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Autore: linasyan    03/09/2008    2 recensioni
Angela ha diciassette anni, la sua vita va a gonfie vele: tanti amici e un bellissimo e dolcissimo ragazzo, Luca. Ma Luca non è quello che sembra e una festa può far nascere un nuovo amore. Dopo tanto tempo sono tornata con una nuova fic romantica!!! Per favore leggete e commentate^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai era tardi, le 23.30, se volevo rientrare a casa entro la mezza notte dovevo sbrigarmi.

Feci due conti, se camminavo veloce dovevo riuscire in mezz’ora, speriamo, altrimenti sarebbe già la seconda volta che rientro tardi.

Maledetta la Camy e alla sua febbre, se ci fosse stata lei, con la bellissima auto ci avrei messo la metà del tempo!

Vidi dei fari passarmi affianco ma non ci feci troppo caso, era una via popolata e c’era da aspettarselo, ma quando l’auto in questione si fermò poco avanti incominciai a preoccuparmi, non ero mai stata un leone…

Il finestrino del passeggero, quello dalla mia parte, si abbassò.

“Ehi bella!”, m’immobilizzai… solo dopo almeno due secondi riuscii a riconoscere la voce, era Federico, il mio vicino di casa, non che mio cugino.

“Ciao Fede! Senti mi dai un passaggio vero?” feci l’espressione da cane bastonato che faceva cedere tutti.

Alzò gli occhi “va bene” disse con un sospiro, sorrisi.

Secondo tutti, amici e parenti, il mio viso era angelico, ed era impossibile dirmi di no.

Ho i capelli biondo chiarissimi, lisci, gli occhi azzurri e labbra sottili.

I miei genitori mi hanno raccontato che  dovevo chiamarmi Melanie, ma alla fine, vedendomi appena nata, hanno optato per Angela, un nome che mi si addice.

Sono un vero e proprio angioletto, rispetto il volere dei miei genitori (tranne quando si parla di orario), non farei male a nessuno sia in genere fisico che emotivo, la mia pagella è quasi perfetta, tranne la pecca in inglese.

Fino ad ora posso dire che la mia vita è andata a gonfie vele: tanti amici ed un ragazzo adorabile (Luca).

Mentre mi perdo nei miei ragionamenti mi accorgo di essere ormai sotto casa.

“Grazie mille Fè!”lui detesta quando lo chiamo così, perché è il nomignolo che gli avevo affibbiato quando lui aveva otto anni e io sei, ma non se lo riesce a scrollare di dosso, anche a quasi dodici anni di differenza, fra tre mesi –il 23 dicembre per essere precisi- compierò il mio diciottesimo compleanno.

Guardo l’orologio le 23.45, evvai pure in  anticipo! I miei ne saranno felici e magari in questo modo riuscirò a farmi dare il permesso per andare alla festa della Giò, la settimana prossima…

Salgo le scale quasi di corsa.

“Angela sei tu?”

“si mamy” ogni singola volta che torno a casa mi fa questa domanda.

“Sei in anticipo, qualcosa non va?” preoccupata come sempre,

“no, è che la serata era noiosa…” BUGIA!!! Sarei stata li in piazza a baciarmi con Luca se non ci fosse stato il problema dell’orario…

“Non capisco cosa ci troviate tutti voi ragazzi a stare in piazza a far nulla tutta la sera…”

“non puoi capire” dico andandomene verso la mia camera.

“Aspetta tesoro! Io e tuo padre ne abbiamo parlato e puoi andare pure alla festa, settimana prossima, e visto che anche Federico è invitato puoi stare fin quando lui non va via…” faccio retro marcia e le stampo un bacio sulla guancia, “grazie mamy!” le urlo.

Sono euforica, ho il permesso e posso stare pure fino a terdi! Evvai!

Invio subito un messaggio a Giorgia per confermare, alla Camy per darle la buona notizia e a Luca perché è Luca.

Ricevo subito la risposta d’allegria delle due ragazze, ma di Luca niente.

Penso che magari è andato in discoteca oppure che ha già il cellulare spento, ma uno squillo nega la seconda ipotesi.

Vado a dormire col sorriso sulle labbra.

Faccio un sogno strano, sogno Luca (il mio Luca) nelle braccia di un'altra, o meglio, un’altra nelle braccia del mio Luca. Mi sveglio, ormai è già mattina, ma non ci do troppo peso, questo sogno l’ho già fatto tante volte.

Per fortuna è domenica, altrimenti sarei stata troppo stanca per alzarmi presto, ormai è già quasi mezzo giorno.

Vado in cucina, non vedo nessuno e mi ricordo che oggi i mie partivano per un congresso.

Trovo un biglietto sui fornelli.

Siamo partiti presto,  visto che dormivi abbiamo deciso di non svegliarti, ci vediamo fra una settimana, non fare troppi danni ciao.

Mamma e papà”.

Soltanto ora realizzo che ho tutta la casa vuota per me. Purtroppo non siamo in vacanza altrimenti avrei organizzato una festa.

Però chiamo comunque le amiche per organizzare una festicciola tra di noi nel pomeriggio.

Dopo colazione frugo nella borsa alla ricerca di una cicca o di una caramella. Sento qualcosa di rettangolare sul fondo e invece di qualcosa da masticare trovo il cellulare di Luca.

Rimango di stucco.

E’ ancora acceso e vedo sul display il mio messaggio e la mia chiamata.

Penso che lo darò a sua sorella, tanto la vedo questo pomeriggio.

Il cellulare rimane sulla mia scrivania, accanto al computer, è strano, sento come una presenza…

Una parte, non troppo piccola di me, dice di leggere i messaggi, guardare le chiamate.

Ma resisto. Ho troppa paura di vedere quello che ci troverò…

Ma che penso di trovarci?! E’ un ragazzo serio lui, ma nella mia testa rimane una parte non sicura di questo.

Purtroppo non è connesso a msn, e neanche sua sorella, quindi non ho nessun modo di avvertirlo.

La mattinata passa in fretta, ho finalmente finito i compiti per il lunedì, quindi posso godermi il resto della giornata.

Verso le tre arrivano le amiche, per prima cosa parliamo e decidiamo assieme come vestirci alla festa di settimana prossima.

Sto andando a prendere la gonna nuova per farla vedere alle mie amiche quando noto il cellulare, allora prendo con me anche quello.

“E’ questa… Ale tuo fratello ha dimenticato il cell nella mia borsa ieri, glielo puoi ridare?”, tutte mi fissano sbalordite, con uno strano sguardo…

“Certo Angy ma sicura che non vuoi curiosare un po’?”, mi dice facendo l’occhiolino.

“Ma no, romperei la sua privacy”, alza le sopracciglia…

“dite?” chiedo con un filo di voce,

“si, dico, mio fratello si è comportato in modo strano in queste settimane, alcune volte suona il cellulare risponde e si chiude in camera, ho provato ad origliare ma parla a bassa voce” fa per mettere via il cellulare, ma la fermo.

Sono troppo curiosa, è la mia natura...

In quell’esatto momento suona, guardiamo il display “Ce”.

“E chi cazzo è sta Ce?” chiedo quasi gridando.

Smette di suonare.

Con un impeto di rabbia prendo il cellulare.

Rimango a bocca aperta:

Ciao Luca, vuoi venire alla festa cn me sabato prox? Rx”

Risposta:

nn so dv vedere se c sarà anke angela… ma credo che i suoi genitori nn le daranno il permesso… qnd è mlt prob d si… ti amo”.

Non voglio vedere altro, anzi se non fosse che qualcuna è più veloce di me, il cellulare avrebbe fatto un bel volo dal quinto piano…

“Sta calma… gliela faremo pagare” mi sussurra Alice… si e come? Penso…

Nessuna osa dire niente, perché non c’è niente da dire, quel “ti amo” finale dice tutto, anzi dice troppo.

 

Dopo una lunga “vacanza” eccomi tornata con una nuova fic! Non è un granchè e non durerà neanche tanti capitoli… massimo altri 3 o 4…

Spero almeno il primo chap sia carino… per favore lasciatemi un commentino,anche negativo…

Al prossimo chap

Bax Lina^^

  
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