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Autore: emily12_    29/07/2014    0 recensioni
Leggera atterrò con un piede sulla ringhiera del balconcino, poi saltò giù e si diresse verso la finestra.
L'aria fresca della sera si infilò sotto il cappuccio e una ciocca scura le finì davanti agli occhi.
La soffiò via e alzati l'indice e il medio della mano gli fece fare un mezzo giro sussurrando qualcosa con le labbra che le tremavano.
* * *
E se apparisse da una finestra la sorella di Howl?
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Howl, Markl, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sophie | Coppie: Howl/Sophie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1


Leggera atterrò con un piede sulla ringhiera del balconcino, poi saltò giù e si diresse verso la finestra.

L'aria fresca della sera si infilò sotto il cappuccio e una ciocca scura le finì davanti agli occhi.

La soffiò via e alzati l'indice e il medio della mano gli fece fare un mezzo giro sussurrando qualcosa con le labbra che le tremavano leggermente.

Le ante si aprirono silenziose e il tepore della casa (se quel castello che camminava si poteva così chiamare) le appannò le lenti degli occhiali.

Chiuse la finestra dietro di sé e si appoggiò al muro aspettando che il cuore tornasse a batterle normalmente.

Provenivano delle voci dalle scale e il piano di sotto era illuminato.

Forse Calcifer le avrebbe aperto se avesse bussato, si sentiva una ladra ad entrare dalla finestra.

Una luce chiara apparve accanto alla spalla della ragazza : “Allora scendiamo?” chiese.

No, andiamo via.”

Sei solo una fifona, muoviti o avremo fatto questo viaggio per niente.”

Lei fece un sorriso stentato alla lucina che si nascose di nuovo sotto al mantello, dopodiché fece qualche passo, si appoggiò alla ringhiera delle scale e guardò giù.


* * *


Markl batté le mani per l'idea che aveva avuto Sophie: non ricordava l'ultima volta che aveva fatto un pic-nic.

Le rughe sulla fronte di lei si distesero vedendo quanto era riuscita a far contento il bambino.

Sophie mise una pentola sul fuoco dopo qualche sbuffò da parte di Calcifer, e passò a Markl i piatti da mettere sul tavolo.

Dove aveva messo lo scialle? Faceva un po' freddino in effetti la sera...

Markl, sai dov'è..” si voltò verso il bambino, ma le parole le morirono in bocca quando vide una ragazza che li guardava con gli occhi sgranati dalle scale.

Quella, non appena si accorse di essere stata vista, cercò d assumere un'espressione più sicura di sé, ma con scarso successo.

Salve, scusate per l'intrusione...voi chi sareste?”

Io...io sono Sophie...ma...”

Cercavo Howl.”

Ora...ora non c'è...” disse il bambino.

La ragazza lo guardò con un misto di affetto e si tolse il cappuccio del mantello : “Ciao Markl.”

Il bambino la guardò come se fosse un fantasma.

Ciao Moira.” intervenne Calcifer incredulo.

Per un po' calò un silenzio imbarazzante.

Noi siamo molto felici di rivederti.” continuò il demone.

Anch'io.” disse lei.

Ma...non so se potremo dire lo stesso di Howl...ti ha chiesto lui di venire?”

No, non mi aspetta.”

Auguri.”

Grazie, credo che ne avrò bisogno.” rimase un attimo in silenzio come immersa tra i suoi pensieri, poi aggiunse “Mi dispiace, non volevo assolutamente disturbare...passerò un'altra volta.”

Non disturbi.” disse in fretta Markl.

La ragazza scese le scale a abbracciò il bambino commossa “Mi sei mancato tanto.”

Anche tu mi sei mancata.” le rispose felice lui.

Sophie balbettò qualcosa che nessuno capì, ma alla fine concluse: “Aggiungiamo un altro piatto.”

Non ce n'è bisogno...” la ragazza arrossì guardando l'anziana donna con il vestito azzurro dirigersi verso la credenza “davvero non voglio darvi fastidio.”

Nessun disturbo.” ripeté Sophie più che decisa ad essere gentile.

La ragazza annuì sorridendole riconoscente e lasciando cadere il mantello sul divano.

Ah Moira! ” la chiamò Calcifer facendole una smorfia.

Sì?”

Buona l'idea di entrare a quel modo dalla finestra del secondo piano. Non ci eravamo quasi accorti del tuo arrivo.”

La ragazza rise di risposta.

Sophie la guardò incuriosita: aveva un vestito verde chiaro con le maniche a tre quarti, degli orecchini pendenti, e una catenella al collo con una goccia che ogni tanto brillava.

Le due cose che più la colpirono però furono gli occhi azzurri e il sorriso imperturbabile così simili a quelli di Howl.

Sospirò e si sedette a sua volta a tavola, senza capire come facesse quella ragazza a parlare tanto e mangiare contemporaneamente.


* * *


Quando ormai nel castello non si sentiva più nulla se non lo scoppiettio del fuoco, Sophie scostò le tende del suo letto nel sottoscala: “Calcifer!” bisbigliò.

Sì?”

Perché Howl non dovrebbe essere felice di vederla? E' sua sorella dopotutto.”

Avevano litigato. E non era stato affatto un bel litigio.”

Sophie si mise più comoda per ascoltarlo.

Era Natale e Howl le aveva proposto di passare con noi al castello le vacanze. Non ricordo per quale motivo i genitori sarebbero stati assenti in quel periodo.” Calcifer storse la bocca pensando a come continuare “all'inizio tutto era filato liscio, poi un giorno li ho visti rientrare discutendo sul fatto che Howl avesse una nuova ragazza dall'ultima volta che si erano visti. Quello stesso giorno lei gli ha fatto qualche commento di troppo sui suoi vestiti e sui soldi che usava comprandoli. Lui aveva ribattuto dicendo che lei era più seria di una nonnina e che non sapeva proprio nulla della vita.” il fuoco sospirò “hai capito pressapoco no? Andarono avanti così per qualche giorno, ed entrambi volevano assolutamente avere l'ultima parola. Il caso volle che Moira continuasse a volermi parlare e a cercare informazioni sui demoni in qualsiasi libro e che questo desse molto fastidio ad Howl.

Quando lui trovò dei fogli della sorella con degli appunti su incantesimi di magia nera e a proposito di patti con nostri simili, scoppiò un putiferio.

In breve lei se ne andò sotto la pioggia e passò il resto delle vacanze dagli zii. Non si sono più visti da allora.

Ma non chiedermi di più, perché non so bene come è andata nei particolari.”

Sophie sospirò: non sarebbe mai riuscita a capire Howl, ma poi pensò che del resto a lui non sarebbe mai importato che lei lo capisse o meno.

Buonanotte Calcifer.”

Buonanotte Sophie.”


* * *


Moira si rigirò sotto le coperte.

Si era sistemata su un materassino nella cameretta di Markl che le aveva prontamente assicurato che a lui non dava alcun fastidio e che nei prossimi giorni avrebbero pensato ad una sistemazione migliore.

La ragazza però dubitava che ci sarebbero stati dei prossimi giorni dopo aver incontrato Howl e quasi le venne voglia di sgattaiolare via com'era arrivata.

Ma non poteva: se voleva scusarsi con lui e cercare di rimediare sarebbe dovuta rimanere ed incontrarlo.

Sospirò e si tirò il lenzuolo fin sopra le orecchie: il buio e le ombre in quella camera non le piacevano.

C'era però da dire che le ombre di qualsiasi posto non le piacevano e che non avrebbe certo potuto costringere Markl a dormire con la luce accesa.

Sospirò di nuovo: aveva sedici anni e avrebbe dovuto decidersi a crescere prima o poi.

La collanina che aveva al collo si illuminò e dal ciondolo uscì la stessa lucina di quando era entrata.

Ehi Moira.” sussurrò.

Sam ma cosa fai? Ti ho già spiegato che non devi farti vedere, e se Markl si sveglia?”

Dorme troppo bene.” ribatté quella “non mi chiamerai mai con il mio vero nome eh?”

Moira ridacchiò: “No, è troppo complicato, mentre Sam mi piace.”

Ora fu il turno della lucina sospirare.

Moira ricordava come fosse ieri il giorno che l'aveva vista cadere morente tra l'erba e l'aveva raccolta.

Quella lucina l'aveva guardata così implorante con quegli strani occhietti rotondi.

Forse era stato per ripicca verso il fratello o per tutti i torti che le erano stati fatti oppure solo per paura che quella stella morisse che aveva stretto un patto con lei.

Più probabilmente non aveva pensato affatto.

Eppure era felice di avere accanto a lei quel piccolo demone dell'aria che non la lasciava mai sola.

Nessuno aveva scoperto il suo segreto fino ad allora e nessuno lo avrebbe mai fatto.


  
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