Ormai
era tardi, le 23.30, se volevo rientrare a casa entro la mezza notte
dovevo
sbrigarmi.
Feci
due conti, se camminavo veloce dovevo riuscire in mezz’ora,
speriamo,
altrimenti sarebbe già la seconda volta che rientro tardi.
Maledetta
la Camy e alla sua febbre, se ci fosse stata lei, con la bellissima
auto ci
avrei messo la metà del tempo!
Vidi
dei fari passarmi affianco ma non ci feci troppo caso, era una via
popolata e
c’era da aspettarselo, ma quando l’auto in
questione si fermò poco avanti incominciai
a preoccuparmi, non ero mai stata un leone…
Il
finestrino del passeggero, quello dalla mia parte, si
abbassò.
“Ehi
bella!”, m’immobilizzai… solo dopo
almeno due secondi riuscii a riconoscere la
voce, era Federico, il mio vicino di casa, non che mio cugino.
“Ciao
Fede! Senti mi dai un passaggio vero?” feci
l’espressione da cane bastonato che
faceva cedere tutti.
Alzò
gli occhi “va bene” disse con un sospiro, sorrisi.
Secondo
tutti, amici e parenti, il mio viso era angelico, ed era impossibile
dirmi di
no.
Ho
i capelli biondo chiarissimi, lisci, gli occhi azzurri e labbra sottili.
I
miei genitori mi hanno raccontato che dovevo
chiamarmi Melanie, ma alla fine,
vedendomi appena nata, hanno optato per Angela, un nome che mi si
addice.
Sono
un vero e proprio angioletto, rispetto il volere dei miei genitori
(tranne
quando si parla di orario), non farei male a nessuno sia in genere
fisico che
emotivo, la mia pagella è quasi perfetta, tranne la pecca in
inglese.
Fino
ad ora posso dire che la mia vita è andata a gonfie vele:
tanti amici ed un
ragazzo adorabile (Luca).
Mentre
mi perdo nei miei ragionamenti mi accorgo di essere ormai sotto casa.
“Grazie
mille Fè!”lui detesta quando lo chiamo
così, perché è il nomignolo che gli
avevo affibbiato quando lui aveva otto anni e io sei, ma non se lo
riesce a
scrollare di dosso, anche a quasi dodici anni di differenza, fra tre
mesi –il 23
dicembre per essere precisi- compierò il mio diciottesimo
compleanno.
Guardo
l’orologio le 23.45, evvai pure in anticipo!
I miei ne saranno felici e magari in questo modo riuscirò a
farmi dare il
permesso per andare alla festa della Giò, la settimana
prossima…
Salgo
le scale quasi di corsa.
“Angela
sei tu?”
“si
mamy” ogni singola volta che torno a casa mi fa questa
domanda.
“Sei
in anticipo, qualcosa non va?” preoccupata come sempre,
“no,
è che la serata era noiosa…” BUGIA!!!
Sarei stata li in piazza a baciarmi con
Luca se non ci fosse stato il problema dell’orario…
“Non
capisco cosa ci troviate tutti voi ragazzi a stare in piazza a far
nulla tutta
la sera…”
“non
puoi capire” dico andandomene verso la mia camera.
“Aspetta
tesoro! Io e tuo padre ne abbiamo parlato e puoi andare pure alla
festa,
settimana prossima, e visto che anche Federico è invitato
puoi stare fin quando
lui non va via…” faccio retro marcia e le stampo
un bacio sulla guancia,
“grazie mamy!” le urlo.
Sono
euforica, ho il permesso e posso stare pure fino a terdi! Evvai!
Invio
subito un messaggio a Giorgia per confermare, alla Camy per darle la
buona
notizia e a Luca perché è Luca.
Ricevo
subito la risposta d’allegria delle due ragazze, ma di Luca
niente.
Penso
che magari è andato in discoteca oppure che ha
già il cellulare spento, ma uno
squillo nega la seconda ipotesi.
Vado
a dormire col sorriso sulle labbra.
Faccio
un sogno strano, sogno Luca (il mio Luca) nelle braccia di un'altra, o
meglio,
un’altra nelle braccia del mio Luca. Mi sveglio, ormai
è già mattina, ma non ci
do troppo peso, questo sogno l’ho già fatto tante
volte.
Per
fortuna è domenica, altrimenti sarei stata troppo stanca per
alzarmi presto,
ormai è già quasi mezzo giorno.
Vado
in cucina, non vedo nessuno e mi ricordo che oggi i mie partivano per
un
congresso.
Trovo
un biglietto sui fornelli.
“Siamo partiti presto, visto
che dormivi abbiamo deciso di non svegliarti,
ci vediamo fra una settimana, non fare troppi danni ciao.
Mamma
e papà”.
Soltanto
ora realizzo che ho tutta la casa vuota per me. Purtroppo non siamo in
vacanza
altrimenti avrei organizzato una festa.
Però
chiamo comunque le amiche per organizzare una festicciola tra di noi
nel
pomeriggio.
Dopo
colazione frugo nella borsa alla ricerca di una cicca o di una
caramella. Sento
qualcosa di rettangolare sul fondo e invece di qualcosa da masticare
trovo il
cellulare di Luca.
Rimango
di stucco.
E’
ancora acceso e vedo sul display il mio messaggio e la mia chiamata.
Penso
che lo darò a sua sorella, tanto la vedo questo pomeriggio.
Il
cellulare rimane sulla mia scrivania, accanto al computer, è
strano, sento come
una presenza…
Una
parte, non troppo piccola di me, dice di leggere i messaggi, guardare
le
chiamate.
Ma
resisto. Ho troppa paura di vedere quello che ci
troverò…
Ma
che penso di trovarci?! E’ un ragazzo serio lui, ma nella mia
testa rimane una
parte non sicura di questo.
Purtroppo
non è connesso a msn, e neanche sua sorella, quindi non ho
nessun modo di
avvertirlo.
La
mattinata passa in fretta, ho finalmente finito i compiti per il
lunedì, quindi
posso godermi il resto della giornata.
Verso
le tre arrivano le amiche, per prima cosa parliamo e decidiamo assieme
come
vestirci alla festa di settimana prossima.
Sto
andando a prendere la gonna nuova per farla vedere alle mie amiche
quando noto
il cellulare, allora prendo con me anche quello.
“E’
questa… Ale tuo fratello ha dimenticato il cell nella mia
borsa ieri, glielo
puoi ridare?”, tutte mi fissano sbalordite, con uno strano
sguardo…
“Certo
Angy ma sicura che non vuoi curiosare un po’?”, mi
dice facendo l’occhiolino.
“Ma
no, romperei la sua privacy”, alza le sopracciglia…
“dite?”
chiedo con un filo di voce,
“si,
dico, mio fratello si è comportato in modo strano in queste
settimane, alcune
volte suona il cellulare risponde e si chiude in camera, ho provato ad
origliare ma parla a bassa voce” fa per mettere via il
cellulare, ma la fermo.
Sono
troppo curiosa, è la mia natura...
In
quell’esatto momento suona, guardiamo il display
“Ce”.
“E
chi cazzo è sta Ce?” chiedo quasi gridando.
Smette
di suonare.
Con
un impeto di rabbia prendo il cellulare.
Rimango
a bocca aperta:
“Ciao Luca, vuoi venire alla festa cn me
sabato prox? Rx”
Risposta:
“nn so dv vedere se c sarà anke
angela… ma
credo che i suoi genitori nn le daranno il permesso… qnd
è mlt prob d si… ti
amo”.
Non
voglio vedere altro, anzi se non fosse che qualcuna è
più veloce di me, il
cellulare avrebbe fatto un bel volo dal quinto piano…
“Sta
calma… gliela faremo pagare” mi sussurra
Alice… si e come? Penso…
Nessuna
osa dire niente, perché non c’è niente
da dire, quel “ti amo” finale dice tutto,
anzi dice troppo.
Dopo
una lunga “vacanza” eccomi tornata con una nuova
fic! Non è un
granchè e non durerà neanche tanti
capitoli… massimo altri 3 o 4…
Spero
almeno il primo chap sia carino… per favore lasciatemi un
commentino,anche negativo…
Al
prossimo chap
Bax
Lina^^