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Autore: Greeneyes74    31/07/2014    2 recensioni
Sembrava una caccia come tante altre. Alcune persone morte in circostanze bizzarre, uno spirito, un fantasma o un mostro da uccidere, niente di eccezionale. Ma le cose non sarebbero andate in questo modo, stavolta. Stavolta sarebbe stato un caso personale. Sam e Dean avrebbero dovuto mettere da parte le loro divergenze e il loro risentimento, se volevano uscirne vivi entrambi. Ambientata nella nona stagione, dopo l’episodio “The purge”.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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Era trascorsa almeno un’ora da quando Sam era andato a dormire dopo avergli gettato in faccia quello che pensava di lui. Dean non riusciva a credere a quello che aveva sentito. Gli aveva detto che era un egoista, che giocava a fare l’eroe, il salvatore, ma non faceva altro che fare del male alle persone, invece di salvarle. Sam gli aveva detto che se le parti fossero state invertite non l’avrebbe salvato, che l’avrebbe lasciato morire.
Quelle parole gli risuonavano nella testa, erano come sale versato su una ferita aperta. Ed erano state pronunciate dalla persona che più amava al mondo, per la quale avrebbe sacrificato tutto, per la quale aveva sacrificato tutto. Si, sapeva che Sam era arrabbiato perché l’aveva fatto possedere da un angelo e gli aveva mentito per mesi, ma non avrebbe mai pensato che il suo fratellino l’avrebbe disprezzato a tal punto da dirgli quelle cose.
Vuotò con una sorsata il bicchiere pieno di whiskey che aveva in mano, l’ennesimo bevuto quella sera, e andò nella biblioteca. Non c’era verso che riuscisse a dormire, per cui si mise a cercare su internet un nuovo caso. Doveva tenere la mente occupata e il lavoro era la cosa migliore per farlo.
Sam era a letto già da un po’, ma non riusciva a prendere sonno. Le cose che aveva detto a Dean non le pensava veramente, ma quando il fratello gli aveva detto che quello che aveva fatto era la cosa giusta, che lo avrebbe fatto di nuovo, aveva perso le staffe. Dean l’aveva profondamente ferito e non se ne rendeva neanche conto, e in quel momento aveva solo desiderato fargli del male.
Sapeva che le sue parole avevano centrato il bersaglio, che aveva colpito suo fratello in ciò che aveva di più caro. Se ne era pentito subito, ma avrebbe lasciato che Dean credesse che quello era ciò che provava. Non poteva più permettere che suo fratello continuasse a pensare di essere il suo custode, che pensasse di doverlo proteggere ad ogni costo, senza curarsi delle conseguenze, dei danni collaterali. Kevin ci aveva rimesso la vita e Cas avrebbe potuto essere ucciso quando Dean l’aveva cacciato dal bunker.
Niente del genere doveva più accadere, e se il prezzo di tutto questo era che Dean credesse che lui non gli voleva più bene, o che non voleva più essere suo fratello, era disposto a pagarlo.
Il mattino dopo quando si alzò Sam andò in cucina e trovò il fratello seduto al tavolo, già vestito, con una bottiglia di birra davanti. Non disse nulla e si versò un po’ di caffè, mentre prendeva una ciotola per i cereali.
“Buongiorno, ti sei alzato presto”, disse Sam.
“In realtà non sono andato a dormire. Ho trovato un nuovo caso. Visto che non abbiamo notizie di Gadreel, quel bastardo di Crowley non si è fatto sentire e Cas è sulle tracce di Metatron ma non ha concluso nulla fino ad ora penso che dovremmo tenerci occupati con una bella caccia vecchio stile”.
“Ok, di che si tratta?” “Una serie di strane morti a Salem. Alcune persone sono state trovate uccise in circostanze piuttosto bizzarre. Il cadavere di una donna è stato rinvenuto nel suo appartamento. Aveva il collo spezzato e i segni di una corda intorno alla gola, come se fosse stata impiccata, ma la porta era chiusa dall’interno e la sua coinquilina, che dormiva nella stanza accanto, non ha sentito nulla”.
“Si, in effetti è alquanto strano”.
“Non è tutto. Un uomo, il pastore di una chiesa, è stato trovato morto nella sua parrocchia, anch’essa chiusa dall’interno. Attorno ai polsi e alle caviglie c’erano delle abrasioni, come se fosse stato incatenato, e la testa è stata staccata dal corpo con un ascia o qualcosa di simile. E, per finire in bellezza, una ragazza di vent’anni è stata trovata morta nella sua camera con ferite e fratture giustificabili solo da un volo di parecchi metri con un atterraggio su delle pietre, o sugli scogli”.
“Beh, direi che è roba per noi. Sarò pronto in dieci minuti”.
Sam si alzò e arrivato sulla soglia si voltò. Guardò suo fratello che nel frattempo era tornato a bere la sua birra, il viso stanco e gli occhi segnati.
“Stai bene Dean?”
“Perché non dovrei, collega? Va tutto alla grande”, gli rispose Dean con aria strafottente.
Sam non replicò e andò a farsi una doccia, pensando che quando Dean voleva essere irritante ci riusciva benissimo. A quanto pare le sue parole invece di farlo riflettere avevano alimentato la sua convinzione di essere nel giusto, e questo lo faceva arrabbiare ancora di più.
   
 
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