittima indifesa con me!E' solo colpa tua se...-le rinfacciò Blaise puntandole un dito contro.

-Se cosa?E' colpa mia se sono andata a letto con un'altro,se ti ho lasciato per scappare da Londra,oppure se ho avuto un figlio da un'altro uomo?-gli chiese sempre con la stessa voce calma e decisa.

A quelle parole,le mani di Blaise si chiusero a pugno e sul suo sguardo passò un lampo di puro odio che fece sorridere Daphne.

Hermione,una mano posata fra i riccioli di Prudence,ascoltava quelle parole con attenzione:stava per scoprire il motivo per cui era stata organizzata quel fine settimana.

Il motivo che tutti le aveva tenuto nascosto finora.

-E' questo che non mi perdoni,vero?

Non mi perdoni Ronan-disse Daphne con voce piu' calma.

Blaise le diede le spalle e per qualche istante sembrò che volesse uscire da quella stanza e porre fine alla conversazione,poi tornò a guardarla.

-Perchè lui sì?-le domandò con la voce piu' triste che Hermione avesse mai sentito.

Per un'istante gli occhi di Daphne divennero piu' umidi,ma fu soltanto un'istante,prima che il suo sguardo tornasse deciso e sicuro.

-Perchè lui era sano...Nostro figlio non lo era-gli disse con incredibile calma.

Blaise abbassò la testa,poi scosse la testa.

-Questo non significava niente:avremmo potuto farlo nascere,crescerlo...

Dannazione siamo maghi,avremmo trovato un modo per farlo vivere tranquillo senza troppi problemi!-ribattè Blaise.

Era un discorso che avevano già fatto,se ne accorgeva anche lei,ma era quel genere di discorso che non smetteva mai di far male,di bruciare tutto quello che trovava sul suo cammino.

-Avresti condannato un bambino all'infelicità soltanto per il tuo egoismo...E io non potevo permetterlo.

E' questo che non mi perdoni:che io abbia deciso per te!Che abbia preso una decisione così importante al posto tuo-rispose Daphne con la stessa voce calma.

L'odio che era sparito mentre parlava del bambino tornò negli occhi di Blaise e incenerì Daphne.

-Era anche mio figlio e tu te ne sei sbarazzata come se fosse una scarpa vecchia,qualcosa di rotto che si può facilmente rimpiazzare!-l'accusò.

Tutti capirono il significato nascosto nelle parole dell'uomo e ogni membro del gruppo dei Serpeverde si voltò verso Daphne preoccupato per la sua reazione,che ovviamente non si fece attendere:la donna,con una velocità che Hermione non credeva possibile ad un'essere umano,si avvicinò a Blaise e lo colpì su entrambe le guance.

Pansy fece per andarle vicino,ma fu fermata dalla donna che l'istante dopo tornò a fissare Blaise con occhi fiammeggianti.

-Non permetterti mai piu' di parlarmi in questo modo!Tu...Tu non hai la minima idea di quello che ho passato,sei stato capace soltanto di incolparmi per aver abortito!

Tu non sai niente perchè quando avevo bisogno di te non c'eri!

Quindi non azzardarti mai piu' a dire una cosa del genere!-gli rinfacciò gelida.

L'istante dopo uscì dalla stanza seguita da Pansy e Theo e in successione anche dagli altri componenti del gruppo,lasciando Blaise solo con i suoi pensieri.

 

Doveva stare piu' attento.

Questa volta c'era mancato davvero poco,ma per fortuna tutti avevano pensato che Prudence stesse chiamando Malfoy "papà".

Ma aveva rischiato davvero grosso.

Doveva cercare qualche espediente per le prossime volte....

 

-Ti va di fare una nuotata?-

L'atmosfera era stata completamente rovinata dallo scontro fra Blaise e Daphne e per il resto del pomeriggio il gruppo era rimasto nelle proprie stanze a riflettere,cercando di dare il meno fastidio possibile,capendo lo stato d'animo della padrona di casa.

Draco ed Hermione avevano passato il pomeriggio con Prudence,facendosi raccontare come aveva passato la mattinata dagli zii,facendola mangiare,giocando con lei e alla fine mettendola a letto.

Non avevano ancora parlato di quello che era successo fra i due Serpeverde,ma lei era sicura che non appena avesse fatto una domanda,lui le avrebbe spiegato cosa era successo in passato.

La luna era già alta e l'aria era ancora calda come era stata per tutto il giorno,ma prima di andare a letto,Draco aveva avuto quell'idea:un'ultimo bagno prima di andare a dormire.

Si erano cambiati ed erano scesi in piscina cercando di fare il minimo rumore possibile,anche se le possibilità che gli altri stessero dormendo erano poche.

-Ok,puoi entrare non è tanto fredda-le disse Draco dopo essersi tuffato.

Hermione si tuffò sentendo un piacevole calore sott'acqua,ma quando riemerse la pelle delle braccia fu subito coperta dalla pelle d'oca.

-E questo come me lo chiami?-gli domandò sollevando un leggero spruzzo d'acqua e facendolo ridere.

-Andiamo non ti facevo così delicata!-la prese in giro lui.

Senza aspettare la sua risposta,si tuffò sott'acqua e fece qualche bracciata allontanandosi da lei.

Per un pò nuotarono in coppia,facendosi gli scherzi,e sfidandosi in silenziose gare di velocità e di resistenza.

-Ho bisogno di una pausa-disse Hermione dopo un pò.

Draco però la convinse a fare un ultima bracciata fino al piccolo ponte che univa le due estremità della piscina.

Si fermarono sotto di questo,al riparo dagli occhi delle finestre,Hermione con la schiena contro il muro della piscina e Draco di fronte a lei,le braccia ai lati delle sue spalle.

-Nel caso dovesse piovere...-le disse lui,ancora prima che Hermione glielo chiedesse.

Lei sorrise al ricordo dell'ultima volta che si erano trovati da soli all'aperto.

-Stai bene?-gli chiese leggermente preoccupata,allontanando una ciocca di capelli dal suo viso.

Dopo il litigio fra i due Serpeverde,il volto di Draco era teso ed alcune piccole rughe erano apparse attorno agli occhi.

Lo vide annuire e sorriderle.

-Credo di sì...Era inevitabile che succedesse,succede ogni anno.

Però quest'anno è la prima volta che si affrontano così duramente...Non ho mai visto Blaise così cattivo,così avvelenato.

Forse è colpa del tempo che passa-commentò con voce seria.

Hermione posò una mano sulla spalla destra di Draco e gliela accarezzò.

-Cosa è accaduto al loro bambino?-gli chiese cauta.

-Aveva la sindrome di Down...Se ne sono accorti durante la seconda ecografia.

Il medimago ha consigliato loro di abortire,ma...-

-Blaise voleva tenere il bambino-finì Hermione per lui.

Come avrebbe reagito lei,se le fosse capitata una cosa del genere?

Adesso provava un grande rispetto per Daphne,aveva fatto la cosa piu' giusta per il bambino,ma certamente la piu' dolorosa per lei.

-Era sicuro di poter gestire la situazione,ma Daphne non ha voluto sentire ragioni:ha deciso di abortire e da allora sono cominciati tutti i loro problemi-le disse per chiudere il discorso.

Hermione gli si avvicinò e posò la testa sulla sua spalla,lasciando che le braccia di Draco si stringessero attorno alla sua vita nascosta sott'acqua.

Per qualche minuto restarono in silenzio,godendo soltanto della presenza dell'altro ogniuno perso nei propri pensieri.

-A che pensi?-le chiese Draco con voce leggermente piu' bassa.

-Mi chiedo se sarei abbastanza forte se mi capitasse una cosa del genere...Finora ho sempre ritenuto di avere coraggio,ma forse era solo per le persone che mi erano accanto.

Ma...-

-Cosa?-le domandò accarezzandole la schiena.

-Allora era diverso:se succedesse qualcosa a Prudence o a...-iniziò incredula del pensiero che le aveva appena attraversato la mente.

-A nostro figlio?-le domandò Draco togliendola dall'imbarazzo.

Hermione alzò la testa dalla sua spalla e lo guardò,sorpresa che lui avesse espresso a parole il suo pensiero assurdo:ci pensava anche lui quindi?

E lei da quando aveva iniziato a pensarci?

Ma era assolutamente impensabile!

Vivevano insieme da un mese e non era possibile trovarsi a parlare di una cosa del genere, considerato anche che finora non avevano mai fatto sesso,se si escludeva quella strana esperienza sul divano.

Draco sorrise leggermente divertito.

-Cosa?Anche io alle volte ho di questi pensieri-commentò come se stessero parlando di pensieri erotici.

-Con me?-gli chiese senza riuscire a togliersi quell'espressione sorpresa dalla faccia.

Questa volta Draco rise sinceramente divertito.

-Non capisco come mai sei così sorpresa...In fondo sei intelligente,sei una madre affettuosa,sei una donna attraente e sexy come poche;che altro potrei volere come madre dei miei figli?-le domandò.

Hermione aggrottò le sopracciglia:era un complimento?

Fece per parlare,ma lo vide avvicinarsi al suo volto e al suo orecchio destro,soffiandovi dentro aria calda.

-E in questo momento non potrei immaginare nessun'altra come madre dei miei figli-aggiunse.

Quello era sicuramente un complimento.

Tornò a guardarla in volto,gli occhi fissi nei suoi e le accarezzò una guancia con le dita bagnate.

-Beh,a meno di un miracolo bisognerà superare qualche altro ostacolo per avere un figlio...

Credi che continuerai a respingermi ancora a lungo?-disse cercando di apparire naturale.

Draco sorrise,e le si premette contro,schiacciando il torace contro il suo petto.

-Respingerti?L'ho fatto davvero?-le chiese con un'aria fintamente innocente che lo rendeva ancora piu' sexy.

Una mano dell'uomo scivolò nell'acqua fino ad accarezzare la sua coscia destra e piegarla contro il suo fianco.

L'attimo dopo le labbra di Draco erano sulle sue,dolci e gentili,come se avesse bisogno di mostrare ancora una volta la sua forza irresistibile.

Hermione,le braccia attorno al suo collo,lo avvicinò a sè e dischiuse le labbra rendendo piu' intimo e profondo il bacio,mentre sentiva la mano dell'uomo continuare ad accarezzarla sotto il pelo dell'acqua.

Si aggrappò alle sue spalle e staccò le labbra dalle sue per coprirgli il viso di piccoli baci:le palpebre chiuse,il naso,le guance,il mento scendendo giu' verso la pelle morbida della gola e del collo verso la vena esposta e tesa.

La mano di Draco tornò a pelo d'acqua e le accarezzò il fianco,il ventre,la curva del seno,risalendo poi verso il braccio e la spalla lasciando una fila di piccole goccie ovunque si posasse.

Hermione la sentì sulla sua schiena,fautrice di brividi,prima di accarezzarle i capelli e giocare qualche istante con il fiocco che teneva legato il top del costume.

I loro occhi si incontrarono ed uno sguardo malizioso ma rassicurante allo stesso tempo passò nello sguardo di Draco,prima che con un gesto deciso le sue dita sciogliessero il top,lasciandola a seno nudo.

Hermione cercò di nuovo le sue labbra e lo baciò con tutta la passione di cui era capace,facendo scivolare le braccia attorno ai suoi fianchi e attirandolo verso di sè.

Una mano di Draco si chiuse attorno al suo seno destro e iniziò ad accarezzarlo con maestria, strappandole un gemito ad ogni carezza.

Hermione continuò a baciarlo,accarezzando le sue labbra con la lingua e con i denti,e gemendo piu' forte quando due dita si strinsero attorno al suo capezzolo turgido.

-Fermati!Voglio parlare con te!-

La voce improvvisa aveva interrotto l'atmosfera magica che si era creata e aveva spiazzato Draco ed Hermione,che si fermarono e si guardarono sorpresi e spaventati.

Qualcuno li aveva visti?Era quasi impossibile visto che il ponte impediva la visuale da entrambe i lati.

A conferma giunsero dei passi veloci e una seconda voce.

-Non dirmi che vuoi il secondo round!-

Hermione guardò Draco ed entrambi capirono a chi appartenevano le voci:Daphne e Blaise.

-Ok,forse prima sono stato troppo...-ammise Blaise.

-Cosa?Stronzo?Bastardo?Egoista?

Tutte cose che sapevo già,ma ogni tanto fare un piccolo riassunto fa sempre comodo!-ribattè la bionda.

-Duffy ascoltami un'attimo...-

In acqua,Hermione strinse le braccia attorno al collo di Draco e lo premette contro di sè,quasi volesse proteggerlo da quello che sarebbe stato detto di lì a poco:forse anche per lui non doveva essere stata una situazione facile.

Dopo un'attimo di silenzio,Blaise parlò.

-Mi sono sentito tradito...Un'attimo ero l'uomo piu' felice della terra e l'attimo dopo ero l'essere piu' miserabile.

Non te l'ho mai detto ma avevo comprato anche l'anello di fidanzamento,volevo chiederti di sposarmi quando saremmo tornati a casa dopo l'ecografia,ma poi...-rivelò con voce triste.

-Poi non abbiamo fatto altro che litigare-finì Daphne per lui triste.

Draco nel silenzio che seguì posò la testa sul torace di Hermione e lei lo strinse piu' vicino a sè, posando le labbra sulla sua tempia destra.

-Perchè te ne sei andato?-domandò triste Daphne.

Ancora un silenzio che i due clandestini interpretarono come uno scambio di sguardi.

-Perchè non hai lottato?Eri pronto a sposarmi poi...Perchè hai lasciato che tutto finisse così?-gli chiese con lo stesso tono di voce.

-Sei tu che hai cominciato ad allontanarti da me!-rinfacciò Blaise.

-Non è facile cercare di parlare ogni giorno con una persona che non fa il minimo sforzo per nascondere il suo odio per te!-ribattè lei secca.

Blaise sbuffò esasperato.

-Io non ti odiavo...almeno non allora...Ero arrabbiato per quello che avevi fatto:a guardarti sembrava che non ti pesasse neanche la decisione presa-le disse Blaise.

Sia Draco che Hermione capirono un'istante prima di Blaise che quelle non erano le parole giuste.

-Stupido idiota egoista!Se solo tu sapessi quello che ho passato prima di decidere...

Mi hai fatto sentire la persona piu' orribile del mondo soltanto per aver fatto la cosa giusta e non ti permetto di rimettere in discussione le mie scelte,non adesso che ho appena rimarginato le ferite!

Tu eri solo capace di litigare,di dire che dovevamo tenerlo,che potevamo essere i suoi angeli custodi,ma ti sei mai fermato un'attimo a pensare a quando si sarebbe trovato da solo ad Hogwarts?

Lo avrebbero massacrato e lo sai anche tu!-gli disse seria.

Il silenzio di Blaise era indicativo del suo stato d'animo.

-Io so che avrei saputo proteggerlo...-continuò Blaise testardo.

Hermione sentì Draco sospirare contro la sua spalla e gli accarezzò la schiena per cercare di calmarlo.

-Non c'è dialogo...Come al solito-commentò Daphne.

I passi veloci sul pavimento della piscina fecero capire che la donna si stava allontanando seguito poi dal rumore della porta.

Qualche istante dopo,piu' mesti udirono i passi di Blaise.

-Stai bene?-domandò Hermione quando furono certi di essere soli.

-Ho solo bisogno di restare così per un pò-le disse con la testa sulla sua spalla.

Gli accarezzò gentilmente la schiena,posando un'altro bacio sulla tempia destra.

E fu quel gesto a farle capire cosa sarebbe successo...

Quello che accadde.

So che sono una delle persone ke odiate di + al mondo,ma credetemi,l'ultima cosa che volevo è lasciarvi tt qst mesi senza aggiornamenti.

Ma il mio computer è completamente morto(vi sto scrivendo da un internet point,perchè so ke molti di voi saranno infuriati a morte cn me e avranno già preparato le bambolette vodoo!).

Xo ho avuto il tempo di scrivere,e ci sono già altri capitoli che aspettano solo le vostre recensioni x gli ultimi ritocchi!

X il momento purtroppo è tt,vi saluto e vi do appuntamento al prox capitolo...

"The day after tomorrow"

Baci,Eva

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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