Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
Segui la storia  |       
Autore: ChiaraBJ    03/08/2014    7 recensioni
Semir e Ben sono amici e colleghi da cinque anni. Ma cosa accadrebbe se il destino li mettesse uno contro l’altro ? E se Semir fosse costretto ad arrestare il suo migliore amico ? Potremmo mettere la parola fine alla loro amicizia ?Una nuova avventura per i due ispettori dell’autostradale che li porterà a capire quanto sia importante fiducia e amicizia reciproca anche quando gli eventi potrebbero seriamente comprometterle per sempre.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Jager, Semir Gerkan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Legami speciali ed indissolubili'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
AMICI PER SEMPRE?

Erano passati tre giorni dal giorno in cui Semir aveva salvato per l’ennesima volta la vita a Ben e la mattina, Nadja e il piccolo ispettore si trovarono nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Colonia.
Nei giorni precedenti Semir non era mai andato a trovare il suo giovane collega, tuttavia faceva brevi telefonate alla ragazza per sapere come stava Ben.

Nadja e Semir erano fuori nel corridoio del reparto e davanti a loro al di là del vetro c’era Ben; il ragazzo stava sdraiato sul letto circondato da monitor che mandavano segnali  confortanti  , aveva una  flebo ad un braccio e un piccolo tubicino al naso  che lo aiutava a respirare.
Il giovane era pallido,  quasi cadaverico,  aveva un  polso e un braccio fasciati , piccoli tagli sul collo e sulle mani ed enormi bende sul torace che si alzava e s’abbassava ritmicamente.
“I parametri sono stabili, ci metterà qualche giorno per smaltire tutte le sostanze  che gli hanno iniettato, ha perso molto sangue , ma almeno è vivo … è in coma farmacologico , così il suo fisico è meno stressato  … e si riprenderà più in fretta” disse con cautela Nadja per non allarmare troppo Semir  e aggiunse ”Gli hai salvato la vita …”.
“Mmmm” mugugnò il piccolo ispettore.

Semir osservava Ben attraverso il vetro , ma aveva sentimenti contrastanti.
Da una parte voleva entrare nella stanza stringergli la mano , accarezzargli i capelli , dall’altra si sentiva tradito , anzi il suo orgoglio si sentiva tradito; perché non metterlo al corrente della sua doppia vita?
Forse perché Ben conosceva Semir fin troppo bene, non gli avrebbe mai lasciato fare una cosa simile, soprattutto da solo e senza di lui.
Infine Semir trasse un profondo respiro e senza levare lo sguardo da Ben rivolgendosi a Nadja disse:
“Sai finché non ho visto quell’ago piantato sul suo petto non ero sicuro che fosse innocente …. l’ho considerato un traditore e adesso … non so ancora chi sia  per me … credevo fosse veramente una spia e ora … so soltanto che fingeva di esserlo”.
“Vuoi entrare ?”chiese quasi sussurrando Nadja.
”No,  non ancora … “ e detto ciò Semir uscì dal reparto lasciando Nadja atterrita e Ben solo … di nuovo.

Era quasi sera e Nadja stava sistemando la flebo al giovane ispettore che in quel momento stava dormendo.
Nelle ore antecedenti Ben, ogni tanto si era svegliato, ma solo per brevi istanti e il suo pensiero era stato  sempre uno solo “Dov’è Semir?” e il suo sonno era sempre tormentato da un incubo ricorrente.

Si vedeva in mezzo al bosco, Semir lo rincorreva e gli diceva di fermarsi , ma anche questa volta Ben non accennava a fermarsi.
Semir allora cominciò a sparare e questa volta un proiettile colpì ad una gamba Ben che rovinò a terra.
L’ispettore poi piombò come una furia su Ben, lo prese per i capelli e lo costrinse a mettersi in ginocchio.
“Lurido bastardo hai visto alla fine ti ho preso … “ disse e poi guardandogli la ferita “Vedo che ti ho preso la vena femorale , ma non preoccuparti non avrai tempo per morire dissanguato ….”.
Ben vide il volto di Semir … non era lui , quello era il diavolo con le sembianze del suo partner …
Semir premette il grilletto e gli sparò in pieno petto.


 “NO!....” urlò Ben e si svegliò di colpo madido di sudore.
“Ben è tutto a posto … stai tranquillo sei all’ospedale …. hai avuto un incubo” disse Nadja riprendendosi dallo spavento dovuto a quell’urlo improvviso e cercò di riportarlo alla calma.
“Ben, come ti senti?” chiese preoccupatissima.
“Bene … credo …” disse debolmente.
“Ma Semir? Dov’è? ….”  gli occhi di Ben cominciarono a cercarlo.
“Ben non agitarti ti prego” cercò di rassicurarlo la giovane infermiera , ma senza successo.
“Lui c’è sempre quando sono all’ospedale perché adesso no?”  sussurrò piano e calde lacrime gli solcarono il viso.
”C’è l’ha con me … adesso mi odia … ci tengo a Semir è come un padre per me … se avessi saputo non mi sarei lasciato convincere , ma ero l’unico che poteva avere contatti con Muller … l’ho perso  … l’ho perso per sempre il mio migliore amico …”.
“Ben, per favore calmati o dovrò chiamare un medico per sedarti” disse Nadja.
Ma Ben non accennava a calmarsi.
“A Semir non ho detto niente, gli ho mentito per due anni, volevo proteggerlo, meno sapeva e più ero sicuro che se mi avessero scoperto non sarebbe accaduto niente a lui, alle  bambine, ad Andrea”.
E il suo pianto divenne isterico “Volevo salvare la nostra amicizia, invece l’ho distrutta”.

Nadja chiamò subito il medico di guardia che  sedò Ben ; i suoi parametri vitali stavano pericolosamente alzandosi.
Velocemente gli venne somministrato un tranquillante che fece quasi subito effetto e Ben si riaddormentò.
Poco dopo Nadja uscì dalla stanza ;  il cuore gonfio di tristezza, in quella stanza aveva lasciato un uomo distrutto dagli eventi accadutogli in quelle ultime due settimane, un uomo distrutto nel fisico, ma soprattutto nell’animo.
Finito il turno la ragazza decise di andare a casa di Semir, doveva risolvere la questione , non poteva essere rovinata un’amicizia così forte che durava da anni solo per colpa dell’orgoglio ferito di Semir.

Il piccolo ispettore era seduto sul divano di casa , quando sentì suonare la porta.
Andò ad aprire e appena vide Nadja prima che lei potesse dire qualsiasi cosa la anticipò dicendo con tono duro:
 “Se sei venuta per Ben puoi anche andartene …”.
Appena ebbe sentito quella frase Nadja ebbe l’impulso di girare i tacchi e andarsene di corsa , ma trovò il coraggio di rispondere a Semir, lo doveva a Ben, lei aveva visto la disperazione negli occhi  del suo giovane amico.
“Almeno ascoltami per favore… Ben ha chiesto di te e ogni volta che si sveglia spera di trovarti accanto a lui , Semir lo hai detto tu stesso che Ben a volte vede in te il padre che non ha mai avuto … non abbandonarlo, non ora che ha più bisogno di te, non lasciarlo morire …”
“Morire? Come sarebbe morire?” Semir era scioccato e i suoi occhi erano come infuocati
“Si Semir ,  ho detto morire … cosa credi che farà Ben quando riuscirà ad alzarsi da quel letto e scoprirà che tu gli hai voltato le spalle per sempre? Perdendo te ha perso tutto … lo continua a ripetere ….” E anche il tono di Nadja si fece duro.
“Nadja, non ci provare a farmi sentire in colpa, la colpa è di Ben che tenendomi all’oscuro di tutto …”
Ma questa volta fu Nadja a interrompere Semir, era furiosa per la testardaggine che stava dimostrando Semir, ma si impose la calma, altrimenti non si sarebbe arrivati a nessuna soluzione.
“Ti ricordi quel detto che amava molto Tom? ‘Se salvi la vita a qualcuno ne diventi responsabile’ , quante volte hai salvato la vita a Ben? E lui a te? Ben non dicendoti nulla ti ha protetto, Semir pensaci bene prima di voltargli le spalle per sempre” disse Nadja.
”Ho detto di no,  non lo voglio vedere mai più” .
E interruppe bruscamente la conversazione chiudendole la porta in faccia.

Nadja rimase qualche secondo davanti alla porta era scioccata dal comportamento di Semir, ma  in cuor suo sapeva che prima o poi sarebbe andato a trovare Ben o almeno ci sperava, per il bene del giovane e dell’amicizia che legava i due ispettori.

E infatti il giorno dopo, Semir era di nuovo al di là del vetro a guardarlo, e nella stanza con Ben c’era anche Nadja che era intenta a cambiare le fasciature al ragazzo.
Ben era semidisteso sul letto, con la schiena appoggiata a due cuscini il volto triste e pallido e cosa ancora più strana in perfetto silenzio, complice anche il fatto che  Ben era venuto a conoscenza di come era morto Andreas.
Muller gli aveva salvato nuovamente la vita, forse malgrado tutto Ben e Andreas erano restati amici o forse l’ex poliziotto si era redento all’ultimo minuto vedendo come avevano torturato Ben.
Questa notizia aveva aggravato ulteriormente la situazione psicologica di Ben e Nadja constatò che il giovane si sentiva il cuore e la mente a pezzi, e avere cuore e anima feriti è come avere le costole rotte, nessuno lo vede , ma senti un dolore terribile ogni volta che respiri.
 Nadja cercò di far parlare l’amico, ma il ragazzo non era incline al dialogo: il ragazzo in un certo senso stava morendo.
Appena Nadja si accorse di Semir sfoderò uno smagliante sorriso e fece cenno a Ben.

Ben alzò gli occhi e appena lo vide uno stato di agitazione invase tutto il suo corpo  , era felicissimo , ma allo stesso tempo triste e angosciato si sentì addirittura mancare l’aria per qualche secondo perché Semir non lo stava guardando.
Il giovane ispettore si ritrovò a pensare cosa si sarebbero detti, ammesso che Semir entrasse nella stanza: avrebbero messo definitivamente la parola fine alla loro amicizia? Era venuto li per dirgli addio?
Finalmente dopo quella che a Ben sembrò un’eternità, Semir entrò nella stanza.
”Ciao Nadja” disse con aria mortificata il piccolo ispettore  “scusami per ieri sera“ e l’abbracciò.
“Non ti preoccupare Semir …  vi lascio soli …”  gli disse e uscì sorridendo ad entrambi.
Semir si avvicinò ai piedi del letto, ma tuttavia non guardò Ben in faccia.
“Ciao Semir “ disse piano Ben anche se in mente aveva la parola ‘socio’.
“Mmmm” fu la laconica risposta di Semir che  nuovamente non lo degnò di uno sguardo.
Ben si sentì morire, cercò di trattenere l’angoscia che lo stava attanagliando  e con più calma possibile disse:
“Semir siediti e ascoltami, ti prego, e poi fai le tue valutazioni, ma dammi dieci minuti per spiegarti”.
Disse Ben cercando di avere la voce più ferma possibile, cosa che gli stava riuscendo, ma con enorme fatica.
“La posta in gioco era molto alta , lo so che ho tradito la tua fiducia e questa è la cosa che mi dispiace di più, ti prego … tu , Andrea , le tue figlie , siete la mia famiglia non mi abbandonare ti prego”
Ben fece una pausa, sperava che Semir dicesse qualcosa , ma ciò non avvenne e così Ben continuò.
“Credimi Semir se avessi saputo che sarebbe andata così non avrei accettato un incarico del genere , rivoglio la tua fiducia Semir, rivoglio la vita di prima, rivoglio il mio migliore amico”.
Ben fece un’altra pausa, la voce si stava incrinando e sperava che Semir dicesse  qualcosa, invece il piccolo ispettore se ne stava ostinatamente in silenzio, ai piedi del letto, guardando il pavimento.
“Hai avuto la possibilità di uccidermi ben due volte … ma non lo hai fatto … e il perché è che in cuore tuo sai che mi vuoi ancora bene … sei un cecchino non potevi mancarmi se avessi voluto ….”. Ma non riuscì a finire la frase perché fu interrotto da Semir.
”Non uccido le persone alle spalle lo sai” disse Semir senza neppure alzare gli occhi.
”Semir lo so è per quello che ti chiedo di perdonarmi e di aver ancora fiducia in me … quella che io non ho mai perso in te … neanche quando mi hai spaccato il labbro o fatto sanguinare il naso, nel bosco sapevo che mi avresti inseguito tu è per quello che ho detto ad Andreas di dividerci, volevo parlarti, volevo che mi guardassi negli occhi … non come ora.”
Ben fece una pausa sperando che Semir rispondesse qualcosa, ma vedendo che il suo ex partner restava ancora ostinatamente in silenzio continuò:
“Semir …  spero solo che una parte di me rimanga sempre con te  … arrivato a questo punto penso che lascerò la polizia “disse infine.
”Come … Ben?...”  Semir si trovò spiazzato, ma nonostante ciò non guardò ancora Ben negl’occhi.
“Semir … tutto ciò che so  l’ho imparato da te: fiducia reciproca, il fidarsi a occhi chiusi del proprio partner, ma vedo che non è più così per te, quindi per me non ha più senso. Il lavoro che amo mi ha tolto tutto ciò che avevo di più caro … la tua fiducia e quella dei colleghi , l’affetto che ci legava,  chi si fiderà più di me?” disse con tono triste Ben.
Semir  si sedette sul letto di Ben e gli prese la mano , adesso si sentiva in colpa, tremendamente in colpa.
Semir alzò gli occhi e incrociò quelli di Ben; quegl’occhi che ti dicevano sempre la verità anche se dalla bocca uscivano menzogne.
Semir adesso si rendeva conto che, se Ben avesse potuto, lo avrebbe messo al corrente , solo che lui , accecato dall’orgoglio, non era riuscito a capirlo subito guardandolo negli occhi.
Il giovane ispettore aveva sempre considerato Semir un ottimo poliziotto, ma a volte il suo temperamento testardo, cocciuto e soprattutto orgoglioso gli impedivano di vedere le cose con obiettività, tanto che a volte, l’ispettore più anziano non riusciva a fare il passo del perdono.

Ma questa volta no.

”Nessuno al Comando  ha mai dubitato di te“ disse alla fine “nessuno, tutti si sono messi in gioco per trovarti e salvarti, sono io che devo chiederti scusa … ho detto  … fatto e pensato tante cattiverie su di te.”
Ben gli porse la mano per farsi dare ‘un cinque’.
Questa volta Semir non esitò nemmeno un secondo: uno schiocco rimbombò nella stanza.
Subito dopo i due si abbracciarono.
”Ben tornato socio” disse Semir
”Grazie socio, ti voglio bene, come un padre …”.
Semir si liberò subito da quella stretta affettuosa.
”Come ?! Come un padre? Brutto impertinente insolente, mica sono così vecchio …”.
”Come un fratello …. più vecchio” disse sorridendo Ben con le lacrime agli occhi.
”Se non la smetti ti rovino quel bel visino che hai …. “ anche Semir aveva gli occhi lucidi.
“Sai, se capitasse che dovessi fare un’altra azione sotto copertura e debba tenerti all’oscuro di tutto, ti dirò che vado in Italia a fare rafting sul Brenta che dici?”
“Non so nemmeno dove sia il Brenta … “ disse corrucciando la fronte Semir.
“Aida si, le ho mostrato delle foto e quando torna dalla villeggiatura potrei portarla con me che dici? “.
“Guai a te, socio …” disse il collega più anziano.
“Sai è strana la cosa” disse diventando di nuovo serio Ben “Ma ho pensato molto ad Aida mentre ero in carcere, lei mi vede come lo “zio perfetto” e perfetto non lo sono proprio, anzi, comunque avevo paura che se fosse finita male lei sarebbe stata delusa da me … la tua famiglia mi ha adottato, Semir , e io sono orgoglioso della mia ‘nuova’ famiglia …”
La conversazione continuò per molto ancora; Ben e Semir avevano passato momenti difficili e chissà … forse  tutto sarebbe tornato come prima.
La vera amicizia è messa a dura prova a volte  , ma se è vera non muore mai.

FINE
 
Epilogo e note dell’autore:
Dopo questa “disavventura” Semir e Ben ritorneranno ad essere la super coppia che erano e ci saranno ancora casi in cui i due ispettori avranno divergenze, ma mi piace immaginarli la coppia più salda che possa esistere.
La loro amicizia è speciale e questo li rende speciali.
E come ama dire la mia “socia” Maty tra di loro c’è una alchimia speciale e io aggiungerei “cobrissima”.
Mi piace pensare che, almeno nella mia fantasia, niente al mondo li separerà. Invecchieranno insieme come una sorta di marito e moglie e si godranno la pensione … coccolando figli e nipoti …
Semir non si separerà da Andrea, ma Ben potrebbe anche sposarsi e avere figli (ma non con Aida, troppi anni di differenza!!! Anche se un Semir suocero di Ben sarebbe una divertente novità …).
Inoltre vorrei fare un’altra precisazione.
Io NON amo “snaturare” i personaggi, nel senso che se posso cerco di farli “uguali” all’originale presenti nel telefilm, ma questa volta no.
Mi spiego: come giustamente mi ha fatto notare la mia “socia-beta” Maty, Semir in questa storia “si mette sul cerasiello” (cioè fa troppo il sostenuto ed è incazzato fuori misura e difende le sue ragioni ad oltranza anche immotivatamente) e oltretutto per quanto possa essere arrabbiato non direbbe mai a Ben ‘ maledetta quella volta che sei uscito vivo da quella bara o stavolta ti ammazzo ’.
Anzi, una volta visto che Ben è vivo e vegeto (e tutto intero), tutto sarebbe tornato come prima, ma mi andava di scrivere così e quindi mi scuso con il povero Semir! Per certi aspetti ti ho fatto veramente “antipatico” , un po’ tenendo conto e ‘giocando col fatto’ che in questa sede la maggior parte di coloro che leggono ‘stravedono’ per Bennuccio caro.
 
E COSI’ SIAMO ARRIVATI ALLA FINE …
VORREI RINGRAZIARE TUTTI COLORO CHE HANNO LETTO QUESTA MIA STORIELLA E UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE VA A TUTTI RECENSORI  :  FURIA, MARTIANTARES, SOPHIE, BLACK FIRE e MATY.
LE VOSTRE RECENSIONE SONO STATE GRADITISSIME E PREZIOSISSIME DANKE DANKE DANKE !!!
POI UNA MENZIONE SPECIALE VA A LIVIANA PER LE SUE PIACEVOLISSIME CHIACCHERATE  ‘FUORI ONDA’.
E INOLTRE VORREI FARE UNA PICCOLA PRECISAZIONE E UN SPECIALE RINGRAZIAMENTO:
ALCUNE FRASI DI QUESTO CAPITOLO DETTE DA BEN SONO LA TRADUZIONE  DELLA CANZONE “THIS TIME “ DI TOM BECK;
PENSO CHE A PIU’ DI QUALCUNO LA COSA NON  SIA SFUGGITA … ECCO QUEI PENSIERI DI BEN PER SEMIR SONO GLI STESSSI CHE HO PER LA MIA “SOCIA” NONCHE’ “ COBRISSIMA BETA” CHE NON FINIRO’ MAI DI RINGRAZIARE ABBASTANZA!!!
GRAZIE DI CUORE MATY!!!
E CON QUESTO VI ABBRACCIO TUTTI E ALLA PROSSIMA AVVENTURA.
CHIARABJ!!!
P.S.  E METTETEVI IL CUORE IN PACE,  PER QUANTO PERFIDA POSSA SEMBRARE UN BEN JAGER CATTIVO NON RIUSCIRO’ MAI A FARLO … FORSE …
 
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11 / Vai alla pagina dell'autore: ChiaraBJ