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Autore: Emelyee    21/07/2014    8 recensioni
Dopo la battaglia in Grecia i sette semidei della profezia sono tornati a casa da Eroi, si sono sposati e hanno avuto dei figli. Vediamo nel dettaglio le nascite della progenie dei nostri semidei preferiti.
1-Luke Frederick Jackson
2-Marco Agustus Grace
3-Emily Marie Zhang
4-Simon Lucas ed Esperanza Calypso Valdez
6-Bianca Elisa Di Angelo
7-Zoe Sophia Jackson
8-Fabian e Daphne
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Luke Frederick Jackson - 21 luglio


Annabeth aveva i capelli appiccicati alla fronte, le guance rosse e umide, le labbra tagliate e gli occhi lucidi, eppure non era mai stata così bella prima di allora, nemmeno al loro matrimonio. Percy le stringeva una mano e la guardava quasi adorante tergendole il sudore dal viso e incoraggiandola incurante degli insulti che lei gli stava lanciando in preda al dolore. Jason si era raccomandato perché, in quel particolare momento, il semidio non se ne uscisse con qualche battuta di pessimo gusto che sarebbe potuta costargli la mobilità delle dita, perciò in quel momento si limitava a dire «Coraggio tesoro, sei bravissima» e ad ignorare le sue parole molto poco lusinghiere. I medici la guardavano tranquilli e le dicevano di spingere ogni dieci secondi.
Percy era convinto che sua moglie li stesse odiando con tutta sé stessa.
«Forza piccola, tra poco conosceremo nostro figlio» mormorò il figlio di Poseidone per cercare di distrarla, ma lei si voltò verso il marito con occhi fiammeggianti.
«Smettila di essere così maschilista. Potrebbe essere una bambina» urlò e a Percy si strinse lo stomaco. Le strinse forte la mano.
«Vedo la testa! Avanti signora Jackson, tra poco conoscerà suo figlio!» il giovane uomo temette che Annabeth li uccidesse seduta stante, ma probabilmente era troppo concentrata sul dolore per fare caso a quel che diceva l’ostetrica. Erano in sala parto da almeno un’ora e lei era esausta.
L’ennesimo urlo fu seguito da un vagito e un pianto disperato.
«Complimenti, è un bellissimo maschietto»
Tutto quel che venne dopo si susseguì molto velocemente e Percy si ritrovò con suo figlio tra le braccia senza nemmeno sapere come. Era veramente meraviglioso; grinzoso come tutti i neonati, piccolissimo, talmente fragile che il semidio temette di fargli del male anche solo sfiorandolo. Aveva gli occhi chiusi e urlava come una sirena. Sul capo aveva una delicata peluria bionda. Era presto per dirlo ma Percy era convinto che somigliasse incredibilmente ad Annabeth che in quel momento tendeva le braccia per tenerlo.
Non appena sfiorò la madre il piccolo smise di piangere e aprì gli occhi, grigi come quelli di lei. Percy si innamorò una seconda volta e baciò delicatamente sua moglie sulle labbra.
«Ti amo» sospirò sulle sue guance, estasiato.
«Scusate, avete scelto il nome per il bambino?» l’infermiera si accostò alla famiglia felice e Percy si girò verso di lei ridacchiando, seguito a ruota da Annabeth.
 
«Mio figlio non si chiamerà Archimede!» sbottò il giovane uomo alzandosi dal divano color avorio del loro salotto e andando in cucina, esasperato. La moglie lo seguì decisa sebbene fosse appesantita dal pancione e incrociò le braccia sotto il seno, accigliata.
«Sei proprio testardo! È un nome antico e importante, perché non lo capisci?» non aveva intenzione di arrendersi di fronte ai rifiuti di Percy.
«Anche Ercole e Achille lo sono. Perché non lo vuoi chiamare così, scusa?» chiese, sul piede di guerra. Erano settimane che discutevano il nome per il loro bambino e ancora non avevano trovato un accordo su quello da maschietto.
«Perché» iniziò Annabeth facendo un passo avanti e allargando le braccia «sono eroi boriosi e pieni di sé. Non intendo chiamare mio figlio come uno di loro, con tutto il rispetto per le loro imprese»
Percy la guardò in quegli occhi grigi come il cielo in tempesta e ricordò la prima volta che l’aveva vista, al Campo Mezzosangue, alla prima volta che si erano baciati, a quando aveva rinunciato all’immortalità per lei, sull’Olimpo, a quando si era risvegliato senza altri ricordi che non fossero il suo nome e a quando l’aveva chiesta in sposa. Sorrise e mise fine a quella conversazione dicendo di avere trovato il nome perfetto.
 
Percy guardò di nuovo sua moglie e suo figlio e disse, sicuro: «Luke Frederick Jackson» poi sembrò ripensarci e aggiunse: «Sempre se la mamma è d’accordo» Annabeth aveva le lacrime agli occhi.
Anche lei aveva pensato di chiamare il bambino proprio come il suo migliore amico, ma poi aveva pensato che Percy avrebbe rifiutato per via di quello che lui aveva fatto. Era commossa dalla scelta del marito. In risposta diede una bacio sulla fronte a suo figlio e disse: «Ciao, Luke»
 
 

Spazio Autore:
Eccomi con una nuova storia. Questa volta si tratta di una raccolta di nascite, nell'ordine in cui le immagino. Vi presento quindi il piccolo Luke, il primo a fare la sua comparsa nella nostra grande famiglia di semidei. I prossimi fortunati genitori saranno Jason e Piper! Suggerimenti per il nome?

Elena.

 
  
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